Dal sito ufficiale del Festival GENDER BENDER
In arrivo da sabato 29 ottobre la nona edizione di Gender Bender, il primo festival gay interdisciplinare italiano. Da sempre si caratterizza per offrire al pubblico italiano le ultime opere in campo cinematografico, teatrale, e artistico sulle tematiche del corpo, delle identità di genere e di orientamento sessuale. Il logo di questa edizione, dal titolo “La Traviata Norma”, vuole omaggiare i 150 anni dell’unità d’Italia, identificandola con una “Donna di Mondo, un’Italia pensosa che getta uno sguardo incerto al nuovo che avanza“, e che ” omaggia le oltraggiose e stoiche eroine del melodramma – e l’omonimo spettacolo messo in scena 35 anni fa dal teorico della liberazione gay Mario Mieli – per trovare una chiave di lettura dell’Italia di oggi, un Paese continuamente in bilico tra melodramma di accatto e figure illuminate.” Daniele Del Pozzo, direttore e fondatore del festival, così conclude la presentazione di questa edizione: “Il programma di quest’anno è una serie di appunti di viaggio raccolti – con sguardo lucido – da artisti che sanno adottare un punto di vista libero e spregiudicato su un Belpaese in ritirata verso i lidi sicuri del consenso, cercando di capirlo e, forse, di riprenderne la fuga. Gender Bender è La Traviata Norma, perché a volte solo traviando vecchie regole e stanche consuetudini è possibile trovare un nuovo slancio e delle risposte inattese.”
Delle sei sezioni che compongono il ricco programma di questa edizione: arti visive, arti performative, conversazioni, music & party, cinema e soggettiva, vogliamo richiamare l’attenzione sulle ultime due, cinema e soggettiva, dedicate in gran parte al mondo del cinema, con diverse anteprime nazionali.
Grande rilievo viene dato al personaggio di François Sagat, con tre ritratti a tutto tondo sulla superstar del cinema porno gay: attore sensibile di film d’autore (Homme Au Bain, di Christophe Honoré), modello fotografico per Bruce LaBruce e protagonista sorprendente di un documentario sulla sua vita.
Il 4 novembre alle ore 18.00, presso il Cassero (via don Minzoni 18, Bologna) il regista Bruce LaBruce presenta il libro “BrucExploitation“, monografia dell’artista curata da Cosimo santoro e Giuseppe Savoca e prodotta da Atlantide Entertainment, che ripercorre le fasi della sua produzione cinematografica e fotografica, da Hustler White a L.A. Zombie fino ai famosi ritratti fotografici di François Sagat e Asia Argento.
Conclude il focus su François Sagat, l’anteprima nazionale del film “Sagat” J. Roche e J. De Oliveira, illuminante ritratto dell’attore, che Bruce LaBruce ha definito come l’equivalente porno di Marilyn Monroe. François Sagat in pochi anni ha raggiunto una fama internazionale travalicando i confini del cinema a luci rosse. Un uomo che per reagire alla sua fragilità ha scolpito e modellato il suo corpo con ossessione metodica, dal celebre tatuaggio a forma di scalpo sulla nuca al fisico scultoreo.
La sezione cinema dedica un interessante focus all’impero dei sensi e all’anima trasgressiva del Sol Levante con tre ritratti cinematografici per una visione inedita dell’anima affascinante e contraddittoria del Giappone.
Il 30 ottobre al Cinema Lumiere, via Azzo Gardino 65 Bologna, vengono presentate due anteprime nazionali. Si parte alle ore 18:30 con il film “Il Ètait Une Fois… L’empire Des Sens” di David Thompson sul famoso film L’impero dei sensi di Nagisa Oshima, film girato nel 1976, racconto esplicito di una passione travolgente e spinta all’estremo, ispirato alla vera storia di Abe Sada, che uccise il suo amante strangolandolo al culmine di un rapporto sessuale. Oshima ne trasse un film che fece scalpore per le scene di sesso esplicito, un inno alla ricerca del piacere e contro la repressione perseguita dal Giappone militarista degli Anni ’30.
Segue la proiezione di “Miwa – A Japanese Icon” di Pascal-Alex Vincent (autore dell’intenso “Donne-moi la main“) un documentario che ci ricorda come nel 1960 l’attrice più famosa del cinema giapponese fosse un uomo. Miwa Akihiro, per oltre cinquant’anni è stato uno dei protagonisti del mondo dello spettacolo giapponese e attivista dei diritti gay. Attrice per registi come Ozu, Mizoguchi, Kurosawa, Oshima, fino a Takeshi Kitano e Hayao Miyazaki, il suo nome è indissolubilmente legato al cinema giapponese.
Conclude questo focus sul cinema giapponese il film “Pyuupiru 2001-2008” di Daishi Matsunaga. Costumista, performer, fotografa, l’artista transgender Pyuupiru è tra i nomi più interessanti e originali emersi in Giappone negli ultimi anni e omaggiato dal Guggenheim di New York e dalla Triennale di Yokoama. Un ritratto intimo e struggente della sua ricerca di un corpo nel quale riconoscersi e di un’arte attraverso la quale liberare le sue emozioni e le sue pulsioni.
ALCUNI TITOLI PRESENTATI NELLA SEZIONE CINEMA
di Tova Magnusson-Norling |
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tendenza: GGG |
tipologia: Commedia – durata min.: 87 |
nazione: Svezia |
anno: 2010 |
Sesso e politica. Il quarantenne David, uno dei leader del partito liberale che ha appena perso le elezioni, si sente attratto da un suo collega dell’opposizione socialdemocratica. Ma il problema non è quello che David abbia una bella moglie né tantomeno i patemi di un coming out eccellente quanto il fatto che questo amore riguardi due fazioni politiche contrapposte. Ma il compromesso storico può funzionare sotto le lenzuola? La democrazia parlamentare vale anche in amore? Commedia svedese brillante e ben scritta diretta da una regista che in questo duetto tutto al maschile si ritaglia il ruolo di attrice nella parte della moglie tradita ma non afflitta. (Togay 2011)
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apertura
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2011/10/29 22:30 Lumiere |
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di Pascal-Alex Vincent |
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tendenza: GGG |
tipologia: Documentario – durata min.: 60 |
nazione: Francia |
anno: 2011 |
Un tuffo nel glitterato e ipercolorato mondo di Miwa Akihiro, per oltre cinquant’anni uno dei protagonisti del mondo dello spettacolo giapponese: cantante, attore, intrattenitore televisivo, drag queen, scrittore, compositore e tanto altro. Sin dagli anni Cinquanta il suo nome è indissolubilmente legato al cinema giapponese: dal periodo della Golden Age (1930-1960), con registi come Ozu, Mizoguchi, Kurosawa e Naruse, ai film girati con i grandi nomi della Nuovelle Vague come Oshima e Imamura, fino a lavorare, più recentemente, con Kitano e Miyazaki. Il documentario di Pascal-Alex Vincent affianca al racconto della rutilante carriera artistica di Miwa quello del suo impegno di attivista dei diritti gay, in un paese pieno di contraddizioni come il Giappone. Dopo aver dichiarato la propria omosessualità sin dagli anni Cinquanta, ha sempre cercato di usare l’esposizione mediatica a favore della sua battaglia sociale e culturale – con tutti i rischi che questo comportava. Nel corso degli anni si è battuto anche contro l’impiego delle armi nucleari e a favore della lotta del proletariato, senza mai rinunciare al suo proverbiale senso dell’umorismo. (Gender Bender)
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2011/10/30 18:30 Lumiere |
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di Marco Berger |
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tendenza: GGG |
tipologia: Drammatico – durata min.: 87 |
nazione: Argentina |
anno: 2011 |
Martin trova infinite scuse per entrare nella vita privata del suo insegnate di nuoto Sebastian, fino a riuscire a passare una notte nel suo appartamento. Ma quando si fanno evidenti le intenzioni di Martin, l’insegnate si trova già compromesso. Ci vorrà un tragico incidente perchè Sebastian si renda consapevole dei suoi sentimenti verso Martin. Il regista Marco Berger, del quale abbiamo apprezzato l’originale “Plan B”, ci mostra l’ambiguità delle relazioni tra studente e insegnante. Con uno stile ellittico e provocatorio, con immagini fredde e sottilmente composte, il film ci trasmette molto bene l’indefinibile natura del desiderio. La storia è raccontata soprattutto con gli sguardi dei protagonisti. Gli sguardi fissi e determinati di Martin sono contraddetti dal suo timido e difensivo linguaggio del corpo, che tuttavia non vuole nascondere il fatto che sta cercando di rompere un tabù ed esplorare nuovi territori. Sebastian è evasivo, preoccupato; è chiaro che non vuole rendersi consapevole del gioco che sta giocando. Le prime scene del film girate nella piscina manifestano chiaramente il voyeurismo di Martin, il suo piacere nell’oltrepassare i limiti. Si guarda nello specchio ripetutamente, autocompiacendosi. Il film diventa quasi un thriller, aiutato da un’abile colonna sonora che enfatizza deliberatamente i rumori e limita la musica.
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2011/10/30 22:30 Lumiere |
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di Gabriella Romano |
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tendenza: TTT |
tipologia: Documentario – durata min.: 68 |
nazione: Italia |
anno: 2011 |
Luciano, classe 1924, è stato consapevole della propria “diversità” sin da piccolo e ha vissuto in prima persona le ipocrisie della morale e della propaganda fascista nel suo paese d’origine, in Piemonte. Una vita intensa e travagliata, una difficile transizione attraverso la guerra e l’esperienza nell’esercito, la consapevolezza della propria omosessualità, la fuga a Bologna, a Roma, poi a Torino. Fa il tappezziere, l’arredatore, organizza feste, va spesso a Parigi, meta di molti transessuali europei, dove frequenta i noti cabaret en-travesti, per un breve periodo fa anche l’attore di varietà; ormai è sempre più Lucy che Luciano, nonostante il perbenismo della cittadina piemontese e il rigido moralismo degli Anni Cinquanta. Ma a Torino si respira anche aria nuova, c’è qualcosa che preannuncia un futuro più libero: stanno arrivando gli Anni Sessanta, Lucy frequenta sempre più assiduamente il giro trans, i locali notturni: è la Torino del boom economico, ma anche quella del Fuori!, del movimento femminista e studentesco. E tra feste, droga, amori e arresti (per travestitismo il codice penale italiano prevede il confino fino all’inizio degli Anni Settanta) arrivano gli Anni Ottanta e il ritorno in famiglia per vegliare i genitori ormai anziani e malati. Fra storia individuale e storia collettiva, un eterno avvicinamento alla lucidità del racconto e dei ricordi, quelli di una persona che non ha mai perso la forza di lottare per affermare la propria diversità. (Migay 2011)
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2011/10/31 20:30 Lumiere |
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di Daishi Matsunaga |
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tendenza: QQQ |
tipologia: Documentario – durata min.: 93 |
nazione: Giappone |
anno: 2011 |
Pyuupiru è un ragazzo giapponese in conflitto con il proprio corpo, inadatto a rappresentare la vera identità dell’anima che contiene. Oltre la performance art e la chirurgia, inarrestabile nel suo percorso di riappropriazione dell’identità di genere, Pyuupiru inizia un viaggio ai confini tra i due sessi spinto tanto dalla ricerca del sé quanto dalla furia artistica, plasmando il proprio corpo come uno scultore con la cera. Il documentario di Daishi Matsunaga, amico d’infanzia di Pyuupiru, intervista familiari e amici dell’artista e segue da vicino otto anni di vicissitudini corporee e mentali di un giovane in grado di tramutare i turbamenti dell’anima in arte. (Gender DocuFilm Fest)
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2011/11/01 18:30 Lumiere |
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di Hanne Phlypo |
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tendenza: QQQ |
tipologia: Documentario – durata min.: 52 |
nazione: Belgio / Algeria |
anno: 2010 |
Quattro vite, quattro nazionalità, quattro diversi orientamenti sessuali. Quattro storie silenziose di persone (due uomini e due donne) costrette a lasciare il loro paese d’origine (Algeria, Senegal, Iraq e Guinea) a causa della loro “diversità”. Il film documentario Silent Stories racconta le speranze, le battaglie, i sogni, le frustrazioni di Sarah, Arezki, Rabiatou, Jean-Louis. Mentre gli ultimi tre riescono ad emigrare in Belgio, dove cercano di rifarsi una vita e integrarsi dedicandosi agli studi o all’attivismo; per la prima, la transessuale irachena Sarah, il futuro è ancora incerto. Dopo lunghi anni di attesa potrebbe arrivare il tanto sospirato asilo politico e la speranza di un’operazione per cambiare sesso. Che siano lesbiche, transessuali, omosessuali o bisessuali, giovani o meno giovani, differenti per cultura, contesto sociale o educazione, ciò che unisce i protagonisti di queste storie è il loro dover fare i conti con il passato (la religione, la comunità e la famiglia di provenienza) e la loro battaglia per un futuro in cui possano vivere pienamente la loro vita. Silent Stories riesce a coinvolgere ed emozionare lo spettatore grazie al suo sguardo poetico e intimista, che rende indimenticabile il caleidoscopico racconto delle vite dei protagonisti. Silent Stories segna l’inizio della collaborazione tra la filmmaker Hanne Phlypo, diplomata all’Insas (Institut National Supérieur des Arts de Spectacle et de la Diffusion), e la giornalista e scrittrice Catherine Vuylsteke, collaboratrice del quotidiano De Morgen e autrice del libro Onder Mannen. (Gender Bender)
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2011/11/02 18:30 Lumiere |
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di Adolfo Alix Jr. |
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tendenza: GGG |
tipologia: Drammatico – durata min.: 117 |
nazione: Filippine |
anno: 2010 |
Filippine, 1958. Jun incontra Errol: tra i due nasce un amore (clandestino) che si protrae (anche per via epistolare) per oltre trent’anni, durante i quali Jun ha altre relazioni e s’iscrive al partito comunista, Errol diventa avvocato, si sposa e ha dei figli. Un legame che va di pari passo con gli sconvolgimenti del paese, dittatura di Marcos compresa. Una grande, epica storia romantica, un appassionante affresco storico che ricorda l’amore senza tempo (e oltre il tempo) di Brokeback Mountain. (Togay 2011)
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2011/11/02 20:30 Lumiere |
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di Nadia Dalle Vedove |
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tendenza: QQQ |
tipologia: Documentario – durata min.: 52′ e 80′ (versione tv e cinema) |
nazione: Italia |
anno: 2010 |
Come vivono i figli degli omosessuali? E’ possibile che due uomini crescano un bambino? Chi è la co-mamma? Cosa sono le famiglie omogenitoriali? Ne esistono in Italia? Le 2 famiglie protagoniste del documentario ‘Il lupo in calzoncini corti’ rispondono a queste domande lasciandoci entrare nelle loro vite. Luca e Francesco ci permettono di accompagnarli durante l’avventura che cambierà la loro vita. Stanno insieme da 13 anni e il loro desiderio di diventare padri potrebbe diventare realtà grazie ad una clinica canadese che li sta aiutando ad attuare la ‘Surrogacy’. Una donna si è offerta di portare avanti la gravidanza al posto loro e il giorno in cui atterreranno in aeroporto con un bambino tra le braccia sarà l’inizio di un sogno, ma fino ad allora il percorso è lungo e difficile, tra inseminazioni andate a male, nuovi tentativi e una grande forza di volontà. ‘La nostra famiglia è composta da 5 persone: io, mia sorella, mio fratello, la mia mamma e l’altra mia mamma.’ Joshua, 7 anni, ha due mamme, e sarà lui, con i suoi fratelli, a raccontarci la sua vita e il mondo che lo circonda. Telecamera alla mano ci stupirà come solo la naturalezza dei bambini può fare. I bambini sono i veri protagonisti di questo documentario perché sanno essere spietati e sinceri pur mantenendo la leggerezza di tono che abbiamo scelto per raccontare un tema così discusso. (www.illupoincalzoncinicorti.com)
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2011/11/03 20:30 Lumiere |
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di James Newton |
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tendenza: Q |
tipologia: Documentario – durata min.: 60 |
nazione: U.K. |
anno: 2010 |
Per vincere il campionato nazionale di cheerleading, competizione tipicamente femminile, “ci vogliono le palle”: parola di Ian Rodley, allenatore della DAZL Diamonds, squadra di cheerleaders molto particolare. È infatti formata da 9 ragazzini di Leeds, che si allenano duramente per vincere l’ambito trofeo. Rodley, instancabile, pretende dai suoi allievi la perfezione, dalle coreografie alle espressioni facciali, ma la strada per il successo è lunga… Il documentario di James Newton racconta i sogni, le speranze e le vite di questi aspiranti Billy Elliott e delle loro famiglie al seguito. E tra un’evoluzione e un lancio di pon pon rosa, emergono anche i conflitti familiari e il peso di certi padri troppo assenti. Così è Rodley a farsi carico dell’educazione dei ragazzi, insegnando loro a sbagliare per imparare dagli errori e a perseguire i loro obiettivi senza arrendersi mai. Riusciranno i nostri giovani eroi a diventare la prima squadra tutta al maschile a vincere il campionato a Coventry, e a riscattare così le loro vite attraverso la danza? (Gender Bender)
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2011/11/03 21:30 Lumiere |
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di Scott Willis |
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tendenza: Q |
tipologia: Documentario – durata min.: 82 |
nazione: USA |
anno: 2010 |
Con le sue potenti e inquietanti fotografie in bianco e nero Francesca Woodman si è conquistata un posto nel pantheon dei grandi fotografi del ventesimo secolo. Un talento precoce e visionario, una carriera tragicamente interrotta dal suicidio compiuto a soli 22 anni, nel 1981. Il documentario di Scott Willis ricostruisce la vita di questa tormentata artista figlia a sua volta di artisti: Betty, ceramista, e Charles Woodman, pittore e fotografo. Le interviste ai familiari – per i quali fare arte è stato l’unico modo per sopravvivere alla tragedia – si alternano alle opere di Francesca, dai video giovanili agli autoritratti nudi, e alle pagine del suo diario. Un film intenso e toccante, che parla anche di temi scomodi come lo spirito di competizione tra figli e genitori, e di come la scena artistica newyorkese sia troppo spesso alimentata da livelli tossici di ambizione. (Gender Bender)
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2011/11/04 18:30 Lumiere |
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di Christophe Honoré |
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tendenza: GGG |
tipologia: Sperimentale – durata min.: 72 |
nazione: Francia |
anno: 2010 |
Tra Gennevilliers e New York, Omar e Emmanuel non si risparmiano nulla pur di provare uno all’altro che non si amano più. “Una pellicola, la cui narrazione è a dir poco anarchica se non scombinata, che sembra un po’ un video visionario e di ricerca stile film-maker che una volta si sarebbe visto solo in cineteca. La location è il quartiere, considerato piuttosto turbolento dalle forze dell’ordine, Le Luth a Gennevilliers, nella periferia della cintura parigina dove vivono molti nordafricani. Qui, in uno squallido appartamento di un anonimo casermone si rompe il rapporto fra Emmanuel (interpretato da Sagat) e Omar. Quest’ultimo parte per New York. La star del porno allora inizia ad avere una serie di relazioni sessuali, a pagamento o per noia e piacere piuttosto crude (“Ma non è pornografia”, insiste Honoré). Comunque non riesce a farsi una ragione della fine della sua storia. Allo stesso tempo nella Big Apple si trova Omar: ma la cinepresa si sposta su Chiara Mastroianni che, dopo la presentazione di un suo film, sviluppa un’amicizia con un giovane studente, non si sa se bisex, che si chiama anche lui Omar e somigliante al co-protagonista e ad Al Pacino e con cui poi si vede abbracciata in una camera da letto (non si capisce se è una trasposizione o forse un sogno). Parlando su un taxi la figlia del mitico Marcello è felice per la disfatta del ‘président’ alle regionali e punta sulla vittoria dei socialisti.Intanto Emmanuel ascolta un ennesimo, giovane, amante contestare le posizione della Chiesa lette su Google. Alla fine lascerà l’abitazione in lacrime e rimarrà solo.” (www.tio.ch)
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2011/11/04 20:30 Lumiere |
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di Ryan Sullivan |
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tendenza: GGG |
tipologia: Documentario – durata min.: 66 |
nazione: USA |
anno: 2008 |
La vera storia del giovane filmmaker Ryan Sullivan, che dal Nebraska si trasferisce a San Francisco con l’intenzione di girare un documentario sulla Treasure Island Media, la celebre e controversa casa di produzione di film porno gay fondata da Paul Morris. Nel 2001 Ryan aveva scoperto in casa la collezione di film porno del fratello maggiore, tra cui proprio un film della TIM. A San Francisco inizia a filmare una serie di episodi che documentano i retroscena, i making of, le audizioni dei film della Treasure Island Media, con interviste agli attori e agli addetti ai lavori. Il materiale girato è poi confluito in Island, che oltre ad essere un documentario sulla Treasure Island Media è anche il diario di viaggio di Ryan alla ricerca di suo fratello John, nel frattempo diventato un modello della TIM. Island è stato presentato a numerosi festival in Brasile, a Berlino, Amburgo, Parigi e Tel Aviv. In una recensione, il critico e professore di filosofia Richard Mèmeteau ha paragonato Sullivan a Pier Paolo Pasolini, David Lynch e Luchino Visconti per il suo sguardo insieme crudo e poetico, distaccato ed estetizzante. (Gender Bender)
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2011/11/05 18:30 Lumiere |
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di Pascal Roche |
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tendenza: GGG |
tipologia: Documentario – durata min.: 39 |
nazione: Francia |
anno: 2011 |
Per il regista, fotografo e scrittore Bruce LaBruce è l’equivalente porno di Marilyn Monroe. La regista e drag queen ChiChi LaRue lo paragona a Madonna. Lui è François Sagat, pornostar gay francese che in pochi anni ha raggiunto una fama internazionale, oltre i confini del cinema a luci rosse, arrivando a recitare con registi del calibro di Christophe Honoré e Bruce LaBruce. Il documentario ripercorre le tappe della sua vita, dalla giovinezza a Cognac al suo arrivo a Parigi, dall’esordio nel mondo del porno francese al successo negli USA grazie ai film della Titan, fino all’incontro con artisti, cineasti e fotografi che lo hanno definitivamente consacrato come artista a tutto tondo. Un uomo che per reagire alla sua fragilità ha scolpito e modellato il suo corpo con ossessione metodica, dal celebre tatuaggio a forma di scalpo sulla nuca al fisico scultoreo. Il film raccoglie le testimonianze di familiari, conoscenti e registi che hanno lavorato con lui. Il risultato è una via di mezzo tra un documentario e una seduta analitica, nella quale Sagat mette a nudo la sua anima, parlando della sua idea di felicità e di amore, del successo, del suo rapporto con il cinema a luci rosse: “Il porno mi ha aiutato a capire che il sesso era qualcosa di cui avevo paura. Il porno ha dato una nuova direzione alla mia vita, ha sottolineato il fatto che dovevo superare una prova che mi ero autoimposto”. (Gender Bender)
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2011/11/05 19:30 Lumiere |
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di Xavier Dolan |
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tendenza: GGG |
tipologia: Drammatico – durata min.: 95 |
nazione: Canada |
anno: 2010 |
Secondo lungometraggio autofinanziato del giovanissimo canadese Xavier Dolan, 21 anni compiuti il 20 marzo, che lo scorso anno anno aveva presentato a Cannes la sua originale opera prima “J’ai tué ma mère”, film sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Con questo film, Dolan ha detto di essere passato “ad un cinema più adulto, che tratta di come reagiamo davanti al rifiuto, alla solitudine, al dolore.” Francis (Dolan) e Marie (Chokri) sono due amici che s’innamorano dello stesso uomo, Nicolas (Schneider), un giovane che proviene dalla campagna e che si è appena installato a Montreal. Un vero colpo di fulmine per entrambi che s’ingegnano, ciascuno per conto proprio, come in un malefico duello, di attirare le attenzioni di Nicolas. Di volta in volta, la tensione tra i personaggi cresce sempre più e presto ognuno di loro interpreta in modo ossessivo i comportamenti ambigui e distruttivi dell’oggetto del loro desiderio. “Una intensa disamina delle diverse tappe della caccia amorosa, dalla seduzione all’ambiguità, dall’ambiguità alla spiegazione, dalla spiegazione al rifiuto, dal rifiuto al dolore, dal dolore alla guarigione” così il regista commenta il suo film, aggiungendo che nel film c’è anche una vena comica, “che non è una comicità dell’assurdo o del burlesco come nel mio precedente film. E’ un altro umorismo, più verbale. Qui presento un altro stile, un altro tono, veramente un’altra cosa”.
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chiusura
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2011/11/05 22:30 Lumiere |
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