John Cheever

John Cheever
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  • Data di nascita 27/05/1912
  • Data di morte 18/06/1982
  • Luogo di nascita Quincy/USA
  • Luogo di morte Ossining/USA

John Cheever

John Cheever è stato uno scrittore statunitense, bisessuale.

William John Cheever è stato chiamato il Cechov dei sobborghi. I suoi romanzi e racconti sono per massima parte ambientati nell’Upper East Side di Manhattan, i sobborghi della Contea di Westchester, i sei stati del New England (in vecchi villaggi del New Hampshire, del Massachusetts, del Vermont, del Connecticut, del Rhode Island e del Maine), intorno a Quincy, suo luogo natale, e in Italia, soprattutto a Roma.

È riconosciuto come uno degli scrittori più importanti del Novecento americano, e ricordato soprattutto per i racconti brevi, misura in cui eccelle, ma è stato anche autore di romanzi, tra cui il famoso Falconer.

Ha vinto il National Book Award per la narrativa (la prima volta nel 1958 per il romanzo The Wapshot Chronicle), e ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa per la raccolta The Stories of John Cheever (1979), che è stata premiata anche con il National Book Critics Circle Award per la narrativa nel 1978 e il National Book Award per la narrativa nel 1981, ex aequo con il romanzo Plains Song di Wright Morrison.

I suoi temi ruotano attorno alla dualità della natura umana, a volte drammatica, come la disparità tra aspetto esterno e decoroso di un personaggio quale essere sociale e la corruzione interiore, segreta o esplosa in conflitti sociali e famigliari (spesso tra fratelli, dove i personaggi incarnano gli opposti: il chiaro e lo scuro, o la carne e lo spirito).

Molte delle sue opere esprimono anche nostalgia per la fuga dalla vita alienante delle periferie moderne verso il recupero della tradizione e dei rapporti più diretti e complici di una comunità più naturale.
Indice

Figlio di Frederick Lincoln Cheever, proprietario di un negozio di scarpe, e Mary Liley, la quale aprì anche lei un negozio dopo che il marito per qualche dissesto finanziario divenne etilista, John frequentò sia una scuola privata sia una pubblica ma fu espulso (come racconterà in Expelled). Suo fratello Fred, che frequentava il Dartmouth College, dovette tornare a casa prima della laurea. Quando i genitori si separarono, i due fratelli se ne andarono a Boston. L’estate però (cominciando dal 1934) John si faceva ospitare dalla comunità artistica di Yaddo, a Saratoga Springs.

Anche quando i genitori si riconciliarono non tornò a vivere con loro e stava spesso in movimento, a volte dormendo persino in automobile. Nel 1935 vende il primo racconto (Buffalo) alla rivista The New Yorker, su cui scriverà poi con regolarità per un totale di 121 racconti.

Nel 1941 sposò Maria Winternitz, sette anni più giovane, figlia di Milton Winternitz, preside della facoltà di medicina alla Università Yale.

Cheever si arruolò poi nell’esercito il 7 maggio 1942, l’anno prima di quello in cui uscì la sua prima raccolta (The Way Some People Live) che capitò nelle mani di un suo superiore militare (il maggiore Leonard Spigelgass) che in tempo di pace lavorava per la MGM. Colpito dallo stile e dal senso di meraviglia che traspariva dai suoi racconti, il maggiore riuscì a farlo trasferire agli studios della Paramount Pictures di Astoria (Queens) salvandolo dalla tragedia che colpirà la sua compagnia d’armi, praticamente distrutta durante lo Sbarco in Normandia.

Intanto nel 1943 nasce la figlia Susan, che sposerà lo storico Robert Cowley e diventerà anche lei scrittrice.

Dopo la guerra, Cheever si trasferisce a Manhattan, in un condominio di 400East 59th Street, vicino a Sutton Place, Manhattan. Ogni giorno per 5 anni indosserà il suo unico vestito e si recherà a lavorare in ascensore fino a una specie di cantina dove si spoglierà e si metterà a scrivere vestito solo con i boxer fino all’ora di pranzo.

Con un anticipo di 4.800 dollari della Random House e l’ammirazione di Harold Wallace Ross (1892-1951), editor alla rivista The New Yorker (nonché nel 1951 e nel 1960 con dei finanziamenti del Guggenheim Fellowship) riprende a lavorare al suo racconto, The Holly Tree, che aveva abbandonato duramte la guerra, e si trasforma quindi in scrittore, fornendo racconti (che vengono comprati anche se non sempre subito pubblicati) a un suo pubblico in crescita di ammiratori.

Intanto nel 1948 nasce il secondo figlio, Benjamin (che a sua volta diventerà scrittore e sposerà la giornalista e critica Janet Maslin).

Nel 1951 si trasferisce a Beechwood, in affitto in una tenuta di periferia dove aveva già abitato lo scrittore Richard Yates. Nel 1953 esce la seconda raccolta, The Enormous Radio. Nel 1956 il romanzo The Wapshot Chronicle (nel frattempo è passato alla casa editrice Harper & Brothers che più tardi con una serie di fusioni diventerà la HarperCollins).

Il libro vende i diritti cinematografici e la famiglia può permettersi un lungo viaggio in Italia (dove nasce nel 1957 il terzo figlio, Federico, che sarà professore di diritto).

Nel 1961 si trasferisce in una grande fattoria coloniale di Ossining, sulla riva est del fiume Hudson. Nel 1964 esce The Wapshot Scandal e The Swimmer (dal quale viene tratto il film di Frank Perry Un uomo a nudo con Burt Lancaster e dove anche Cheever recita un cameo durante una festa in piscina).

È in questo periodo che cominciano i problemi di alcolismo. Nonostante la consultazione con uno psichiatra (il dottor David C. Hays che così lo descrive nei propri appunti “un uomo nevrotico, narcisista, egocentrico, senza amici, e così profondamente coinvolto dalle proprie illusioni difensive che ha inventato una moglie maniaco-depressiva”), Cheever scivola sempre più nella depressione alcolica.

Nel 1969 esce Bullet Park. Cheever tenta di riprendersi provando a instaurare una relazione extra-coniugale con l’attrice Hope Lange (1931-2003) e accettando l’insegnamento presso l’Iowa Writers’ Workshop (tra i suoi studenti T.C. Boyle, Allan Gurganus e Ron Hansen), poi trasferendosi a Boston (al 71 di Bay State Road) dove gli viene offerta una cattedra alla Università di Boston. Ma continua a bere troppo. Nel 1975 il fratello Fred lo salva dopo che aveva bevuto fino quasi a suicidarsi e lo riporta dalla moglie. Con una cura presso la Smithers Alcoholic Rehabilitation Unit di New York riesce a smettere e, dal maggio 1977, non beve più.

Esce Falconer (1977), di grande successo, poi vengono raccolti i racconti nel 1978 e esce ancora Oh What a Paradise It Seems (1982), ma un tumore ai reni si diffonde al femore, bacino e vescica fino a portarlo alla scomparsa, avvenuta il 18 giugno 1982.

È sepolto al First Parish Cemetery di Norwell (Massachusetts).

Dopo la morte venne rivelata la sua bisessualità (in particolare dai ricordi della figlia Susan Home Before Dark. A Personal Memoir of John Cheever by His Daughter (1984), dai diari e dalle lettere.

John Gardner lo considerò “uno dei pochi scrittori che si possono definire dei veri artisti. La sua opera spazia da competente a impressionante sotto tutti i punti di vista: padronanza formale e tecnica, educazione dell’intelligenza, quella che chiamo «sincerità artistica» […] e, infine, valore, o quel che Tolstoj chiamava, senza scuse, un rapporto morale corretto dell’artista con il proprio materiale”.

(da Wikipedia)

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