Leslie Cheung ha iniziato la sua carriera come popolare cantante pop, quindi è diventato un attore di successo, comparendo in una sessantina di pellicole, tra cui ‘Addio mia Concubina’ e ‘Happy Together’. Con la sua bellezza androgina egli ha spesso recitato in ruoli sessualmente ambigui, ed è stato protagonista di film romantici di orientamento sia gay che eterosessuale.
Leslie Cheung, il cui vero nome era Cheung Kwok-wing, è nato il 12 settembre 1956, decimo e ultimo figlio di un famoso sarto di Hong Kong, che aveva tra i suoi clienti personaggi come Alfred Hitchcock, William Holden e Cary Grant. I suoi genitori divorziarono quando lui era ancora bambino.
All’età di dodici anni Cheung fu mandato a studiare in un collegio inglese, dove fu oggetto di discriminazione razziale. Nei weekend lavorava in un ristorante appartenente a dei suoi parenti. In quel periodo adottò il nome inglese Leslie, in parte perché era un ammiratore di Leslie Howard, che aveva visto in ‘Via col vento’, ma anche perché si trattava di un nome che andava bene sia per un uomo che per una donna ed era più sexi del precedente nome che gli avevano dato ‘bobby’.
Cheung studiò management applicato al tessile presso l’università di Leeds, ma dopo il primo anno interruppe gli studi in seguito ad una malattia del padre. Tornato ad Hong Kong, decise di non seguire la professione paterna. Partecipò invece ad un concorso per giovani talenti musicali bandito dal Canale televisivo RTV di Hong Kong, piazzandosi al secondo posto con una sua interpretazione della canzone ‘American Pie’ di Don McLean. La sua apparizione al concorso, oltre a lanciarlo nel mondo della canzone, gli procurò in seguito dei ruoli di attore in soap opera e in serie TV. Dopo la pubblicazione di due album di scarso successo ‘Day Dreamin’ (1977) e ‘Lover’s Arrow’ (1979), egli raggiunse il grande pubblico con ‘The Wind Blows On’ (1983), che fu un bestseller in tutta l’Asia, consacrandolo come una stella nascente dello stile musicale “ Cantopop”. Egli inciderà più di venti album in cantonese e in mandarino, guadagnandosi rapidamente un ampio seguito di fan entusiastici.
Cheung ebbe anche una brillante carriera cinematografica. Il suo primo film fu il porno soft ‘Erotic Dream of the Red Chamber’ (1978). Seguirono, nella prima metà degli anni ’80, numerose produzioni, per lo più film generazionali rivolti ad un pubblico giovane, fra i quali spiccano ‘On Trial’, ‘Energetic 21’, ‘Teenage Dreamers’ e ‘Little Dragon Maid’.
In ‘Nomad’ di Patrick Tam (1982) Cheung interpretava un giovane, simbolo della sfaccendata gioventù degli anni ’80, ossessionato da sua madre. La versione iniziale del film includeva una scena in cui il personaggio di Cheung, vestito soltanto della biancheria intima, si accarezzava mentre parlava al telefono con la madre. I rigidi censori di Hong Kong tagliarono la scena, che dovette essere rigirata con Cheung in pantaloni.
Nel film di azione ‘A Better Tomorrow’ (1986) di John Woo, Cheung interpretò il ruolo di Kit un giovane poliziotto idealista e integerrimo. Il film ebbe un successo tale da avere due seguiti nel 1987 e nel 1989.
In ‘Rouge’ di Stanley Kwan (1989) Cheung interpretava il debole Dodicesimo Maestro Chan, donnaiolo e fumatore di oppio, che si innamora perdutamente di una bellissima prostituta, vestita come uomo la prima volta che egli la incontra. Con lei fa un patto suicida che poi rinnega, ed il fantasma della sua amata tornerà a visitarlo cinquanta anni dopo.
Poco dopo Cheung è apparso in ‘A Chinese Ghost Story’ (Storia Di Fantasmi Cinesi) (1990) di Ching Siu-tung, dove impersonava un ingenuo esattore trascinato nel mondo ultraterreno dall’amore per un delizioso fantasma.
Nel 1990 stanco della pressione dei media e dello show business, Cheung annunciò il suo ritiro e si trasferì per un breve periodo a Vancouver in Canada.
Wong Kar-wai lo convinse però a riprendere la carriera cinematografica, invitandolo ad interpretare in ‘Days of Being Wild’(1990) il ruolo di Yuddi, un giovane orfano, bello e dannato, donnaiolo crudele, che viveva alle spalle della matrigna, alla ricerca disperata delle proprie origini. Questa grande interpretazione gli valse l’Hong Kong Film Award quale miglior attore protagonista.
Poi Cheung andò in Cina per le riprese del film ‘Addio mia concubina’ (1993) di Chen Kaige, che ha vinto la Parma d’oro al Festival del Cinema di Cannes ed ha ottenuto una Nomination all’Oscar come migliore pellicola straniera, ma fu vietato in Cina a causa della sua tematica omosessuale. Cheung interpretava il ruolo di un giovane attore dell’ Opera di Pechino, specializzato nei ruoli femminili, com’era tradizione a quel tempo. Il ragazzo veniva protetto da un compagno più grande, del quale egli si innamora, amore che durerà per tutta la vita. Per prepararsi al suo ruolo, Cheung studiò per mesi i movimenti e la mimica usati dagli attori dell’Opera, inoltre dovette imparare il dialetto di Pechino..
Cheung è poi comparso in una commedia che giocava sullo scambio delle identità sessuali , ‘He’s a Woman, She’s a Man’ (1995) di Peter Chan, in cui un uomo si innamora di una donna vestita come un uomo.
In ‘ Le tentazioni della luna’ di Chen Kaige (1996) Cheung interpreta un gigolò che seduce le donne sposate per poi farle ricattare da un clan mafioso che lo protegge.
Nel film a tematica gay ‘Happy Together’ (1997) di Wong Kar-Wai Cheung ha interpretato il ruolo di un crudele e viziato amante che faceva diventar pazzo il suo compagno. Il titolo del film era ironico e si riferiva al fatto che la coppia gay compie un viaggio in Argentina per riaccendere il loro rapporto, ma i due falliscono nel loro tentativo di ritrovare la felicità insieme.
Nonostante numerosi pettegolezzi dei giornali, durante la prima metà della sua carriera Leslie Cheung si rifiutò di rivelare il suo orientamento sessuale. Egli si definiva bisessuale: aveva avuto delle ragazze e all’età di 22 anni aveva chiesto alla sua ragazza di sposarlo. Dopo la sua immigrazione in Canada si fece meno problemi a riguardo. Nei primi anni ’90 egli divenne uno dei primi attori di Hong Kong ad osare di interpretare dei ruoli gay sullo schermo. Nel 1995 una rivista di Hong Kong pubblicò delle foto di Cheung con un altro uomo, Daffy Tong Hok-Tak.
In un concerto nel 1997 Cheung rivelò apertamente che Tong era la persona da lui più amata dopo sua madre. Egli poi disse di non averne parlato prima temendo di danneggiare la carriera di bancario di Tong. Col tempo tuttavia, la fortuna economica di Cheung, abilmente amministrata da Tong, si accrebbe a tal punto che Tong potè lasciare il suo lavoro. La relazione tra i due fu generalmente accettata ad Hong Kong, e probabilmente la popolarità di Cheung ne uscì rafforzata, anche se in quel periodo uscire allo scoperto non era senza rischi, perchè pochissime star dello spettacolo in Asia sono apertamente gay.
Verso la fine degli anni 90 Cheung riprese la sua carriera di cantante. La sua raccolta ‘Legend’ (1997), fu un grande successo così come i dischi successivi. Riprese anche a fare concerti e nel 2000 fece una tournée di un anno con uno spettacolo chiamato “Passion tour”, nel quale si esibiva in spettacolari cambi di costume. Il suo guardaroba sul palco era costituito da otto vestiti appositamente creati per lui da Jean-Paul Gaultier, compresi un abito bianco con ali da angelo, pantaloncini dorati e un provocante gonnellino. Nel riprendere la sua carriera di cantante, Cheung è anche apparso in alcuni video musicali; in uno di questi lo si vedeva impegnato in un balletto con un ballerino giapponese così sexy che il video fu vietato dalla TVB, il più importante canale televisivo di Hong Kong.
Cheung è stato tra le altre cose anche un regista: ha diretto alcuni videoclip musicali per sé e per Anita Mui, il mediometraggio destinato alle scuole ‘From Ashes to Ashes’, ed ha realizzato un musical teatrale. Gli ultimi suoi progetti di regia non sono stati realizzati a causa della sua morte prematura.
Nel suo ultimo film, ‘Inner Senses’ (2002) di Law Chi-Leung, Cheung ha interpretato il ruolo di uno psichiatra spinto al suicidio da dei spiriti maligni. Quindi quando i suoi i fans hanno sentito la notizia del suicidio di Cheung il 1 aprile 2003, in molti hanno inizialmente sperato che si trattasse di uno stupido e macabro Pesce d’Aprile. Purtroppo Cheung si era effettivamente tolto la vita, all’età di 46 anni, lanciandosi dal ventiquattresimo piano del Mandarin Oriental Hotel di Hong Kong.
Il giorno dopo la morte di Leslie il suo compagno Tong, confermò che Cheung soffriva di una grave depressione e che era sotto trattamento psichiatrico da almeno un anno. Egli rivelò anche che Cheung aveva già tentato il suicidio nel 2002 con dei sonniferi. Cheung aveva lasciato un biglietto in cui ringraziava Tong, la sua famiglia ed i suoi amici, ma concludeva amaramente, “non ho fatto niente di male nella mia vita, perchè deve succedere questo?”. Dopo la morte di Cheung, la sua famiglia pubblicò sui giornali un necrologio a tutta pagina in cui Tong era incluso come consorte sopravvissuto. Nonostante i rischi di infezione all’epidemia SARS, decine di migliaia di fans da tutto il mondo raggiunsero Honk Kong per la commemorazione pubblica che si tenne il 7 aprile 2003.
Condividi