Colton Haynes, attore che abbiamo visto nei film “San Andreas” e nel primo “Transformers“, ha per ora dovuto abbandonare, per problemi di ansia, il set delle due serie (dove abbiamo imparato ad ammirarlo), “Arrow” e “Teen Wolf“, ma nel prossimo autunno ritornerà come protagonista della seconda stagione di “Scream Queens“. Haynes ci aveva ammaliati col suo atteso coming out, avvenuto sulle pagine di Enternainment Weekly lo scorso aprile, dopo tre mesi di crisi psicologica e ricoveri in ospedale. Aveva spiegato: “Avrei dovuto dire qualcosa o rilasciare una dichiarazione, ma non ero pronto. Sentivo che non dovevo niente a nessuno. Penso che ognuno debba prendere una simile decisione quando si sente pronto, e io ancora non lo ero… La gente si aspetta che tu sia l’immagine GQ che trovi in edicola, ma non si rende conto cosa voglia dire recitare 24 ore al giorno. Andavo a casa e continuavo a recitare. Le persone che giudicano chi è gay o diverso non si rendono conto di quanto recitare 24 ore al giorno sia la cosa più faticosa del mondo“.
Ora riempie la prima pagina della rivista Out col suo bel viso e all’interno parla per la prima volta di come sia stata difficile la sua adolescenza. Originario del Kansas è cresciuto in una fattoria e in un ambiente assai reazionario. Consapevole di essere gay fin dalle elementari, raggiunti i 14 anni decise di fare coming out, aumentando così l’ostilità nei suoi confronti. La madre non lo accettava e a scuola veniva perseguitato dai bulli di turno (tanto che il fratello doveva andarlo a prendere all’uscita per evitargli pestaggi). Poco dopo fuggì di casa per tre settimane durante le quali avvenne il suicidio del padre (ingerì 40 pillole di ossicodone). Gli dissero che si era ucciso perchè lui era omosessuale. Commenta Haynes: “Nessuno saprà mai la verità, ma quando mia madre e mio fratello sono andati a prendere i suoi effetti personali, sul suo frigo hanno trovato solo la foto di quando mi sono diplomato alle medie”.
In seguito abbandonò il Kansas e si trasferì dalla sorella in Texas dove frequentò l’ultimo anno del liceo. Qui partecipò al ballo di fine anno col suo ragazzo e inaspettatamente venne incoronato re del ballo. Insieme al suo ragazzo inizia la carriera di attore, raccogliendo un notevole successo (è bello e bravo), ma pensa che sia meglio nascondere la sua omosessualità per evitare intralci. La cosa però gli causa non pochi problemi (anche perché il gossip non si ferma) ed è costretto ad andare in terapia. Spiega: “Mi avevano detto che rimanere nascosto era l’unico modo per poter avere successo. Quando sei giovane in questo settore, le persone approfittano di te, e ti assicurano che i tuoi sogni stanno per avverarsi. Tu ci credi e non vuoi cambiare nulla, soprattutto se sei uno del Kansas. Ma io mi sentivo male a dover continuare a mentire. Sono andato in terapia, cosa che mi ha in parte aiutato. Sono riuscito a gestire meglio l’ansia che mi portavo dietro dalle elementari“. Quando però, dopo sei anni, la storia col suo ragazzo finisce, Colton ha un crollo psicologico che lo porta anche a dei ricoveri temporanei. La terapia lo aiuta e ristabilisce buoni rapporti anche con la madre. Quando capisce che la soluzione giusta è una sola, si decide per il coming out pubblico.