"L'uomo della mia vita", un dvd imperdibile

Quasi a sorpresa è uscito in versione italiana distribuito dalla BIM, con un dvd che a vederlo sembra un BlueRay, un raffinato film francese che ci aveva affascinati al festival gay di Torino. Un gay velato e un gay dichiarato ed orgoglioso s’incontrano e scontrano fino a sconvolgere le rispettive …

E’ uscito, un po’ in sordina, in DVD con audio italiano prodotto e distribuito dalla Bim, l’intenso e poetico film di Zabou Breitman, “L’uomo della mia vita” (L’homme de sa vie) presentato con successo al 22mo Festival gay di Torino. La regista francese Zabou Breitman è attualmente impegnata a girare un film, “No et Moi” con lo stesso protagonista Bernard Campan e lei stessa nel ruolo dei genitori di una ragazza 13enne che vuole prendersi cura di una ragazza senza tetto poco più adulta di lei. Sembra strano, ma solo apparentemente, che delle registe o autrici donna, vedi “Brokeback Mountain“, ma anche “Humpday” attualmente nelle nostre sale, sappiano confezionare delle storie gay così intense e profonde.
“L’uomo della mia vita” è un incantevole e delicato film, molto francese, sull’inatteso coming out di un uomo che sembrava felicemente sposato con figli (ma la prima scena del film, che ci mostra moglie e marito a letto, lascia già intuire alcune difficoltà ‘fisiche’ dell’uomo) e che s’innamora perdutamente di un altro uomo, gay dichiarato ed orgoglioso. Non aspettatevi comunque scene hot gay, alla regista interessa di più mostrarci i cambiamenti dell’anima, e per questo bastano brevi e illuminanti flash come quando Frédéric (l’uomo sposato) appoggerà lievemente il capo sul collo di Hugo che lo sta trasportando in spalla perché ha un piede lussato, oppure come nella scena clou del film quando i due uomini si dichiarano tutto il loro amore davanti alla discoteca gay dicendosi solamente “Perché sei venuto qui? Devi dirmi qualcosa?” “Tu stai partendo…” e i loro corpi si avvicinano lentamente fino ad appoggiare le rispettive fronti.

L’uomo di cui Frédéric s’innamora è Hugo, un nuovo vicino di casa nella loro residenza di vacanza nella bellissima Provenza. Hugo, invitato a cena con tutto l’ampio nucleo famigliare di Frédéric, si presenta subito come gay, anzi come checca (pur essendo assai macho), ammutolendo un po’ tutti, che però resteranno affascinati dalla sua franchezza e naturalezza. Hugo, nella sua piscina (sembra quasi uno specchio d’acqua naturale), fa ogni giorno il bagno completamente nudo, e nella sua casa ospita spesso dei giovani gay che abborda in un vicino locale. La scena in cui ne mostrerà uno a Frédéric, che lo vede guardando un soffitto di vetro trasparente, sopra al quale giace completamente nudo e accovacciato un bel giovane biondo, è da incorniciare in un quadro.

I due uomini appaiono quindi lontanissimi sia nello stile di vita che nella mentalità: uno crede nei valori famigliari ai quali ha, più o meno inconsapevolmente, sacrificato tutto (anche la sua vera natura), l’altro non crede né nella famiglia (il padre lo cacciò di casa appena si dichiarò gay) né nell’amore, preferendo cambiare spesso il partner. L’incontro-scontro tra queste due emblematiche figure sarà così sottilmente intenso e profondo da scardinare le vite di entrambi. Come un forte vento, che per tutto il film vediamo muovere le tende di casa, vedremo spazzare via i fondamenti che ognuno di loro si era costruito nella vita.

Assai intrigante la trovata registica di intervallare i vari momenti del film con scene spezzettate del loro primo incontro (dopo la cena col parentado) che li ha visti confrontarsi per tutta la notte, seduti davanti alla casa sotto la luce delle lampanarie, parlando di ideali, sentimenti, desideri, aspirazioni, ecc. In fondo il loro è stato un amore a prima vista, e già alla fine di quella notte, quando Hugo lo saluta facendogli capire di essere rimasto turbato, il loro destino è segnato. Ma il percorso non sarà facile per nessuno dei due, ed entrambi dovranno trovare la forza di cambiare le rispettive abitudini e stili di vita.

Il film, tutto costruito sulla quotidianità, si avvale di bucolici paesaggi che portano in vacanza anche lo spettatore, e di un tris di attori formidabili, capaci di comunicarci i loro sentimenti più profondi anche solo con leggeri movimenti del viso (quando Hugo fa visita a Frédéric per sapere come stava con la caviglia lussata e subito parte per il lavoro, Frédéric lo saluta solo con un lieve sorriso di soddisfazione che dice più di mille parole).

Grazie alla Bim che ha salvato questo bellissimo e poetico film dall’oblio, offrendoci un dvd in italiano dalle immagini perfette. Molti altri film presentati nei festival lgbt aspettano di essere pubblicati in dvd, proseguendo l’interrotta esperienza dell’encomiabile serie queer della Dolmen promossa da Giampaolo Marzi. In questi giorni attendiamo notizie sul nuovo catalogo Queer Frame della Atlantide gestito da Cosimo Santoro (I primi titoli sono già presenti sul sito www.atlantideentertainment.com

La copertina del dvd italiano:


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