I FILM GAY AL FESTIVAL DI CANNES 2012

Selezionati dalla terza edizione della Queer Palm che premia il milgior film con riferimenti LGBT tra tutti quelli presentati nelle varie sezioni.

Vedi sito originale della Queer Palm
Vedi sito ufficiale del Festival di Cannes


La locandina della terza edizione della Queer palm

Parte oggi il festival del cinema di Cannes 2012, un’edizione ricca dei nomi più prestigiosi del cinema mondiale (Anderson, Cronenberg, Vinterberg, Haneke, Kiarostami, Loach, Resnais, ecc), che ha come presidente di Giuria il regista italiano più amato dai francesi, Nanni Moretti, e in concorso un unico film italiano, “Reality” di Matteo Garrone.
Per la terza volta viene organizzato il premio della Queer Palm, dedicato ai film con riferimenti LGBT presenti in tutte le sezioni dell Festival. Ricordiamo che la prima edizione, 2010, premiò “Kaboom” di Gregg Araki (vedibile sul sito www.ownair.it), e nel 2011, “Beauty” di Oliver Hermanus, appena visto al Togay 2012.
Come novità della Queer Palm 2012 abbiamo l’assegnazione di un premio anche per il settore cortometraggi.
La Giuria, che ha quest’anno come presidente l’attrice e produttrice Julie Gayet (interprete di film gay come “La confusione dei generi”, “Perchè no?”), è composta inoltre da Sam Ashby, Jim Dobson, Sarah Neal, Frédéric Niolle e Moira Sullivan. I premi verranno assegnati il 26 maggio 2012.

L’organizzazione del Premio Queer Palm ha selezionato alcuni titoli candidati al premio, che elenchiamo qui sotto, senza però escludere altri film che la Giuria potrebbe individuare. Ci meraviglia che non sia stato preso in considerazione, “On the Road” di Walter Salles, tratto dall’omonimo libro di Kerouac, forse il film più atteso del Festival, che dovrebbe avere personaggi gay o bisex.

Tra i titoli selezionati spiccano Holy Motors di Léos Carax ispirato al romanzo ‘Pierre o delle ambiguità’ di Herman Melville, Hors les murs di David Lambert con una intensa e appassionante storia d’amore gay, il documentario Les Invisibles di Sébastien Lifshitz che ci racconta del coraggio di vivere alla luce del sole l’omosessualità in anni in cui era totalmente osteggiata dalla società, Laurence Anyways del precoce genietto Xavier Dolan, ormai al suo terzo film, con un intrigante racconto transgender, The We and the I di Michel Gondry sul difficile momento di un gruppo di studenti in viaggio sul bus che li porta a casa alla fine dell’anno scolastico.

I LUNGOMETRAGGI SELEZIONATI PER LA QUEER PALM 2012

Ai To Makoto di Takashi Miike (Japon)
Sezione: Séance de Minuit

Film musicale che racconta le imprese del teppista Makoto che dopo uno scontro con la polizia viene cacciato dalla scuola superiore di Aobadai e trasferito alla Hanazono High School, famosa per essere frequentata da bande di teppisti. Qui trova facile inserirsi sulla scena delle gang ed è accolto bene anche da Yuki, la regina della scuola. Ai è una ragazza appartenente ad una famiglia benestante, che i genitori, trasferiscono alla scuola di Hanazono nella speranza che possa fortificare il suo carattere. Un giorno Ai si trova davanti a Makoto e scorge sulla sua fronte la cicatrice che involontariamente lei gli procurò durante una vacanza invernale quando erano giovanissimi. Ai crede che il cattivo comportamento di Makoto sia dovuto anche a quello sfregio così visibile, e si sente responsabile delle sue azioni. Decide quindi di aiutarlo e segretamente manovra per farlo riammettere alla Aobadai. Ma i suoi favori e le sue attenzioni non sono affatto gradite da Makoto, che anzi si comporta sempre peggio. Yukyi intanto si accorge dell’interesse di Ai per il ragazzo e decide di trascinare Makoto in una battaglia prendendo Ai come ostaggio. Riuscirà Makoto a salvare la vita di Ai e a vincere la battaglia?… Il film viene selezionato per la Queer Palm di Cannes 2012 in base al fatto che trasgredisce agli abituali codici di genere. Forse un po’ poco.


Augustine di Alice Winocour (France)
Sezione: Settimana della Critica

Siamo a Parigi nell’inverno del 1885. Augustine ha 17 anni e si trova ricoverata all’ospedale della Pietà Salpêtrière, dove il professor Charcot, luminare di fama mondiale, sta studiando una malattia misteriosa: l’isteria. Augustine diventa la sua cavia preferita, la sua ispiratrice, la star delle sue dimostrazioni d’ipnosi. Da oggetto degli studi diventa poco a poco l’oggetto dei suoi desideri, ma…


Holy Motors di Léos Carax (France)
Sezione: in concorso

Carax, definito dalla connazionale Caroline Deruas “il più grande poeta punk del cinema francese”, torna a dirigere un lungometraggio a ben tredici anni dal controverso Pola X, già in concorso per la Palma d’Oro nel 1999 e incentrato sul romanzo Pierre o delle ambiguità di Herman Melville. Ambientato in una Parigi dai tratti futuristici- dove, tanto per dirne una, gli indirizzi web hanno sostituito le date di nascita sulle iscrizioni tombali!- Holy Motors mostra 24 ore della vita di DL, protagonista anonimo e polimorfo. Continuamente scisso in ruoli diversi, a volte è un uomo, a volte una donna, a volte è giovane, spesso è vecchio quasi fino alla morte, a volte è povero, a volte è ricco, DL è “l’uno, nessuno, centomila” che fa da perno a una girandola di relazioni e di vite parallele… Il film si inserisce perfettamente nella poetica del regista confermandone l’attenzione per lo smarrimento dell’uomo contemporaneo, l’inconsistenza delle sue relazioni e il potere delle sue reveries, oltre a riflettere sul linguaggio cinematografico attraverso una miscela di generi differenti. (Lisa Cecconi , indie-eye.it)


Hors les murs di David Lambert (Belgique/ Belgium-Canada-France)
Sezione: Settimana della Critica

Paulo, un giovane pianista, incontra Ilir, un bassista di origine albanese. Immediatamente, è amore a prima vista. La fidanzata Anka si sente oltraggiata e mette Paulo sulla strada. Nonostante i dubbi di Ilir, Paulo si trasferisce a casa sua. Un giorno , appena dopo che Paulo aveva giurato a Ilir di amarlo per tutta la vita, Ilir sparisce improvvisamente dalla città. Qualche giorno dopo, Paulo scopre che Ilir è finito in prigione. I due uomini si ritrovano ed iniziano una appassionante storia d’amore…


Les Invisibles di Sébastien Lifshitz (France)
Sezione: Séance spéciale

Sébastien Lifshitz, regista di acclamati film gay (Plein Sud, Les Corps Ouverts, Presque Rien) ritorna al documentario con quest’opera che affronta le problematiche degli omosessuali anziani. Ci vengono presentati uomini e donne, nati tra le due guerre, che non hanno niente in comune tranne il fatto d’essere omosessuali e di aver scelto di vivere la loro identità alla luce del sole, in un’epoca in cui la società li respingeva. Sono amati, combattuti, desiderati, fanno l’amore. Oggi ci raccontano la loro avventurosa e pericolosa vita, condotto con l’unico obiettivo di voler essere considerati come chiunque altro, sempre alla ricerca di una libertà che dovevano ogni volta inventarsi. Senza paura di niente e di nessuno…


Laurence Anyways di Xavier Dolan (Canada)
Sezione: Un Certain Regard

Siamo a Montreal, nel 1989. All’età di 35 anni, Laurence Alia, professore di letteratura alla scuola professionale, annuncia alla sua compagna Fred che vuole condurre il resto della sua vita come donna, la donna che si è sempre sentito di essere. Fred fatica ad accettare questo cambiamento, ma decide ugualmente di restargli accanto per il grande amore che gli porta. Al lavoro, nella vita quotidiana, vicino a sua madre, il cambiamento di Laurence è abbastanza facile, finalmente si sente nella sua vera identità. Ma la situazione diventa ogni giorno più insostenibile per Fred, ormai disperata. Si lasciano. Molti anni più tradi Laurence la reincontra a Trois-Rivières, sposata e madre di famiglia. Sarà ancora vivo il grande amore che li aveva uniti?


Mystery di Lou Ye (Cina)
Sezione: Un Certain Regard

Matrimonio e adulterio, doppia vita, assassinio, incidente… Un grande mistero aleggia nel nuovo film del regista di “Spring Fever”. Un thriller con una gran quantità di segreti e ambiguità.


Noor di Çagla Zencirci e Guillaume Giovanetti (France)
Sezione: Acid selection

Noor vuole essere un uomo. Non vuole più appartenere ai Khusras, la comunità transgender pakistana. Ha definitivamente girato pagina e abbandonato la storia d’amore che ha avuto con uno di loro.Adesso ha un lavoro da uomo in un’officina di decorazioni di camion, e sa chiaramente quello che vuole: avere una barba, dei baffi e trovare una donna che sappia accettarlo per quello che è. Il vecchio saggio Maestro Baba, gli indica il cammino. A iniziare dal lago sacro, frequentato durante le feste, dove le preghiere vengono esaudite. Ma il percorso e lungo e pericoloso… Un film che oltre alla ricerca dell’identità, affronta il problema della ricerca dell’altro. Come dice Baba: “Io non considero nient’altro che il tempo passato insieme a mia moglie e quello che ancora ci rimane da vivere insieme”. Un film onirico e realista, pieno di momenti semplici ed essenziali che toccano nel profondo. La magia esiste. Anche la libertà. In questo film danzano insieme.


Peddlers di Vasan Bala (India)
Sezione: Settimana della Critica

Mumbai: una città fantasma popolata da milioni di persone. Un funzionario del servizio segreto che vive nella menzogna, un immigrato del Bangladesh che sta compiendo una missione, un ragazzo che ha perso il senso della ribellione. Tutti sembrano vagare senza meta. Si incontrano, si scontrano. Alcuni incontri avranno conseguenze, altri no. Imperterrita, la città continuerà a vibrare… Un film sull’incapacità di accogliere ed accettare l’amore nella vita


Rengaine (Hold Back) di Rachid Djaïdani (France)
Sezione: Quinzaine des Réalisateurs

Parigi, oggigiorno. Dorcy, un giovane nero di fede cristiana, vuole sposare Sabrina, una giovane nordafricana. Sarebbe una cosa semplice se non fosse che Sabrina ha 40 fratelli e che è ancora un tabù per le due comunità, il matrimonio tra un nero e un’araba. Slimane, il fratello più anziano, è il fedele guardiano delle tradizioni e si oppone in tutti i modi al matrimonio…


The We and the I di Michel Gondry (USA)
Sezione: Quinzaine des Réalisateurs

Il film racconta la credibile, a volte terribile ma anche comica storia del ritorno a casa, di un autobus pieno di un gruppo di giovani studenti delle superiori che hanno finito l’anno scolastico in una scuola del Bronx. Man mano che l’autobus si svuota veniamo a conoscere le storie di bullismo, di amori improvvisi, di sopraffazioni, di lotte segrete, di sentimenti intimi e nascosti, che pervadono le vite di questi adolescenti che si stanno affacciando alla vita adulta. Amori, conflitti, disperazioni e speranze ci rivelano come la vita comunitaria possa trasformare le persone, persone che grazie alla loro giovinezza sono ancora del tutto spontanee, sono quello che sono, nel bene e nel male, senza mediazioni. Un piccolo film indipendente diretto da Michel Gondry (Eternal Sunshine of the Spotless Mind, The Green Hornet) con un cast completamente sconosciuto.


CORTOMETRAGGI SELEZIONATI PER LA QUEER PALM

Gasp, Eicke Bettinga, Germany (G)
Ce n’est pas un film de cow-boys, Benjamin Parent, France
O Duplo, Juliana Rojas, Brazil
Yeguas y Cotorras , Natalia Garagiola, Argentina

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