Marco Simon Puccioni è nato a Roma, dove riceve la sua prima formazione artistica e professionale. Per alcuni anni lavora come assistente alla regia in teatro e nel cinema, poi realizza il cortometraggio Concertino prodotto dalla RAI per la trasmissione Passione Mia.
Nel 1989 si laurea in architettura e lo stesso anno, grazie ad una borsa di studio Fulbright, parte per gli Stati Uniti dove, due anni più tardi, ottiene un Master in regia cinematografica alla California Institute of the Arts di Los Angeles. Negli USA realizza diversi mediometraggi e corti (Letter #1, Letter #2: Berlin’89; The Witches Scene) e ottiene premi e riconoscimenti.
Nel 1992, The Blue Fiction, mediometraggio ispirato ai testi di Marguerite Duras, vince il Premio del Pubblico al X Festival Giovani di Torino. Coinvolto nelle lotte per i diritti civili delle minoranze, realizza insieme all’antropologo Max Carocci A Light on the Path.
Di nuovo in Italia, dal 1993 al 1998 Marco Puccioni fonda una società di produzione indipendente, realizza pubblicità e collabora con le reti RAI e Mediaset dirigendo documentari e fiction per diverse trasmissioni televisive.
Il suo interesse nella sperimentazione di nuovi media trova espressione, nel 1995, nella regia di Il treno delle meraviglie, premio per il miglior film al Festival di Vendôme, e come autore in una serie di fiction interattive acquistate dalla RAI e da Mediaset.
Nel 1996, riprendendo l’impegno che unisce il cinema ai diritti umani, fonda Cinema Senza Confini e concepisce il Progetto Intolerance, film catalogo contro l’intolleranza che coinvolge oltre 50 autori del cinema italiano. Oltre a realizzare l’episodio Ottantanni di Intolerance, Marco coordina il lavoro degli altri registi e cura l’edizione del lungometraggio ad episodi Intolerance – sguardi del cinema sull’intolleranza che, presentato in anteprima al festival di Venezia, ottiene il premio Cinema e Società e il premio Phil Collins/Toyota per l’impegno sociale.
Nel 1997, insieme a Guido Chiesa, Davide Ferrario, Antonio Leotti, Daniele Vicari, realizza il film documentario Partigiani! presentato al XV Festival Giovani di Torino.
Nel 1998/99, ispirandosi a un racconto del premio Strega Alessandro Barbero, realizza Sell Your Body, Now! e vince diversi premi internazionali per il miglior cortometraggio (Buenos Aires, Parigi, Siena, Clorofilla, Imola, Trieste).
Nel 2000/01 gira il suo primo lungometraggio per il cinema: Quello che Cerchi con Marcello Mozzarella, Stefania O. Garello, Antal Nagy. Il film, un road movie girato tra Torino e Napoli, mostra in primo piano i sentimenti delle famiglie allargate, tenendo ben presente sullo sfondo l’antagonismo sociale; ben accolto da critica e pubblico, esce nelle sale italiane nel 2002. Presentato ai festival di Mannheim, Berlino, Shanghai, Londra, Cairo, Mosca riceve i premi per la Miglior interpretazione al Noir film festival e Migliore Fotografia al Festival Europeo di Lecce, Miglior film a Vieste, Villerupt e a Los Angeles dove riceve anche il premio del pubblico; Marco è stato infine candidato miglior regista esordiente al Premio David di Donatello 2003 e al Premio Casa Rossa.
Nel 2002 ha realizzato tre documentari: Tuttigiorni, un documentario sulla vita nei territori occupati in Palestina; La Fortezza vista da basso sul movimento dei movimenti al Forum Sociale Europeo di Firenze; La Divina Commedia secondo La Fura dels Baus.
Nel 2004 presenta al festival di Venezia il mediometraggio Corpo Immagine con Piera Degli Esposti.
Tra le altre attività insegna scenografia all’istituto Europeo di Design e regia all’Accademia di Belle Arti di Perugia ed è tra i fondatori del gruppo di registi indipendenti di cinema Ring.
(da Cinemaitaliano.info)
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