Mattia Morretta
Tracce vive
Restauri di vite diverse
Gruppo Editoriale Viator
Pagine 160; Anno 2016; Prezzo 15,00 €
Mattia Morretta è uno scrittore e militante gay che collabora con la nostra testata. Autore di testi che hanno fatto molto discutere, sempre alla ricerca di nuove prospettive che possano emancipare il mondo omosessuale (ricordiamo Il percorso del morire,1995, Sessualità e Aids, 1995), Legami a rischio, 2000, Che colpa abbiamo noi, 2013), ha appena dato alle stampe il suo ultimo lavoro, “Tracce vive – Restauri di vite diverse“, un’opera che, in modo originale ed accattivante, ma sempre pungente ed intima, vuole intrecciare esemplari fili di pittura, poesia e letteratura con la nostra storia.
Nell’introduzione leggiamo: “Nell’era della navigazione virtuale e delle ricerche scolastiche on line sono ancora possibili itinerari geografici e spirituali in prima persona, capaci di trasformare o dare continuità alla trasmissione intergenerazionale? Ci si può formare tutt’oggi sulle opere di autori leggendoli e assimilandoli in profondità quali punti di riferimento stilistico?
Tracce vive è un testo devozionale che raccoglie esperienze di viaggio reali e ideali, seguendo le orme di personaggi esemplari vissuti nei secoli XIX e XX. Dall’icona monarchica Ludwig II di Baviera, ultimo esponente dell’assolutismo artistico, al lungimirante scrittore inglese Samuel Butler, teorico dell’esistenza vicaria; dall’eccentrico pittore estone Elisàr von Kupffer, fondatore di un Tempio dell’Arte in Canton Ticino, all’appartato poeta siciliano Lucio Piccolo, bagliore al tramonto di un antico casato nobiliare. Dall’usignolo assassinato Pier Paolo Pasolini, il più originale e completo intellettuale del Novecento italiano, al perfetto sconosciuto milanese Germano Silva, difensore del terzo mondo sessuale in forma di romanzo. A far da ponte o mediatrice Madame des Lettres Marguerite Yourcenar, riservata fino all’oscurità sulla propria intimità e tutrice della classicità omosessuale maschile.
Nel complesso un’operazione di restauro di contenuti culturali nella convinzione che ci sia vita dopo la morte.”
Di seguito il sommario dei capitoli.
Cap I
Elisarion! Chi era costui?
Il Santuario dell’Arte di Elisàr von Kupffer
Un generico Centro Culturale a Minusio, in Canton Ticino, ove sorgeva sino agli anni Sessanta del secolo scorso il Santuario dell’Arte, innalzato da due eccentrici esuli dell’area Baltica, uniti in un originale e proficuo sodalizio umano e culturale. Un mondo a parte dedicato alla bellezza e all’armonia in chiave filosofica e spirituale, ormai svanito e ridotto al silenzio per mancanza di fondi e di memoria.
Cap II
Piccolo Incanto Antico
La villa del poeta Lucio Piccolo a Capo d’Orlando
A Capo d’Orlando (Messina) la residenza di campagna di una delle più prestigiose casate nobiliari siciliane, ora sede della Fondazione omonima, consente di apprezzare il patrimonio museale di famiglia, ma soprattutto svela lo scenario incantato della vita e dell’opera del grande poeta Lucio Piccolo. La villa e il rigoglioso giardino hanno fatto da sfondo all’intensa amicizia intellettuale col cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Cap. III
L’esistenza vicaria
Ex voto per Samuel Butler nel Sacro Monte di Varallo (Vercelli)
All’interno di uno dei principali Sacri Monti dell’epoca della controriforma, una lapide ricorda lo scrittore inglese Samuel Butler che vi aveva dedicato un saggio dopo uno dei suoi soggiorni nel Bel Paese. Una vita segnata dal rigorismo dell’educazione religiosa, una mente lucida, eclettica e geniale capace di lungimiranza quasi profetica.
Cap. IV
La superficie e il simbolo
Ludwig, Re dell’Assoluto a Neuschwanstein
A partire dall’ambientazione magica del castello in Baviera un percorso di analisi e rivisitazione della figura di Ludwig, vera e propria icona del XIX secolo. Il re, l’uomo e l’artista alle prese con un immane progetto di edificazione e trasfigurazione. La dimensione simbolica della regalità prima della caduta degli dei.
Cap. V
I colpi di grazia di Madame
L’omosessualità maschile graziata da sua altezza Marguerite Yourcenar
A tre decenni dalla morte, un ricordo della donna che ha attraversato il secolo delle liberazioni caricaturali con la determinazione ad affermarsi senza render conto della sua intimità sessuale, e un itinerario nell’opera della scrittrice che più ha contribuito a valorizzare il tema dell’omosessualità maschile, proponendone una visione “classica” in senso culturale e non sociale, decisamente “migliorativa” pur avendone registrato in presa diretta le angustie materiali.
Cap. VI
Nei sotterranei della vita
E noi chi siamo? Di Germano Silva, martire omosessuale del piccolo Novecento (Milano)
Memorie dal sottosuolo omosessuale nell’opera di un perfetto sconosciuto, uomo semplice ma immodesto, con pochi mezzi materiali e tanta voglia di emergere, difensore appassionato del terzo mondo sessuale contro l’ignoranza e la malafede di una pubblica opinione oramai scomparsa. Una vittima non vinta che ha attraversato quasi interamente il secolo scorso per giungere alle soglie del nostro con la convinzione immutata di meritare la medaglia al valor civile per l’omosessualità dignitosa e fiera a dispetto e al cospetto dei persecutori che furono.
CAP. VII
L’usignolo della diversità
Pasolini e l’ingenuo sforzo di rifare la vita
La meditazione sulla tomba a Casarsa della Delizia, a pochi chilometri da Pordenone andando verso il grande fiume Tagliamento, prima stazione di una Via Crucis di memoria dolorosa recitata per il più singolare Davide italiano del XX secolo, solo contro tutti i Golia, una eccezione che ha in parte confermato la regola dell’infelicità spettante in sorte al diverso e al poeta.
Un itinerario che sfiora le vicissitudini famigliari dell’uomo per focalizzarne la figura storica e culturale, il personaggio pubblico e mediatico, passando attraverso il comunismo, il bollettino della guerra giudiziaria parallela alla produzione letteraria e cinematografica, l’irrisolta e scabrosa questione omosessuale. Uno spaccato di sociologia contemporanea in una fase di transizione a tutti i livelli, dall’azione politica al ruolo della giustizia, dalla funzione della stampa alla morale sessuale
Mattia Morretta
Psichiatra e sessuologo con vocazione umanistica, ha affiancato all’attività in campo sanitario l’impegno sociale promuovendo iniziative pionieristiche di sostegno e di elaborazione culturale sui temi dell’Aids e dell’identità omosessuale. Ha partecipato a produzioni radiofoniche, teatrali ed editoriali, collaborando a lungo con la rivista Babilonia. Si è occupato inoltre di educazione alla salute nelle scuole e di formazione degli operatori. Una ampia raccolta di articoli e saggi è disponibile on line accedendo al sito web personale (www.mattiamorretta.it).