Sir Ian McKellen, celebre interprete shakespeariano, ha indicato tra le sue icone gay Harvey Milk, il consigliere comunale di San Francisco ucciso nel ’78 al quale Sean Penn ha dedicato un film (Corriere della Sera)

Omosessuale dichiarato, Sir Ian McKellen si è battuto a lungo contro le discriminazioni verso i gay, soprattutto contro la legislazione di Margaret Tathcher (art. 28) secondo cui era un crimine manifestare la propria omosessualità. Suo compagno di lunga data è l’attore Sean Mathias, con cui ha recitato in The Bent.
Sir Ian McKellen, conosciuto anche come Gandalf della trilogia “Il Signore degli Anelli”, ha rivelato che la sua vita professionale e’ migliorata dopo il “coming out”, e consiglia gli attori a fare lo stesso, in modo da non danneggiare le possibilità di successo. Dice infatti:“Quando ho fatto coming out avevo circa 40 anni, ed ero cresciuto con la paura di cosa la gente avrebbe potuto pensare, ma ero abbastanza confidente nella mia carriera da immaginare che non sarebba cambiato assolutamente nulla. Mi sbagliavo completamente. Sono diventato un attore migliore, e la mia carriera cinematografica è cresciuta in un modo che non avrei potuto immaginare. Non puoi mentire su qualcosa di così centrale nella tua vita senza farti del male. Recitare nel mio caso non è più un modo per nascondersi, ma un modo per dire la verità, e la mia verità è che sono gay. Sono veramente contento che la gente lo sappia così posso continuare a dire la verità sul personaggio che sto interpretando. E’ per questo che posso dire agli altri attori: se vuoi veramente essere un buon attore, e un attore di successo, e sei gay, fai in modo che tutti lo sappiano”.

Nasce il 25 maggio del 1939 a Burnley, sobborgo dell’Inghilterra settentrionale, figlio di Denis, un ingegnere civile, e Margery Lois Sutcliffe. Durante la guerra la famiglia si trasferisce a Wigan (dove Ian assiste alle prime rappresentazioni shakespeariane), e poi a Bolton. Ian inizia a recitare a scuola e da lì in poi continuerà a studiare la materia, finchè si laurea all’Università di Cambridge, dove studia Letteratura Inglese. Nel 1961 debutta al Belgrade Theatre di Coventry. Continua il suo apprendistato in varie compagnie regionali fino al 1964, quando Laurence Olivier lo chiama nella National Theatre Company dell’Old Vic. Con la compagnia itinerante del Prospect Theatre ottiene un grande successo al Festival di Edimburgo del 1969 e il suo “Amleto” lo consacra tra i maggiori attori classici della sua generazione. Nel 1972 è tra i fondatori dell’Actors’ Company. Tra il 1974 e il 1978 lavora con la Royal Shakespeare Company a Stratford-on-Avon e a Londra, interpretando quasi tutti i maggiori ruoli shakespeariani (ma anche Brecht, Cechov, Ibsen e Shaw). Vince tutti i più importanti premi a Broadway, tra cui il Tony Award come migliore attore per il ruolo di Salieri in “Amadeus” di Peter Shaffer. Porta il suo “Riccardo III” in giro per il mondo e ne cura anche la versione cinematografica (ne è co-sceneggiatore e produttore esecutivo), per la quale vince il premio come Miglior Attore Europeo dell’anno e il Golden Globe. Lavora in film televisivi (specialmente riduzioni shakespeariane) dal 1965 e arriva al cinema nel 1968 con “The Promise”. Numerosi i suoi film di rilievo: “Plenty”, “Scandal”, “Last Action Hero”, “Sei gradi di separazione”, “Cold Comfort Farm”, “L’allievo”, fino a “Demoni e dei”, nel quale incarna il celebre regista James Whale, ruolo per il quale ottiene una candidatura all’Oscar. Nel 2000 si cala nei ‘fantastici’ panni di Magneto nella trasposizione cinematografica del fumetto “X-Men”, ruolo che gli fa guadagnare l’attenzione di un pubblico di collezionisti appassionati. Il set che lo ha tenuto impegnato successivamente (per oltre un anno) è quello della trilogia del “Signore degli anelli”, dove interpreta Gandalf il Grigio: puntuale arriva una candidatura all’Oscar come non protagonista. Nel 1990 ha ottenuto il cavalierato dell’Impero Britannico.
La Berlinale 2006 gli consegna l’Orso d’Oro alla carriera.