Paul Verhoeven, regista di titoli famosi come “Il quarto uomo”, “Robocop”, “Basic Instict” e che ultimamente si sta godendo il successo del film “Elle” (vincitori di numerosi César e del Golden Globe), si sta impegnando, insieme al produttore Ben Saïd, nella realizzazione del film “Sainte Vierge”, tratto dal libro “Immodest Acts: The Life Of A Lesbian Nun In Renaissance Italy” di Judith C. Brown, pubblicato nel 1986.
Il libro (e il film) racconta la storia di Suor Benedetta Carlini, vissuta nel 17mo secolo, figlia di genitori benestanti che entra in un convento toscano della città di Pescia all’età di nove anni e a 23 anni inizia ad avere visioni sia di natura religiosa che erotica, fatti esaltanti che dapprima la portano a diventare badessa del convento, poi, in seguito ad alcune esagerazioni, come aver avuto contatti soprannaturali con Cristo, alzano sospetti sul suo conto.
In seguito ad indagini ecclesiastiche, condotte tra il 1619 e il 1623, viene incriminata per falsità, miracoli fraudolenti, cerimonia nuziale con Cristo, e per aver avuto una storia lesbica con un’altra suora. Condannata alla prigione perpetua, morirà 35 anni dopo.
Nel libro (ma anche nel film, assicurano gli autori) la storia lesbica viene indagata con sincero interesse ed onestà, basandosi su documenti storici che l’autrice scoprì negli archivi di Stato di Firenze. Il libro è considerato un caposaldo delle prime documentazioni sulla storia del lesbismo occidentale.
La protagonista del film, girato in francese, sarà l’attrice belga Virginie Efira (nel film “Elle” ha il ruolo di Rebecca).
La sceneggiatura è scritta da Verhoeven insieme a Gerard Soeteman, già suo collaboratore in “Black Book”.