In corso a Roma la nona edizione del Festival internazionale di cinema indipendente e sociale, che dedica anche quest’anno un’intera sezione al cinema LGBT: “Agender” con anteprime nazionali di doc e corti che hanno per tema le transizioni, come “fusioni” d’amore dei corpi.
Dopo Berlino e Venezia anche il più prestigioso festival di cinema internazionale si dota di un premio, la Palma Queer, al film che meglio ha rappresentato le tematiche LGBT tra tutti quelli presentati nelle quattro sezioni del Festival
Appena uscito in libreria, l’ultimo lavoro di Vincenzo Patanè. Un volume che è un’enciclopedia, una storia per temi e personaggi, una lettura avvincente e piacevole che soddisfa il nostro legittimo orgoglio di appartenere ad una comunità importante, ricca di grandi e geniali autori ed artisti.
Entusiasta Ozpetek che racconta ad un giornalista come il suo cinema rispecchi la sua vita privata e il suo senso della famiglia, oggi assai numerosa. Ma non vuole vedere i suoi film nell’area “titoli gay” dei videomarket.
Premiato dal pubblico, è un’opera straordinaria da diversi punti di vista: filmico, storico, politico e direi antropologico… E’ un film su un gruppo finora semi-dimenticato, con una riflessione su quanto corta è la memoria per quanto riguarda la cultura, e ancor più la cultura gay… Altro …
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BILANCIO POSITIVO CON UN INCREMENTO AL BOTTEGHINO DI OLTRE IL 15% RISPETTO ALLA SCORSA EDIZIONE E LA PRESENZA DI CIRCA 40MILA SPETTATORI – IL SUD AMERICA PLURIPREMIATO AL FESTIVAL
Penultima giornata che, a sorpresa, ci regala ancora film bellissimi come il capolavoro “Eyes Wide Open”, il tenerissimo “El cuarto del Leo”, e l’ingiustamente bistrattato “Little Ashes” con uno straordinario Pattinson…
Anche nella bisessualità troviamo l’amour fou, ci dice il regista Ormoz col suo intenso e drammatico “J’ai rêvé sous l’eau”, struggenti storie trans, lesbo ed etero s’incrociano nel bel film brasilano “Quanto Dura o Amor”, più altri film e doc assai interessanti
La regista di “When Night Is Falling”, presente al 25° Togay con una sezione a lei dedicata, ci parla dei suoi film, delle sue idee su arte e religione, intervistata dalla nostra Gaia Borghesi.
Film trasgressivi come l’incestuoso “Do Começo ao Fim” (foto a lato); spledido affresco dell’inghilterra anni ’80 nel film tv “The line of Beauty”; quasi capolavori come “El consul de Sodoma”; tanti bei corti, ecc.
Anteprima di “Brotherhood”, film vincitore al festival di Roma, tre interessanti film in concorso, tra i quali gli ultimi lavori di Lucia Puenzo e J.P. Rodriguez, tra i film fuori concorso lo splendido fil lesbo “Hanna Free” di Wendy Jo Carlton, ecc.
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