Trionfa ai 67mi Premi Emmy, i premi equivalenti agli Oscar per il settore televisivo, consegnati domenica sera a Los Angeles, la serie drama “Il trono di spade” che vince ben 12 statuette, comprensive delle più significative, come miglior serie, regia, sceneggiatura. “Il trono di spade” è sicuramente la serie tv attualmente più popolare e diffusa, oltre che più acclamata dalla critica, e per queste ragioni assume ancora più significato il fatto che continui a presentarci personaggi e storie gay, con scene d’amore e sesso assai esplicite. La prossima stagione arriverà in Italia ad Aprile 2016.
La protagonista della serie “Le regole del delitto perfetto“, Viola Davis, è la prima attrice afro-americana a ricevere la statuetta per la miglior interpretazione femminile in serie drama. Noi abbiamo iniziato ad amarla per la sua interpretazione della comprensiva madre di un ragazzo gay nel film “Il dubbio“. Nella cerimonia di premiazione di questi Emmy il discorso della Davis è stato il più toccante ed applaudito: “Nel diciannovesimo secolo Harriet Tubman (attivista per i diritti dei neri, ndr ) parlava della linea bianca che vedeva e non poteva oltrepassare. L’unica cosa che separa le donne di colore da chiunque altro sono le opportunità… Grazie per averci portato oltre quella linea“. Ricordiamo che la serie ha tra i protagonisti principali anche uno studente gay dichiarato e dissoluto, cioè promiscuo, che però s’innamora di un ragazzo serio e riservato e nell’episodio finale della prima stagione arrivano i risultati del test HIV che hanno fatto entrambi, lasciando sorpreso (e in disaccordo) il pubblico gay.
Una scena di “Transparent”
Per la seconda volta il protagonista della serie “Transparent” (prima serie targata Amazon, aveva 11 candidature), Jeffrey Tambor, vince il premio come miglior protagonista in serie commedia e dedica il suo premio alla comunità trans: “Voglio dedicare la mia performance e questo premio alla comunità transgender. Grazie per la vostra pazienza, grazie per il tuo coraggio nel raccontare queste storie [rivolto all’autrice Jill Soloway], grazie per averci permesso di essere parte del cambiamento“. Ha poi ringraziato gli uomini e le donne trans che lo hanno aiutato nell’interpretazione, citando Jenny Boylan, membro del consiglio direttivo della GLAAD. Tambor è un attore etero. Per la stessa serie, in parte autobiografica, la regista e creatrice Jill Soloway ha ricevuto il premio come miglior regia serie commedia dichiarando “Non siamo ancora davanti ad un ribaltamento nel considerare le persone trans, abbiamo ancora problemi di diritti civili” e poi ha invitato il pubblico ad approfondire il problema visitando il sito del National Center for Transgender Equality, transequality.org. Questa seconda stagione arriverà in Italia all’inizio del prossimo anno.
La scrittrice Jane Anderson e la regista Lisa Cholodenko, entrambre lesbiche dichiarate, hanno ricevuto il premio come miglior sceneggiatura e regia per la mini-serie “Olive Kitteridge“. La mini-serie vince anche come attore protagonista, attrice protagonista, attore non protagonista, prendendosi praticamente tutti i premi della sua categoria.
Uzo Adub ha vinto per la seconda volta come miglior attrice non protagonista per la serie drama “Orange is the New Black” per la sua interpretazione di Suzanne “Crazy Eyes” Warren.
Ricordiamo che tra le candidature erano presenti anche Lily Tomlin, icona lesbo, per la serie Netflix “Grace and Frankie“, che vedremo in autunno su Netflix Italia. L’attore gay Alan Cumming era candidato come attore non protagonista per la serie “The Good Wife“, serie che nell’ultima stagione trasmessa su FoxLife, la quinta, ci ha regalato una bella storia d’amore lesbo (con la bravissima Archie Panjabi nel ruolo della bisex Kalinda Sharma). L’attrice dichiarata Sarah Paulson era in gara per “American Horror Story“, così come l’attore dichiarato Denis O’Hare.
Tatiana Maslany era in gara come protagonista per la serie “Orphan Black“, serie che ha tra i protagonista la scienziata bisex Cosima. Nella stessa categoria concorreva la bravissima Taraji P. Henson per la serie “Empire“, serie cha aveva raccolto tre candidature.
Andre Braugher era in gara per il suo ruolo gay del Capitano Ray Holt nelle serie “Brooklyn Nine-Nine”.
La serie “Modern Family“, dopo aver vinto cinque volte consecutive, quest’anno ha ceduto il posto alla serie “Veep”.
Dal prossimo anno i premi Emmy avranno un carattere ancora più popolare in quanto non saranno votati da una commissione ristretta come avvenuto finora, ma da tutti gli iscritti all’Academy of Television Arts & Sciences.
Di seguito i principali Emmy Awards 2015:
Outstanding Drama Series: Game Of Thrones
Outstanding Comedy Series: Veep
Outstanding Lead Actor In A Drama Series: Jon Hamm (Mad Men)
Outstanding Lead Actress In A Drama Series: Viola Davis (How to Get Away With Murder)
Outstanding Supporting Actor In A Drama Series: Peter Dinklage (Game of Thrones)
Outstanding Directing For A Drama Series: Game Of Thrones
Outstanding Writing For A Drama Series: Game Of Thrones
Outstanding Directing For A Variety Series: The Daily Show With Jon Stewart
Outstanding Writing For A Variety Series: The Daily Show With Jon Stewart
Outstanding Limited Series: Olive Kitteridge
Outstanding Lead Actor In A Limited Series Or A Movie: Richard Jenkins (Olive Kitteridge)
Outstanding Lead Actress In A Limited Series Or A Movie: Frances McDormand (Olive Kitteridge)
Outstanding Supporting Actor In A Limited Series Or A Movie: Bill Murray (Olive Kitteridge)
Outstanding Directing For A Limited Series, Movie Or A Dramatic Special: Lisa Cholodenko
(Olive Kitteridge)
Outstanding Supporting Actress In A Limited Series Or A Movie: Regina King (American Crime)
Outstanding Reality-Competition Program: The Voice
Outstanding Lead Actress In A Comedy Series: Julia Louis-Dreyfus (Veep)
Outstanding Lead Actor In A Comedy Series: Jeffrey Tambor (Transparent)
Outstanding Directing For A Comedy Series: Jill Soloway (Transparent)
Outstanding Supporting Actor In A Comedy Series: Tony Hale (Veep)
Outstanding Supporting Actress In A Comedy Series: Allison Janney (Mom)
Outstanding Writing For A Comedy Series: Veep
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In calce segnaliamo che sono stati designati i nove film italiani che concorrono per la nomination ai prossimi Oscar nella categoria miglior film straniero. Tra questi abbiamo ben quattro titoli con riferimenti LGBT (segnati in grassetto):
Non essere cattivo di Claudio Caligari
Il giovane favoloso di Mario Martone
Latin Lover di Cristina Comencini
L’attesa di Piero Messina
Mia Madre di Nanni Moretti
Nessuno si salva da solo di Sergio Castellitto
Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino
Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio
Vergine giurata di Laura Bispuri