Presentata la 32ma edizione del Festival gay di Torino, che, annuncia la nuova direttrice (etero) Irene Dionisio, da oggi si chiamerà “Lovers Film Festival” con sottotitolo “Torino Lgbtqi Vision“. Lovers sta per amore in tutte le sue forme e vuole essere un titolo di facile ed immediata comprensione a livello internazionale. Spiega Dionisio: “Il nome del festival racchiude l’idea di molteplici geografie sessuali ma rimanda anche all’amore per il cinema“. In passato il Festival, nato col provocante ma efficace titolo “Da Sodoma a Hollywood” aveva cambiato nome nel più ricorrente “Torino Gay & Lesbian Film Festival“. Ricordiamo che il festival gay torinese, chiamato spesso dai frequentatori col più semplice appellativo di ToGay, è stato ideato e diretto fino allo scorso anno dal fondatore Giovanni Minerba (che lo creò insieme al compagno Ottavio Mai), ora presidente. Nel mondo, tra i tanti festival di cinema gay, quello torinese è secondo, sia per fama che per anzianità, solo al Frameline di San Francisco, più vecchio solamente di un anno.
La 32ma edizione del Festival gay torinese avrà luogo dal 15 al 20 giugno 2017, praticamente in concomitanza col Frameline di San Francisco (15-25 giugno 2017) che speriamo non ci privi dei titoli più importanti.
Sul sito del Festival sono aperte le iscrizione dei film, che si chiuderanno il 28 aprile. La selezione ed il programma saranno completati entro il 10 maggio.
Alla conferenza stampa di presentazione della nuova edizione del Festival, Dionisio ha ringraziato Giovanni Minerba, il “padre fondatore” del Festival ora presidente, e le amministrazioni che hanno creduto in lei. Erano presenti anche Antonella Parigi e Francesca Leon, assessore alla Cultura di Regione Piemonte e Città di Torino che hanno sottolineato l’importanza dell’alternanza ai vertici delle istituzioni culturali e la spinta che nomi giovani possono dare per “nuove visioni”.
Annunciate due iniziative di anteprime: la proiezione di un film del Festival di Berlino, il 26 aprile, e altri eventi il 17 maggio, Giornata contro l’Omofobia.
Oltre al nome e al direttore la 32ma edizione del Festival porta diversi cambiamenti anche nella struttura (cambiano i nomi delle quattro sezioni competitive) e nello staff. Ci spiace di non vedere rinnovato l’incarico a Fabio Bo, colonna portante del vecchio Festival.
Riportiamo dal sito ufficiale del Festival tutte le informazioni in merito:
Il nuovo naming.
«Lovers» ha un triplice significato: amante, appassionato e sexual partner. Un nome che racconta differenti e molteplici geografie sessuali, ma anche la cura e il profondo amore per il cinema e la stessa comunità LGBTQI.
Gli obiettivi che con questa scelta si vogliono perseguire sono due: creare un festival dall’identità molteplice ma inclusiva, attraverso un nome unico che faccia da cappello all’intera manifestazione e dare un forte segnale di apertura verso una dimensione internazionale.
Il sottotitolo, «Torino LGBTQI Visions», riporta invece l’attenzione su Torino, sede storica del festival, e sul desiderio di essere inclusivi valorizzando tutte le differenze che i soggetti incarnano. Nello stesso tempo riconduce all’intento di creare nuovi punti di vista sulla complessa realtà contemporanea, che siano narrativi, visionari e profetici.
Il claim di quest’anno, «Queering the Borders», sottolinea, con un gioco di parole, l’intento e la sfida di andare – in maniera inusuale e ironica – oltre le frontiere e le categorizzazioni, spesso soltanto mentali, senza la paura di perdere la propria identità.
Le sezioni competitive.
I concorsi principali saranno quattro.
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All the Lovers. Concorso lungometraggi internazionale al quale possono concorrere film di finzione di ogni genere, che si aggiudicheranno il premio “Ottavio Mai”, del valore di 1000 euro.
Un omaggio al ricordo di chi, con la propria passione e con il proprio attivismo, ha dato vita al festival.
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Real Lovers. Concorso documentari internazionale al quale possono concorrere documentari di ogni genere che si aggiudicheranno un premio Ucca del valore di 500 euro, con un accordo di distribuzione nazionale grazie alla partnership con UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci).
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Irregular Lovers. Concorso iconoclasta internazionale al quale possono concorrere film di ogni genere e formato con particolare attenzione all’innovazione del linguaggio narrativo e visivo. Il vincitore della sezione avrà la possibilità di frequentare una Residenza d’Artista Internazionale grazie alla collaborazione con Artissima. Il film vincitore, poi, sarà riproposto in screening alla fiera del prossimo novembre e al Centre d’Art Contemporain di Ginevra.
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Future Lovers. Concorso cortometraggi internazionale al quale possono partecipare film italiani e internazionali di ogni genere e formato. Il vincitore riceverà il premio “Fotogrammi Sovversivi” del valore di 300 euro – in onore degli scritti storici “Da Sodoma ad Hollywood” –, dato da Sicurezza e Lavoro, mentre la menzione speciale sarà data in partnership con il Divine Queer Festival di Torino.
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Last but not least il premio del pubblico, dato in partnership con My Movies, che sarà assegnato a un film delle sezioni All the Lovers, Real Lovers e Irregular Lovers e consisterà in una produzione ad hoc dell’artista visiva Giulia Caira da sempre attiva sulle tematiche gender fluid.
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Selezionatori e consulenti.
Il comitato di selezione, in occasione del 32° Lovers Film Festival, sarà composto da Paolo Bertolin, Daniela Persico, Alessandro Uccelli e Stefania Voli. Elsi Perino sarà consulente esterna alla selezione mentre Angelo Acerbi sarà consulente alla direzione artistica.
Paolo Bertolin è un programmer di festival, critico cinematografico e giornalista che vive tra Europa e Asia. Ha scritto per diverse testate internazionali (Il manifesto, Positif, Cahiers du Cinéma tra gli altri) e pubblicato numerosi articoli sulle cinematografie dell’Asia orientale. Sua è l’introduzione all’edizione italiana de Il cinema coreano contemporaneo di Hyangjin Lee.
Dal 2008 è uno dei consulenti della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ha collaborato, fra gli altri, con il Festival di Locarno, la Semaine de la Critique di Cannes, il Far East di Udine, il Torino Film Festival e l’International Film Festival di Rotterdam. Dal 2014 è uno dei collaboratori del Doha Film Institute.
Si è occupato anche di produzione con tre film che hanno partecipato, in concorso, alla Berlinale: Big Father, Small Father and Other Stories (Phan Dang Di, 2015), Chitrashala (Amit Dutta, 2015) e A Lullaby to the Sorrowful Mystery (Lav Diaz, 2016).
Daniela Persico è un critico cinematografico e programmer, lavora tra Milano, Torino e il Canton Ticino. È presidente dell’associazione Filmidee, di cui dirige la rivista ufficiale, la Summer School in Sardegna e il progetto Video Essay: A New Way to See. Collabora con il Festival di Locarno, per cui cura l’evento primaverile “L’immagine e la parola”.
Ha collaborato con il Filmmaker Festival di Milano fino al 2014 e ha pubblicato monografie su Claire Simon, Wang Bing, Ross McElwee e Emanuel Carrère. Ha realizzato il mediometraggio Et mondana ordinare e sceneggiato Tutto parla di te di Alina Marazzi, oltre ad aver contribuito alla scrittura di diversi documentari.
Alessandro Uccelli è un critico cinematografico, scrive per Cineforum, Cineforumweb, Nocturno e Inland, ed è programmatore per il Milano Film Festival e il Bergamo Film Meeting.
Ha un dottorato di ricerca sui rapporti tra critica d’arte e cinema documentario, conseguito presso l’Università di Torino, e porta avanti una personale attività di ricerca sull’arte figurativa, lavorando anche per un museo di arte antica.
Stefania Voli è una ricercatrice che si è occupata di Storia delle donne e identità di genere in Età Moderna e Contemporanea (Dottorato di ricerca presso l’Università “Orientale” di Napoli, 2010) e di Sociologia applicata e metodologia della ricerca sociale (secondo Dottorato di ricerca presso l’Università di Milano Bicocca, 2016).
Dal 2012 collabora con il MIT (Movimento Identità Trans) di Bologna. Ha realizzato diverse pubblicazioni sul movimento transessuale, sul femminismo e sugli studi di genere.
Elsi Perino è una scrittrice e sceneggiatrice. Ha iniziato a lavorare sui set cinematografici nel 2010, collaborando con Rai, Mediaset, Walt Disney Italia e alcune produzioni indipendenti. Nel 2013, con Mattia Surroz, ha firmato la graphic novel su Ottavio Mai, Negli occhi il cinema, nelle mani l’amore, sotto la supervisione di Giovanni Minerba, pubblicata da Express Edizioni.
Angelo Acerbi, storico selezionatore del TGLFF, è programmer al Seattle International Film Festival ed è stato giurato nell’ultima edizione del Festival del Cinema di Berlino. Ha lavorato per Rai Tre, per la società londinese Dangerous To Know, per il Palm Springs International Film Festival, per il Torino Film Festival e per la Film Commission Torino Piemonte.
Con la sua società, ha prodotto una serie di cortometraggi per Sky Cinema insieme a Matteo Bianchi (sceneggiatore) e Max Croci (regista).
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Lovers Film Festival è amministrato dal 2005 dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il patrocinio del MiBACT – Direzione generale Cinema, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.