Stanotte a Los Angeles si è conclusa la cerimonia di premiazione dei 91° Academy Awards, il maggior premio cinematografico americano. Se il bottino maggiore è andato al gradevole Green Book con tre statuette (film, attore non protagonista, sceneggiatura originale), sono invece ben quattro gli Oscar ottenuti dal campione del box-office internazionale Bohemian Rhapsody, tra cui attore protagonista a Rami Malek.
Proprio l’attore statunitense guida un trittico di interpreti premiati con la statuetta che hanno fatto dei propri ritratti cinematografici un inno alla cultura e all’orgoglio LGBT: mai nella storia degli Oscar tre performance attoriali avevano trionfato per ruoli queer. Oltre al Freddie Mercury di Rami Malek, grandi risultati dunque per l’atteso Mahershala Ali in Green Book nei panni del pianista omosessuale di colore Don Shirley e, un po a sopresa e contro il pronostico generale, la straordinaria Regina Anna Stuarda di Olivia Colman in La favorita, ritratto di un triangolo lesbian alla corte reale del XVIII secolo di cui la instabile sovrana ne è vittima e poi carnefice.
Il momento più saliente della serata è stata sicuramente la performance della cantante e attrice bisex Lady Gaga che insieme a Bradley Cooper hanno cantato “Shallow“, premiata con l’Oscar, con Gaga che suona il pianoforte mentre ricevono una standing ovation dal pubblico.
Olivia Colman, vincitrice come miglior attrice protagonista (unica statuetta andata a La favorita che aveva ben 10 candidature), ricevendo il premio ha detto: “Emma e Rachel, le due donne più belle del mondo di cui innamorarsi”.
Mahershala Ali, ricevendo l’Oscar (l’anno dopo quello per Moonlight) per Green Book, ha onorato la vita e il lavoro del musicista Don Shirley: “Ho cercato di catturare l’essenza del Dr. Shirley, della persona che era e della vita che conduceva”
Rami Malek, Oscar come miglior attore per Bohemian Rhapsody, ricevendo il premio ha detto, rivolgendosi ad un futuro figlio “… Gli dirò che quel ragazzino avrebbe lottato con la sua identità per tutta una vita. E allora penso a questo premio e a chiunque abbia una difficoltà. Abbiamo fatto un film su un omosessuale, un immigrato che ha vissuto la sua vita in modo assolutamente inconsueto, improbabile. E il fatto che io stia festeggiando lui e questa storia con te [la moglie Lucy Boynton, che in “Bohemian Rhapsody” intepreta Mary Austin, fidanzata e grande amore di Freddie Mercury] stasera è la prova che vogliamo storie come questa. Sono figlio di egiziani immigrati, sono il primo americano della mia generazione. Parte della mia storia l’ho scritta adesso e ne vado fiero, ne sono grato. Questo è il momento più prezioso della mia vita”.
Malek ha poi dichiarato alla stampa: “Bohemian Rhapsody ha portato la storia dell’icona LGBTQ Freddie Mercury al pubblico di tutto il mondo, molti dei quali non hanno mai visto un personaggio principale e orgoglioso in un film mainstream e hanno visto l’impatto dell’HIV e dell’AIDS in modo corretto e accurato. L’impatto del film è innegabile. Crediamo, tuttavia, che dobbiamo inviare un messaggio chiaro e inequivocabile ai giovani LGBTQ e a tutti i sopravvissuti all’assalto sessuale: la nostra comunità starà con i sopravvissuti e non tace quando si tratta di proteggerli da quelli che farebbero loro del male”.
Alla cerimonia erano presenti molti personaggi LGBT: l’attrice queer Sarah Paulson ha presentato i candidati agli effetti speciali; l’attrice bisex Tessa Thompson ha presentato il premio alla miglior colonna sonora originale e l’attrice queer Amandla Stenberg ha presentatl la candidatura di Green Book. Altri personaggi LGBT presenti erano Shangela e Adam Lambert che ha eseguito la performance musicale d’apertura. Il segmento “In Memoriam” conteneva un tributo al leggendario produttore gay Craig Zadan e all’attore gay Tab Hunter.
Di seguito la lista completa dei vincitori della nottata più lunga di Hollywood:
Miglior film
Green Book – Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly e Nick Vallelonga
BlacKkKlansman – Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Jordan Peele e Spike Lee
A Star Is Born – Bill Gerber, Bradley Cooper e Lynette Howell Taylor
Black Panther – Kevin Feige
Bohemian Rhapsody – Graham King
La favorita – Ceci Dempsey, Ed Guiney, Lee Magiday e Yorgos Lanthimos
Roma – Gabriela Rodríguez e Alfonso Cuarón
Vice – L’uomo nell’ombra – Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Adam McKay e Kevin J. Messick
Migliore regia
Alfonso Cuarón – Roma
Spike Lee – BlacKkKlansman
Yorgos Lanthimos – La favorita
Adam McKay – Vice – L’uomo nell’ombra
Paweł Pawlikowski – Cold War
Migliore attore protagonista
Rami Malek – Bohemian Rhapsody
Christian Bale – Vice – L’uomo nell’ombra
Bradley Cooper – A Star Is Born
Willem Dafoe – Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità
Viggo Mortensen – Green Book
Migliore attrice protagonista
Olivia Colman – La favorita
Yalitza Aparicio – Roma
Glenn Close – The Wife – Vivere nell’ombra
Lady Gaga – A Star Is Born
Melissa McCarthy – Copia originale
Migliore attore non protagonista
Mahershala Ali – Green Book
Adam Driver – BlacKkKlansman
Sam Elliott – A Star Is Born
Richard E. Grant – Copia originale
Sam Rockwell – Vice – L’uomo nell’ombra
Migliore attrice non protagonista
Regina King – Se la strada potesse parlare
Amy Adams – Vice – L’uomo nell’ombra
Marina de Tavira – Roma
Emma Stone – La favorita
Rachel Weisz – La favorita
Migliore sceneggiatura originale
Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book
Deborah Davis e Tony McNamara – La favorita
Paul Schrader – First Reformed – La creazione a rischio
Alfonso Cuarón – Roma
Adam McKay – Vice – L’uomo nell’ombra
Migliore sceneggiatura non originale
Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee – BlacKkKlansman
Joel ed Ethan Coen – La ballata di Buster Scruggs
Nicole Holofcener e Jeff Whitty – Copia originale
Barry Jenkins – Se la strada potesse parlare
Eric Roth, Bradley Cooper e Will Fetters – A Star Is Born
Miglior film straniero
Roma (Messico)
Un affare di famiglia (Giappone)
Cafarnao (Libano)
Cold War (Polonia)
Opera senza autore (Germania)
Miglior film d’animazione
Spider-Man – Un nuovo universo – Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord e Christopher Miller
L’isola dei cani – Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales e Jeremy Dawson
Gli Incredibili 2 – Brad Bird, John Walker e Nicole Paradis Grindle
Ralph spacca Internet – Rich Moore, Phil Johnston e Clark Spencer
Mirai – Mamoru Hosoda e Yūichirō Saitō
Migliore scenografia
Hannah Beachler e Jay Hart – Black Panther
Fiona Crombie e Alice Felton – La favorita
Nathan Crowley e Kathy Lucas – First Man – Il primo uomo
John Myhre e Gordon Sim – Il ritorno di Mary Poppins
Eugenio Caballero e Barbara Enriquez – Roma
Miglior montaggio
John Ottman – Bohemian Rhapsody
Barry Alexander Brown – BlacKkKlansman
Yorgos Mavropsaridis – La favorita
Patrick J. Don Vito – Green Book
Hank Corwin – Vice – L’uomo nell’ombra
Migliore colonna sonora
Ludwig Göransson – Black Panther
Terence Blanchard – BlacKkKlansman
Alexandre Desplat – L’isola dei cani
Marc Shaiman – Il ritorno di Mary Poppins
Nicholas Britell – Se la strada potesse parlare
Migliore canzone
“Shallow” (A Star Is Born) – Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt
“All the Stars” (Black Panther) – Kendrick Lamar, SZA, Sounwave e Al Shux
“I’ll Fight” (RBG) – Diane Warren
“The Place Where Lost Things Go” (Il ritorno di Mary Poppins) – Marc Shaiman e Scott Wittman
“When a Cowboy Trades His Spurs for Wings” (La ballata di Buster Scruggs) – David Rawlings e Gillian Welch
Migliori effetti speciali
First Man – Il primo uomo – Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm
Avengers: Infinity War – Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl e Dan Sudick
Ritorno al Bosco dei 100 Acri – Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones e Chris Corbould
Ready Player One – Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler e David Shirk
Solo: A Star Wars Story – Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan e Dominic Tuohy
Miglior sonoro
Bohemian Rhapsody – Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali
Black Panther – Steve Boeddeker, Brandon Proctor e Peter Devlin
First Man – Il primo uomo – Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee e Mary H. Ellis
Roma – Skip Lievsay, Craig Henighan e José Antonio García
A Star Is Born – Tom Zanich, Dean Zupancic, Jason Ruder e Steve Morrow
Miglior montaggio sonoro
Bohemian Rhapsody – John Warhurst e Nina Hartstone
Black Panther – Benjamin A. Burtt e Steve Boeddeker
First Man – Il primo uomo – Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan
A Quiet Place – Un posto tranquillo – Ethan Van der Ryn e Erik Aadahl
Roma – Sergio Díaz e Skip Lievsay
Migliori costumi
Ruth Carter – Black Panther
Mary Zophres – La ballata di Buster Scruggs
Sandy Powell – La favorita
Sandy Powell – Il ritorno di Mary Poppins
Alexandra Byrne – Maria regina di Scozia
Miglior trucco e acconciatura
Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney – Vice – L’uomo nell’ombra
Göran Lundström e Pamela Goldammer – Border – Creature di confine
Jenny Shircore, Marc Pilcher e Jessica Brooks – Maria regina di Scozia
Miglior documentario
Free Solo – Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi, Evan Hayes e Shannon Dill
Hale County This Morning, This Evening – RaMell Ross, Joslyn Barnes e Su Kim
Minding the Gap – Bing Liu e Diane Quon
Of Fathers and Sons – Talal Derki, Ansgar Frerich, Eva Kemme e Tobias N. Siebert
RBG – Betsy West e Julie Cohen
Miglior cortometraggio documentario
Period. End of Sentence. – Rayka Zehtabchi e Melissa Berton
Black Sheep – Ed Perkins e Jonathan Chinn
End Game – Rob Epstein e Jeffrey Friedman
Lifeboat – Skye Fitzgerald e Bryn Mooser
A Night at the Garden – Marshall Curry
Miglior cortometraggio
Skin – Guy Nattiv e Jaime Ray Newman
Detainment – Vincent Lambe e Darren Mahon
Fauve –Jeremy Comte e Maria Gracia Turgeon
Marguerite – Marianne Farley e Marie-Hélène Panisset
Madre – Rodrigo Sorogoyen e María del Puy Alvarado
Miglior cortometraggio d’animazione
Bao – Domee Shi e Becky Neiman-Cobb
Animal Behaviour – Alison Snowden e David Fine
Late Afternoon – Louise Bagnall e Nuria González Blanco
One Small Step – Andrew Chesworth e Bobby Pontillas
Weekends – Trevor Jimenez
(a cura di Simone Fabriziani)