Poeta, scrittore e artista cinematogratico d’avanguardia, James Broughton fu esponente di spicco del cinema sperimentale americano del secondo dopoguerra (con Maya Deren, Kenneth Anger, Sydney Peterson) e membro della Scuola di San Francisco, movimento letterario che fiorì alla fine degli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60 ( che includeva Kenneth Rexroth, Robert Duncan, Lawrence Ferlinghetti).
I corti di Broughton (egli non ha mai fatto lungometraggi) sono poetiche, divertenti e disinibite celebrazioni della vita dell’amore e del sesso.
Rifuggendo da etichette come omosessuale, eterosessuale, e bisessuale Broughton si descriveva come “pansessuale androgino”. Guardando i suoi film in ordine cronologico, è però possibile vedere come l’iniziale negazione dell’omosessualità (attraverso la celebrazione delle gioie dell’eterosessualità) si evolva nel rappresentare l’amore gay come una delle facce dell’esperienza umana, mentre nei suoi ultimi lavori è ben visibile il suo caming-out nell’esposizione delle gioie del mondo queer.
Broughton fece numerosi film tra il 1946 al 1954, poi si dedicò quasi esclusivamente alla poesia sino al 1968, quindi riprese con film più liberi e gioiosi di prima, soprattutto durante la sua storia d’amore con l’artista Joel Singer.
James Broughton nasce a Modesto California il 10 novembre 1913, da una famiglia benestante. Suo padre morì quando lui aveva cinque anni. All’età di 10 anni, per correggere le sue tendenze femminili, la madre lo mandò in una scuola militare, da dove però fu cacciato a 16 anni per aver avuto una storia con un altro ragazzo. Studiò poi a Stanford senza arrivare al diploma.
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Nelle sue memorie “Coming Unbuttoned “(1993), Broughton racconta la sua infanzia e i riflessi che essa ha avuto sul suo lavoro, oltre a raccontare le sue storie d’amore con uomini e donne. Tra i suoi amanti maschi cita Harry Hay (1912 – 2002) leader del movimento dei diritti dei gay e Kermit Sheets (1915 – 2006) attore/regista/editore. Broughton racconta che all’età di tre anni ricevette in sogno la visita della sua musa ispiratrice, un ragazzino nudo, “Hermy”, un angelo senza ali, che lo invitava a scrivere poesie.
Le poesie di Broughton, che riflettono l’influenza di Blake, Whitman, Ducan, e Ginsberg. sono celebrazioni incantate e visionarie dei piaceri della vita, caratterizzate da una dizione semplice e una forma sperimentale. Broughton scrisse numerosi libri di poesia inclusi “Ecstasies” “High Kukus” e “Graffiti for the Johns of Heaven”.
Lui e il suo primo compagno Kermit Sheets fondarono una casa editrice, la Centaur Press ,davanti a casa loro a San Francisco, per pubblicare le poesie di Broughton e di altri poeti.
Broughton e Sheets misero in scena anche diversi lavori teatrali, che ricevettero critiche tiepide.
Nel 1946 Broughton collaborò con il collega Sidney Peterson al film “The Potted Psalm”.
Nel 1948, Broughton fece il suo primo film “Mother’s Day” (22 min) una ironica raccolta nostalgica di biricchinate, feticismo e rituali della sua infanzia, dominata da una madre fredda come una statua, che concepiva i bambini come degli adulti simili a bambini ed era quindi incapace di giocare col figlio, ossessionata dagli specchi, dai grandi cappelli e dalle buone maniere. Immagini di palazzi in rovina e personaggi misteriosi contribuiscono a dare al film un’impronta surreale .
A “Mother’s day” seguirono altri film come “Adventures of Jimmy” (1950); “Four in the Afternoon” (1951) ; “Lonny Tom, the Happy Lover”(1951).
In seguito Broughton e Sheets si trasferirono in Europa. Broughton girò in Inghilterra “The Pleasure Garden” (1953,38 min), favola comica che celebra l’amore nel parco e la vittoria del principio del piacere sui moralisti e i guastafeste , prodotta da Lindsay Anderson e ambientata tra le rovine dei giardini del Crystal Palace di Londra.
Il film fu un successo in Europa e ricevette un riconoscimento al festival di Cannes, dove fu premiato da Jean Cocteau per la sua ‘fantasia poetica’. A New York invece il film fu un fiasco. Dopo questo insuccesso Broughton tornò a San Francisco e rimase per 15 anni lontano dal cinema.
Nell’effervescente ambiente Beat di San Francisco, Broughton ebbe numerose e creative storie d’amore di vario genere con altri artisti, e sperimentò l’auto-analisi con la psicologia junghiana.
Nel 1962, all’età di 49 anni, sposò l’artista/designer Susanna Hart, dalla quale ebbe due figli.
La coppia era al centro di un’ampia comunità di intellettuali e creativi. I due poi divorziarono nel 1978.
Nel 1967 Broughton fece “The bed” ” (1968, 20 min), una poetica danza alla vita, che ruppe il taboo contro il nudo frontale e vinse numerosi premi. “The bed” è omaggio al letto e ai vari ruoli che esso gioca nelle nostre vite. L’ispirazione venne a Broughton ripensando a tutti i grandi eventi della sua vita che avevano avuto luogo in un letto. L’idea centrale del film è di una divertente assurdità: un letto vuoto che viaggia su e giù per una collina come se fosse un’automobile; alla fine si sistema in un prato e diventa il luogo di strani convegni campestri. I personaggi, per la maggior parte nudi, appaiono improvvisamente sulle sue lenzuola. Broughton stesso vi fa una apparizione come una specie di pan ridente, seduto nudo, mentre fa una serenata alla gente festante. Broughton vede la natura in armonia con l’umanità attraverso vie intriganti ed insolite: in una scena una donna in primo piano incontra un ragno e si allunga sino a baciarlo; in un’altra una lucertola viva scivola fuori da una bocca d’uomo.
Broughton incoraggiato dal successo di “The Bed” continuò con Nuptiae (1969) sul matrimonio di due anziani; e quindi con tributi al corpo umano “The Golden Positions” (1970); all’eterno bambino “This is It” (1971); all’Eterno Ritorno “The Water Circle” (1975); all’eterno momento “High Kukus”(1973,) e all’eterno femminino “Dreamwood” (1972). “Tutti questi eterni celebrano la bellezza degli umani, le sorprese dell’anima e la necessità dell’allegria” scrisse Broughton .
Egli esplorò continuamente il tempio del corpo umano come una fonte di benessere e di pace, sia per gli individui che per la società. In “Song of the Goodbody” (1977) il corpo di un uomo, lo stesso regista, è ripreso in primo piano, come una specie di panorama di carne, che la cinepresa amorevolmente esplora. In sottofondo si sente una poesia del regista stesso “Questo è il mio corpo che parla per se stesso… questo è il mio corpo, che suona di se stesso..”. Il paragone con il poeta Whitman è inevitabile: ciò che Whitman disse, Broughton può ora dire e mostrare.
Broughton in quegli anni attirò a se numerosi seguaci, specialmente tra gli studenti del San Francisco Art Institute, dove egli insegnava cinema e rituali artistici.
Un giorno durante un seminario gli apparve davanti la sua nuova musa ispiratrice, nella persona del venticinquenne canadese studente di cinema Joel Singer, che a quanto ci dice il poeta, gli si è sedette di fronte offrendogli una inequivocabile devozione. L’incontro con Singer fu un momento di quelli che cambiano la vita. Nel giorno di Natale del 1976, i due celebrarono la loro relazione con una cerimonia di matrimonio. Con Joel Singer, Broughton viaggiò e fece altri importanti film.
“Together” (1976) il primo film completamente gay di Broughton, fatto in collaborazione con il suo compagno Joel Singer. Mentre viene letta una poesia, le immagini di due facce di Broughton (maschile e femminile) lentamente si fondono in una.
“Hermes Bird” (1979) è un inno in onore del fallo maschile paragonato all’esplosione di una bomba atomica;
“The Gardener of Eden”(1981) è un breve documento della sua luna di miele con il suo compagno e collaboratore abituale Singer. Il film fu girato in Sri Lanka, ed è tipico della sua rappresentazione della bellezza della natura nella quale la persona umana è parte fondamentale.
“Devotions” (1983) anch’esso fatto con Joel Singer, è la versione gay dell’eccitamento in gran parte eterosessuale presente in “The bed” . Girato in San Francisco il film immagina un mondo felice nel quale gli uomini sono liberi dalle stanche e tristi convenzioni. Broughton appare anche qui come un dolce profeta, che suonando il flauto seduce il suo pubblico, uomini per la maggior parte nudi, che passano il loro tempo in amorosi abbracci, lavandosi l’uno con l’altro, carezzandosi e baciandosi. La poesia di Broughton non abbandona mai la celebrazione dell’erotismo. In una scena due uomini si baciano su di un tetto, quindi lentamente indossano abiti da suore e se ne vanno in giro pattinando. Più tardi un paio di uomini vestiti leather cucinano un suffle’.
Senza essere polemico, questo delizioso film, mostra le dolci ricompense che vengono dal vivere autenticamente e gioiosamente..
“ Scattered Remains” (1988), è un tributo alla poesia e al cinema di Broughton, che qui viene interpretato da Singer.
Broughton morì all’età di ottantacinque anni di attacco di cuore il 17 maggio 1999, tra braccia del suo compagno Singer, nella casa dove essi vivevano assieme da 10 anni,. a Port Townsend, Washington.
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