E’ dal 2008 che la madre di Kristen Stewart, Jules Mann-Stewart, ha in programma di realizzare, come co-sceneggiatrice e regista, un film pieno di sesso e violenza, dal titolo “K-11”, ambientato all’interno di un carcere (K-11 sarebbe il nome della sezione del carcere di Los Angeles dove vengono rinchiusi eccentrici, omosessuali, travestiti e pedofili), dove sua figlia Kristen avrebbe la parte di una transessuale 19enne, ivi reclusa, stuprata e alla fine in aperta ribellione.
Il film ha trovato molte difficoltà a realizzarsi sia per i finanziamenti che per il cast che per il tema di sesso e violenza che potrebbe catalogarlo come vietato ai minori, togliendogli gran parte degli spettatori e degli incassi.
La madre di Kristen Stewart, Jules Mann-Stewart, accarezza questo progetto da anni, d’accordo con la figlia, proprio per liberarla dal ruolo dell’ingenua fanciulla soggiogata dai vampiri di Twilight che l’ha resa famosa in tutto il mondo.
Le riprese del film, secondo quanto scritto su hollywoodlife.com (i cui redattori avrebbere letto l’ultima e definitiva sceneggiatura del film), dovrebbero iniziare il prossimo 6 giugno. Nella speranza che altri impegni di lavoro lascino libera l’emergente star di “Twilight”, che ha appena terminato le riprese del film “On The Road” di Walter Salles (vedi news precedente), e sta ora girando gli ultimi due capitoli della saga, “The Twilight Saga: Breaking Dawn 1 e 2” e dopo ha in programma “Snow White and the Huntsman” di Rupert Sanders (dove sarebbe protagonista a fianco di Viggo Mortensen).
Il film racconta la storia di un magnate dell’industria della musica hollywoodiana che finisce incarcerato nella sezione K-11 della prigione di Los Angeles. K-11 è una sezione che raccoglie gay e transgender che non riuscirebbero a sopravvivere coi detenuti comuni. Qui dentro il nostro eroe prima s’innamora poi viene coinvolto in storie di droga, abusi e stupri. Kristen Stewart dovrebbe avere il ruolo di Birdy, una trans 19enne dai capelli rossi che si prende cura di lui e diventa sua amica. E’ leggera e frivola come il suo nome ma all’occasione anche molto pericolosa. Quando viene stuprata da Detroit, un prigioniero condannato per molestie a ragazzi che la prende di mira perché giovane e minuta, saprà vendicarsi uccidendolo. Alla fine del film tutti i prigionieri di K-11 sapranno ribellarsi insieme contro le guardie che li offendono verbalmente e abusano sessualmente.
Il film è pieno di sesso, quasi tutti i protagonisti del film hanno storie di sesso, consensuali o violente. Molti, con l’unica eccezione di Birdy, usano la loro sessualità per conquistare potere e sicurezza. La violenza è di tutti, si combatte per avere potere o per sopravvivere. Si spera che, una volta realizzato, il film abbia una sorte migliore di quella capitata a “Little Ashes” che, praticamente, non hanno fatto vedere a nessuno (avevano paura di ‘sporcare’ l’attore idolo di Twilight – e miniera d’oro – Robert Pattinson, in un ruolo apertamente gay).
Immagine di Kristen Stewart con nel tondo la madre Jules Mann-Stewart (da www.hollywoodlife.com)