Cinema

5 motivi che rendono imperdibile il film “Tuo, Simon” sui nostri schermi dal 31 maggio

Il 31 maggio è sempre più vicino e questo vuol dire che anche l’uscita di “Tuo, Simon” lo è: dopo gli ottimi incassi in madrepatria, la teen comedy tratta dal fenomeno letterario “Simon VS The Homosapien Agenda” di Becky Albertalli (stampato in Italia da Mondadori col titolo Tuo, Simon, anche ebook) si appresta ad arrivare nelle sale italiane.
Negli scorsi mesi abbiamo già parlato della sua importanza socio-economica (si tratta del primo film adolescenziale con protagonista gay ad essere distribuito da una major internazionale), ma adesso grazie a un’anteprima esclusiva possiamo discutere appieno anche della sua bellezza narrativa, del perché non dovreste assolutamente perdervi questa romantica e divertente storia d’amore.
Ecco allora cinque motivi fondamentali per guardare il film di Greg Berlanti:

⦁ È divertente e positivo

Tutti noi abbiamo apprezzato le corde melanconiche e le ambientazioni nostalgiche di Chiamami Col Tuo Nome, eppure di tanto in tanto ci fa bene una commedia colorata e spensierata. “Tuo, Simon” è proprio il film che vorresti vedere dopo una lunga giornata di lavoro per rilassare la mente e il cuore: è terribilmente divertente e ti riporterà all’adolescenza facendoti tornare ragazzino. In più, con la sua ferrea dose di ottimismo ti ridarà un bel po’ di fiducia nel mondo.

⦁ È commovente ma non sdoclinato

Né storie troppo mature per tempi acerbi (“Carol”, 2015) né mondi adulti troppo complessi (“Weekend”, 2011): le uniche lacrime che verserete stavolta saranno di gioia e commozione. La freschezza di una storia reale senza sfinimenti romanzati illumina questo racconto di una luce nuova e per nulla scontata per i film LGBT. Fino ad oggi raramente avevamo avuto commedie così affascinanti, ma adesso finalmente possiamo.

⦁ E’ nella serie A

Chi non si aspettava una metafora calcistica rimarrà sorpreso: “Tuo, Simon” è chiaramente un film realizzato senza limitazioni, con ottimi attori, una scrittura sentita, montaggio, colonna sonora e ambientazioni degne di essere chiamate tali. Inevitabile fare una menzione speciale per Nick Robinson, il nostro Simon, ormai proclamato re dei film adolescenziali, che regala probabilmente l’interpretazione migliore della sua carriera fino a oggi.

⦁ E’ Simon

A volte è difficile identificarsi con i protagonisti di certe storie: in questo caso non è assolutamente un problema. Il nostro Simon, con la sua passione per gli Oreo, il suo sguardo tenero ma impavido, il suo innato positivismo e la sua voglia di affrontare il mondo, diventa subito il cuore pulsante del film, nonché punto di riferimento per lo spettatore stesso; ci fa sorridere con la sua spontaneità, ci rincuora con il suo coraggio e ci trasforma in quella persona o in quell’amico che vorremmo essere. Un personaggio a tutto tondo che, assieme ai coprotagonisti, dà alla storia quel tocco in più.

⦁ E’ la tua storia

Come dicevamo prima, uno degli aspetti più belli del film sta proprio nella sua capacità di raccontare una storia reale in cui potersi identificare. Guardare la vita di Simon significa guardare la propria vita traslata su grande schermo: dalla scoperta all’accettazione di sé, dal coming out all’ingresso nel mondo, la famiglia, gli amici e il primo amore. La linea fra finzione e realtà diventa sottilissima e permette al film di restituire un’esperienza quanto più vicina allo spettatore possibile. Non da poco, vero?

Dopo aver visto “Tuo, Simon” ci si rende conto che questa lista potrebbe essere pressochè infinita! Quindi, non perderete tempo, preparate gli Oreo e prenotate subito il vostro biglietto. Buona visione!

(Pio Antonio Romano)

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