9/04/2013 – Inizieranno il 13 maggio le riprese del nuovo film di Ferzan Ozpetek |
Inizieranno il 13 maggio le riprese del nuovo film di Ferzan Ozpetek ”Allacciate le cinture di sicurezza”, scritto dallo stesso Ozpetek con Gianni Romoli, che produce il film insieme a Tilde Corsi con Rai Cinema. Il film che verra’ girato in Puglia secondo le indiscrezioni avra’ come protagonisti Filippo Scicchitano, Francesco Arca, Kasja Smutniak, Carolina Crescentini e Paolo Minaccioni. (ASCA)
19/10/2012 – “Il mio primo film sull’amore tra uomo e donna” |
All’inaugurazione del Festival ‘Mamma Li Turchi” Ozpetek parla del suo nuovo film dal titolo ‘Allacciate le cinture di sicurezza’ che ”non e’ una commedia, ma come la vita riflette momenti diversi”. Le riprese inizieranno a marzo 2013. “prende spunto dalla storia di una coppia di amici, travolti dopo dodici anni di matrimonio da una violenta “turbolenza”. Sarà il mio primo film sull’amore tra uomo e donna: mi piace molto esplorare i meccanismi del matrimonio. Tra due uomini esiste una parità, mentre la donna riesce a trasformare completamente l’uomo quando entra nella sua vita.” (La Repubblica, 21/10/12)
27/06/2012 – “Allacciate le cinture di sicurezza” il nuovo film di Ozpetek |
Ferzan Ozpetek torna a girare con la R&C Produzioni per il prossimo film, che sarà “Allacciate le cinture di sicurezza”. Il regista sarà impegnato a scrivere la sceneggiatura originale per tutta l’estate insieme a Gianni Romoli. Dopo la lunga parentesi degli ultimi tre film Ozpetek riprende così la collaborazione con i suoi produttori di sempre, la R&C di Tilde Corsi e Gianni Romoli, con i quali ha girato i suoi film di maggiore successo, “Le fate ignoranti”, “La finestra di fronte” e “Saturno Contro”.
22/10(2011 – A novembre primo ciak film Ozpetek |
Ad inizio novembre le riprese a Roma del nuovo film di Ferzan Ozpetek, ‘Magnifica presenza’ che sara’ girato interamente a Roma. Magnifica presenza è una commedia corale che racconta la storia di una rinascita in cui le paure più profonde, razionali e irrazionali, trovano una risposta nell’amore, nell’amicizia e nella solidarietà. Il ruolo più significativo lo avrà Elio Germano, ma intorno a lui si muoveranno attori come Margherita Buy, Vittoria Puccini, Beppe Fiorello, Andrea Bosca, Alessandro Roja, Paola Minaccioni, Cem Yilmaz, Daniele Pecci e persino Platinette. Il film sarà nelle sale dal 9 marzo 2012.
10/11/2010 – Ozpetek: nuovo film scritto con Cotroneo |
Sarà «una commedia drammatica come la vita, una nuova storia corale, che sto scrivendo insieme con Ivan Cotroneo. Penso di iniziare le riprese a settembre 2011, il titolo sarà “Magnifica presenza”». Lo ha detto il regista Ferzan Ozpetek, a proposito del suo nuovo progetto, che sarà prodotto da Fandango. Debutto nella regia lirica con l’Aida al Maggio Musicale fiorentino con direttore Zubin Mehta, che inaugurerà il Maggio Musicale 2011.
20/07/2010 – CINEMA E PUBBLICO |
”Il cinema e’ arte ma e’ anche industria. Per questo un regista o uno sceneggiatore dovrebbero sempre mantenere il legame con il pubblico”. Lo dichiara all’ADNKRONOS il regista Ferzan Ozpetek a proposito della dichiarazione di Aurelio De Laurentis sui produttori che non dovrebbero prendere soldi pubblici ma dovrebbero finanziare i film con gli incassi. ”Secondo me -aggiunge Ozpetek- c’e’ una frase significativa di Billy Wilder che tutti i registi dovrebbero tenere presente: ‘quando un mio film esce e non ha successo di pubblico cerco di capire dove ho sbagliato”. Giusto, secondo il regista italo-turco, che precisa di non avere ”mai avuto finanziamenti pubblici, nemmeno per il mio primo film ‘Il bagno turco”’, che siano gli incassi a pagare il cinema. Ma, spiega, ”se non ci fossero stati i finanziamenti publici non ci sarebbe stato ‘Gomorra’ di Matteo Garrone o ‘Il Divo’ di Paolo Sorrentino, che sono stati successoni pluripremiati. Non solo, secondo me – afferma – lo Stato dovrebbe investire nei giovani talenti finanziando i film dei debuttanti, almeno fino alla seconda opera, per fare crescere le nuove leve”.
Per Ozpetek infine ci sono anche situazioni particolari, come magari un film ”difficile per il pubblico che però è molto importante per le novità che contiene e per le nuove strade che può aprire al cinema. Questo tipo di film – conclude – non può non essere finanziato”.
17/06/2010 – AL FESTIVAL DI COSENZA VINCE OZPETEK |
“Mine vaganti” vince la quarta edizione della Primavera del Cinema Italiano-Premio Federico II. La pellicola del visionario cineasta turco ma ormai italianissimo Ferzan Ozpetek si aggiudica il riconoscimento intitolato a “Stupor Mundi” dopo aver raccolto un travolgente successo di pubblico
11/06/2010 – NO ALL’AMERICA DI OZPETEK, PER ORA |
‘Sono come un gatto e mi piace lavorare a casa’. Cosi’ Ferzan Ozpetek parla delle sue preferenze nel girare i film.Raggiunto per telefono dall’Ansa ad Aruba nei Caraibi dove si chiude l’Aruba International Film Festival, il regista aggiunge:’Mi e’ stato chiesto di girare un film in America ma il prossimo voglio farlo ancora in Europa. Il fatto e’ che quando conosci i luoghi e le persone hai meno paura che in un posto cosi’ lontano’.
3/06/2010 – OZPETEK NEGLI USA |
Gli Usa spalancano le porte a Ferzan Ozpetek: a Los Angeles dal 4 al 12 giugno è in programma una retrospettiva completa sul regista organizzata dalla facoltà di Film and Televison dell’Ucla. Alla presenza del regista, tanti gli incontri previsti con studenti, insegnanti e personalità della celebre università californiana.
12/03/2010 – OZPETEK UNICO ITALIANO IN CONCORSO AL TRIBECA |
Le ‘Mine vaganti’ di Ferzan Ozpetek sbarcano a New York alla corte di sua maestà Robert De Niro e del suo festival di Tribeca. Dopo l’ottima accoglienza di Berlino, dove e’ stato venduto in 15 Paesi, il regista italo-turco entra in competizione nel cartellone più importante della manifestazione newyorkese che si aprirà il 21 aprile con la sua nona edizione. Si tratta dell’unico film italiano selezionato in una rosa che comprende dodici titoli internazionali e concorrerà per i premi al migliore film, al migliore attore e alla migliore attrice.(La Voce)
12/01/2010 – OZPETEK ALLA BERLINESE 2010 |
Ferzan Ozpetek sara’ al prossimo festival di Berlino (11-21 febbraio) con il suo ultimo film ‘Mine vaganti’. Il film interpretato, tra l’altro da Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi, non sarà in concorso. Il regista ha dichiarato che ” nel film racconto il ritorno a casa dalla grande città di Tommaso, gay. Il sentimento che predomina è il bisogno di ridere, anche quando ci sarebbe da piangere. Vorrei saper toccare la stessa profonda leggerezza del grande Germi. Sono in un momento della vita, appena compiuti i 50 anni, in cui lo sguardo cambia. Si fanno conti molto seri, perché si è cominciato a perdere persone care. Ma si sente anche la necessità di cogliere i motivi umoristici. Dolore e ridere del dolore» (Il Tempo).
3/12/2009 – MADONNA: «OZPETEK È UN REGISTA DI GENIO. IL MIO PREFERITO È PIER PAOLO PASOLINI» |
Madonna non ha alcun dubbio: «Ferzan Ozpetek è un regista geniale», ha detto a Fox Life. Tra i cineasti di sempre, in vetta alle sue preferenze ha messo Pasolini e tra gli attori Marcello Mastroianni.
3/10/2009 – OZPETEK RITORNA AI TEMI GAY |
Nel nuovo film di Ferzan Ozpetek, “Le mine vaganti”, ambientato nel Salento dove in questi giorni sono iniziate le riprese, Riccardo Scamarcio interpreta un omosessuale, Tommaso Cantone, un figliol prodigo che torna in famiglia dopo anni di assenza, dove lo aspettano il padre (Ennio Fantaschini), la madre (Lunetta Savino), la zia (Elena Sofia Ricci), il fratello Antonio (Alessandro Preziosi) e l’amica d’infanzia Alba (Nicole Grimaudo). Tutti hanno grosse difficoltà ad accettarlo come gay, anche se il padre vorrebbe affiancarlo al fratello Antonio nella gestione del pastificio di famiglia. Il regista Ozpetek, che ha scritto il film insieme a Ivan Cotroneo, ha dichiarato: «Con questo film dopo anni getto uno sguardo, spero più maturo ma anche più divertente, sul grande tema della famiglia. Un tema che nonostante le trasformazioni sociali rimane più misterioso e stimolante che mai».
18/8/2009 – COMPLETATO IL CAST DI “LE MINE VAGANTI” |
Sara’ Nicole Grimaudo la protagonista femminile di “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek. Dopo molta attesa, come rivela il portale cinemotore il regista turco ha scelto la protagonista che affianchera’ Riccardo Scamarcio e Alessandro Preziosi nel suo prossimo film (nel cast anche Dario Bandiera). Tra le candidate, saltato per impegni dell’attrice l’ingaggio di Alba Rohrwacher, erano in molte ad ambire al ruolo: si era fatto il nome di Ambra Angiolini – che aveva ricevuto tutti i premi possibili nel suo film “Saturno contro” – a Micaela Ramazzotti, a Cristiana Capotondi. Ozpetek iniziera’ a girare il 7 settembre in Puglia. La pellicola, prodotta dalla Fandango, sara’ una commedia ambientata nel Salento e seguira’ la vita di una famiglia pugliese e in particolare di due fratelli e del loro rapporto col padre e con la sorella. La sceneggiatura del film e’ stata firmata oltre che da Ozpetek anche da Ivan Cotroneo.
Ozpetek torna alla regia dopo “Un giorno perfetto” con un film del tutto diverso e insolitamente leggero per lui: “Dopo un film cupo – ha detto quando fu ospite al festival europeo di Lecce – e, soprattutto, in questo momento storico, nel mondo e in Italia, ricco d’angoscia ho avvertito il bisogno di sentirmi piu’ leggero”. (AGI)
31/3/2009 |
Scommessa facile: Ferzan Ozpetek sarà il prossimo salentino “ad honorem”. In agosto lascerà la pur amata Roma (più e quanto la sua Istanbul, uniche città nelle quali abbia mai girato) per allestire il set del suo nuovo film proprio nel tacco illuminato di Puglia. Una lunga frequentazione della regione lo hanno, alla fine, fatto decidere per il Salento (La Repubblica)
10/3/2009 |
Inizieranno ad aprile 2009 in Puglia le riprese di “Mine vaganti”, il nuovo film che Ferzan Ozpetek ha appena finito di scrivere con Ivan Cotroneo per Fandango. Protagonisti, scrive “Il Messaggero”, saranno Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher, possibile la partecipazione di Alessandro Preziosi.
24/1/2009 |
“Congratulazioni” è il titolo provvisorio del nuovo film che Ozpetek si appresta a girare. Il film, scritto insieme a Ivan Cotroneo, prevede nel cast Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher. Il regista ha dichiarato in merito: “E’ una commedia ambientata nel Sud d’Italia. Dopo un film molto drammatico come Un giorno perfetto avevo un gran bisogno di leggerezza; racconterò un clan famigliare”.
4/12/2008 |
Continua il sodalizio di Ferzan Ozpetek con la Fandango di Domenico Procacci, iniziato con il non ottimo “Un giorno perfetto”, accolto male dai critici e, in parte anche dal pubblico (ha incassato meno della metà del precedente “Saturno contro”). Del nuovo film, che si girerà a Lecce, si sa solo che sarà ancora una storia di famiglia e d’amore. Luca Argentero si è lasciato sfuggire, da Sorrento (dove è stato premiato con la targa Anec Claudio Zanchi per “Solo un padre”) che dovrebbe essere tra i protagonisti, ma Ozpetek, da New York, dove al Museum of Modern Art si teneva una retrospetrtiva a lui dedicata, ha smentito dicendo: “Stimo molto Luca Argentero, ma la notizia che farà parte del cast del mio prossimo film non è vera”. Staremo a vedere…
BIOGRAFIA |
“PROFILE” di Fabio Bo (dal sito del regista)
E’ forse, proprio il suo “passato” (il suo background) a suggerire i due presupposti fondamentali del successo, del “coming out” cinematografico di Ferzan Ozpetek. Punto primo: il suo ingresso ufficiale nel panorama italiano avviene dopo una lunghissima attività come aiuto regista. Dunque, dopo un’incessante gavetta durata oltre 15 anni. Punto secondo: nel momento in cui si è messo dietro la macchina da presa, la sua condizione di nomade e di “straniero” lo ha avvantaggiato rispetto alle consuetudini, alle strategie, agli standard dei nostro cinema. Li non essere “italiano”, ma l’esser naturalizzato italiano, un po’ come certi calciatori extracomunitari, gli ha consentito pscicologicamente, antropologicamente – di vivere una doppia natura, di esprimersi più liberamente, di osservare senza enfasi ma con eguale complicità due culture, di alienare l’occhio al contraddittorio, di introiettare movenze e seduzioni diverse, di permettersi il privilegio di contaminare e contaminarsi. Il “melting pot” (emotivo più che narrativo), concetto sostanzialmente estraneo ad una cinematografia (la nostra) che spesso oscilla tra esotismo e provincialismo, egotismo e consumismo, è una caratteristica evidente (e trasparente) nei tre film finora realizzati da Ozpetek e uno dei motivi per cui essi abbiano peraltro avuto un così forte riscontro internazionale. Ma non si tratta di un “meltin pot”, per così dire, solo etnico o geografico o anagrafico: ne Il bagno turco, in Harem Suare e ne Le Fate Ignoranti il “mètissage” si manifesta come un attraversamento di sensibilità oltre che di culture.
L’indole (anche enigmatica) del cinema di Ozpetek contiene in sé l’idea spaesante ed elettrizzante, intricata e primaria dello “spostamento” sia esso di spazi (Roma-Istanbul) che di epoche (passato- presente) che di sessualità (etero e omosessualità) nel quale determinante non è la partenza o l’arrivo, il distacco o l’avvicinamento ma l’urgenza vitale d’un tragitto, la necessità pagana del cambiamento, l’istintivo desiderio di non fissarsi all’interno d’una sola, predefinita identità. Ed è così che i personaggi delle sue storie siano esterefatti e disponibili protagonisti d’un viaggio interiore che li conduce a visitare, in un gioco di riflessi che riverbera incessantemente, luoghi insospettabili della propria memoria, del proprio passato, della propria personalità. Un viaggio, non turistico ma conoscitivo, che consente loro di lasciarsi tracimare in quell’affascinante e turbolento territorio nel quale coesistono, strettamente avvinghiati, inconsapevolezza e consapevolezza, fuga di vivere ed ansia di stasi. Mai (pre)destinati ad una definita conclusione, i film di Ozpetek finiscono con un nuovo inizio, fluidificano in un altrove che si presume rigenerativo, evocano un futuro prossimo venturo più denso di senso. Senza allarmismi, senza trionfalismi. Senza rimozioni, senza rimpianti. Tra l’amore e la morte. Tra pace ed inquietudine.
Come se – al termine d’un cammino, dopo un’esplorazione – quegli uomini fragili e preoccupati, quelle donne confuse e sgomente, quelle “fate ignoranti” innamorate e smarrite avessero fatto tesoro degli insinuanti movimenti di una macchina da presa che si è infiltrata, curiosa e pudica, nelle maglie dei racconto, d’una messa in scena estremamante premurosa che ha amato cogliere i piccoli segni e gesti insignificanti d’una sensibilità accorta e generosa usata nel manovrare il corpo/confezione degli attori, d’una musica senza patrie che ha scortato più i destini che gli eventi.
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