Conclude le manifestazioni del Gay Pride milanese, nella splendida cornice di Strass, la consegna del secondo Pegaso d’Oro di Arcigay Nazionale a Iva Zanicchi, con la motivazione: “da sempre amica della comunità omosessuale italiana, ha dato netta testimonianza di sensibilità verso le problematiche omosessuali e la battaglia per i diritti gay nell’interpretazione di Liliana, mamma di un omosessuale Enrico e del compagno Pablo convolati a giuste nozze gay in Spagna, nella serie tv Caterina e le sue figlie. Ancora, l’europarlamentare, a margine delle polemiche nel corso del Festival di San Remo del 2009 sulle terapie di conversione di omosessuali in eterosessuali, aveva offerto una lezione di buon senso e scientificità con la dichiarazione: “Io sono dell’avviso che dall’omosessualità non si può “guarire” perché non è mica una malattia. Se uno nasce omosessuale, non è una malattia, è una condizione e uno rimane omosessuale tutta la vita, e va bene. Io sono attorniata da omosessuali e mi trovo benissimo”.
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