Wilson Cruz risponde alle critiche al bacio gay in Star Trek
Mentre Anthony Rapp si sta godendo la pubblicità indiretta conseguente alla sua denuncia di un incontro hot con Spacey quando era ancora minorenne (30 anni fa), sullo schermo tv possiamo goderci la sua bella storia d’amore con Wilson Cruz (entrambi gay dichiarati). Purtroppo non tutti hanno apprezzato l’appassionato bacio tra i due compagni d’avventura, tanto che Cruz ha dovuto postare su Facebook queste belle osservazioni rivolte a tutti quelli che l’hanno criticato:
Voglio parlare a tutti quelli che hanno dei problemi in merito. Non voglio litigare. Voglio concentrarmi sull’amore. Non sono qui per confortarti. Non è per questo che siamo qui. Siamo qui per crescere. Star Trek ha sempre voluto essere una sfida, invitandoci a guardare oltre noi stessi, a considerare altre esperienze e altre persone, oltre noi stessi. Non possiamo dividerci. Io sono solo un altro essere umano che dà e riceve amore, proprio come te.
Puoi spegnere il televisore, certo, ma così ingannerai te stesso. Le persone LGBT non scompariranno solo perchè tu vuoi mettere la testa sotto la sabbia. Noi condividiamo il pianeta con voi. Siamo sempre stati qui. Saremo sempre qui. È solo che tu non vorresti vederci. Ma sono felice di dirti che non saremo più invisibili. Non per il tuo confort. Stiamo vivendo e amando ad alta voce nel modo in cui il nostro Creatore ci ha destinati perché l’amore non è nulla da nascondere.
Se il mio amore ti offende allora dovresti dare un’occhiata a questo.
L’amore non è mai sbagliato. Abbiamo sempre più bisogno dell’amore, così come di più curiosità e meraviglia di fronte alle diversità che formano la nostra specie umana. Non è un caso. Siamo stati tutti fatti in modo diverso per un motivo. Pensi forse che sarebbe più facile se fossimo tutti uguali? E non potessimo così apprezzare e amare tutte le belle e stravaganti differenze che ci rendono umani? Ignorare tutto questo ci ha portato solo dolore, rabbia e morte. Penso che non sia questo quello che vuoi.
Ti suggerisco umilmente di imparare la lezione. Star Trek potrebbe essere un ottimo inizio. La mia stessa esperienza mi suggerisce che se non vuoi imparare, sarà l’universo stesso che alla fine troverà un modo più personale per farti comprendere. Forse un modo più difficile. Quindi, impara con noi e apri la tua mente e il tuo cuore. È più facile così. Buona fortuna.
Arriva nelle sale “L’età imperfetta” di Ulisse Lendaro
Dal 30 novembre nelle sale l’opera prima di Ulisse Lendaro, presentata con successo alla 12 Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella città. Questa la trama ufficiale: In una tranquilla città del Nord Italia, vive Camilla una diciassettenne come tante e come tante un po’ speciale. Ha ottimi voti a scuola, un rapporto conflittuale con la sorellina Francesca e un sogno, che sua madre (donna dell’est, pragmatica e lavoratrice) non capisce e suo padre (più ‘materno’) invece sì.
Camilla vuole diventare una ballerina di danza classica e l’audizione, che di lì a poco deve tenere per entrare in un’importante accademia, è una grande occasione.
Nella sua vita però – prepotente come un vento estivo – entra Sara, anche lei aspirante ballerina. Sara ha diciotto anni appena compiuti, un padre benestante e una madre assente; è carismatica e sensuale. Tra conturbanti slanci d’affetto, crisi, decisioni dirimenti e colpi di scena, il loro rapporto prenderà strade imprevedibili, segnando per sempre la vita di Camilla.
“Calamity” del regista belga Feyers si aggiudica il Sardinia Queer Short Film
Il corto “Calamity” ottiene il maggior riconoscimento (premio di 2000 euro) della nuova edizione del Sardinia Queer Short Film, festival internazionale di cortometraggi a tematica LGBT organizzato dall’associazione ARCcinema e ARC università.
La Giuria era presieduta dal regista Fabio Mollo e composta da Luisa Cutzu (regista, dottoressa in ricerche in Lingue e Letteratura dell’Università di Sassari), Massimo Milani (storico attivista del movimento transessuale e LGBT), Joako Ezpeleta (Festival de Cine LGBT di Barcellona). Il corto ci racconta l’incontro di una madre con la fidanzata del minore dei suoi due figli e, tra imbarazzo, paura e suggestione, perde letteralmente il controllo. Un racconto tragicomico in cui emergono tutti quei pregiudizi che sono ancora in grado di mettere in crisi gli equilibri di una famiglia europea.
Jon Kortajarena proclamato l’uomo dell’anno da GQ
Jon Kortajarena, uno dei modelli internazionali più richiesto (è stato l’uomo immagine per Just Cavalli, Bally, Etro, Trussardi, Tom Ford, Gucci) ha interpretato Carlos, un affascinante omosessuale spagnolo, nel film “A Single Man” di Tom Ford, poi ha partecipato a videoclip con Madonna (Girl Gone Wild e Bitch I’m Madonna). Ha interpretato il ruolo di Felix Cordova nella serie televisiva Quantico e ha recitato nel primo lungometraggio di Eduardo Casanova, intitolato “Pelle“. E’ sempre circondato da donne bellissime che però tiene a giusta distanza. Uno dei suoi principi è quello di tenere separata la vita privata da quella pubblica (dice: “per proteggere le persone che amo”). L’unica indiscrezione finora arrivata sulle pagine dei rotocalchi sarebbe quella di una relazione con l’attore Luke Evans (il Gaston del film Disney “La bella e la bestia”), dichiaratamente e orgogliosamente gay.
Un divertente film con coppia gay al 35mo Torino Film Festival (24 novembre – 02 dicembre 2017)
S’intitola “Occidental“, è diretto da Neil Beloufa e ci presenta una Parigi in preda a manifestanti e polizia, ma nell’Hotel Occidental si gioca una partita di sospetti e tensione tra una coppia gay italiana, la proprietaria che li crede dei ladri, l’impacciato fattorino maghrebino, la svampita receptionist e i poliziotti. Un microuniverso geopolitico che fa implodere i luoghi comuni ed esplodere le tensioni della società contemporanea.
Il film viene presentato nella sezione Arte e cinema del TFF.
Nella retrospettiva che il Festival dedica a Brian De Palma troviamo “Passion” del 2012, remake del film francese “ Crime d’amour” del 2010 diretto da Alain Corneau. Nel film Christine ed Isabelle lavorano insieme. Isabelle vuole rubare le idee alla sua superiore, la quale ama intrattenere con la collaboratrice una storia di seduzione, manipolazione e dominio. Tra le due scoppia la guerra quando Isabelle va a letto con uno degli amanti di Christine. Il film era in concorso alla 69ma Mostra di Venezia. Ancora inedito in Italia.
Un documentario LGBT trionfa a festival generalista tunisino
Come riporta il sito “ilgrandecolibri.com“, sempre attento a quanto succede nel mondo arabo, il film documentario “Au-delà de l’ombre” di Nada Mezni Hafaiedh è stato premiato al festival tunisino Journées Cinématographiques de Carthage (JCC). Il film “racconta, in 80 minuti di testimonianze, la difficoltà di un gruppo di giovani tunisini appartenenti alla comunità LGBT in un paese dove i pregiudizi verso questa comunità sono forti e i giudizi anche peggio – in Tunisia, come in molti stati del Nord Africa e del Medio Oriente, la ‘sodomia’ è infatti reato. Il film viene distribuito da TheOpenReelMovies.
La serie “The Fosters”, arrivata al 100mo episodio (cinque stagioni), è ancora inedita in Italia
Una delle serie a tematica più interessanti e accattivanti degli ultimi anni, “The Fosters”, creata da Peter Page e Bradley Bredeweg, è ancora vergognosamente inedita nel nostro Paese, sebbene abbia già raggiunto in patria il 100mo episodio (nella quinta stagione che verrà trasmessa negli USA il prossimo gennaio). Ricordiamo che la serie segue le vicende di una famiglia arcobaleno composta dall”ufficiale di polizia Stef Foster (Teri Polo) e da sua moglie Lena Foster (Sherri Saum) , vice preside scolastico, e da Brandon Foster, figlio biologico di Stef, e dei gemelli di Jesus e Mariana che sono stati adottati quando erano piccolissimi.
La serie è stata premiata ai Teen Choice Award, ai GLAAD Media Awards e due volte ai TCA Award.
In arrivo su Netflix la seconda stagione di “Easy”
“Easy” è una serie antologica (diversi racconti) ambientata a Chicago che nella prima stagione ci ha regalato la una bella storia d’amore lesbo, premiata dalla GLAAD, interpretata da Kiersey Clemons e Jacqueline Toboni, attrici che compaiono anche nei titoli di testa della seconda stagione. Qui sopra il trailer della seconda stagione.
Tra le altre serie di nostro interesse che hanno annunciato il proseguimento, segnaliamo la quarta stagione di “Grace and Frankie“, sempre su Netflix, e la seconda di “Handmaid’s Tale” con la nuova entrata di Clea Duvall nel ruolo della moglie della lesbica Emily (Alexis Bledel), su Infinity.