L’autore Giancarlo Zambaldi
Basato su fatti realmente accaduti, il libro narra la storia di una relazione passionale e tormentata tra due uomini, un rapporto difficile che si snoda tra la voglia di amare liberamente e l’obbligo al silenzio, alla rinuncia e alla finzione. Il volume pone l’accento sulla condizione degli omosessuali nell’Italia di oggi: lungi dall’essere una società civile aperta e moderna, la realtà italiana è ancora profondamente sessuofobica e intollerante nei confronti del diverso ed è questa condizione, molto più della sua storia privata e personale, ad alimentare il malessere del protagonista del testo. E poi venne Lorenzo è un romanzo di riflessione e denuncia affinché questa società possa comprendere un po’ di più, quanta sofferenza a volte si nasconde dietro la condizione di essere gay, un piccolo grande contributo per ricordare che l’amore non ha corsie preferenziali e non fa differenze tra sessi: è amore e basta.
Questa la trama: Questo breve romanzo, basato su un’esperienza realmente accaduta, narra la storia sentimentale durata circa sette mesi tra due uomini: relazione passionale, tormentata, travolgente, eroticamente sconvolgente ma con risvolti di vero e intenso amore. Un rapporto difficile che si snoda tra la voglia di amare liberamente e l’obbligo del silenzio, della rinuncia, dell’accettare compromessi per continuare a fingere, a recitare una parte per andare ancora avanti. Sullo sfondo la famiglia, il rapporto con la madre e il padre deceduto e l’assenza di dialogo tra fratelli. Un contributo per far capire, nel suo piccolo, che l’amore tra due persone dello stesso sesso è possibile, meraviglioso, reale, bellissimo e a volte anche triste…, come una normale storia d’amore tra persone etero. Un momento di riflessione affinché questa società possa comprendere un po’ di più, quanta sofferenza a volte si nasconde dietro la condizione di essere gay. Condizione non voluta o cercata ma che dovrebbe essere vissuta con serenità, senza sensi di colpa ma in armonia con se stessi e possibilmente con gli altri. L’amore che ci è stato donato e che noi stessi doniamo non ha corsie preferenziali e non fa differenze tra sessi: è amore e basta; se no non sarebbe amore.