Sebbene Netflix abbia rinnovato il suo impegno nelle produzioni originali Netflix stanziando quest’anno ben 8 miliardi, tra questi investimenti non ci sarà quello riservato al proseguimento della serie Everything Sucks!, la cui prima e ormai unica stagione è stata pubblicata a febbraio 2018. La serie non era qualitativamente eccelsa ma era l’unica nuova serie Netflix ad avere come protagonista principale un’adolescente lesbica. Che affrontava con coraggio il problema del coming out, col padre (direttore della scuola), coi compagni e con la ragazza della quale s’era invaghita (che prima la bullizza poi la cerca). Forse la tematica non era attualissima, anche perchè la vicenda è ambientata negli anni ’90, assai più omofobi e conservatori di oggi, ma crediamo che anche negli stessi USA ci siamo realtà periferiche tuttora ferme a quegli anni se non prima. Così come nel nostro Paese, l’Italia, dove è notizia di oggi la censura che un istituto scolastico ha fatto su un articolo, destinato al giornalino scolastico, che parlava di omosessualità (e della necessità del coming out).
Uno dei produttori della serie, Jeff Pinkner, dopo la notizia della cancellazione ha dichiarato: “Noi siamo super orgogliosi dello show che abbiamo creato – e orgogliosi di aver trovato un pubblico di fan fortemente appassionato, per molti dei quali è diventata un importante punto di riferimento, sia perché riflette la loro vita attuale, sia perché riprende temi della loro adolescenza. Siamo grati a Netflix per l’opportunità che ci era stata offerta, ma anche molto dispiaciuti perché non possiamo continueremo a raccontare questa storia. Avevamo già ideata e scritta una seconda stagione”.
La prima stagione della serie ha ottenuto un giudizio positivo da parte del 70% di 40 critici raccolti dall’aggregatore Rotten Tomatoes e una media voti di 5,8/10. Metacritic gli assegna un voto di 62/100 basato su 19 recensioni.
Le critiche più evidenti riguardavano lo scarso approfondimento dei personaggi secondari e alcune situazioni giudicate poco realistiche, mentre sono state apprezzate sia le tematiche che le interpretazioni. La critica Caroline Framke di ‘Vox’ ha scritto: “Ci vuole un po’ di tempo per afferrare la trama di una titpica storia d’amore del prossimo secolo, ma una volta compresa è tutto grandioso”.
La serie paga un po anche il fatto di essere una commedia in un momento in cui vanno per la maggiore serie drammatiche o fantasy come “Stranger Thing”, “Westworld” o “13”.