Nato a Londra nel 1912, Alan Turing (sotto una sua breve biografia video) è conosciuto soprattutto per il test a cui ha dato il nome e che ha come obiettivo quello di capire se una macchina sia in grado di pensare. Scienziato, crittografo e matematico, Turing è anche considerato il padre dell’informatica. Dopo la Seconda Guerra Mondiale – oltre al direttivo comunicazione di Londra (Government Communications Headquarters, il GCHQ) – lavorò anche a Manchester Mark 1, uno dei primi computer della storia.
Il 24 dicembre 2013 la Regina Elisabetta riabilita il crittografo britannico. A sostegno della grazia oltre 37 mila firme online
A 59 anni dalla sua morte Alan Turing, lo scienziato che contribuì in modo fondamentale a decifrare il codice Enigma utilizzato nella Seconda Guerra Mondiale dai nazisti, ha ricevuto la grazia postuma dalla Regina Elisabetta dopo essere stato condannato per omosessualità nel 1952.
Tra il carcere e la castrazione chimica, le pene previste all’epoca nel Regno Unito per questo reato, il crittografo britannico scelse la seconda: si sottopose ad un ciclo di estrogeni che lo resero impotente e gli fecero crescere in seno. Morì due anni dopo nel suo letto dopo aver mangiato, forse prendendo spunto dalla fiaba di Biancaneve che amava, una mela avvelenata da cianuro di potassio. Per le forze dell’ordine si trattò di suicidio ma l’interpretazione è controversa.
Annunciando la decisione della Regina il ministro della Giustizia Chris Grayling ha usato queste parole: “Alan Turing è stato un uomo eccezionale e con una mente brillante. La sua intelligenza ha trovato applicazione al Bletchley Park, durante la Seconda Guerra Mondiale, per il ruolo chiave che ebbe nel decriptare il codice Enigma, avvicinando la fine della guerra e salvando migliaia di vite”.
Nel 1952, venne condannato per grave oscenità a causa della sua relazione con un altro uomo, il 19enne Arnold Murray. Dopo che dei ladri entrarono nella abitazione, Turing denunciò l’accaduto e da lì si scoprì la sua relazione con Murray. Come previsto dalla legge, venne condannato per omosessualità.
Dopo l’apologia nel 2009 dell’allora primo ministro Gordon Brown, è partita una petizione online che ha raggiunto oltre 37 mila firme ma l’ex ministro della Giustizia aveva dato parare negativo. “La parte finale della sua vita – ha detto ora l’attuale ministro Greyling – è stata funestata dalla condanna per omosessualità, una sentenza che oggi consideriamo ingiusta e discriminatoria e che ora viene revocata. Turing deve essere ricordato per il suo fantastico contributo alla fine della guerra e alle scienze”. (RaiNews.it)
Alan Mathison Turing è stato un matematico, logico e crittografo britannico, considerato uno dei padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo.
Il suo lavoro ebbe vasta influenza sullo sviluppo dell’informatica, grazie alla sua formalizzazione dei concetti di algoritmo e calcolo mediante la macchina di Turing, che a sua volta ha svolto un ruolo significativo nella creazione del moderno computer. Per questi contributi Turing è solitamente considerato il padre della scienza informatica e dell’intelligenza artificiale, da lui teorizzate già negli anni trenta (quando non era ancora stato creato il primo vero computer).
Fu anche uno dei più brillanti crittoanalisti che operavano in Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale, per decifrare i messaggi scambiati da diplomatici e militari delle Potenze dell’Asse. Durante la Seconda Guerra Mondiale Turing lavorò infatti a Bletchley Park, il principale centro di crittoanalisi del Regno Unito, dove ideò una serie di tecniche per violare i cifrari tedeschi, incluso il metodo della Bomba, una macchina elettromeccanica in grado di decodificare codici creati mediante la macchina Enigma.
Morì suicida a soli 41 anni, probabilmente in seguito alle persecuzioni subite da parte delle autorità britanniche a causa della sua omosessualità. Si dice che tutto cominciò con un furto. Era il 1952, Turing si rivolse alla polizia per denunciare un amico che aveva ospitato in casa e che l’aveva in seguito derubato. Da questa denuncia, le autorità britanniche arrivarono a concludere che Turing intrattenesse abitualmente rapporti omosessuali, lo arrestarono e lo trascinarono in tribunale. Davanti al giudice, Turing non fece mistero dei propri gusti sessuali e dichiarò semplicemente che non ci trovava nulla di male. All’epoca l’omosessualità era ancora reato in Gran Bretagna e il matematico fu costretto a scegliere tra due opzioni irricevibili: la galera o la castrazione chimica. Per un anno intero, Turing si sottopose a iniezioni di estrogeni, vide la sua libido calare e sviluppò ginecomastia (crescita dei seni). Nonostante l’umiliazione e la tortura di Stato, Turing continuò a lavorare nei vari campi in cui si era precedentemente distinto. Ma durò poco: l’8 giugno del 1954 fu ritrovato morto suicida nella sua stanza, avvelenato da una mela intrisa di cianuro.
Anni dopo, nella Silicon Valley californiana, sorgerà una famosa compagnia costruttrice di computer guidata da Steve Jobs, la “Apple”, il cui simbolo sarà una mela morsicata e una delle teorie è che sia proprio in onore di Alan Turing. (Wikipedia)
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