SOME PREFER CAKE 7ma EDIZIONE

Dal 18 al 22 settembre a Bologna si celebra la ricchezza del cinema lesbico con tanti ospiti e anteprime imperdibili

dal sito ufficiale del festival

I FILM VINCITORI DI SOME PREFER CAKE 2013

PREMIO GIURIA miglior lungometraggio narrativo: SOONGAVA – DANCE OF THE ORCHIDS
PREMIO GIURIA miglior documentario: CARTOGRAFIA DE LA SOLEDAD
PREMIO GIURIA miglior cortometraggio:PARDON! WHO, ME?

PREMIO DEL PUBBLICO lungometraggio narrativo: WHO’S AFRAID OF VAGINA WOLF?
PREMIO DEL PUBBLICO miglior documentario: THE LOVE PART OF THIS
PREMIO DEL PUBBLICO miglior cortometraggio: RE(L)AZIONI A CATENA (5a puntata in anteprima)

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È dedicata alle lesbiche resistenti, come le vittime dei crimini d’odio in Sudafrica, la settima edizione di Some Prefer Cake, il festival internazionale di cinema lesbico organizzato da Fuoricampo Lesbian Group con la direzione artistica di Luki Massa, che si svolge a Bologna dal 18 al 22 settembre.

Lesbiche resistenti, come le attiviste cinesi che reagiscono all’imposizione del silenzio con strategie creative di guerrilla festival e flash mob, raccontate nella carte blanche curata da Marie Vermeiren. Lesbiche resistenti che reagiscono anche ridendo, come le protagoniste dell’esilarante commedia Heterosexual Jill (2013), prima europea a Some Prefer Cake, o dell’ultimo film di Anna Margarita Albelo, con Guinevere Turner come protagonista, Who’s Afraid of Vagina Woolf (2013).

Some Prefer Cake cresce di un giorno e propone 51 film, 21 prime, di cui 8 europee, 3 mostre fotografiche, 2 presentazioni di libri, 1 spettacolo di danza, 1 performance teatrale, 1 concerto, incontri con autrici e tavole rotonde, 2 webserie italiane, l’official party, aperitivi con dj set in giardino e tanto altro ancora.

Tra le ospiti internazionali Cheryl Dunye, autrice cult della cinematografia lesbica, che negli anni ’90 ha dato voce al bisogno di rappresentazione delle lesbiche afroamericane, a cui sarà dedicata una retrospettiva, le registe Anna Margarita Albelo e Beth Nelsen, la direttrice del festival belga Elles Tournent Marie Vermeiren, e, direttamente dal Festival di Cannes, la performer e attrice franco-inglese Aurélie Lemanceau, interprete del ruolo di Sabine ne La Vie d’Adèle, il film vincitore dell’edizione 2013 del prestigioso festival cinematografico. Suo lo sguardo fiero e intenso protagonista del visual 2013. Aumenta anche la produzione italiana con la proiezione di 1 documentario, 5 cortometraggi, di cui una prima assoluta, e 2 webserie.

LA RETROSPETTIVA CHERYL DUNYE

Nata in Liberia, Cheryl Dunye vive a Oakland e insegna Diversity Studies e Visual Critical Studies presso il California College of Arts.
La sua produzione ha da sempre per oggetto questioni di genere, sesso e razza ed e? caratterizzata da uno stile estremamente peculiare, un misto creativo e divertente, “confessionale”, tra lo stile narrativo e quello documentario.
In selezione alla Berlinale per la prima volta nel 1995 con Greetings From Africa, vince il Teddy Award nel 1996 con The Watermelon Woman, suo lungometraggio di esordio, primo lungometraggio diretto da una lesbica afroamericana. “Impertinente, audace, insidiosamente intelligente” (The Boston Phoenix), il film (re)inventa una storia per contrastare l’invisibilita? Delle donne nere all’inizio di Hollywood e delle lesbiche nere in generale. I suoi film piu? Recenti sono The Owls (2010), progetto collettivo di The Parliament Film Collective, gruppo di artisti e artiste lesbiche e queer, e Mommy is Coming (2012).
Tra i suoi altri film: Stranger Inside (2001) e My Baby’s Daddy (2004).

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Saranno inoltre ospiti di SPC 2013: Ipek Efe, Berna Küçülmez (Turchia), Tatiana Sanches (Brasile), Kaltès (Berlino), Maura Chiulli,Cristina Demaria, BADhOLE, Anna Pramstrahler, Emanuela Giampaoli, Laura Cossignani, Gloria Fenzi, Elena Biagini, Nadia Pizzuti, Geraldine Ottier, Lady Maru, Floriana Buonomo, Tania Varroni, Barbara Spinelli, Federica Fabbiani, Regula Wagner, Chiara Rap, Tatiana Sanches, Francesca Clementoni, Cristina Karadole, Frog_ette, Barbara Romagnoli, Claudia Mauti, Enrica Tullio, Chiara Rossini, Lisa Riccardi, Anna Scattigno, Paola Guazzo, Lucideddu, Ambra Berni Canani (Italia)

Durante il festival saranno presentati l’e-book Visioni lesbiche di Federica Fabbiani (venerdì 20 h. 19 esterno cinema Giardini Lorusso) e il libro Virginia Woolf. Ho comprato la mia libertà di Alessia Ballini (domenica 22 h. 14 esterno cinema Giardini Lorusso), mentre domenica mattina alle 10.30 nella Sala Berti del Cinema Nosadella si svolgerà la tavola rotonda “Emergenza, raptus e delitto passionale” dedicata al modo in cui i media costruiscono la percezione collettiva del fenomeno del femminicidio in Italia.

Oltre al premio del pubblico, anche quest’anno il festival si avvale di una giuria di qualità, che assegnerà il premio ai migliori film nelle categorie documentario, fiction e cortometraggio. Ne fanno parte Marie Vermeiren, Emanuela Giampaoli, Francesca Clementoni, Cristina Demaria, Claudia Mauti, Nadia Pizzuti.

Dalla presentazione del Festival, scritta da Luki Massa e Marta Bencich:

Se non è scomoda non è la nostra rivoluzione 😉

Some Prefer Cake anche quest’anno prende corpo in uno sguardo lesbico fiero e intenso: Aurélie Lemanceau, attrice e performer franco-inglese testimonial di questa edizione.
L’anno scorso il racconto e le opere di Zanele Muholi ci hanno fatto approfondire il tema dei crimini d’odio verso le lesbiche nere sudafricane e proprio a loro dedichiamo questa edizione del festival.
Quest’anno la Carte Blanche dedicata alla Cina, curata da Marie Vermeiren, ci offre un altro scorcio su un mondo di lesbiche che resistono, con inventiva ed entusiasmo, con strategie di guerrilla festival e flash mob, all’imposizione del silenzio. Lesbiche, gay e trans infatti sono scomodi quando sono visibili, quando producono e promuovono cultura diversa, quando invece che richiedere di essere un soggetto integrato ed emulare la normalità affermano la propria differenza, si raccontano e così facendo (ri)costruiscono la propria storia.
In questo contesto significativa è la retrospettiva di quest’anno, che vede nostra ospite Cheryl Dunye, autrice cult della cinematografia lesbica, che negli anni ’90 ha dato voce al bisogno di rappresentazione delle lesbiche afroamericane, mixando in maniera creativa lo stile narrativo e quello documentario. E come sempre SPC allarga il suo sguardo alle tematiche di genere. Anche i milioni di vedove di cui ci parla Cartografía de la soledad , infatti, sono scomode.
In particolare, in quanto donne sole, sono scomode se resistono, se prendono consapevolezza di sé e sfidano il sistema che le vuole fuori dalla società, senza un significato perché senza un uomo.
Some Prefer Cake fa la sua parte per dare voce e visibilità alla nostra cultura, con la strategia dell’arricchimento e della crescita: 5 giorni intensi e tutti nostri, con 51 film, 21 prime, di cui 8 europee, 3 mostre fotografiche, 2 presentazioni di libri, 1 spettacolo di danza, 1 performance teatrale, 1 concerto, incontri con autrici e tavole rotonde, 2 webserie italiane, l’official party, aperitivi in giardino e tanto altro ancora.
E ricordiamoci sempre che per fortuna le lesbiche resistono anche ridendo: Heterosexual Jill e Who’s Afraid of Vagina Wolf? Sono due commedie esilaranti che ce lo dimostreranno. Evviva!

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Potete consultare tutto il programma del festival sul sito http://www.someprefercakefestival.com
Sul sito trovate anche info su dove dormire, i luoghi del festival, ecc.

Due le location del festival: Nuovo Cinema Nosadella, via dello Scalo 21, sede di tutte le proiezioni e della premiazione, e Senza Filtro – Centro per lo smistamento delle arti differenti, via Stalingrado 59, che mercoledì 18 ospiterà il pre-festival e sabato 21 l’Official SPC Party ElectroWomenNights. Https://www.facebook.com/events/369608993169059/

Appuntamento Pre-festival mercoledì 18 settembre con aperitivo, inaugurazione mostre, proiezioni e il live del gruppo Kalweit and the Spokes, presso Senza Filtro.
Https://www.facebook.com/events/517867478290105/?fref=ts

Appuntamento Inaugurazione festival giovedì 19 settembre al Nuovo Cinema Nosadella con le proiezioni alle 16 ore 19 aperitivo,
ore 20 INAUGURAZIONE FESTIVAL seguono spettacoli e film.

Evento facebook: https://www.facebook.com/events/517867478290105/?fref=ts

TUTTI I LUNGOMETRAGGI DI FICTION PRESENTATI:

2013/09/19 ore 20:30
   Heterosexual Jill di Michelle Ehlen
  tendenza: LLL
tipologia: Commedia – durata min.: 80
nazione: USA
anno: 2013
Heterosexual Jill, commedia romantico satirica sequel di Butch Jamie (2007), impiega intelligentemente commedia queer e arguzia per esaminare e scardinare stereotipi. Mentre Butch Jamie fatica a trovare l’ispirazione nel suo ruolo di protagonista nel “miglior finto documentario su dei gatti-attori che il mondo abbia mai visto”, non l’aiuta il fatto che una delle sue ex, Lola, lavori anche lei sul set, prendendosi cura dei gatti-attori. A questo aggiungiamo Jill, l’ex fidanzata incredibilmente nevrotica, che nonostante frequenti assiduamente gli incontri per “ex-lesbiche” continua ad avere un blocco sul suo cammino verso l’eterosessualità. Jill, su suggerimento del gruppo di “ex-lesbiche”, decide di rintracciare Jamie per dimostrare a se stessa di non essere più attratta da lei. Quando Jamie acconsente alle intenzioni strampalate di Jill cominciano i guai… (Some Prefer cake)
prima europea
 

2013/09/20 ore 20:30
   Jack and Diane di Bradley Rust Gray
  tendenza: LLL
tipologia: Drammatico – durata min.: 110
nazione: USA
anno: 2011
Jack e Diane, due ragazze adolescenti, s’incontrano a New York e trascorrono la notte baciandosi appassionatamente. L’innocente fascino di Diane inizia presto ad aprire il coriaceo cuore di Jack. Ma quando Jack scopre che Diane lascerà il paese tra una settimana, cerca in tutti i modi di allontanarsi da lei. Diane, disperata, cerca di tenere vivo il loro amore, nascondendo il segreto che questo suo nuovo desiderio sessuale le procura … Il regista Gray ha detto che il suo obiettivo è stato quello di “studiare attentamente cosa succede quando due giovani persone s’innamorano per la prima volta. Voglio mostrare quest’amore attraverso l’analisi dei caratteri delle protagoniste… Dice il regista: “Quando Diane scopre il suo amore è subito disperata dall’idea che non possa essere ricambiato e non riesce a trovare le parole per dire come si sente. La sua testa impazzisce, entra nel panico e si trasforma in una terrificante e violenta creatura. Questa creatura, sebbene grottesca, diventa per Diane l’unico modo per dire: Ti amo così tanto che vorrei mangiarti per averti dentro di me per sempre… In realtà questo non è un film horror, anche se è cruento. C’è un risveglio dei sensi, poi una perdita di controllo, proprio da parte del personaggio apparentemente più naif e fragile, Diane. Non c’è un ‘mostro’ che viene dall’esterno: la creatura è ciò che siamo, una rappresentazione dell’amore”. Film presentato in anteprima al Tribeca Film Festival e in concorso al Festival di Locarno 2012.
 

2013/09/20 ore 22:30
   Soongava – Dance of the Orchids di Subarna Thapa
  tendenza: LLL
tipologia: Drammatico – durata min.: 85
nazione: Nepal
anno: 2012
La 22enne Diya (Deeya Maskey) frequenta la scuola del balletto tradizionale nepalese, dove conosce l’allieva Kiran (Saugat Malla), con la quale nasce una grande amicizia che ben presto si trasforma in qualcosa di più. L’accettazione di questo nuovo sentimento non è cosa facile per Diya, ancora confusa da un’ambiente ed una famiglia molto tradizionalisti, che concepiscono solamente un’unione eterosessuale, tanto da avere già scelto il futuro sposo della giovane. Ma l’unione tra le due ragazze è sempre più forte e quando si avvicina la data delle nozze, Diya e Kiran, decidono di venire allo scoperto, dichiarano il loro amore ai rispettivi genitori e al futuro sposo, abbandonano le famiglie originarie e vanno a vivere insieme il loro amore. Sarebbe la fine di una bella fiaba ma invece è l’inizio del loro tormento, con le famiglie e la società che si coalizzano contro di loro, buttandogli addosso tutto il loro disprezzo. Diya perde il suo lavoro come insegnante di danza, la madre tenta di farla curare da un medico per questa ‘malattia’ e anche Kiran deve combattere contro una famiglia che si sente disonorata, compreso il fratello al quale era sempre stata molto legata… Bravissime le due protagoniste, anche se, con una sceneggiatura pù articolata, avrrebbero potuto esprimersi più profondamente.
prima italiana
 

2013/09/21 ore 12:00
   Facing Mirrors di Negar Azarbayjani
  tendenza: TTT
tipologia: Drammatico – durata min.: 102
nazione: Iran
anno: 2011
Primo film della regista iraniana Negar Azarbayjani e primo lungometraggio iraniano con protagonista un transessuale. Il film ci presenta due donne agli antipodi nella società iraniana, con cultura e valori differenti, una religiosa e povera, l’altra di famiglia benestante e di orientamento transgender, che lentamente troveranno modo di solidarizzare ed aiutarsi nel raggiungimento dei reciproci obiettivi. Una storia che evita qualsiasi stereotipo e che ha tutte le carte in regola per piacere sia al pubblico etero che gay. Adineh, o “Eddie” come preferisce farsi chiamare, sta aspettando con ansia il suo passaporto così da potersi recare in Germania dove potrà fare l’operazione di riassegnamento sessuale, da donna a uomo. Il motivo per cui non vuole farsi operare in Iran, dove questo tipo di operazione è curiosamente permessa (nonostante la forte omofobia di governo e polizia), sta nel fatto che il suo benestante padre è impaziente di farla sposare con un suo cugino. Sfuggita miracolosamente dalle sue grinfie, Eddie si sente obbligata a levarsi di torno e, proprio mentre sta per essere riacciuffata da un sicario prezzolato dal padre, si mette a fare l’autostop davanti ad una macchina. L’auto è in realtà un taxi clandestino guidato da Rana, una giovane donna tradizionalista il cui marito si trova in prigione e non può quindi sostenere la famiglia. Una donna alla guida di un’auto è ancora un tabù nella società classista iraniana, ma nonostante un po’ di paura, Rana accetta il passeggero (così lei crede) quando questo le offre il triplo della tariffa per portarlo al suo nascondiglio. Sulla macchina, quando Eddie si presenta come donna, nonostante l’abbigliamento, Rana si rassicura (una donna è meno pericolosa di un uomo), ma quando Eddie le racconta di essere un transessuale in attesa di operazione, Rana resta scioccata e va nel panico, finendo per cadere fuori dall’auto, ferendosi…
fuori concorso
 

2013/09/21 ore 18:00
   Watermelon Woman, The di Cheryl Dunye
  tendenza: LLL
tipologia: Drammatico – durata min.: 90
nazione: USA
anno: 1996
Ambientato a Philadelphia, il film racconta la storia di Cheryl, una ventenne lesbica nera inpegnata a fare un documentario su Fae Richards, una bellissima e sfuggente attrice nera degli anni ’30, conosciuta come The Watermelon Woman (La donna anguria). Mentre sta scoperchiando i segreti della vita di Fae, Cheryl entra in uno sconvolgimento totale della sua vita personale. La sua storia d’amore con Diana, una bellissima donna bianca, e i suoi rapporti con la comunità gay e nera, vengono criticati con pungente ironia da Tamara, la sua migliore amica. Nel frattempo ogni risposta che riesce a trovare sulla vita di Fae genera altre infinite domande… Secondo la regista Cheryl Dunye, molto del carattere della protagonista, da lei stessa interpretata, deriva dalla sua stessa esperienza, mentre molto di quanto riferito sull’attrice Fae Richards è inventato: “The Watermelon Woman è nato per la reale mancanza di qualsiasi informazione sulle donne lesbiche e afroamericane. Per questo ho dovuto inventare molto”.
fuori concorso
 

2013/09/21 ore 20:30
   She: Their Love Story di Sranya Noithai
  tendenza: LLL
tipologia: – durata min.:
nazione: Thailandia
anno: 2012
Divertente e dolce commedia tailandese che racconta due storie d’amore parallele: Da e Bee e Bua e June.Bua e` una donna d’affari di successo, che fino a ieri ha vissuto una vita “perfetta”, con marito e figlia. Quando abbandona la famiglia per un motivo misterioso, entra all’improvviso nella sua vita June, giovanissima e indipendente fotografa, portando un’intensa passione inaspettata. Da e` una giovane giornalista molto testarda e molto femme che deve scrivere un articolo sulle lesbiche a Bangkok. Convince Bee, l’affascinante tomboy vicina di casa, ad essere il suo oggetto di ricerca. Le due non potrebbero essere piu` diverse, ma proprio per questo l’esperimento sembra funzionare… (Some Prefer Cake)
prima italiana
 

2013/09/21 ore 22:30
   Who’s Afraid of Vagina Wolf? di Anna Margarita Albelo
  tendenza: LLL
tipologia: Commedia – durata min.: 83
nazione: USA
anno: 2013
Anche per Anna sono arrivati i fatidici 40. Appena compiuti, dopo una lunga riflessione, pensa che sia tempo di correggere la rotta. Vive nel retro del capannone di una sua amica; la sua carriera come regista non ha reso granchè e, quello che è ancora più difficile da digerire, sono trascorsi ben dieci anni dal suo ultimo fidanzamento. Una vita non gratificante, che sembrava affascinante ed avventurosa quando aveva vent’anni, ora, arrivata alla mezza età, sembra disperata e terribile. Una volta era la regina della notte, ammirata esponente del jet set. La maggior parte delle persone riescono a risolversi prima di arrivare ai 40. Anna non c’è riuscita. Questo è il motivo per cui è ora che le cose cambino. Bisogna escogitare un piano perchè i sogni inizino a diventare realtà: fare un film e conquistare l’attrice protagonista, Katia, un prodigio appena uscita dalla scuola artistica. Prendendo in prestito la trama del suo film preferito, “Chi ha paura di Virgina Woolf?”, assume la sua amica Penelope (ex sceneggiatrice diventata attrice) e Chloe (una ex modella-bambina appassionata di moda e recitazione) inizia la produzione del suo primo lungometraggio che intitola “Chi ha paura di Vagina Wolf?”. Ma, come per tutte le grandi imprese, gli ostacoli da superare non sono pochi. Anzitutto servono i soldi. Secondo, deve rinunciare al ruolo di coprotagonista e antagonista di Katia se vuole che la tanto ammirata Penelope accetti la parte. Terzo, sua madre cubana non è mai stata entusiasta che girasse film lesbici, tanto meno del fatto che sia lesbica. Ma Anna è decisa e persiste. La sua ossessiva cotta per Katia è paralizzata dalla paura dell’intimità, del rifiuto e dalla sua stessa omofobia interiorizzata. Julia, la direttrice della fotografia, sostiene Anna in tutte le sue battaglie, anche perchè segretamente innamorata di lei. Finalmente Anna, superando le sue paure, chiede a Katia un appuntamento, ottenendo però un sommario rifiuto. Per Anna è l’inizio della catastrofe. Julia intanto fa del suo meglio per sollevare lo spirito di Anna, che continua a vedre le cose “come dovrebbero essere” anzichè “come sono”, rendendola cieca all’affetto di Julia. Le cose peggiorano per Anna quando la sua amica Penelope inizia una storia con Katia. Quando Katia chiede spiegazioni ad Anna per i suoi comportamenti si arriva persino alle botte. Katia, la troupe e persino la devota Julia ne hanno abbastanza e lasciano Anna sola, senza amici, con un film a metà ed un avviso di sfratto dal capannone. Anna si trova nel più profondo abisso. Arriverà inaspettato l’aiuto della madre e, dopo molte novità, sia interiori che esteriori, Anna scoprirà che anche i quaranta potrebbere essere il paradiso. Delicata e divertente commedia dark, vincitrice del premio del pubblico al festival gay di Philadelphia, che mette in primo piano, utilizzando probabilmente riflessioni autobiografiche, il problema di armonizzare il lavoro con la vita privata, di passare dai sogni alla realtà, di non rinunciare alla conquista della felicità, anche se questo significa perdere 10 chili e soprattutto aprire gli occhi per capire quello che veramente vuoi e chi ti sia veramente vicino.
prima italiana
 

2013/09/22 ore 18:00
   Mapa Para Conversar di Fernández Constanza
  tendenza: LLL
tipologia: Drammatico – durata min.: 81
nazione: Cile
anno: 2012
I protagonisti principali del film, che potremmo definire un dramma esistenziale, sono Roberta, una donna adulta madre di un figlio di sei anni, Javiera, la sua amante, una bella donna che lavora nel porno, e Ana, la madre di Roberta. Roberta aveva fatto il suo coming out con la madre quando il rapporto con Javiera era ai suoi massimi livelli. Ana, la madre, è una donna apparentemente conservatrice, con un distacco generazionale, le cui reazioni sono però più improntate a ‘quello che gli altri possono pensare’ che a specifiche convinzioni personali o morali. Roberta, incoraggiata dal suo atteggiamento, decide di approfondire i legami con queste persone che ama invitando madre e amante in una gita insieme in barca della durata di un’intera giornata. Gettata l’ancora inizia un difficile ma a volte divertente confronto tra questi tre personaggi. Con l’obiettivo di conoscere gli altri per quello che sono veramente o almeno per quello che vogliono far intendere d’essere.Il film, nelle intenzioni della regista, vuole essere un dramma caratteriale con inconsce e involontarie scene umoristiche. I personaggi parlano di se stessi e pretendono di conoscere gli altri, cercano di avere una spiegazione per tutto ma finiscono con l’imparare che voler avere tutto chiaro può rendere la vita più interessante ma non necessariamente più facile da vivere. In altre parole, la regista, che per raccontare questa storia è partita da un fatto realmente accadutole, vuole dirci che: “le persone impegnate a trovare risposte alle domande esistenziali, possono prendere decisioni in grado di cambiare il corso della loro vita, ma spesso non siaccorgono che semplici e banali fatti quitidiani possono vanificare tutti i loro sforzi.
 

2013/09/22 ore 20:30
   Owls, The di Cheryl Dunye
  tendenza: LLL
tipologia: Thriller – durata min.: 66
nazione: USA
anno: 2010
Dieci anni prima ‘The Screech’ era la più forte band lesbica in circolazione. Iris e Lily erano le vocaliste leader, MJ la produttrice, e Carol andava sempre in viaggio con loro. Ma i giorni dei grandi sogni e delle notti selvagge sono ormai solo un ricordo. La sexy Iris oggi beve un po’ troppo e fantastica su un ritorno al passato che non si materializza mai. Iris e MJ si sono separate anni fa, ma si frequentano ancora. Carol e Lily sono così annoiate della loro relazione che sembrano incapaci di qualsiasi decisione, eccetto forse di fare un bimbo insieme. A questo punto la giovane Cricket entra in questo triangolo delle Bermuda di rozzi desideri, delusioni, rabbia e noia. Questa intrigante 25enne stava cercando dei guai e finalmente li ha trovati. Dopo una festa in piscina stracolma di cocaina e alcool, Iris si trova nel grembo di Cricket. Questo provoca MJ – alla quale Iris era stata così spesso infedele – che va su tutte le furie. Una discussione tra le due si trasforma presto in una violenta lotta durante la quale Cricket è ferita a morte. Le ragazze decidono di tralasciare le loro divergenze, si mettono d’accordo e si sbarazzano del cadavere. Questa complicità crea tra loro un forte legame. Ma poi, un anno più tardi, il misterioso Skye si presenta alla porta di Lily e Carol. La vendetta è il suo scopo e la seduzione la sua strategia… La regista e i produttori del film hanno invitato un gruppo di artisti gay e lesbiche per collaborare al progetto del film.
fuori concorso
 


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