Jussie Smollett è l’attore 36enne che interpreta Jamal Lyon nella serie musicale “Empire”, serie ambientata a New York ma girata nella città di Chicago, città dove martedì notte, 29 gennaio, Smollett è stato aggredito appena fuori da un fast-food dove aveva acquistato due panini. Due giovani mascherati gli si sono avvicinati urlandogli parole razziste e omofobe, tirandogli pugni e calci, mettendogli una corda al collo e gettandogli addosso una sostanza chimica. Prima di abbandonarlo gli hanno gridato: “Questo è un Paese Maga (Make American Great Again)”, lo slogan elettorale di Trump. Smollett, che ha cercato di difendersi in tutti i modi, è stato poi ricoverato è dichiarato fuori pericolo (solo costole rotte) e la polizia sta ora indagando seguendo la pista di un crimine dell’odio.
Lee Daniels, ideatore della serie “Empire”, omosessuale dichiarato come Smollett, ha detto: “Jussie, sei mio figlio. Non meritavi, né qualcuno merita di avere un cappio al collo, di vedersi gettata addosso della candeggina, di sentirsi dire ‘muori frocio’, ‘negro’, o qualsiasi cosa ti abbiano detto. Tu sei migliore di questo. Noi siamo migliori di questo. L’America è meglio di questo. Inizia tutto a casa. Dobbiamo amarci l’un l’altro, a prescindere dal nostro orientamento sessuale, perché dimostra che siamo un fronte unito e che nessun razzista può avvicinarsi e fare le cose che ti hanno fatto. Tieni la testa alta, Jussie. Sono con te, sarò lì tra un minuto. È solo un altro giorno in America”.
Danny Strong, altro ideatore della serie, ha scritto: “Sono profondamente inorridito e rattristato dagli attacchi razzisti e omofobi contro Jussie Smollett. È un’anima gentile e di grande talento che rispetto con tutto il cuore. Il terrore del razzismo e dell’omofobia non hanno posto nella nostra società, è il modo più indecente di vivere. Chiunque sia stato, non dimenticare che sei soltanto un vigliacco pieno d’odio, mentre il talento e l’attivismo di Jussie continueranno a far splendere una luce sul mondo per i decenni a venire”.
Fox Television ha scritto un comunicato che dice: “Siamo profondamente rattristati e indignati di sapere che un membro della nostra famiglia a Empire, Jussie Smollett, sia stato aggredito brutalmente. Mandiamo il nostro affetto a Jussie, che è forte e resiliente, e lavoreremo con le forze dell’ordine per assicurare i responsabili alla giustizia”.
Insieme ai messaggi di solidarietà della comunità LGBT è arrivato a Jussie anche quello di Viola Davis, attrice che ha interpretato diversi ruoli LGBT, che dice: “Questo è il motivo per cui la comunità LGBTQ continua a lottare per essere riconosciuta e protetta dall’odio! Noi tutti dobbiamo prendere questo atto di violenza razzista e omofoba come una cosa molto personale. Ti mando un abbraccio, Jussie. Ti vogliamo bene”.
Halle Berry ha scritto: “Conosco Jussie da quando aveva 10 anni ed è un uomo il cui talento e la cui intelligenza e gentilezza dovrebbero essere una benedizione indiscussa per la nostra comunità. Mi fa male il cuore sapendo che sta soffrendo. E per cosa? Solo per ciò che è? Il fatto che la sua presenza su questa terra sia percepita come una minaccia da qualcuno dimostra solo la mostruosità della loro paura e confusione. Prego affinché il nostro Paese impari a guarire, che possiamo vederci l’un l’altro per chi siamo e niente di più. Dobbiamo trovare l’amore! Mentre prego incessantemente per una pronta guarigione di Jussie al Northwestern Memorial, chiedo a chiunque abbia informazioni di contattare la polizia”.
Jussie Smollett, che ha fatto coming out nel 2015 nel corso di un’intervista con Ellen DeGeneres, oltre ad essere attore è anche cantante, regista, fotografo e attivista per i diritti degli omosessuali. Diventa famoso a livello internazionale interpretando il ruolo di Jamal nella serie “Empire”, un musicista gay che lotta per guadagnarsi l’approvazione del padre. Un ruolo che è stato giudicato ‘rivoluzionario’ per la rappresentazione positiva di un gay nero nella tv di prima serata. In realtà nella serie il personaggio di Jamal, dopo una lunga e difficile relazione gay, ha anche una storia con una donna etero, deludendo molti spettatori LGBT, ai quali sia lui che il creatore Daniels hanno risposto affermando che volevano soltanto affermare il concetto della fluidità sessuale: “Jussie ed io condividiamo la stessa sensazione che, sì, anche se siamo gay, siamo esseri umani sessuali e occasionalmente possiamo voler dormire con una donna”. Jussie Smollett ha recentemente interpretato ruoli anche nei film “Alien: Covenant” e “Marshall”. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo album, “Sum of My Music”.
Articolo apparso su Il Secolo XIX del 17/02/2019
L’attore Jussie Smollett avrebbe organizzato l’attacco omofobo di cui è stato vittima
New York – L’attore Jussie Smollett, star della serie televisiva “Empire”, avrebbe finto l’attacco omofobo che ha denunciato a fine gennaio: avrebbe pagato 2 uomini per la messa in scena.
La polizia di Chicago continua a indagare, ma il rilascio dei due fratelli di origine nigeriana arrestati nei giorni scorsi perché sospettati di aver assalito Smollett rafforza la tesi di un assalto truccato, secondo quello che hanno riferito fonti della polizia alla Cnn.
Smollett, 36enne afroamericano, apertamente omosessuale, aveva denunciato di essere stato assalito nella notte del 29 gennaio scorso da due uomini con il viso coperto che gli avevano gridato frasi razziste e anti-gay, oltre a ripetere «questo è il paese “maga”»: il riferimento sarebbe stato allo slogan “Make America great again”, usato spesso dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
New York, una manifestazione in difesa dell’attore (prima degli ultimi sviluppi dell’inchiesta)
Già prima degli arresti, molti erano stati i giornali che avevano sollevato dubbi sul racconto dell’attore, attivista per i diritti Lgbt e volto di Jamal Lyon in “Empire”, la serie tv trasmessa dalla Fox (in Italia su Sky) ambientata nel mondo dell’hip-hop e delle case discografiche, in cui ha fatto coming out sulla sua omosessualità in una puntata andata in onda il giorno prima che lui stesso dichiarasse di essere gay.
Articolo sul Corriere della Sera del 21/02/2019
Arrestato Jussie Smollett, l’attore di Empire rischia tre anni. Polizia: «Ha inventato l’aggressione omofoba»
La star televisiva aveva denunciato il 29 gennaio di essere stato assalito da due uomini che gridavano frasi razziste e ripetevano lo slogan di Trump «Make America Great Again».
di Silvia Morosi
Arrestato Jussie Smollett, l’attore di Empire rischia tre anni. Polizia: «Ha inventato l’aggressione omofoba» (Ansa)shadow
Jussie Smollett si è costituito. Per la polizia di Chicago l’attore di «Empire» si è inventato l’aggressione omofoba denunciata il 29 gennaio. Smollett rischia fino a tre anni di carcere. Per lui — ricorda il Daily Mail — l’accusa è di falsa testimonianza alla polizia. L’attore, star della serie televisiva «Empire», aveva denunciato di essere stato assalito da due uomini con il viso coperto che gli avevano gridato frasi razziste e offese contro gli omosessuali. Inoltre, secondo il racconto, i due avrebbero ripetuto «questo è il Paese MAGA», cioè l’acronimo di Make America Great Again, lo slogan di Donald Trump. L’attore afroamericano è stato sospeso dalla serie tv «Empire» dopo essere stato incriminato per aver denunciato una falsa aggressione, come annunciato dalla stessa casa di produzione dello sceneggiato.
Dalle indagini è emerso che sarebbe stato lo stesso Smollett a pagare 3.500 dollari due uomini. Come ha ricordato il portavoce della polizia di Chicago, Anthony Guglielmi, in occasione della conferenza stampa del 21 febbraio, «gli agenti avevano arrestato due fratelli nigeriani, Ola e Abel Osundair, ma li avevano rilasciati con il sospetto che l’assalto denunciato fosse un trucco». L’attore avrebbe inscenato tutto perché «insoddisfatto del compenso» ricevuto per il ruolo nella serie «Empire», ma lui conferma di essere stato vittima di un vile attacco e di non avere simulato nessuna azione. Tra le motivazione, secondo gli investigatori, anche la paura di Smollett per la sua carriera, dopo che era stato relegato a un ruolo secondario nella serie.
Ora rischia fino a tre anni di carcere, con l’accusa di falsa testimonianza alla polizia. Per questo, è stato accusato dagli agenti «di aver gettato una macchia su tutta la città di Chicago, con un’azione vergognosa». Eddie Johnson, capo della polizia di Chicago, ha concluso: «Smollett si è approfittato del dolore e della rabbia del razzismo per promuovere la sua carriera».
«Che dici di MAGA e di decine di milioni di persone che hai insultato con i tuoi commenti pericolosi e razzisti? #MAGA». Non si è fatto attendere il commento di Donald Trump su Twitter, alla notizia dell’arresto di Smollett