Nato a Bari in una famiglia cattolica e comunista, ricorda sempre due ritratti affissi sui muri della sua casa di Terlizzi, in provincia di Bari: quello del consmonauta russo Yuri Gagarin e del ‘papa buono’ Giovanni XXIII, il pontefice che ha voluto la ‘primavera’ del Concilio Vaticano II.
”La politica, il comunismo, l’ho incontrato – ricorda Vendola – con mio padre e mio zio, quando avevo i calzoni corti, tra i braccianti e i vecchi compagni di Terlizzi”.
Poi gli studi, la laurea in Lettere e Filosofia all’Universita’ di Bari con una tesi su Pier Paolo Pasolini.
La sua guida spirituale e’ stata quella della religiosita’ inquieta, grondante di domande, esigente, capace di smarrirsi continuamente del Vescovo di Molfetta, mons. Tonino Bello.
Poi l’iscrizione, nel 1972, alla Federazione dei Giovani Comunisti, nel 1990, l’ingresso nel Comitato Centrale del Partito Comunista Italiano, la scissione, la nascita del Partito della Rifondazione Comunista.
Il riconfermato Governatore della Puglia nel 2010 e’ stato anche fondatore dell’Arcigay Nazionale e promotore della Lila.
L’omosessualita’ e’ un pezzo del suo scisma dalle ”due chiese”, dalla chiesa comunista e dalla chiesa cattolica.
Vendola viene eletto alla Camera dei Deputati, per la prima volta, nel 1992 e rieletto nel 1994, nel 1996 e nel 2001. Nel gennaio del 2005 inizia la sua ”Primavera Pugliese” quando vince le primarie con cui si sceglieva il candidato del centrosinistra alle consultazioni regionali del 3 e 4 aprile 2005, in cui poi e’ stato eletto Presidente della Regione Puglia. Cinque anni dopo copione ripetuto: vince a mani basse sia le primarie della coalizione del centro-sinistra che le regionali 2010.
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