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Sempre più agguerrita e accattivante la 5^ edizione del festival dedicato al cinema lesbico “Some Prefer Cake” che parte oggi a Bologna, ospitato nelle sale del cinema Nosadella, e termina domenica 25 settembre. Solo un mese prima del più datato “Gender Bender“, un festival che dedica anch’esso uno spazio al cinema lesbico e che qualcuno riterrebbe opportuno che integrasse anche questo Festival. A proporlo è stato Alberto Ronchi, assessore alla Cultura del Comune di Bologna che ha dichiarato: “perché Bologna diventi un punto di riferimento per il cinema lesbico fino a occupare l’immaginario culturale del Paese e’ necessario mettere insieme le forze, unirsi e lavorare insieme, soprattutto in un momento di crisi economica, per evitare di duplicare le iniziative, ma senza togliere autonomia e valorizzando la molteplicita’ di produzione“. Ma la battagliera Luki Massa, fondatrice di Fuoricampo Lesbian Group e da cinque anni direttore del Festival, rimane fermamente convinta che la pluralità di iniziative sia un fattore arricchente e non disperdente: “Il festival e’ quasi interamente autofinanziato, quindi non e’ un problema di Ronchi, noi collaboriamo e ci confrontiamo con gli altri festival del territorio e cerchiamo di dare contenuti differenti e credo sia importante riempire la citta’ in periodi diversi con diversi festival“. La Provincia, che offre un simbolico contributo al Festival (250 euro), si dice d’accordo con l’iniziativa che, secondo l’assessore alla pari oppurtunità Gabriella Montera, “dà cittadinanza alle differenze e valorizza la creatività delle donne e il loro talento, spesso occultato da una cultura prevalentemente maschilista“.
Riportiamo la presentazione del Festival scritta da Luki Massa e Marta Bencich, dal titolo programmatico: “La cattiva abitudine di continuare rivoluzioni”
Some Prefer Cake anche quest’anno cresce. Quattro giorni di proiezioni di cinema lesbico da tutto il mondo, con molta produzione indipendente e numerose anteprime nazionali, incontri, presentazioni di libri, mostre e feste.
Ricchissima la programmazione di lungometraggi narrativi: la Spagna ci regala anche quest’anno cinema acuto, sensibile e divertente con 80 egunean e Nacidas para sufrir, capaci di toccare temi profondi con ironia. Da Hong Kong il fantasioso e frizzante All About Love. Omaggiamo la letteratura che diventa sceneggiatura con The Night Watch, film dall’intreccio avvincente tratto dal romanzo di Sarah Waters, e con Daphne, che della scrittrice Daphne du Maurier traccia un’appassionante biografia. Il controverso Gigola, francese, è un tuffo sensuale nella scena lesbica della Parigi degli anni ‘60. Infine, dall’Inghilterra, il giovane e introspettivo Break My Fall ci porta ad atmosfere intense e autentiche.
Esaudiamo un nostro desiderio nell’avere con noi Greta Schiller e Andrea Weiss, due autrici fondamentali della storia del cinema lesbico. Al centro del loro lavoro, da sempre, ci sono la storia e l’importanza di parlarne, divulgarla e soprattutto non perderla, in questo momento storico di labilità della memoria. Se si racconta la storia delle donne, si incontrano inevitabilmente oppressioni ma, per fortuna, anche rivoluzioni.
Come quella delle donne che hanno creato il Feminist Art Movement, ribellione alla cancellazione delle donne nel mondo dell’arte. Il potente documentario !Women Art Revolution, anteprima italiana, sarà seguito da un incontro con studiose dell’arte, tra cui Catherine Gonnard, coautrice dell’importante volume femmes artistes/artistes femmes.
SPC propone film che ci stupiscono, che ci espongono a visioni, storie, pensieri che minano il simbolico dato. Guardando una donna di 80 anni che suona la tromba o una signora degli anni ‘60 che guida un aereo in gonna e tacchi, impeccabile, siamo sicure di non sentire anche noi un po’ di stupore? La disabitudine a queste immagini è di per sé una violenza, che la società ci fa celandoci le storie delle donne che hanno vissuto la propria vita con il coraggio di fare quello che amavano.
Ed emerge l’assoluto bisogno di continuare quelle rivoluzioni, di fare storia, di creare storie, di nutrirci di immagini che sfidino il nostro simbolico.
Celebriamo la ricchezza del cinema lesbico.
Luki Massa, Marta Bencich
ALCUNE OPERE PRESENTATE
di Elizabeth Canner |
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tendenza: L |
tipologia: Documentario – durata: 73 |
nazione: USA |
anno: 2009 |
Straordinario, scioccante e divertente documentario girato dietro le quinte della corsa febbrile delle compagnie farmaceutiche a sviluppare il primo farmaco per curare la cosiddette disfunzioni sessuali femminili (FSD).Il non raggiungimento dell’orgasmo ? Ma di quale immaginario dell’orgasmo stiamo parlando? Quale la normalità che definisce la dis/funzionalità? ?, che riguarderebbe secondo uno studio quaranta milioni di donne solo in America, invece di mettere in discussione le relazioni tra i generi, l’eterosessualità obbligatoria, la violenza, la scarsa conoscenza del corpo e del piacere femminili, la mancanza di educazione sessuale, diventa, o piuttosto ritorna ad essere, un problema fisiologico delle donne, da risolvere attraverso cure farmacologiche, ormonali e chirurgiche inutili, invasive e pericolose.Un mercato da cui aziende farmaceutiche, cliniche e medici traggono profitti enormi. (Some Prefer Cake)
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2011/09/22 ore 18:00 |
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di Irene Zoe Alameda |
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tendenza: LLL |
tipologia: Cortometraggio – durata: 18 |
nazione: Spagna |
anno: 2010 |
Una strepitosa bambina sa con chiarezza di essere lesbica. E non le importa del giudizio di nessuno, né di quello della sua istitutrice né, tanto meno, di quello delle sue compagne di classe alle elementari. E ha anche capito chi le piace fra queste. E così, alla prima occasione, troverà un modo geniale di dichiararsi e di capire se l’altra, come lei sospetta, la corrisponde. (Togay 2010)
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2011/09/22 ore 21:30 |
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di Jon Garaño |
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tendenza: LLL |
tipologia: Drammatico – durata: 104 |
nazione: Spagna |
anno: 2010 |
Axun e Maite s’incontrarono alle scuole superiori in un’epoca repressiva quando non era permesso alla loro relazione di andare oltre l’amicizia. Più tardi le loro strade si sono divise: Axun si è sposata ed è andata a vivere in una fattoria in campagna, mentre Maite ha viaggiato per il mondo, ha accettato la sua inclinazione sessuale, e ora, dopo una carriera di successo come insegnante di pianoforte, è tornata a San Sebastian per godersi la sua pensione. Con cinquant’anni in più sulle spalle, Axun e Maite, ora entrambe settantenni, si reincontrano per caso mentre fanno visita a dei parenti in ospedale. All’inizio non si riconoscono, ma i sentimenti a lungo repressi, grazie anche al ricordo di un fatidico e furtivo bacio, iniziano presto a riemergere con ancora più intensità. Axun prende consapevolezza per la prima volta dell’opportunità d’iniziare qualcosa di completamente nuovo per lei. Sentimenti una volta proibiti, che 50 anni fa era stata incapace di riconoscere, la inducono ora a riconsiderare il suo matrimonio e ad imbarcarsi in un viaggio per lei sorprendente e meraviglioso… Con tematiche che evocano “Parla con lei” di Almodovar, e sembrano unire insieme film come “Ander” e “Hanna Free”, in un film che colpisce al cuore e diverte, gli autori Jon Garaño e José María Goenaga confezionano un’opera svelta e delicata che ci rende partecipi della straordinaria avventura che offre una seconda chance al primo amore.
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2011/09/22 ore 21:50 |
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di Magda Wystub |
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tendenza: LLL |
tipologia: Documentario – durata: 60 |
nazione: Germania / Polonia |
anno: 2010 |
Il documentario ritrae la variegata scena lesbica polacca, personaggi come la famosa giornalista femminista di radio Anna Laszuk (la seconda donna in Polonia a fare pubblicamente coming out attiviste politiche come il gruppo “kvir sfera”, che due anni fa ha aperto un centro queer-femminista a Varsavia e non per ultime due attiviste che raccontano degli inizi del movimento lesbico negli anni ’90. La regista Magda Wystub mette a fuoco la situazione delle donne lesbiche e femministe polacche nella loro lotta sociale e politica e documenta il loro percorso verso il riconoscimento. (Some Prefer Cake)
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anteprima italianapresente la regista
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2011/09/23 12:00 |
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di Montse Pujantell |
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tendenza: TTT |
tipologia: Documentario – durata: 54 |
nazione: Spagna |
anno: 2010 |
Riflessioni sull’identità di genere, un approccio alla costruzione e al ‘controllo strategico’, partendo da un gruppo assai eterogeneo di militanti impegnati nelle lotte transegender e transessuali.
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2011/09/23 ore 14:00 |
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di Ann Hui |
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tendenza: LLL |
tipologia: Commedia – durata: 105 |
nazione: Hong Kong |
anno: 2010 |
Macy (Sandra Ng) e Anita (Vivian Chow) erano fidanzate fino a quando Macy abbandonò Anita. Si ritrovano per caso dopo 12 anni ad un corso di gravidanza. Sebbene siano entrambe incinta, sono tuttora single e ancora attratte una dall’altra. Fanno insieme una lunga passeggiata dove si raccontano come sono rimaste gravide. Anita ha avuto un incontro fortuito ed occasionale con Mike (William Chan). Viene assicurata dal suo dottore che la gravidanza procede bene ma che dovrebbe accertarsi che il suo compagno di una notte sia una persone in salute. Rintracciato Mike viene a sapere che è uno studente ventenne con tutte le garanzie necessarie.Macy invece si era trovata in un momento in cui il suo studio legale era rimasto senza fondi e, disperata, aveva preso come lavoro la difesa di Robert (Eddie Cheung), accusato di violenza domestica verso la moglie. Dopo aver ascoltato la sua storia Macy aiuta il suo cliente a recuperare un rapporto corretto e amorevole con la moglie. La cosa ha funzionato e la moglie ha deciso di ritirare la denuncia. Per celebrare la felice conclusione si trovano una sera dove succede quello che non doveva succedere e anche Macy, come Anita, si ritrova involontariamente gravida. Ora le due donne si sentono come doppiamente unite e decise a riprendere la loro storia d’amore. Ma ci sono alcuni ostacoli da superare, come quello dei due padri che non vogliono essere tagliati fuori e soprattutto le differenti prospettive che le due donne hanno sui figli in arrivo. Macy, per impegni di lavoro, vorrebbe dare il figlio ad amiche lesbiche che hanno problemi con l’adozione. Anita, invece, vorrebbe che allevassero i loro figli come una normale famiglia felice, mentre allo stesso tempo si ritrova ad avere problemi sul posto di lavoro in quanto madre single… Il film, diretto da una delle registe più famose di Hong Kong, ci offre un quadro intelligente e divertente della scena queer nella sua città, affrontando problemi come le nuove famiglie, la maternità, la s
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2011/09/23 ore 18:00 |
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di Miguel Albaladejo |
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tendenza: LLL |
tipologia: Commedia – durata: 117 |
nazione: Spagna |
anno: 2009 |
Flora, 72 anni, è un’anziana zitella. Vive in un piccolo villaggio ed ha passato tutta la vita ad occuparsi dei suoi parenti. La sua unica sorella è morta giovane lasciandole tre nipotine da allevare. Queste appena raggiunta la maggiore età hanno abbandonato il villaggio. Ora Flora inizia a preoccuparsi. Sta arrivando il momento in cui le tre giovani donne dovrebbero prendersi cura di lei e Flora teme che possa venire portata in un ricovero per anziani dove una delle nipoti lavora. La sua salvezza è Purina, una donna che in tutti questi anni l’ha sempre aiutata e che lei considera come l’unico membro della sua famiglia… Il film è una commedia romantica, con una fondamentale differenza: solitamente in questo genere di film si parla di una ragazza che incontra il suo ragazzo (o viceversa), poi lo perde e infine lo riconquista, qui invece abbiamo il caso di una padrona che incontra una serva, poi la perde e alla fine la riconquista. Alla resa dei conti si tratta di due povere donne che hanno trascorso tutta la loro vita lavorando duramente e sacrificandosi per gli altri.
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2011/09/23 ore 20:30 |
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di Kanchi Wichmann |
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tendenza: LLL |
tipologia: Drammatico – durata: 107 |
nazione: U.K. |
anno: 2011 |
Tre giorni nella vita di quattro amici dopo i quali niente sarà più come prima. C’è un momento nella vita di ognuno in cui le cose cambiano per sempre. Liza (Kat Redstone) si trova in bilico tra la possibiltà di cambiare e l’autodistruzione, fra abbandonare la sua predestinata relazione con la sua ragazza Sally e cercare il successo nella loro band, i Blanket. Sally (Sophie Anderson) fa un lavoro notturno senza prospettive, si aggrappa alle speranze di una vita migliore e cerca di ignorare il caos che la circonda. La relazione tra Sally e Liza, che suonano nella stessa band, è intensa ma caotica, tra liti violente di gelosia e amore passionale, mentre ognuna cerca di risolvere la propria vita, accompagnate dalle discordanti ma gioiosamente chiassose colonne sonore di The Raincoats, Wet Dog e Scout Niblett. Le ragazze vivono tra bar, negozi di dischi, party abusivi e notti senza fine di droga e alcool nel loro soggiorno. Un aiuto inatteso arriverà dai loro amici gay. Vin (Kai Brandon Ly) fa marchette, è segretamente innamorato di Sally, e rifiuta tutto il resto. Jamie (Collin Clay Chace) lavora di notte in un cabaret gay, ma non vede l’ora di liberarsi dei suoi amici e delle loro storie di droga per sistemarsi con un bell’uomo. Nei tre giorni che precedono il 25mo compleanno di Liza i problemi arriveranno ad una soluzione tra Liza e Sally. Dopo una cena di festeggiamento non riuscita, i quattro amici sono coinvolti in un tracollo sentimentale durante un rave illegale …
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2011/09/23 ore 22:30 |
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di Greta Schiller |
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tendenza: LLL |
tipologia: Documentario – durata: 30 |
nazione: USA |
anno: 1986 |
La storia di Tiny Davis, la leggendaria trombettista della band ?Sweethearts?, e Ruby Lucas, sua amante per quarant?anni, percussionista del gruppo. Negli anni ?40 Tiny Davis era considerata la Louis Armstrong al femminile. Come già in “International Sweethearths of Rhythm”, le registe Schiller e Weiss si affermano come grandi raccoglitrici di dati storici, di informazioni inerenti il mondo musicale, di interviste e scene molto personali. Nel film si parla di Tiny Davies, la leggendaria trombettista della “Sweethearths”, che negli anni Quaranta veniva giudicata la Louis Armstrong al femminile e che fino a qualche tempo fa lavorava ancora nei jazz club di Chicago. L’altra protagonista del film è la sua amica e amante da quarant’anni, la percussionista Ruby Lucas. L’importanza del film consiste nell’aver recuperato un pezzo di storia lesbica, poché non esistono foto di queste artiste. Infatti i fotografi della band ritenevano Tiny un soggetto poco ideale da fotografare. Ruby non faceva parte della band. Le due si erano incontrate durante un concerto nel quale Ruby vendeva panini per guadagnarsi da vivere. Dopo gli anni Quaranta la band si sciolse, molte si sposarono, ebbero figli e gli uomini presero il posto delle musiciste. Allora Tiny e Ruby fondarono insieme un’altra band: “Tiny Davies and her Hell Divin’Women” e negli anni Cinquanta aprirono anche un locale. La storia delle due musiciste coincide con le intenzioni delle due registe: “Siamo entrambe interessate alla storia che è stata dimenticata e vogliamo riportarla alla luce prima che sia per sempre dimenticata”. Tiny Davies stessa impersona un altro obiettivo del cinema di Schiller e Weiss:”Ogni ostacolo che la società impone per tenere la gente al suo posto, Tiny non lo considerava un ostacolo ma un muro da abbattere durante il proprio percorso”. (Immaginaria)
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2011/09/24 ore 12:00 |
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di Peter Goldsmid |
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tendenza: LLL |
tipologia: Documentario – durata: 45 |
nazione: Sud Africa |
anno: 2011 |
Un ritratto di Zanele Muholi, fotografa lesbica che lavora all’interno della picola e agguerrita comunità sudafricana GLBT, ma già famosa anche a livello internazionale. L’artista si definisce un “attivista visuale” per sottolineare il suo impegno politico, divulgativo e artistico: nudi provocatori, come una sorta di Mapplethorpe al femminile, coppie di giovani zulu abbracciati vestiti con i costumi folkloristici, una coppia lesbica homeless emarginata dalla società, il dignitosissimo ritratto di Victor Mukasa, il leader gay ugandese dei diritti umani, magnifici scatti di se stessa assieme alla sua partner bianca. Fotografie “militanti” e al tempo stesso plastiche e poetiche che denunciano l’omofobia, la povertà, i conflitti pubblici e privati di un Paese tra tradizione e modernità. (Togay 2011)
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2011/09/24 ore 16:00 |
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di Barbara Hammer |
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tendenza: L |
tipologia: Sperimentale – durata: 30 |
nazione: USA |
anno: 2011 |
Barbara Hammer firma un tributo alla regista sperimentale di avanguardia Maya Deren, intrecciando spezzoni di opere della Deren in un lavoro originale e dotato dell?inconfondibile tocco hammeriano. Vincitore, insieme a Generations, del Teddy Award 2011 come Miglior Cortometraggio.
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anteprima italiana
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2011/09/24 ore 16:50 |
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di Laure Charpentier |
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tendenza: LLL |
tipologia: Drammatico – durata: 102 |
nazione: Francia |
anno: 2010 |
George, una carismatica e avventurosa giovane donna, nata da un’antica famiglia cattolica, s’innamora ancora adolescente della sua insegnante Sybil. Devastata dall’inatteso suicidio di questa sua amante, alcuni anni dopo, George s’imbarca in un eccitante e spericolato viaggio nelle profondità della vita notturna di Pigalle. Siamo negli anni ’60. Scorrono fiumi di denaro e bourbon. Si vive di notte, dietro le persiane chiuse. Eccentitriche prostitute, fantasiosi trasformisti, gangster italiani, donne che amano chiunque senza nessun tabù. Ora George si fa chiamare Gigola, una specie di gigolò solo per donne, una maschietta dandy che tenta di nascondere, sotto uno stile autoritario, la sua intensa sensibilità e la ferita ancora aperta per la perdita del suo primo amore. Dopo l’incontro con l’allenatrice Cora ci sarà quello con Odette, una ricca e ancora attraente donna anziana che le offre denaro e regali in cambio di favori sessuali… Laure Charpentier, adattando per lo schermo il suo romanzo omonimo censurato nel 1972 e il seguente “Père, impair et passe” del 1998, ci fa rivivere un lato, spesso ignorato, della storia parigina fra erotismo saffico e capovolgimento dei codici. Ispirato alle rappresentazioni di Audiard di pretenziosi atteggiamenti parigini, così come alle illustri sofisticazioni delle opere di Colette, Gigola è il ritratto di una donna libera e coraggiosa che non ha paura di assumersi le responsabilità delle proprie scelte.
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2011/09/24 ore 20:30 |
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di Richard Laxton |
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tendenza: LLL |
tipologia: Drammatico – durata: 90 |
nazione: U.K. |
anno: 2011 |
Ambientato sullo sfondo di una Londra appena riavutasi dai devastanti effetti della seconda guerra mondiale, il film, adattamento televisivo targato BBC del quarto romanzo di Sarah Waters (2006), ci racconta le storie di tre giovani donne londinesi le cui vite sono state sconvolte dall’esperienza della guerra. Kay (la sempre brillante Anna Maxwell Martin) girovaga per le strade, ossessionata da una grande perdita, mentre Helen (Claire Foy) e Viv (Jodie Whittaker), che gestiscono insieme un’agenzia matrimoniale, devono vedersela coi dilemmi delle rispettive relazioni. Helen si aggrappa ossessivamente alla sua storia con la bella Julia mentre Viv non è capace di rompere col suo amante sposato. La libertà sessuale e l’indipendenza che hanno sperimentato in tempo di guerra è ancora di più regredita quando si sono trovate ai margini della società. Come tutte le donne, sperano e lottano per un futuro migliore, ma loro devono anche fare i conti con le azioni del loro recente passato.
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2011/09/24 ore 22:30 |
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di Silvia Casalino |
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tendenza: QQ |
tipologia: Documentario – durata: 60 |
nazione: Germania |
anno: 2011 |
Silvia Casalino, ingegnere aerospaziale, sogna di andare nello spazio. Da giovane ingegnere pronta a infondere nella professione il proprio impeto queer e femminista, si trova presto a chiedersi quanto invece il sistema non abbia modificato lei. Si interroga, insieme a Donna Haraway, eminente teorica del cyborg e del genere, su come nascono gli standard per la scelta degli astronauti. Quali sono i criteri e quale il loro significato? Viaggio insolito e profondo nella storia dei viaggi nello spazio, No Gravity indaga la relazione fra genere e tecnologia attraverso alcune domande fondamentali della cultura cyborg e le icone delle prime donne astronauta. (Some Prefer Cake)
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anteprima italianapresente la regista
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2011/09/25 ore 14:00 |
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di Lynn Hershman-Leeson |
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tendenza: L |
tipologia: Documentario – durata: 83 |
nazione: USA |
anno: 2010 |
Negli anni ’60 le donne artiste formarono il Women Artists in Revolution (WAR), una coalizione per far fronte all’esclusione delle donne dalle sposizioni nei musei, giornali dell’arte, letterartura educativa e documentazione storica. Nel 2006, nonostante il successo di artiste donne come Barbara Kreuger, Shirin Neshat, e Cindy Sherman, un sondaggio coi guardiani del Whitney Museum trovò che nessuno di loro era in grado di nominare almeno tre artiste donne. Attraverso interviste personali, esibizioni d’arte provocatoria e rari spezzoni di video e film d’archivio, questo film ci racconta la storia di donne che hanno fatto dell’arte come forma di protesta e attivismo, con la colonna sonora della musicista lesbo dichiarata Carrie Brownstein, ex membro della band Sleater-Kinney. La Feminist Art Revolution ha trasformato radicalmente l’arte e la cultura dei nostri tempi.
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anteprima italiana
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2011/09/25 ore 16:00 |
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di Clare Beavan |
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tendenza: LLL |
tipologia: Biografico – durata: 90 |
nazione: U.K. |
anno: 2007 |
La storia della scrittrice britannica Daphne du Maurier, autrice di Rebecca, romanzo da cui Hitchcock trasse il famoso film omonimo. Basato sulle sue lettere personali e su varie biografie, il film mette a fuoco la lotta interiore di Daphne. La passione non corrisposta, il contrasto con cui viveva la propria sessualità – si definiva un ?ragazzo in una scatola? – e mostra in che modo questo tumulto interiore ha dato forma alla sua scrittura. Ambientato dopo la Seconda Guerra Mondiale, la storia si concentra sull?amore per la bella e affascinante ereditiera americana Ellen Doubleday e la passione per l?irriverente e divertente attrice Gertrude Lawrence. Questo dramma elegante e coinvolgente racconta la storia di una delle principali scrittrici del ventesimo secolo. (Some Prefer Cake)
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anteprima italiana
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2011/09/25 ore 20:30 |
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