Veramente ci meraviglia, in senso positivo, l’attenzione che grosse istituzioni dello spettacolo internazionale riservano al popolo e alla realtà LGBT. I premi BAFTA, gli Oscar britannici, hanno appena cambiato il regolamento di ammissione delle opere al concorso, dal 2019 in avanti, specificando che accetteranno solo opere inclusive, che cioè dimostrino particolare attenzione verso le varie diversità, compreso l’orientamento sessuale.
Gli Oscar americani, il premio cinematografico più prestigioso al mondo, si stanno dimostrando inflessibili sulla richiesta rivolta al previsto conduttore dell’imminente edizione dei premi (il 24 febbraio 2019), Kevin Hart, di scusarsi pubblicamente per dei vecchi tweet omofobi da lui postati in passato. In questi tweet Hart, uno dei comici più famosi d’America, usava le parole “gay” e “frocio” in tono dispregiativo, aggiungendo che se avesse sorpreso suo figlio a giocare con una casa delle bambole, gliel’avrebbe rotta in testa.
Alla richiesta dell’Academy di fare pubbliche scuse, Hart ha risposto che non erano necessarie, che avrebbero solo alimentato i troll, e che lui era cambiato, e che si era già scusato più volte in passato.
Queste affermazioni non sono bastate all’Academy che insisteva per una nuova dichiarazione di scuse. A questo punto Hart, un po’ a sorpresa, decide di rinunciare all’incarico di presentatore mentre nello stesso tempo conferma le scuse già fatte alla comunità LGBT. Scuse che però molti, Academy compresa, ritengono non sincere.
Comportamento inspiegabile. Probabilmente si accorge di trovarsi davanti ad una gerarchia di valori che non condivide. Come dire quando è troppo è troppo.
All’inizio di gennaio 2019 interviene la popolarissima Ellen DeGeneres, lesbica dichiarata e più volte presentatrice degli Oscar in passato, invitando Hart nella propria trasmissione, tra le più seguite in America, con lo scopo di convincerlo a presentare gli Oscar. Hart promette che ci avrebbe ripensato.
Il 10 gennaio, secondo quanto scrive la rinomata rivista Variety (che difficilmente sbaglia in questo settore), Kevin Hart, dopo averci riflettuto ancora sopra, ha deciso di rinunciare definitivamente alla presentazione degli Oscar 2019.
La risposta dell’Academy, che considera troppo stretti i tempi per pensare ad altro incarico, sembra essere quella di una cerimonia senza presentatore, cosa che non avveniva dal lontano 1987, quando Chevy Chase, Goldie Hawn e Paul Hogan condivisero il palco insieme. Quindi anche quest’anno ci saranno solo diverse personalità dello spettacolo che introdurranno i vari momenti della cerimonia.
Una scelta che certamente impoverisce lo show, ma che nello stesso tempo mette al sicuro l’Academy da probabile frecciatine di tipo politico molto in voga attualmente nel mondo dello spettacolo USA, vedi le recenti dichiarazioni anti Trump di Rober De Niro e soci.