Anche quest’anno Rodolfo di Giammarco, giornalista dichiarato e critico teatrale del quotidiano La Repubblica, è riuscito tra mille difficoltà, a regalarci la XXIII edizione della rassegna “Garofano Verde: scenari di teatro omosessuale” in programma dal 20 al 22 settembre al teatro India di Roma. Una delle manifestazioni culturali LGBT più antiche e prestigiose del nostro Paese, ancora senza nessun aiuto istituzionale. Questa edizione ha potuto realizzarsi grazie al sostegno generoso del Teatro di Roma che ha messo a disposizione della rassegna tre serate al Teatro India. Rodolfo di Giammarco ha spiegato che “E’ per questa cultura che siamo disposti a combattere ed emozionarci. Un qualificato calendario ridotto si è potuto ideare e formulare anche grazie alla disinteressata ed etica disponibilità di artisti e compagnie che hanno aderito a proporre uno spettacolo fondato su una creazione attuale ad hoc, un omaggio drammaturgico a un testo finora sconosciuto, o una replica straordinaria di una lettura scenica di un’opera di culto. Saranno tre serate speciali, per amateurs e per spettatori civili, tre appuntamenti cui auguriamo, come è già accaduto per gli eventi dello scorso anno, un prosieguo di rappresentazioni ancora più ufficiali, più definite, più programmatiche”.
“Il “Garofano Verde” in questi ventitre anni, ha prodotto cultura in risposta a forme di violenza e di emarginazione; ha avuto il merito di incrementare l’inserimento delle tematiche omosessuali nei palcoscenici italiani con pari dignità di qualunque altra corrente teatrale e di assuefare ogni tipo di pubblico ai contenuti e al linguaggio della migliore cultura gay; ha favorito la nascita di spettacoli importanti, epocali e capaci di diventare anche europei.”
Queste le tre serate in programma:
20 settembre ore 20
“PEDIGREE” di Babilonia Teatri
Scrittura e lettura di Enrico Castellani, curata da Valeria Raimondi.
Esplorazione della condizione e delle conseguenze esistenziali dei vincoli tra esponenti dello stesso sesso. Sono due compagne-madri, il figlio che sembra in sintonia con le due genitrici ma in conflitto con il donatore di sperma assente. Una roulette poetica che distribuisce torti e ragioni.
Pedigree nasce su provocazione di Garofano Verde, Scenari di Teatro Omosessuale. Al Teatro India di Roma sarà presentata una prima lettura del testo ancora in lavorazione.
Pedigree è la storia di un giovane uomo, della sua famiglia con due madri, del padre donatore e dei suoi cinque fratelli di sperma sparsi per il mondo.
Pedigree racconta le difficoltà di una nuova generazione alle prese con genitori biologici e genitori di fatto, con nuove problematiche di identità e di coscienza.
Pedigree riflette sulle prospettive di determinate scelte, dei diritti, dei desideri, delle aspettative di una generazione in provetta alla ricerca di nuove radici e alle prese con nuove paure.
Un lavoro che è allo stesso tempo un pugno allo stomaco e una carezza, dotato di una scrittura che scivola leggera ma si attorciglia alle budella, carico di umanità.
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21 settembre ore 20
“OMBRE FOLLI” materiale inedito di Franco Scaldati
Un reading di Enzo Vetrano e Stefano Randisi in cui si ritrae un uomo dedito al travestitismo e al piacere omoerotico effimero, che deve vedersela con le richieste di un nuovo partner che cerca di sedare e conciliare l’istinto compulsivo del partner al fine di instaurare una relazione duratura. Il linguaggio vulcanico, denso e primitivo di Scaldati mostrato attraverso una traduzione scenica dal vivo.
Le ombre di due uomini si raccontano: il primo ha la passione segreta di travestirsi, truccarsi e andare in strada a fare pompini, arte in cui è Maestra, come dice con orgoglio. Ma la sua è una scommessa con la vita, una roulette russa al contrario, perché se qualcuno lo riconosce, il suo piacere si raddoppia, e nel momento dell’amplesso finale lo sbudella.
Il secondo, che dice di amarlo come un figlio, scopre questa sua doppia vita e lo sequestra per redimerlo, e vivere con lui un’esistenza “serena” fatta di rinunce, vergogna e castrazione, in una dipendenza reciproca, fino alla vecchiaia.
Come sempre, nel mondo di Franco Scaldati, chi parla non è mai solo, anche se parla da solo.
Scritto nel suo palermitano poetico, ogni monologo verrà recitato da un personaggio e, frase dopo frase, tradotto dall’altra ombra, in un gioco di rispecchiamenti che in questo testo diventa particolarmente crudele e struggente.
“una pallida stella sono, con la bocca dipinta”
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22 settembre ore 20
“DIVINE” di Dario Manfredini, ispirato al testo “Notre Dame des Fleurs” di Jean Genet
Dario Manfredini, appassionato lettore di Genet, ha ricavato una sceneggiatura per un film incompiuto che ora diventa uno spettacolo autonomo, un’originale proposta scenica, corredata di uno story board che suggerisce diversi livelli immaginari. La rappresentazione di un personaggio borderline, tenero e spietato, disperatamente erotico ed eroico, abbagliante e malavitoso.
Mi sono infilato nel romanzo di Jean Genet nel 1990: Non ne sono ancora uscito.
Non so che cosa mi ha tenuto così a lungo legato a quelle pagine, a quelle storie.
Incontravo le città, le persone, mi intrecciavo con loro, per finire spesso col dire: va bene, per oggi basta, chiudo la porta, ne ho abbastanza. Allora veniva il momento di aprire le pagine di quel libro e di trovare le parole liriche, poetiche, da sovrapporre ad una realtà incontrata, troppo cruda, troppo nuda, per essere vista così com’è. Non è che volessi decorare niente, ma quando disegnavo immagini ispirate al romanzo, quei tratti neri, grigi, acquosi, mi rivelavano figure icona, con aria quasi eroica nel loro attraversare la desolazione.
Mi sono rispecchiato nell’infanzia di Louis, negli slanci amorosi di Divine e nelle sue tristezze. Mi sono ritrovato nella ribellione e nel senso di distruzione che emana il giovane assassino Nostra Signora dei Fiori.
Li vedevo come archetipi, forse rappresentazioni mitologiche e quando nella vita, nella strada, andavo incontrando quelle tipologie umane che furono fonte di ispirazione per Genet, mi veniva da sovrapporre loro quell’immagine disegnata. Il legame ossessivo col romanzo mi portava a pensare che avesse a che fare col mio destino e che avrei potuto riconoscere il mio tra uno di quelli dei personaggi.
Destino vuole che io continuassi a leggere quel libro, a trarne immagini disegnate, appunti di sceneggiatura per il cinema. Il tempo è passato tra nuovi incontri, nuovi amori, amici scomparsi. Ho scritto la sceneggiatura di questo romanzo che presento al pubblico in forma di reading, mi accompagnano i disegni dello story bord che avevo realizzato come primo immaginario di un film che è poi approdato al teatro nello spettacolo Cinema Cielo.
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Biglietteria: tel. 06.684.000.314/311 • Vendita on-line: www.teatrodiroma.net
Orario spettacoli: 20 – 21 – 22 settembre ore 20.00
Biglietti: posto unico € 10