ESCE SU YOU TUBE E VIMEO PRO "L'APPUNTAMENTO " DI DANIELE SARTORI

Abbiamo chiesto a Sartori di parlarci di quel video, vincitore di molti premi e per il quale ricevette la proposta di farne un lungometraggio

Esce in questi giorni, visionabile senza restirizioni, uno dei primi cortometraggi scritti e diretti dal regista Daniele Sartori. Il racconto vinse nel 2010 sei premi e venne selezionato per anni in numerosi Festivals di tutto il mondo. Fu distribuito in Cina, Russia e in alcune piattaforme VOD. Assolto ogni impegno che lo legava alla distribuzione, ora è libero in rete per You Tube e il canale Lost in Vauxhall di Vimeo Pro. Abbiamo chiesto a Sartori di parlarci di quel video, vincitore di molti premi e per il quale ricevette la proposta di farne un lungometraggio.

“L’Appuntamento nacque sei anni fa’ da un altro corto, Ora scelgo io che girai nel 2009, non lo vide praticamente nessuno. Non mi soddisfava e non venne mai pubblicato. Decisi di riscriverlo daccapo ambientandolo all’interno di uno studio di uno psicologo. Molti amici mi consigliarono di lasciar perdere e di avviare nuovi lavori, ma quella storia mi piaceva molto, mi intrigava e quindi la realizzai ex novo. Conobbi il D.o.p.Flavio Zattera a un casting, mi piacque il suo modo di lavorare con la luce, gli chiesi di aiutarmi e da quel momento divenne il mio insostituibile Direttore della fotografia firmando tutti i mei futuri lavori. L’Appuntamento è una storia sui confini ambigui dell’emotività. Parla di bisessualità”

“Ricordo che per mesi cercammo la location adatta. Volevo un ambiente caldo, intimo, che somigliasse ad una vecchia biblioteca. Avevo da poco lavorato in Sangue Pazzo diMarco Tullio Giordana, con Monica Bellucci, e mi ricordai delle stanze del Palazzo Papadopoli di Venezia. Mi feci coraggio e contattai i proprietari. Furono di una gentilezza infinita e a sorpresa ci ospitarono permettendoci di realizzare la storia. Il corto fu autoprodotto coi risparmi che misi via dopo il mio impegno in 007 Casinò Royale, facendo il double di Craig, e fu realizzato in soli tre giorni, con pochi mezzi e un paio di Canon 5D. Gli esterni li girammo alla Giudecca, lontano dai turisti, era maggio e a Veneziace n’erano davvero tanti. Non feci alcun provino per gli attori. Avevo già visto Leonardo Santini, Tommaso Minniti ed Eleonora Bolla in alcuni spettacoli, erano perfetti per la parte. Li contattai e proposi loro di dar vita ai miei personaggi. Col Regista Ivan Stefanutti, amico da sempre e abituato a dirigere opere liriche, ci fu subito un’intesa perfetta. Fui davvero sorpreso dalla disponibilità di tutte le persone che collaborarono a questo video, era il 2010 e i corti queer non erano all’ordine del giorno. Molte rassegne mi comunicarono la sua non selezione perchè trattava un argomento difficile. Ora ricevo inviti mail da quegli stessi Festival che lo rifiutarono”


Daniele Sartori sul set di “L’appuntamento”

“Eravamo in undici: Ivan Stefanutti, Flavio Zattera, Marco Zanelli, Damiano Bertazzo, Enrico Lenarduzzi, Anna Lazzarini, Davide Meggiato, Paolo Simone, Marta Buso ed Enrica Cavalli. Marina Penzo compose le musiche senza nemmeno vedere il video, semplicemente leggendo la storia e seguendo le mie indicazioni. Un vero talento, un’amicizia che dura da quasi trent’anni. Marina regalò alla storia una colonna sonora semplice ma molto suggestiva ed Enrico Lenarduzzi un suono generale perfetto. Damiano Bertazzo realizzò un bellissimo backstage. Non ci sono aneddoti particolari da raccontare, avevamo tre giorni di tempo e quindi lavorammo come dei carrarmati, facemmo pochissime pause, ma star chiusi 36 ore in un ambiente così bello fu davvero un sogno per tutti”
“E’ stato un corto fortunato, tutto è coinciso al meglio. Ci volle qualche mese per riscriverlo, tre giorni per girarlo e due settimane di post produzione. Uscì a settembre e lo misi subito in rete, m’interessava fosse visto dal maggior numero di utenti. Poi fui costretto a toglierlo per accordi con la distribuzione. Ricevetti la proposta di realizzarne un lungometraggio, ma quella storia funzionava solo così, corta, quindi rifiutai. Generalmente i miei lavori non vengono iscritti a molti Festival, preferisco seglierne pochi ma che mi piacciono. Non m’interessa se si tratta di rassegne importanti o di nicchia, m’interessa il rapporto che si instaura con chi le organizza, la qualità della proiezione, l’attenzione nei comunicati stampa e soprattutto la loro libertà di pensiero, così mi consigliarono un paio di bandi di concorso. Fui selezionato a dicembre al Festival di Napoli Omovies e inaspettatamente il corto vinse subito 6 premi : Miglior cortometraggio, migliore fotografia (Flavio Zattera),migliore interpretazione maschile (Leonardo Santini), migliore sceneggiatura, Premio Mediateca Santa Sofia, Premio Festival dei Diritti Umani. Un record che nessuno di noi s’aspettava. Da lì ci furono diverse proposte e qualche fraintendimento con alcuni distributori che lo cedettero a mia insauputa e senza permesso in Cina e Russia. Non me la presi, infondo si trattava di un video indipendente che non avrebbe fruttato nulla, quindi considerai la “svista” solo come una buona mossa promozionale. Essendo autore SIAE, so’ bene che un cortometraggio è solo piccolo un biglietto da visita di modesto valore. Effettivamente il poster originale in cinese faceva la sua bella figura. Alla fine uscirono tre immagini ufficiali, tra cui la versione Director’s cut del 2012.L’Appuntamento piacque a Daniel Casagrande, fondatore del Premio Queer Lion della Biennale Cinema di Venezia, lo vide in anteprima e mi chiamò in giuria. Fu una bellissima esperienza che con lui diede il via a numerose altre collaborazioni” [Marta Doardo]

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