Aldo Busi è uno scrittore italiano. Omosessuale dichiarato, autore controverso, considerato uno degli scrittori italiani di spicco a partire dall’ultimo ventennio del XX secolo, è spesso stato al centro di discussioni e polemiche per le sue posizioni apertamente anticlericali.
Nasce il 25 febbraio 1948 a Montichiari, in provincia di Brescia. Ivi cresce, in condizioni di indigenza, con il padre, la madre e i fratelli, facendosi notare per la predisposizione alla scrittura (a detta dello stesso autore, già quando frequentava la terza elementare i suoi temi erano attesi). A 13 anni è costretto dal padre, gestore di Si trasferisce quindi a Milano, poi Parigi, Berlino, New York, Londra, lavorando sempre come cameriere per guadagnarsi da vivere. Impara diverse lingue straniere (francese, tedesco, inglese) e continua a rivedere Il Monoclino (il libro che nel 1984 sarà pubblicato da Adelphi con il titolo definitivo di Seminario sulla gioventù).
Tornato in Italia, lavora saltuariamente come interprete (esperienza che sarà alla base della stesura del suo secondo romanzo Vita standard di un venditore provvisorio di collant) e si cimenta con importanti traduzioni dall’inglese e dal tedesco (Joe Ackerley, H. von Doderer, J.W. Goethe, M. Wolitzer, C. Stead). Nel frattempo si diploma a Firenze e si laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Verona (1981) con una tesi sul poeta americano John Ashbery. Dello stesso Ashbery nel 1983 Busi traduce Autoritratto in uno specchio convesso.
Il suo esordio letterario risale al 1984 con Seminario sulla gioventù. Il libro è accolto con molto favore dal pubblico, meno dalla critica. Ciò nonostante nello stesso anno vince il Premio Mondello “Opera prima”. Negli anni il romanzo è stato rimaneggiato più volte dallo stesso Busi, fino all’ultima versione per Adelphi del 2003 che presenta in appendice l’inedito e incompiuto Seminario sulla vecchiaia e un commento dello stesso Busi sulle fortune e disgrazie della sua opera prima. Libro di culto per diverse generazioni in diversi paesi, è tra le opere di maggior successo dello scrittore bresciano insieme al Manuale della perfetta Gentildonna e a Sentire le donne. Nel 1987 è finalista al premio letterario Premio Bergamo. Nel 1989 subisce un processo per oscenità a Trento per Sodomie in corpo 11, a causa delle scene di sesso tra uomini contenute nel libro; processo dal quale esce assolto con formula piena perché «il fatto non sussiste». Il processo è stato trasmesso in televisione dalla trasmissione di RaiTre Un giorno in Pretura. Un’accurata ricostruzione degli eventi di Trento si trova in appendice all’edizione economica di Sodomie in corpo 11 per la penna di Carmen Covito.
L’11 dicembre 1996, durante la trasmissione televisiva Maurizio Costanzo Show: Uno contro tutti condotta da Maurizio Costanzo, si rese protagonista di considerazioni riguardo alla pedofilia che suscitarono un ampio dibattito. Il 3 marzo 2010, in occasione della sua partecipazione al reality L’Isola dei Famosi, l’episodio è stato citato dai suoi detrattori come spunto per biasimare la sua partecipazione al programma trasmesso dalla RAI in orario di fascia protetta; Busi chiariva intanto la sua posizione sull’argomento pedofiliaco alle pagg. 233-240 del suo Manuale della perfetta umanità, uscito nelle librerie il 16 febbraio dello stesso anno (otto giorni prima del suo approdo sull’Isola).
Sono molti i titoli al suo attivo. Sei i romanzi: Seminario sulla gioventù, Vita standard di un venditore provvisorio di collant, La Delfina Bizantina, Vendita galline Km 2, Suicidi dovuti e Casanova di se stessi. Diverse le prose di viaggio: da Sodomie in Corpo 11 ad Altri Abusi, da La camicia di Hanta a Bisogna avere i coglioni per prenderlo nel culo. E poi la serie di Manuali «per una perfetta umanità», e libri di non immediata catalogazione (romanzi brevi ma anche prose di viaggio o pamphlet “di fine millennio”: Un cuore di troppo, Cazzi e canguri (pochissimi i canguri), Per un’Apocalisse più svelta, ecc.) che pure hanno contribuito alla fama di Busi quale grande polemista e potente narratore. Le sue opere sono tradotte in undici lingue.
Busi ha tradotto diversi libri dall’inglese, dall’italiano antico e dal tedesco anche dopo la sua affermazione come romanziere. Tra questi Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, il Decamerone di Giovanni Boccaccio, Il Cortegiano di Baldassare Castiglione e Intrigo e amore di Friedrich Schiller. Dirige inoltre la collana I Classici Classici per l’editore Frassinelli di Milano.
Nel 2002 vince il Premio Letterario Frignano per il romanzo breve La signorina Gentilin dell’omonima cartoleria. Dal 2003 partecipa al programma televisivo di Canale 5 Amici di Maria De Filippi in qualità di insegnante di cultura generale e comportamento.
Nel 2006 il critico letterario Marco Cavalli ha dato alle stampe la prima importante monografia sull’opera omnia di Busi. Il libro, Busi in Corpo 11 (ed. Il Saggiatore), descrive, analizza e commenta l’opera dello scrittore bresciano e include importanti interventi dello stesso Busi e due racconti inediti. Nel 2010, dopo quasi sette anni di deliberata astinenza dalla scrittura, Busi pubblica una raccolta di tre racconti per l’editore Bompiani dal titolo Aaa!. Della raccolta fanno parte un racconto lungo, già apparso nell’edizione 2008 di Sentire le donne, dal titolo Il Casto, sua Moglie e l’Innominabile, insieme a due racconti brevi del tutto inediti.
Nel febbraio del 2010 lo scrittore prende parte alla settima edizione del programma TV l’Isola dei famosi, accettando di trascorrere 10 settimane su un’isola deserta insieme ad altri concorrenti VIP (da Sandra Milo a Clarissa Burt, al doppiatore Luca Ward). Tuttavia, si ritira il mese successivo, dopo appena tre settimane, lasciando dietro di sé vari coloriti litigi e una scia di polemiche, culminata nella decisione della RAI di bandire Aldo Busi da tutti i suoi programmi. Ha fatto ritorno in televisione nel gennaio 2011 entrando a far parte del cast fisso della trasmissione di prima serata di Canale 5 Stasera che sera!, condotta da Barbara d’Urso, dopo la precedente partecipazione a programmi come Otto e mezzo (1º ottobre 2010) di La 7 e L’ultima parola (3 dicembre) di Rai 2 (segnando così il termine del “bando” emanato dalla Rai mesi prima). Sulla rivista Rolling Stone Italia risponde ai lettori ne La Posta del Cuore. (Wikipedia)
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