Giovanni Coda nasce artisticamente nel 1990. Nel 1995 fonda l’Associazione Socio Culturale Labor e nel 1996 il V-art (Festival Internazionale Immagine d’Autore). Ha più di quaranta opere video all’attivo, diverse collezioni fotografiche e una vasta attività espositiva, suddivisa fra pittura, fotografia e videoinstallazioni, che lo ha portato a Madrid, Siviglia, Barcellona, Francoforte, Berlino, Londra, Parigi, Tokyo, Kyoto, Pechino, New York, Amsterdam, Colonia, Roma, Milano, Venezia. Attualmente è impegnato nel suo nuovo lavoro Four Lives on a Frame, ispirato a Francesca Woodman, Diane Arbus, Claude Cahun e Tina Modotti.
31/12/2016
Con ben otto premi internazionali il film “Bullied to Death” (rilasciato a maggio del 2016) e presentato in anteprima al Torino GLBT Film Festival diretto da Giovanni Minerba, si piazza all’ottavo posto nella speciale classifica stilata da “Cinemaitaliano.info” sui film che hanno ricevuto più riconoscimenti ufficiali fra quelli prodotti nel 2016. Il film di Giovanni Coda, premiato, tra gli altri, al Festival di Melbourne, Cardiff, Napoli, Los Angeles, ottiene un risultato che bissa il successo mondiale del precedente film Il Rosa Nudo (che di riconoscimenti ufficiali ne aveva raccolto ben di undici). Per la cinematografia indipendente che esplora, senza filtri, le problematiche della comunità GLBT è un risultato molto importante, ed il film di Coda, che tocca il tema del Bullismo e del Cyber Bullismo a sfondo omofobo, nonché della violenza di genere in una società ancora troppo omofoba e discriminante, getta un nuovo ponte verso il consolidamento di un dialogo che ci porti ad affrontare serenamente un dibattito costruttivo che abbia come “mission” principale la cultura della diversità.
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