Quest’anno vogliamo restare nel facile, cioè nell’abbordabile da tutti. Per questo non inseriamo in classifica il libro di Walter Siti, “Bontà“, o quello di Aldo Busi “Le ultime consapevolezze“, sebbene siano ormai due autori fondamentali della letteratura italiana contemporanea, e sebbene siamo sicuri che questi libri resteranno e saranno i futuri classici. Ma richiedono al lettore un impegno che va oltre l’intrattenimento semplice, il coinvolgimento diretto, l’identificazione immediata. Richiedono una fatica iniziale (poi remunerata) che un lettore non è sempre disposto ad offrire. I romanzi presenti in questa classifica (si fa per dire) sono invece capaci di catturare subito il lettore, di fargli trovare personaggi e storie di tutti i giorni, di aiutarlo a immedesimarsi, a capire, anche la sua vita. Non saranno capolavori ma non sono comunque privi di fascino letterario, sicuramente ad un livello superiore ai romanzetti rosa gay che stanno avendo molto successo anche da noi (in futuro comunque dedicheremo una classifica anche a loro)
Classifica
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Non mentirmi
“Philippe Besson apre i suoi cassetti segreti, per una volta non si nasconde dietro alla maschera del romanziere ma pubblica una storia dichiaratamente autobiografica, ripercorrendo la passione adolescenziale con il coetaneo Thomas. Nella piccola città di provincia dove lo scrittore è nato 51 anni fa, l’amore tra due ragazzi deve restare clandestino, nel buio delle notti d’inverno” (Anais Ginori, La Repubblica).
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Parlarne tra amici
Il nuovo caso editoriale ha ventisei anni, è irlandese, colta, impegnata, Sally Rooney, autrice di Parlarne tra amici (Einaudi), romanzo adulterino considerato l’esordio del momento… Nonostante gli scambi di coppia, nel romanzo ogni cosa descritta sembra possibile, non c’è aria di scandalo. Frances e Bobbi sono una bisessuale e l’altra lesbica e possono permettersi di vivere la loro sessualità senza ancorarsi all’identità di genere. Per le nuove generazioni ciò che si prova conta più del rientrare in categorie sessualmente determinate… (Raffaella De Santis, La Repubblica)
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Il figlio prediletto
“Non ci si può amare, liberamente, al Sud, negli anni Settanta. Soprattutto se si appartiene a una famiglia della ’ndrangheta. Peggio ancora se tu, Nunzio, t’innamori di Antonio. È così che una sera del giugno 1970 tre incappucciati pestano a morte Antonio e fanno sparire Nunzio dal paesino, spedendolo a Londra presso conoscenti… Storie dolorose, di solitudini, di ricerca di se stessi nella propria diversità sessuale, nelle quali Nanetti si muove con scrittura di sostanziale malinconica levità” (Ermanno Paccagnini, Corriere della Sera)
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Dilettanti
“«Continuo a chiedermi di che sesso sono io», dice Gilberto Severini, 77 anni, da poco in libreria con Dilettanti. In merito all’ambiguità sessuale che caratterizza i personaggi di questo magnifico romanzo, e contro la definizione a tutti i costi: «Sarà un bel giorno quando smetteremo di interrogare il sesso», dice citando Foucault…Bisognerebbe leggere tutto Gilberto Severini non solo perché Pier Vittorio Tondelli lo definiva uno dei migliori talenti della sua generazione, ma perché quel che racconta Severini è profetico” (Corriere della Sera)
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L’amore migliora la vita
Due coppie di genitori, che non si conoscono tra loro, si ritrovano a cena per affrontare una questione che riguarda i loro figli. I ragazzi sono stati scoperti nei bagni della scuola in atteggiamenti intimi e sono stati sottoposti a un provvedimento disciplinare. La questione è che i due giovani, sono dello stesso sesso: Edoardo e Matteo… affiorano inevitabilmente, in modo ora drammatico ora decisamente comico, piccoli drammi familiari soffocati, incomprensioni portate avanti per tutta la vita e frustrazioni non solo mai risolte, ma mai neppure realmente affrontate.
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Orient
“In effetti, Orient è un lungo racconto che sta a metà fra il thriller classico, genere per il quale l’autore ha confessato, in più di un’intervista, la sua predilezione, e una ricerca letteraria che abbraccia Francis Scott Fitzgerald e Jay McInerney.
Bollen rivendica il “whodunit” come cifra che sorregge l’impianto strutturale del romanzo… Ma questo non è un poliziesco tradizionale, e anche il passo lento ha un evidente sapore di modernità: è, per intenderci, il passo di una serie come The Affair. Non a caso ambientata negli stessi fascinosi siti della costa orientale.” (Giancarlo De cataldo, La Repubblica) -
E se restassi
Una storia. Mille intrecci. Vite irrisolte dietro angoli di paure ed incertezze. Una storia che può essere “diversa” dalle altre ma, in fondo, “uguale” a molte altre. Le difficoltà di spiegarsi e di “piegarsi” ad una società ancora condizionata dai pregiudizi, in una piccola città della grande “provincia” chiamata Italia, dove i diritti sono privilegi e dove continua ad essere difficile affrontare il tema dell’omosessualità. Il racconto di chi ha guardato sempre avanti con orgoglio rialzandosi dalle proprie macerie, che ha fatto il suo percorso “combattendo contro un esercito di demoni interiori, prima ancora che con quelli che ti attendono fuori”.
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Peccato che non avremo mai figli
“Posso dire che ho fatto parte di un grande e importante cambiamento sociale, di una vera rivoluzione culturale in Italia che è culminata nel riconoscimento giuridico della coppia formata da persone dello stesso sesso. Questo libro parte da una storia personale per poi arrivare al generale: le lotte, l’impegno, che ci hanno fatto essere una famiglia riconosciuta e accettata”. Giuseppina La Delfa
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L’animale femmina
“È un esordio con il botto quello di Emanuela Canepa con L’animale Femmina, un libro atteso e di cui si è parlato tanto già prima dell’uscita. Una storia di manipolazione e sessismo: un avvocato anziano e autorevole che disprezza le donne e le domina, creando dinamiche demolitive. Una continua, sottile guerra psicologica e dialettica con cui le tormenta, per dimostrarne la pochezza e prevedibilità” (Francesca Visentin) Ma alla fine, a commuovere, è la storia gay.
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Scritto sul corpo
Alla base di Scritto sul corpo c’è una specie di gioco che Jeanette Winterson propone ai lettori: mentre di tutti gli altri personaggi sappiamo se si tratta di un uomo o di una donna, l’autrice non ci lascia mai capire a quale sesso appartenga l’io narrante… Di questa passione d’amore bruciante, poetica, profondamente incisa nei sensi e nella mente conosciamo l’oggetto – Louise, una bellissima donna sposata dai capelli color rosso Tiziano – ma non il soggetto…