Il collettivo GayStatale dell’Università degli Studi di Milano, sta producendo, con la regia di Andrea Meroni, un documentario sulla presenza degli omosessuali nel cinema italiano degli anni ’70 , dal titolo “Ne avete finocchi in casa?” tratto da una battuta di Totò in “Sua eccellenza si fermò a mangiare” (1961)
Aiutiamo col crowdfunding il completamento di questo primo lavoro cinematografico e militante del gruppo gay della Statale milanese: ProduzioniDalBasso.com
Il film documentario viene così presentato:
Chi erano gli omosessuali secondo il cinema popolare italiano? Dei giullari sculettanti, dei pupazzetti di gomma, degli animaletti domestici a cui dare una pedata quando diventavano molesti.
“Ne avete di finocchi in casa?” è un documentario incentrato sul modo in cui il cinema nostrano, negli anni Settanta, ha raffigurato i gay e le lesbiche. Un modo perlopiù “indelicato” che ha consolidato molti stereotipi duri a morire, contribuendo a plasmare gay e lesbiche virtuali che per milioni di italiani sono stati, per lungo tempo, i veri gay e le vere lesbiche.
Il documentario sarà composto da più di venti interviste raccolte in giro per l’Italia ripartite in tre gruppi:
– interviste a uomini di cinema (attori come Lino Banfi, Paolo Baroni, Martine Brochard, Ugo Fangareggi e Leo Gullotta, registi come Sergio Martino, sceneggiatori come Giorgio Arlorio ed Enrico Vanzina e costumisti come Silvio Laurenzi);
– interviste ad attivisti (Saverio Aversa, Giovanni Dall’Orto, Fabio Giuffrè, Porpora Marcasciano, Alba Montori e Pietro Tarallo);
– interviste a critici e studiosi di cinema (Mauro Giori, Marco Giusti, Marco Grassidonio, Franco Grattarola, Valerio Lanzani, Vincenzo Patanè, Maurizio Porro e Davide Pulici);
Può sembrare paradossale che un gruppo di attivisti LGBT tra i venti e i trent’anni come sono – appunto – i membri di GayStatale si interessi di una tipologia di personaggi che suscitava l’irritazione degli spettatori omosessuali che si recavano al cinema negli anni Settanta (ma anche negli anni precedenti e successivi).
Noi, membri di GayStatale, riteniamo che sia importante analizzare delle figure che oggettivamente hanno avuto un’influenza sulla vita di milioni di persone, alimentando le risate di molti e la rabbia di alcuni.