11ma EDIZIONE DI "UNO SGUARDO NORMALE - EXPO"

Dal 25 novembre al 1 dicembre il festival del cinema gay della Sardegna contribuisce alla raccolta fondi per il recente disastro ambientale. IL PROGRAMMA

DAL SITO UFFICIALE DEL FESTIVAL

I VINCITORI DEL SARDINIA QUEER SHORT FILM FESTIVAL 2013

USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival 2013 ha finalmente il suo vincitore: il cortometraggio scelto sui trenta in concorso e premiato ieri dalla Giuria, presieduta da Porpora Marcasciano, nella serata finale del Festival, che si è tenuta al Cineworld di Cagliari presentata da Michele Pipia e da Dolomia Chanel è

Straight with you

del giovane regista olandese Daan Bol. Che non si è accontentato di un solo premio, ma ha conquistato anche quello del Pubblico (una media di 4,46/5, staccando non di poco gli altri cinque corti in finale) e, per finire, la menzione politica dell’ARC, per il positivo messaggio sociale contenuto nella sua opera.
Una Menzione Speciale della Giuria è andata all’interpretazione dell’attrice Fanny de Castro nel corto spagnolo El Hijo di Venci Kostov.

———————–

Ci apprestiamo a varare questa undicesima edizione di “Uno sguardo normale” con il cuore appesantito dalla drammatica situazione in cui la nostra isola si trova in questi giorni. Per questo, abbiamo deciso di devolvere il 20% delle nuove tessere associative registrate durante il Festival e il 20% dell’autofinanziamento della serata del 30 novembre alla raccolta fondi che, in tutta la Sardegna, si sta facendo per aiutare le zone martoriate dall’alluvione. È poco, ma è il nostro tentativo di stare accanto alle persone colpite dal dramma.

Eccezionalmente, quest’anno USN|expo è gemellato al Bok-o-Bok (Side-by-Side) LGBT Film Festival di San Pietroburgo: un gemellaggio dall’altissimo valore politico, in un momento storico in cui leggi liberticide e totalitarie stanno riportando la Russia a un passato oscurantista, in cui norme dettate da una esplicita omofobia di stato mettono a rischio la vita delle persone gay, lesbiche e transessuali. Lo stesso Bok-o-Bok, che si terrà esattamente in contemporanea con USN|expo e con il quale ci si collegherà via web in apertura e in chiusura, rischia pesanti sanzioni per il solo fatto di svolgersi, in aperta sfida alle leggi omofobiche di Vladimir Putin.

USN|expo 2013 quest’anno, oltre che sulla Russia, concentrerà la sua attenzione su altre due grandi tematiche sociopolitiche: la situazione dell’omosessualità in Africa e la violenza sulle donne. Per questo, grazie alla curatrice Emanuela Falqui e alla sostenitrice Valentina Lai, durante tutta la rassegna sarà possibile visitare una selezione di fotografie di Zanele Muholi, artista sudafricana, donate all’ARC e alla Circola nel Cinema “Alice Guy” in conclusione della Queeresima 2013. Sarà inoltre presentato il libro Storie nascoste. Inchiesta sull’omosessualità in Africa di Sabrina Avarian e proiettato il documentario sull’Uganda Call me Kuchu (giovedì 28 novembre).

Sabato 30, invece, ARC avrà il piacere di ospitare Vladimir Luxuria e Porpora Marcasciano, presidente del M.I.T. – Movimento Identità Transessuale e della Giuria del Festival, per un incontro con il pubblico sul tema della violenza sulle donne, durante il quale sarà presentato anche il trailer del nuovo lavoro del regista Giovanni Coda La donna di carta. Domenica 1 dicembre, infine, in apertura della serata delle premiazioni finali, sarà proposto il cortometraggio animato di Peter Marcias Il mondo sopra la testa, in cui il cortocircuito tra stato e società civile sulla questione omosessuale viene rappresentato fino alle sue estreme conseguenze.

Con questo lungo evento l’ARC si propone, ancor più quest’anno, di sensibilizzare la società, attraverso l’universale mezzo di comunicazione del cinema, sui temi delle naturali differenze di orientamento sessuale e di identità di genere, e sulla necessità di raggiungere equivalenti diritti civili per tutti e tutte. Inoltre, attraverso il Festival, l’ARC persegue l’obiettivo di valorizzare e promuovere le produzioni cinematografiche, anche piccole e piccolissime, dedicate a questo tema; favorire il confronto e lo scambio culturale tra le produzioni di paesi diversi; consolidare la rete di collaborazioni tra associazioni, circoli del cinema, movimenti e realtà culturali della città e della Sardegna; offrire a Cagliari la possibilità di conoscere e discutere (secondo il principio del diritto del pubblico alla risposta) un mondo cinematografico per lo più inesplorato.

Per tutti questi motivi, inoltre, USN|expo aderisce al calendario delle iniziative previste nel Mese dei Diritti Umani organizzato e coordinato dal comitato “Stop OPG”.

LA GIURIA DEL SARDINIA QUEER SHORT FILM FESTIVAL 2013

Nelle serate del 21 e 22 novembre sono stati proiettati 30 cortometraggi partecipanti al concorso SARDINIA QUEER SHORT FILM FESTIVAL 2013. I primi sei votati dal pubblico che ha assistito ad entrambe le proiezioni, vengono riproposti, uno per sera, all’inizio delle proiezioni di UNO SGUARDO NORMALE.
I cortometraggi arrivati in finale per il Premio del Pubblico (che saranno proiettati, in ordine sparso, uno a serata durante il Festival) sono:
[in ordine alfabetico]
Born to dance this way di Jerell Rosales, USA, 2012 (11′,36” – sub. Eng.)
Hazel di Tamer Ruggli – Svizzera, 2012 (08′ – sub. Eng.)
Love wars di Vicente Bonet – Spagna, 2012 (03′,39′ – sub. Ita.)
Mamme di Sirka Capone – Italia, 2013 (09′)
Straight with you di Daan Bol – Paesi Bassi, 2012 (19′ – sub. Ita.)
Taboulé di Richard Garcia – Spagna, 2011 (04′ – sub. Eng.)

Per il secondo anno è stata istituita una Giuria di alto profilo umano, professionale e culturale, che potesse esprimere al meglio il progetto e l’entusiasmo che stanno alla base di questo Festival. La Giuria 2013 è formata da:
Presidente della Giuria: Porpora Marcasciano
Membri della Giuria: Elisabetta Randaccio, Vasco Câmara, Nina Palmieri, Roberto Cuzzillo

Di seguito l’intero programma dI UNO SGUARDO NORMALE 2013. Si fa notare che i cortometraggi stranieri avranno i sottotitoli in inglese.

Tutte le proiezioni, le presentazioni e gli incontri dal 25 al 30 novembre si terranno presso il Cineteatro Nanni Loy – ERSU (via Trentino – Cagliari), saranno libere e gratuite per tutte e tutti (con tessera ARCinema-F.I.C.C. 2013). La serata delle premiazioni si terrà invece presso i locali del Cineworld (viale Monastir 128 – Cagliari), con ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.

LUNEDI 25 NOVEMBRE

ore 20.30: inaugurazione del Festival, collegamento con il Bok-o-Bok Festival LGBT di San Pietroburgo e proiezione del primo dei cortometraggi in finale per il Premio del Pubblico 2013;

ore 21:00
   Parade – La sfilata, The di Srdjan Dragojevic
  tendenza: GGG
tipologia: Commedia – durata min.: 115
nazione: Serbia / Germania / Ungheria / Slovenia / Croatia
anno: 2012
Facendo della trasgressione un principio comico, questa farsa turbolenta sui sex toys e su cliché e stereotipi si è rivelata un successo inaspettato in Serbia e in altri paesi della ex Jugoslavia. In “Parada” un’operazione salva-vita eseguita sul terrier pitbull di un gangster unisce due mondi molto diversi: il machismo vecchio stampo incontra l’ossessione tipicamente gay per l’interior design, l’omofobia incontra un arcobaleno di generi sessuali ed alcuni ex nemici, come serbi, musulmani bosniaci, kosovari-albanesi e veterani della guerra croata, che si trovano costretti a formare un tenue legame con un gruppo di attivisti gay. Questo gruppo eterogeneo viene inviato in una missione impossibile e suicida, probabilmente per proteggere da un eventuale assalto un nuovo tentativo di organizzare un Gay Pride, a causa della paura generata dai nazionalisti e dalle organizzazioni neonaziste: l’obiettivo è rendere l’evento un successo. Questo film di Srdjan Dragojevic getta uno sguardo sulle strategie di sopravvivenza messe in atto dai gay in Serbia e in una società che ancora oggi, anni dopo la guerra dei Balcani, è ancora frammentata e spaccata in due. Come ci si aspetterebbe da ogni commedia degna di questo nome, non importa quanto tumultuosa sia la trama, nella vita reale la tragedia è sempre in bilico sullo sfondo, a pochi passi. (Berlinale, trad. G. Borghesi)
Segue discussione col pubblico
 

MARTEDI 26 NOVEMBRE

ore 20.30: proiezione del secondo cortometraggio in finale per il Premio del Pubblico 2013;

ore 21:00
   Who’s Afraid of Vagina Wolf? di Anna Margarita Albelo
  tendenza: LLL
tipologia: Commedia – durata min.: 83
nazione: USA
anno: 2013
Anche per Anna sono arrivati i fatidici 40. Appena compiuti, dopo una lunga riflessione, pensa che sia tempo di correggere la rotta. Vive nel retro del capannone di una sua amica; la sua carriera come regista non ha reso granchè e, quello che è ancora più difficile da digerire, sono trascorsi ben dieci anni dal suo ultimo fidanzamento. Una vita non gratificante, che sembrava affascinante ed avventurosa quando aveva vent’anni, ora, arrivata alla mezza età, sembra disperata e terribile. Una volta era la regina della notte, ammirata esponente del jet set. La maggior parte delle persone riescono a risolversi prima di arrivare ai 40. Anna non c’è riuscita. Questo è il motivo per cui è ora che le cose cambino. Bisogna escogitare un piano perchè i sogni inizino a diventare realtà: fare un film e conquistare l’attrice protagonista, Katia, un prodigio appena uscita dalla scuola artistica. Prendendo in prestito la trama del suo film preferito, “Chi ha paura di Virgina Woolf?”, assume la sua amica Penelope (ex sceneggiatrice diventata attrice) e Chloe (una ex modella-bambina appassionata di moda e recitazione) inizia la produzione del suo primo lungometraggio che intitola “Chi ha paura di Vagina Wolf?”. Ma, come per tutte le grandi imprese, gli ostacoli da superare non sono pochi. Anzitutto servono i soldi. Secondo, deve rinunciare al ruolo di coprotagonista e antagonista di Katia se vuole che la tanto ammirata Penelope accetti la parte. Terzo, sua madre cubana non è mai stata entusiasta che girasse film lesbici, tanto meno del fatto che sia lesbica. Ma Anna è decisa e persiste. La sua ossessiva cotta per Katia è paralizzata dalla paura dell’intimità, del rifiuto e dalla sua stessa omofobia interiorizzata. Julia, la direttrice della fotografia, sostiene Anna in tutte le sue battaglie, anche perchè segretamente innamorata di lei… Delicata e divertente commedia dark, vincitrice del premio del pubblico al festival gay di Philadelphia, che mette in primo piano, utilizzando probabilmente riflessioni autobiografiche, il problema di armonizzare il lavoro con la vita privata, di passare dai sogni alla realtà, di non rinunciare alla conquista della felicità, anche se questo significa perdere 10 chili e soprattutto aprire gli occhi per capire quello che veramente vuoi e chi ti sia veramente vicino.
Segue discussione col pubblico
 

MERCOLEDI 27 NOVEMBRE

ore 18,30: proiezione del lungometraggio CRUISING (di William Friedkin – U.S.A. – 1980, 98’);

ore 20.30: proiezione del terzo cortometraggio in finale per il Premio del Pubblico 2013

ore 21:00
   Interior. Leather Bar di Travis Mathews
  tendenza: GGG
tipologia: Docu-fiction – durata min.: 60
nazione: USA
anno: 2013
Il film “Cruising” del 1980 con Al Pacino nel ruolo di un poliziotto che indagava sotto copertura per trovare un serial killer che agiva nei locali frequentati da gay, con scene in bar gay e leather, fu afflitto da molte cotroversie, e il suo regista obbligato dalla Motion Picture Association of America a tagliare 40 minuti di scene sessualmente esplicite. Questi 40 minuti tagliati non sono mai stati mostrati in pubblico. I registi James Franco e Travis Mathews si sono immaginati cosa potesse esserci in quella pellicola persa, mettendo in scena una specie di dietro le quinte del film. La cinepresa riprende un mix di uomini gay ed etero, incluso il simpatico Val Lauren nel ruolo che fu di Al Pacino. Quello che emerge è un ritratto delle dinamiche che portano i registi a sfidare la normalità, in una interazione tra celebrità e sperimentazione. Un’altra sfida è il dilemma affrontato da attori che lottano per conciliare chi sono con l’idea di esibirsi in un film con sessualità esplicite gay e sado-maso. Il risultato è un’esplorazione provocatoria dell’importanza della radicalità e trasgressione nella società e il valore di impegnarsi con le cose che ci spaventano.
Segue discussione col pubblico
 

GIOVEDI 28 NOVEMBRE

ore 19: presentazione del libro "Storie nascoste. Inchiesta sull’omosessualità in Africa" alla presenza dell’autrice Sabrina Avakian, della presidente del Pianeta Viola Manuela Fazia, della dottoressa Isabella Soi dell’Università di Cagliari; modera Valentina Lai;

ore 20: buffet nel foyer del teatro;

ore 20.30: proiezione del quarto cortometraggio in finale per il Premio del Pubblico 2013;

ore 21:00
   Call Me Kuchu di Katherine Fairfax Wright
  tendenza: GGG
tipologia: Documentario – durata min.: 90
nazione: USA / Uganda
anno: 2012
Il decreto anti-omosessualità che alcuni gruppi religiosi in Uganda stanno cercando di far passare, chiede l’incarcerazione per gli omosessuali giungendo, in “casi estremi”, anche la pena di morte. In uno stato in cui il 95% della popolazione accetta la criminalizzazione dell’omosessualità, un gruppo di attivisti queer si sta battendo per impedire che questo disegno di legge venga approvato.Questo film descrive la vita di David Katos, il primo attivista dichiaratamente gay dell’Uganda, e dei suoi colleghi. La sua è una vita costantemente pervasa dalla paura di subire un attacco, ma è caratterizzata anche da momenti di festa e felicità. Nel film ci sono anche i sermoni sarcastici e colmi d’odio dei fanatici cristiani, ma ci fa conoscere anche il vescovo Christopher Senyonjo, l’unico esponente del clero a porsi dalla parte della vessata comunità omosessuale, offrendo ai gay la sua protezione durante gli attacchi.Gli eventi prendono una piega tragica quando David Kato viene trovato morto nel suo letto in seguito a un pestaggio. Quando al funerale di Kato il parroco comincia a recitare un odioso sermone anti-gay causando molto frastuono, Senyonjo si fa avanti ancora una volta per dare a Kato una degna sepoltura e per sedare i tumulti della comunità.In modo cautamente aperto, questo film ritrae un ambiente particolarmente omofobico e denso di fanatismo cristiano, che comunque sta contribuendo a rinforzare la comunità LGTB dell’Uganda. (Berlinale, trad. G. Borghesi). Premiato come miglior doc ai Teddy Award 2012 con la seguente motivazione: “La giuria apprezza una storia attuale, intelligentemente e intensamente raccontata, onorando la vita e l’esemplare coraggio di un eroe di tuttii giorni mentre ci espone scioccanti violazioni dei diritti umani. Il suo messaggio è valido a livello globale ed è un invito all’azione.”
Segue discussione col pubblico
 

VENERDI 29 NOVEMBRE

ore 20.30: proiezione del quinto cortometraggio in finale per il Premio del Pubblico 2013;

ore 21:00
   Nessuno è perfetto (2013) di Fabiomassimo Lozzi
  tendenza: TTT
tipologia: Documentario – durata min.: 82
nazione: Italia
anno: 2013
Tra rifiuti importanti, percorsi a vuoto e tentativi vani ma divertenti di incontrare alcune personalità trans, Nessuno è Perfetto! Accumula le storie, i sogni, le confessioni, le gioie e le tragedie che raccontano i diversi modi di essere e vivere la sessualità trans nelle sue diverse accezioni e problematiche, con un occhio particolare per la condizione trans pre-Legge 164, attraverso quattro storie esemplari di gente comune ma non troppo: l’impiegata statale Giorgiana; l’estroso modista Marcello; la pescivendola Andreas e l’escort Daniela. L’attivista e performer Leila Pereira Daianis si aggiunge a questo quartetto, raccontando le sue esperienze di trans in una terra straniera. Gente comune che ha coraggiosamente attraversato anni difficili in cui i trans erano non solo degli anticonformisti, ma addirittura dei rivoluzionari, anche solo per avere il coraggio di vivere la propria vita come volevano loro. Nessuno è Perfetto!, attraverso le loro storie e i ritratti che Veneziani compone per ognuno di loro e che punteggiano questo percorso, racconta un’umanità spesso ignorata, ma straordinaria, perché queste protagoniste, come dice Veneziani stesso, “…hanno una grande poesia, la poesia della vita.”
Segue discussione col pubblico
 

SABATO 30 NOVEMBRE

ore 17: proiezione di una selezione di cortometraggi fuori concorso;

ore 18: Vladimir Luxuria e la presidente della Giuria Porpora Marcasciano incontrano il pubblico di USN|expo 2013, insieme a Anna Rosa Zedda della Commissione Pari Opportunità del Comune di Cagliari e presidente dell’associazione “Luna d’Oriente”; modera Michele Pipia;

ore 19:30: in occasione della settimana di iniziative contro la violenza sulle donne, Elisabetta Randaccio presenta il regista Giovanni Coda (insieme al Centro Antiviolenza “Donna Ceteris” e agli autori) e i trailer in anteprima delle sue due nuove opere: La donna di carta e It gets better; ore 20: buffet nel foyer del teatro;

ore 20.30: proiezione del sesto cortometraggio in finale per Premio del Pubblico 2013;

ore 21:00
   Facing Mirrors di Negar Azarbayjani
  tendenza: TTT
tipologia: Drammatico – durata min.: 102
nazione: Iran
anno: 2011
Primo film della regista iraniana Negar Azarbayjani e primo lungometraggio iraniano con protagonista un transessuale. Il film ci presenta due donne agli antipodi nella società iraniana, con cultura e valori differenti, una religiosa e povera, l’altra di famiglia benestante e di orientamento transgender, che lentamente troveranno modo di solidarizzare ed aiutarsi nel raggiungimento dei reciproci obiettivi. Una storia che evita qualsiasi stereotipo e che ha tutte le carte in regola per piacere sia al pubblico etero che gay. Adineh, o “Eddie” come preferisce farsi chiamare, sta aspettando con ansia il suo passaporto così da potersi recare in Germania dove potrà fare l’operazione di riassegnamento sessuale, da donna a uomo. Il motivo per cui non vuole farsi operare in Iran, dove questo tipo di operazione è curiosamente permessa (nonostante la forte omofobia di governo e polizia), sta nel fatto che il suo benestante padre è impaziente di farla sposare con un suo cugino. Sfuggita miracolosamente dalle sue grinfie, Eddie si sente obbligata a levarsi di torno e, proprio mentre sta per essere riacciuffata da un sicario prezzolato dal padre, si mette a fare l’autostop davanti ad una macchina. L’auto è in realtà un taxi clandestino guidato da Rana, una giovane donna tradizionalista il cui marito si trova in prigione e non può quindi sostenere la famiglia. Una donna alla guida di un’auto è ancora un tabù nella società classista iraniana, ma nonostante un po’ di paura, Rana accetta il passeggero (così lei crede) quando questo le offre il triplo della tariffa per portarlo al suo nascondiglio. Sulla macchina, quando Eddie si presenta come donna, nonostante l’abbigliamento, Rana si rassicura (una donna è meno pericolosa di un uomo), ma quando Eddie le racconta di essere un transessuale in attesa di operazione, Rana resta scioccata e va nel panico, finendo per cadere fuori dall’auto, ferendosi…
Segue discussione col pubblico
 

DOMENICA 1 DICEMBRE

ore 17: chiusura del Festival, con la proiezione del cortometraggio di animazione "Il mondo sopra la testa" di Peter Marcias, il collegamento con Bok-o-Bok Festival LGBT di San Pietroburgo, l’intervento della L.I.L.A. in occasione della Giornata mondiale per la Lotta all’Aids e con la consegna dei Premi Speciali, del Premio del Pubblico (500 €) e del Premio della Giuria al Miglior Cortometraggio 2013 (2.000 €); seguirà un piccolo buffet finale offerto dagli sponsor di USN|expo.


Condividi

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.