Una scena del film “Belle Dormant” di Ado Arrietta
Mancano poche settimane all’inaugurazione del 32° Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions, che si terrà a partire dal 15 giugno presso la Multisala Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema. Sono cinque le anticipazioni che svelano una parte del ricco programma, tra proiezioni e incontri, che andrà a comporre il programma della prossima edizione.
Il cinema
All the Lovers. Concorso lungometraggi internazionale includerà anche due pellicole fuori concorso, si tratta di due “centerpiece”, opere alle quali il comitato di selezione desidera dare un dovuto rilievo all’interno della sezione. Belle dormant (Francia/Spagna, 2016), diretto da Ado Arrietta (al secolo Adolfo Arrieta, che trasforma il suo nome in ogni film che dirige), è una versione kitsch e sopra le righe, volutamente scombinata, della celebre favola della Bella addormentata nel bosco rivisitata in chiave queer. Con Ingrid Caven nel ruolo della strega cattiva. Ceux qui font les révolutions à moitié que se creuser un tombeau (Canada, 2016), opera diretta Mathieu Denis e Simon Lavoie, è invece un dramma politico, radicale nel linguaggio e nei contenuti. Il film, già premiato a Berlino e a Toronto, vede tra i protagonisti l’attrice transgender Gabrielle Tremblay.
Ma il festival omaggerà anche un grande e apprezzato regista, Paul Vecchiali. Fra i suoi titoli in programma sarà proiettato Le cancre (Francia, 2016), un racconto lirico costruito sul filo della memoria in cui lo stesso Vecchiali è protagonista al fianco di Catherine Deneuve. L’opera è stata selezionata al Festival di Cannes 2016.
Una scena dal film “Ceux qui font les révolutions à moitié que se creuser un tombeau”
L’arte
Il festival punta a stringere un forte legame con l’arte anche attraverso la collaborazione con Artissima. La direttrice, Ilaria Bonacossa, sarà consulente della giuria, composta da tre membri, che sceglierà il miglior film nella sezione Irregular Lovers. Concorso iconoclasta internazionale. Il regista vincitore, peraltro, avrà la possibilità di frequentare una Residenza d’Artista Internazionale e la sua opera sarà proiettata alla prossima edizione di Artissima e al Centre D’Art Contemporain di Ginevra.
La musica
Il pubblico del festival, inoltre, potrà approfittare di un programma di eventi musicali in collaborazione con le più frequentate serate LGBTQI torinesi che accompagnerà tutte le giornate di proiezione. Gli eventi culmineranno in occasione della serata di chiusura, il 20 giugno, quando, a partire dalle 23.30, il Magazzino sul Po ospiterà Midnight Wedding, festa di chiusura del 32° Lovers Film Festival, organizzata in collaborazione con Fish & Chips Film Festival, con Oh My God! It’s The Church: non un semplice concerto, ma una vera e propria esperienza interattiva, un viaggio musicale tra melodie gospel, soul, motown e disco.
L’attivismo
Dimensione importante di questo festival è la componente legata all’attivismo, la lotta per il riconoscimento dei diritti della comunità. Venerdì 16 giugno Torino ospiterà Stuart Milk, un gradito ritorno al festival. Attivista per i diritti, soprattutto quelli del mondo LGBTQI, è nipote di Harvey Milk, primo politico americano dichiaratamente gay, assassinato nel ’78. Stuart Milk sarà nella Sala Uno del Cinema Massimo, alle 20.30, per premiare Lyudmilla Alexeyeva, attivista russa per i diritti umani. Subito dopo si terrà un incontro sulle tragiche vicende della Cecenia, al quale interverranno: Yuri Guaiana, attivista italiano e campaign manager di All Out (arrestato in Russia poco tempo fa), Alessandro Battaglia, coordinatore Torino Pride, Igor Kochetkov, presidente del Russian LGBT Network, e Piernicola D’Ortona, membro di Amnesty International Torino. L’evento è in collaborazione con Amnesty, All Out e Coordinamento Torino Pride.
La formazione
Il festival quest’anno dedicherà un’attenzione particolare alla formazione, con diversi appuntamenti. Il calendario di iniziative, chiamato Lovers Talks, è organizzato in collaborazione con DAMS Torino, Sylvia Scarlett Gender Media Lab, Film TV, Festival delle Colline Torinesi, Museo Nazionale del Cinema, Circolo dei Lettori e Scuola Holden. Il 9 giugno si terrà, al Teatro Gobetti, l’incontro I manifesti queer attraverso il teatro dei Motus (inizio ore 11.30). Isabella Lagattolla dialogherà con Silvia Calderoni, Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Tra gli appuntamenti è prevista anche una masterclass con due giovani registi – tra i più promettenti nel panorama italiano –, Fabio Mollo e Valentina Pedicini, che si terrà nella Sala Tre del Cinema Massimo il 15 e il 16 giugno, dalle 10 alle 14: due laboratori teorici e pratici condotti attraverso la proiezione di corti, doc e film di finzione dei due autori. L’iscrizione ha il costo di 20 euro e per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo e-mail [email protected]
Il 32° Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions, diretto da Irene Dionisio e presieduto da Giovanni Minerba, istituisce un premio e una borsa a partire da questa edizione, che si terrà dal 15 al 20 giugno presso la Multisala Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema.
Borsa Querelle
Il Festival, per la prima volta, lancia la Borsa Querelle, rivolta a giovani autori Under 40 per lo sviluppo di trattamenti originali a tematica LGBTQI. La Borsa è un omaggio a Querelle de Brest, romanzo di Jean Genet, pubblicato nel 1947, e all’omonimo film tratto dal libro, ultima pellicola diretta da Rainer Werner Fassbinder, uscito nel 1982. Due opere importanti per la cultura LGBTQI. L’iniziativa è promossa insieme al 30° Salone Internazionale del Libro di Torino e al TorinoFilmLab, con la convinzione che la buona scrittura, già nelle fasi preliminari, costituisca una delle impalcature più solide per un lavoro cinematografico.
Al vincitore, selezionato da una giuria, sarà assegnata una borsa del valore di 3000 euro, offerti dal Salone del Libro come contributo allo sviluppo del trattamento in forma di sceneggiatura, alla quale saranno poi assicurati visibilità e incontri con professionisti all’interno della 33a edizione di Lovers Film Festival. Faranno parte della giuria: Irene Dionisio (direttrice del 32° Lovers Film Festival), Savina Neirotti (direttrice del TorinoFilmLab), Stefano Boni (responsabile della programmazione del Cinema Massimo) e Nicola Lagioia (direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro) e un altro delegato del Salone.
Il bando per la partecipazione sarà lanciato il 15 giugno, all’apertura del Festival. Gli autori interessati dovranno inviare entro il 15 ottobre un trattamento che coinvolga in maniera preponderante personaggi e tematiche LGBTQI.
Entro il 15 ottobre 2017 sarà pubblicata una graduatoria. I cinque finalisti, durante il TorinoFilmLab (novembre 2017) affronteranno un colloquio con i membri della giuria e un delegato del Coordinamento Torino Pride, che valuteranno l’originalità delle tracce e la fattibilità del progetto.
Il Premio Stajano
Il Festival, da un’idea dello scrittore Willy Vaira, dedica un riconoscimento alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più importanti e significative della cultura LGBTQI italiana, per troppo tempo passata in secondo piano. Il premio consiste nella somma di 500 euro, che saranno donati al film, scelto tra tutte le sezioni del programma, individuato dal comitato di selezione del festival e da Willy Vaira.
Giò Stajano, nato Gioacchino Stajano, fu il primo omosessuale pubblicamente dichiarato in Italia e il primo scrittore italiano a dare alle stampe, nel 1959, un romanzo a tematica LGBTQI, Roma capovolta (Quattrucci), che creò scalpore. Curò due rubriche, sul settimanale «Men», che furono a lungo le uniche pagine di cultura gay su un giornale italiano. Nel ’92 pubblicò la sua autobiografia, La mia vita scandalosa (Sperling & Kupfer), cui seguì, nel 2007, Pubblici scandali e private virtù (Manni Editori), con Willy Vaira. Giò Stajano fu uno dei personaggi più vivaci della “dolce vita” romana, apprezzata anche da Federico Fellini, e scomparve nel 2011.
Il 32° Lovers Film Festival – Torino LGBTQI Visions è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il patrocinio del MiBACT – Direzione generale Cinema, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.