Di origini lituane Laurence Harvey crebbe in Sud Africa dove i genitori erano andati a cercare fortuna nei primissimi anni trenta. Terminata la seconda guerra mondiale, Harvey, giovane attore di buone di speranze, si trasferì in Inghilterra dove iniziò a lavorare in diversi drammi Shakespeariani. Fu l’incontro con il produttore James Woolf a dare però una forte spinta propulsiva alla sua carriera.
Secondo diverse fonti, tra cui le autobiografie dell’attore scozzese John Fraser e dI George Jacobs, segretario tuttofare di Frank Sinatra, i due erano legati sentimentalmente da diversi anni (Jacobs nel libro dedicato al cantante racconta anche come Laurence Harvey durante i suoi soggiorni a casa di The voice avesse tentato di sedurlo più volte).
Del resto la vita privata dell’attore era stata un caleidoscopio di incontri, matrimoni e divorzi. La bisessualità un tratto probabilmente importante della sua personalità. In ogni caso, il successo internazionale tanto corteggiato arrivò solo nel 1959 con “La strada per i quartieri alti” accanto alla leggendaria Simon Signoret. Il nome di Laurence Harvey divenne così celebre ovunque e l’attore ottenne persino una nomination all’Oscar.
Seguirono Venere in visone con Elizabeth Taylor, Va’ ed uccidi con Frank Sinatra e Darling diretto da John Schlesinger, ma i critici ogni volta, immancabilmente, ne sottolineavano la freddezza, puntando il dito contro la sua cronica incapacità di risvegliare un sentimento di empatia nel pubblico. I successi furono così sempre più rari ed il declino inevitabile. Pesante bevitore, Laurence Harvey si spense nel 1973 a soli 45 anni.
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