2/07/2010 |
Il Concorso internazionale del 63° Festival del Film di Locarno accoglie per la prima volta a Locarno il regista canadese Bruce LaBruce che presenta la prima internazionale di L.A. Zombie. Il film verrà distribuito in Italia da Atlantide Entertainment in un cofanetto insieme al film “Otto; or Up with Dead People” ed un libro sulla vita e le opere dell’artista canadese.
20/08/2009 |
Sembra proprio che l’ultimo film di Bruce LaBruce, “L.A. Zombie”, terminato di girare in questi giorni, sia ancora più porno dei precedenti (e non solo perché prodotto dal famoso distributore di porno gay Dark Alley), anche se, come ha dichiarato il regista al mensile Advocate, “si tratta di un film porno con un messaggio”. I protagonisti del film sono dei senzatetto che, dice LaBruce, anche loro, contrariamente a quanto siamo soliti immaginare, hanno una intensa vita sessuale. Il soggetto del film viene dal romanzo “The Mad Man” di Samuel R. Delany che racconta di un uomo gay che gira per New York facendo sesso con i senzatetto che incontra. Nel frattempo LaBruce ha completato la sceneggiatura di quello che potrebbe essere il suo prossimo film, dal titolo “Gerontophilia”, sul tema di giovani gay che s’innamorano di persone anziane.
15/10/2008 |
LaBruce ha trascorso il 2008 girando svariati festival che presentavano il suo ultimo bellisssimo “Otto, or: Up with Dead Peopl” presentato in anteprima alla Berlinale 2008. Sul suo blog Labruce si lamenta delle censure che continuamente subisce, come avvenuto su YouTube per il trailer del suo ultimo film, cancellato “per violazione delle condizioni” dopo che era stato visto da 60.000 visitatori. Quello che dispiace a Bruce è che nessuno di coloro che lo censurano e attaccano in modi volgari e insultanti abbiano cercato prima di parlargli e spesso risulta che non hanno nemmeno visto il film
Vedi il sito blog di Bruce LaBruce
BIOGRAFIA |
Scrittore, film-maker e fotografo canadese, Bruce LaBruce ha iniziato la sua carriera producendo fanzine homo punk (J.D.s con G.B. Jones, Dumb Bitch Deserves To Die, con Candy Parker) e film in super 8 (Boy/Girl, I Know What It’s Like To Be Dead, Bruce and Pepper Wayne Gacy’s Home Movies, Slam!), primi esempi di quell’immaginario a metà tra pornografia ed ironia camp, cultura pop e fotografia d’avanguardia, che finirà per assumere l’etichetta di queercore.
No skin off my ass, del 1991, il primo lungometraggio prodotto da LaBruce, è la storia della sordida relazione tra un parrucchiere (interpretato dallo stesso LaBruce) ed un giovane e attraente skinhead muto. Il film divenne subito un cult, aprendo la strada al lungometraggio successivo, Super 8 ½ (1994), storia di una pornostar la cui carriera sta andando a picco a causa della propria incapacità di conciliare il ruolo di attore hard e quello di cineasta. Film bruciante e moralista, dal sentore fortemente biografico, in cui LaBruce interpreta forse sé stesso.
Ormai regista affermato, nel 1996 realizza Hustler White, lungometraggio realizzato in collaborazione con il fotografo Rick Castro. Interpretato dallo stesso LaBruce, il film ebbe la sua prima al Sundance Film Festival di San Francisco, diventando subito popolare nel circuito internazionale dei Festivals. LaBruce interpreta Jurgen Anger, un gay straniero che visita Los Angeles per farsi un’idea del giro della prostituzione a Santa Monica Boulevard, il tutto con pretese prettamente antropologiche. Quando Jurgen, però, incontra Montgomery (Tony Ward), che fa bella mostra di sé a Plummer Park, è amore a prima vista.
Nel 1998 LaBruce volò a Londra, Inghilterra, per girare il suo primo film porno vero e proprio: Skin Flick, prodotto dalla Cazzo Film di Berlino, racconta la storia di una gang di skinheads che irrompono nella casa di una melensa coppia gay borghese, terrorizzandoli mettendo in scena atti di vero e proprio terrorismo sessuale. Tra i protagonisti assolutamente da ricordare Nikki Uberti, modella e attrice di Tom International.
Nel 1998 LaBruce allarga i suoi interessi a nuove professioni: collabora con diverse riviste (Honcho e Inches), e come fotografo, scrittore ed intervistatore per Index Magazine di New York, dal quale è stato assunto di recente come editorialista. Teorico dell’immaginario undergrond internazionale, La Bruce ha scritto per Eye Magazine (Toronto) e Exclaim, mensile di musica alternativa. Come scrittore e fotografo, LaBruce collabora con National Post, The Guardian UK, Vice, Dutch, Butt, Strut, Dazed and Confused, Loyal, Doingbird, The Breeder, Bon e K48.
Suoi anche The Reluctant Pornographer, biografia prematura pubblicata da Gutter Press, e Ride, Queer, Ride retrospettiva sulla propria opera per Plug-in Books.
“The Raspberry Reich” vuole essere un omaggio alla Raf di Baader e Meinhof e più in generale all’utopia degli anni Settanta. Ma è anche un porno e un film che – come dice lui stesso – che gioca su distanza e assoluta intimità, nella storia dei ragazzini che a Berlino ora vogliono essere come Baader e Meinhof. Nel 2008 ottiene un grande successo di critica col film “Otto; or Up with Dead People”, un viaggio malinconico nell’attualità del mondo queer attraverso un vampiro alla ricerca del suo ex amante.
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