Vedi il sito ufficiale del Sundance: www.sundance.org e il sito di Queer Lounge dai quali abbiamo estratto le successive informazioni.
Il Sundance Film Festival, fondato nel 1981 da Robert Redford a Park City, Salt Lake City, nello Utah, è il festival del cinema indipendente più famoso al mondo, ed è gestito dal Sundance Institute, una organizzazione no-profit che promuove e incoraggia lo sviluppo di opere originali sia al cinema che in teatro. Tra le opere sostenute dal Sundance Inst. ricordiamo “Angels in America” e “Boys Don’t Cry“.
I film presentati in questa edizione sono, tra lunghi e corti, 271 titoli, tra i quali moltissime anteprime mondiali. Tra questi titoli troviamo, come ogni anno, molte opere con riferimenti lgbt.
Da quest’anno l’associazione americana GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) ha stipulato una partnership con il Sundance Institute che prende il nome di CineGlaad, che, insieme alla veterana Queer Lounge, si pone l’obiettivo di promuovere le opere, presenti al Sundance Film Festival, che contengono storie e personaggi lgbt.
Purtroppo, in conseguenza della crisi economica e dei conseguenti tagli al budget, quest’anno Queer Lounge non gestisce, a differenza degli ultimi anni, uno stand all’interno del Festival che permetteva agli autori lgbt di incontrarsi tra loro e con il pubblico gay. Lo staff di Queer Lounge si è però impegnato a collaborare con gli eventi organizzati dalla CineGLAAD che ha sede al secondo piano di 550 Main Street. Tra questi eventi spicca per importanza una conferenza incontro, che si svolgerà il 23 gennaio, sul tema “Out Loud: The Role of a Publicist & Creating Buzz For Your LGBT Festival Film” alla quale parteciperanno come ospiti John Murphy/Murphy PR (A Serious Man, Mil, Jihad for Love), Mark Pogachefsky/mPRm (Brokeback Mountain, I Love You Phillip Morris), Annie Jeeves di Fifteen Minutes (William S. Burroughs: A Man Within), Taj Paxton (Entertainment Media Dir., GLAAD).
Sono diversi i premi che vengono assegnati dalle giurie del festival, divise in quattro categorie: miglior film USA, miglior doc USA, miglior film MONDIALE, miglior doc MONDIALE. In aggiunta, tutti i film presentati concorrono all’assegnazione dei premi per la miglior regia, fotografia e montaggio, e al premio del pubblico per il miglior film del Sundance 2010. Un nuovo premio che viene inaugurato in questa edizione è quello dedicato al miglior film fatto con un basso budget, sono otto i titoli che concorrono a questo premio, presentato da YouTube, chiamato Best of Next. Tra i giurati troviamo due nostre particolari amiche che sono, l’attrice Parker Posey, apparsa in più di 50 film, e la produttrice Christine Vachon (tra i titoli prodotti, insieme alla sua compagna Pamela Koffler, ricordiamo Lontano dal Paradiso, Velvet Goldmine, Boys Don’t Cry, Hedwig and the Angry Inch, Happiness, Ho ucciso Andy Warhol, Go Fish, e Swoon). Purtroppo manca un premio dedicato come il nostro Queer Lion della Mostra veneziana, o il Teddy Award della Berlinale.
Tra i film presentati come evento speciale (Spotlight) troviamo “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino, unico film italiano presente al Festival, con una superba e, cosa rara, estremamente femminile, Tilda Swinton, nei panni di una ereditiera milanese che riunisce la famiglia in occasione del compleanno del nonno patriarca. La figlia, interpretata da Alba Rohrwacher, si trova a vivere un momento difficile nel passaggio da un fidanzato maschio ad una fidanzata donna. Il film verrà distribuito in Italia da Mikado dal 19 marzo 2010.
Tra gli altri titoli lgbt segnaliamo in particolare l’attualissimo documentario “8: The Mormon Proposition” sulle lotte ancora in corso negli USA per ottenere una legislazione che permetta le unioni gay e che denuncia i pesanti interventi contrari delle lobby religiose; l’attesissimo film “Contracorriente” del peruviano Javier Fuentes-León che ci racconta una storia d’amore gay ambientata in un villaggio di pescatori; “The Kids Are All Right” ultimo film di Lisa Cholodenko su una famiglia moderna composta da due mamme lesbiche (Julianne Moore e Annette Bening) e due figli adolescenti; e soprattutto il primo film narrativo di Rob Epstein e Jeffrey Friedman, “Howl” sul giovane scrittore gay Allen Ginsberg, e sul suo famoso poema ‘Howl’, emblema della generazione beat.
Di seguito tutti i lungometraggi con riferimenti lgbt presenti nelle diverse sezioni del Sundance e Slamdance.
Documentary Competition | ||
Jean-Michel Basquiat: The Radiant Child di Tamra Davis |
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tendenza: G | ||
nazione: USA | ||
anno: 2010 | ||
Sulla figura di Basquiat sono già stati prodotti due importanti film, ?Downtown81?, dove Basquiat recitava, e ?Basquiat? di Julia Shnabel con molte scene di finzione, ma fino a prima di questo film non esisteva un’opera che raccontasse in maniera esaustiva tutta la vita di questo artista. La regista Tamra Davis ha detto: ?il film è il frutto di un lavoro fatto con amore, iniziato nel 1983 quando incontrai Basquiat insieme allo sceneggiatore Becky Johnston, insieme lo intervistammo con una telecamera, due anni prima che morisse?. Basquiat è stato un innovatore artista americano di origini haitiane, morto per overdose nel 1988, a soli 27 anni, famoso per essere stato uno degli esponenti di maggior rilievo del graffitismo e caro amico di Andy Wharol. La Davies, amica di Basquiat, ricorda come l’artista si fosse arrabbiato con i propri amici quando venne a sapere che avevano venduto i quadri che aveva regalato loro, tra i quali la stessa Davies, che dice, ha sempre avuto paura di approfittarsi della notorietà dell?amico artista anche dopo morto. Finché non presentò un corto al Sundance e lì il produttore della Arthouse Film non la spinse a realizzare questo film. Jean-Michel Basquiat è stato la personificazione del materialismo degli anni ’80 e al tempo stesso un duro critico di quell’epoca. Il film ci racconta minuziosamente le sue storie d’amore con donne così come i suoi amoreggiamenti con le maggiori icone queer di quegli anni, tra le quali il suo primo e grande estimatore Andy Warhol. | ||
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Documentary Competition | ||
Joan Rivers: A Piece of Work di Ricki Stern |
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tendenza: Q | ||
nazione: USA | ||
anno: 2010 | ||
Il film ci racconta i drammi privati della irriverente e leggendaria attrice comica e icona pop Joan Rivers e di come combattè con le unghie e con i denti per mantenere vivo il suo sogno americano. Il film ci offre rari spezzoni del suo repertorio comico e della pazza mistura di autocritica e rabbia che li generarono. Uno sguardo unico dentro l’ossessione americana per la fama e le celebrità, uno scandaloso e divertente viaggio e uno sguardo terribilmente onesto sulla spietata industria dello spettacolo, i simboli del successo e, infine, sull’infinita vulnerabilità della prima regina della commedia. Il film farà la felicità dei tantissimi fans gay che l’hanno sempre incoraggiata e spinta sulla via del successo. | ||
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Documentary Competition | ||
William S. Burroughs: A Man Within di Jonathan Leyser |
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tendenza: GGG | ||
nazione: USA | ||
anno: 2009 | ||
Il grande scrittore William S. Burroughs come non lo avete mai visto prima sia in immagini di repertorio che in interviste ad intimi amici e colleghi.Il film, narrato dall’attore Peter Weller e musicato dai Sonic Youth, scruta nel profondo la vita del leggendario autore beat e icona internazionale, che per tutta la vita combattè contro la dipendenza dalle droghe, i controlli del sistema e contro se stesso. Dovette far fronte alla tragedia di aver ucciso la propria moglie e alle ripercussioni per aver trascurato il proprio figlio. Il suo romanzo “Il pasto nudo” è stato uno degli ultimi libri proibiti del governo USA. Allen Ginsberg e Norman Mailer testimoniarono a favore del libro ottenendo una revisione del giudizio della corte che nel 1966 fu costretta a riconoscerne l’alto valore artistico e sociale. William Burroughs è stato uno dei primi a superare i pericolosi confini della cultura queer negli anni ’50, scrivendo delle proprie esperienze personali come omosessuale e fruitore di allucinogeni. Venne infine riconosciuto come il padre indiscusso della generazione beat, con influenze culturali che arrivano fino ai nostri giorni. Tuttavia i suoi amici si sono sempre domandati se William fosse mai stato felice. Questo film, indagando nei rapporti e nelle storie personali di William, vuole penetrare nel mondo tormentato e geniale di uno dei più grandi autori di tutti i tempi. | ||
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Dramatic Competition | ||
Howl di Rob Epstein e Jeffrey Friedman |
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tendenza: GGG | ||
nazione: USA | ||
anno: 2010 | ||
Film biografico sulla figura del controverso poeta americano Allen Ginsberg, icona della cultura beat durante gli anni ’50 e del movimento hippie e gay dagli anni ’60, che ripercorre il processo per oscenità intentato contro il suo rivoluzionario poema “Howl”. Siamo a San Francisco nel 1957 quando un capolavoro americano viene portato davanti alla corte. Il film ripercorre questo triste evento intrecciando tre differenti narrazioni: la tumultuosa vita del giovane Allen Ginsberg fino alla sua realizzazione come artista, le reazioni della società (il tema delle oscenità), e le vitalità psicoattive che sono alla base dell’originalità dello stesso poema. Questi tre aspetti crescono insieme in un ibrido miscuglio di generi che catturano e spiegano brillantemente uno dei momentio chiave della nascita della controcultura. | ||
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Midnight | ||
Taqwacores, The di Eyad Zahra |
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tendenza: G | ||
nazione: USA | ||
anno: 2010 | ||
Yusef, uno studente di ingegneria americano-pakistano di prima generazione, vive fuori dal campus con un gruppo di punk mussulmani a Bufalo, nello Stato di New York. I suoi nuovi compagni di stanza non ortodossi gli fanno conoscere la scena del genere hardcore punk chiamato Taqwacore. Al susseguirsi delle stagioni l’influenza del Taqwacore sulla casa si fa sempre più forte. La stanza del soggiorno diventa una moschea durante il giorno, mentre continua ad ospitare feste punk durante la notte. Alla fine Yusef si ritrova soggiogato dal Taqwacore e inizia una sfida interiore tra la propria fede e le nuove idee. Il tema del film, ispirato all’omonimo libro del 2004, sono le complessità che i giovani americani di origine e fede mussulmana si trovano ad affrontare nell’America contemporanea. Uno dei coinquilini di Yusef è gay. | ||
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Narrative Feature Competition | ||
Four-Faced Liar, The di Jacob Chase |
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tendenza: LLL | ||
nazione: USA | ||
anno: 2010 | ||
Quando Bridget e Trip, tra i quali corre una forte amicizia, incontrano nel loro locale preferito (un pub irlandese nascosto nei vicoli del West Village) un’altra coppia ventenne formata da Molly e Greg, nuovi sentimenti iniziano a sconvolgere un po’ tutti, mentre bugie, amore, tradimenti e dolore porteranno i quattro a confrontarsi con il non facile percorso verso la maturità e la realizzazione personale. Il regista Jacob Chase ha lavorato in teatro e film dall’età di otto anni e dopo diversi corti si cimenta col suo primo lungometraggio, assegnatogli per meriti dal Brooks Institute of Photography dove si è laureato. | ||
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New Frontier | ||
Pepperminta di Pipilotti Rist |
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tendenza: QQQ | ||
nazione: Svizzera / Austria | ||
anno: 2009 | ||
Pepperminta è un’anarchica dell’immaginazione. Vive in una futuristica villa arcobaleno seguendo le sue particolari regole. Variopinti sono anche i suoi migliori amici e le fragole sono i suoi animali. Conosce i più divertenti rimedi per liberare le persone dalle loro paure. Il più grande desiderio di Pepperminta sarebbe che ognuno potesse vedere il mondo coi suoi colori preferiti. Werwen, un giovane timido e grassottello il cui sex appeal Pepperminta trova assai attraente, e la bellissima Edna, che parla ai tulipani, si uniscono a lei nella sua appassionante missione. Questi tre moschiettieri così diversi tra loro si prefiggono di combattere per un mondo più umano. Dovunque essi appaiono ogni cosa viene sconvolta e la vita delle persone trasformata in modo miracoloso e meraviglioso… “Un film psichedelico che ti mette di buon umore. Assolutamente meraviglioso.” (Silvia Minelli) | ||
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New Frontier | ||
Sweet, Sampled and LeftOva di Kalup Linzy |
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tendenza: QQQ | ||
nazione: USA | ||
anno: 2009 | ||
Il lavoro di Kalup Linzy è uno splendido mix di cultura sudista, telenovelas e del lascivo e ambiguo umorismo della cultura nera gay, il tutto sovralimentato con la feroce determinazione della rete DIY (Do It Yourself). Linzy scrive, dirige, e si esibisce nelle sue melodrammatiche storie d’amore e splendore. Il film assembla diverse performance video-musicali come Ride to da Club, Conversations wit de Churen VII: Lil Myron’s Trade, Keys to Our Heart, e alcuni episodi della serie Melody Set Me Free. Il New York Times scrisse “E’ nata una stella. Il suo nome è Kalup Linzy”. Il repertorio di Kalup è tanto ampio quanto la storia dell’arte popolare americana è lunga. Cantante, video artista e performer, spesso in drag, ispirato dalle soap e dai primi video artistici associati all’estetica del fai-da-te così come alla tradizione cabarettistica afro-americana e alla musica dei menestrelli. | ||
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Premieres | ||
Kids Are All Right, The di Lisa Cholodenko |
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tendenza: LLL | ||
nazione: USA | ||
anno: 2010 | ||
Dalla regista di High Art e Laurel Canyon una vibrante storia su una famiglia moderna. Insieme da diversi anni la coppia di lesbiche Nic e Jules (Julianne Moore e Annette Bening) si ritrovano oggi con una bella famiglia composta da loro e da due figli, la diciottenne Joni e il più giovane Laser (Mia Wasikowska e Josh Hutcherson) avuti con l’inseminazione artificiale, a vivere in un confortevole bungalow artigianale a Los Angeles. Mentre Joni si sta preparando a frequentare il college, suo fratello Laser continua ad assillarla perché l’aiuti nella ricerca del padre biologico, che hanno appena scoperto essere il medesimo per entrambi. Andando contro alle sue convinzioni, Joni si lascia convincere a telefonare alla banca del seme, costringendola a rivolgersi al padre biologico Paul (Mark Ruffalo) per chiedergli se vuole incontrare sua figlia. Paul, un personaggio abbastanza sui generis, risponderà di sì ed entrerà nella vita della felice famiglia portando un assoluto scompiglio. Cholodenko dimostra ancora una volta la sua prodigiosa abilità nell’indagare sotto le apparenze della quotidianità per portare alla luce la vulnerabilità umana. | ||
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Premieres | ||
Runaways, The di Floria Sigismondi |
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tendenza: L | ||
nazione: USA | ||
anno: 2010 | ||
Il film è basato sul libro della cantante Cherie Currie “Neon Angel”, una riflessione sulla sua esperienza come rock star e un ammonimento contro l’uso di droghe da parte di adolescenti e altri. “Space Oddity” di David Bowie viene usato come metafora narrativa, un lento conto alla rovescia, un surreale ma spettacolare viaggio verso il successo, poi diventato alienazione ed esaurimento, un lungo lungo viaggio lontano da casa.Il film ci racconta il periodo che va dal 1975 al 1977 della band “The Runaways”, formata da ragazze adolescenti che vivono nei dintorni di Hollywood, pesantemente manipolate dal loro manager Kim Fowley. Tutte le ragazze avevano 16 anni o meno quando registrarono il loro primo album, e sono diventate la prima rock band di sole donne che sia riuscita a sfondare nel mondo dell’hard rock. La band è stata come una meteora nell’universo rock degli anni ’70 raggiungendo un successo improvviso e inaspettato per poi sciogliersi rapidamente a causa di dissidi interni al gruppo. Diverse canzoni del loro secondo album sono diventate delle hits fino in Giappone dove nel 1977 tennero un concerto e furono accolte come si accoglievano i Beatles, sommergendole sia fisicamente che spiritualmente. Profetico l’ultimo hit cantato in Giappone che aveva il titolo “Neon Angels On The Road To Ruin”. Protagonista del film, insieme a Cherie Currie, è la chitarrista e co-vocalist Joan Jett la cui omosessualità non è mai né messa in questione né esagerata. La vediamo insieme alla sua ragazza e in un incontro sessuale con Currie. | ||
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Premieres | ||
Twelve di Joel Schumacher |
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tendenza: G | ||
nazione: USA / Francia | ||
anno: 2010 | ||
Basato sull’omonimo romanzo di successo di Nick McDonell, scritto quando aveva solo 17 anni, il film è un’agghiacciante cronaca della vita di un gruppo di agiati adolescenti dell’Upper East Side di Manhattan. Ambientato durante la classica settimana di vacanza denominata ‘spring break’, la storia segue White Mike, un ragazzo dalle grandi potenzialità, che viene cacciato dall’ultimo anno delle superiori e si ritrova a vendere marijuana ai suoi ricchi e viziati coetanei. Quando un suo cugino viene viene brutalmente assassinato durante un programma di ricerca a est di Harlem e il suo migliore amico viene ingiustamente arrestato per l’omicidio, White si ritrova dentro un vortice che sconvolgerà il suo stesso destino. Il film cattura meravigliosamente il panico e le paure di giovani che si trovano alle soglie della maturità. In ogni decade ci sono momenti in cui la cultura giovanile viene ‘congelata’ in un quadro artistico, dall’osservazione attenta di chi l’esamina dall’esterno e per la soddisfazione dei giovani che la stanno vivendo. (Sundance) Tra i giovani protagonisti c’è anche un modaiolo ragazzo gay. | ||
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Spotlight | ||
Io sono l’amore di Luca Guadagnino |
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tendenza: L | ||
nazione: Italia | ||
anno: 2009 | ||
La casa dei Recchi, tra specchi, fiori e denaro, è un vero e proprio campo di battaglia. Strategie familiari e avvicendamenti alla guida dell’impresa di famiglia coinvolgono Emma e Tancredi, i loro figli Elisabetta, Edoardo e Gianluca, i compagni e promessi sposi. E’ la grande borghesia industriale lombarda che mira al consolidamento dei ruoli di ognuno dei suoi componenti. A questo mondo è del tutto estraneo Antonio, giovane cuoco poco avvezzo al compromesso. Equilibri e legami sono destinati a spezzarsi quando esplode la passione tra Emma e Antonio. Nel film corale di Guadagnino si mescolano intrecci, affari e sentimenti tra molti personaggi, tra questi, una delle protagoniste femminili è lesbica. | ||
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Spotlight Documentary | ||
8: The Mormon Proposition di Reed Cowan |
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tendenza: QQQ | ||
nazione: USA | ||
anno: 2010 | ||
Il film segue le storie di diversi cittadini lgbt che chiedono negli USA l’uguaglianza dei diritti e mette in luce per la prima volta tutte le manovre dei Mormoni che stanno cercando di impedire che questo avvenga. La storia di Tyler Barrick e Spencer Jones, due gay mormoni, fa da filo conduttore al film. Barrick è il diretto discendente del mormone poligamo Fredrick G. Williams e insieme a Jones ci racconta come diversi antenati mormoni siano stati perseguitati di stato in stato proprio per la loro concezione alternativa del matrimonio. Oggi, dopo decenni, la famiglia Barrick-Jones sta di nuovo sperimentando sulla propria pelle le stesse discriminazioni subite dagli avi. Solo che oggi essi si sono messi in guerra con la propria religione e con le personalità religiose che sono contrarie alle unioni gay. “Quando vinse la preposition 8 (contro le unioni gay), chiamai mia madre piangendo e chiedendogli perché i mormoni, il nostro stesso popolo, ci stavano facendo questo, perché ci stavano voltando le spalle”, dice Tyler Barrick. Fred Karger è un’alta personalità nel mondo della consulenza politica, con clienti come i presidenti americani e i big del tabacco. Karger, un gay californiano, ha procurato memoriali e documentazione sulla Chiesa Mormone scoprendo che decine di milioni di dollari sono stati da loro versati per combattere i matrimoni gay. Karger ha documentato che le prime iniziative organizzate dai mormoni per combattere contro le richieste legali degli omosessuali in America sono state progettate alle Hawaii… Il regista Reed Cowan, un ex missionario mormone, e Steven Greenstreet esaminano con estrema accuratezza le vicende ancora in corso, affrontandole da tre punti di vista: personale, politico e ideologico. Fanno molta attenzione a non eccedere nell’emotività e a utilizzare invece documenti precisi e interviste con politici, storici e con le persone direttamente chiamate in causa. | ||
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World Documentary | ||
Secrets of the Tribe di José Padilha |
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tendenza: GG | ||
nazione: Brasile | ||
anno: 2009 | ||
Negli anni ’60 e ’70 un flusso continuo di antropologi si recarono nel Bacino dell’Amazzonia per osservare e studiare la comunità degli indiani Yanomami, una tribù ancora ‘vergine’ in quanto non aveva mai avuto contatti col mondo civilizzato. Trent’anni più tardi, gli eventi che hanno circondato questa infiltrazione sono diventati motivo di scandalo e di litigio tra gli accademici. Violazioni mediche e sessuali, documentate da una vastita di dati raccolti sono state messe sotto il fuoco incrociato degli studiosi. Un antropologo racconta il suo interesse sessuale verso alcuni uomini della tribù, ma è difficile stabilire quale sia stata la verità, cioè quanto quest’esperienza fosse genuina negli indiani o quanto fosse indotta. Il regista José Padilha impiega due provocanti strategie per mettere in discussione i confini di quegli incontri di culture differenti. Permette ai professori accusati di attività nefande di difendersi direttamente e contemporaneamente permette agli Yanomami di raccontare il loro punto di vista su quei fatti. Quando questa affascinante indagine arriva a decostruire la legalità coloniale, essa diventa anche una sfida ai miti dell’obbiettività nella nostra società e alla vera nozione di alterità. | ||
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World Narrative | ||
Contracorriente di Javier Fuentes-León |
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tendenza: GGG | ||
nazione: Perù / Colombia | ||
anno: 2009 | ||
Questo primo lungometraggio del regista Javier Fuentes-León è una insolita storia di fantasmi ambientata sulle spiagge peruviane, con alcune similitudini alla vicenda di Brokeback Mountain.E’ la storia di Miguel, un pescatore che nasconde la sua omosessualità dietro il paravento di un matrimonio felice con una moglie che lo ama e che sta aspettando un figlio. Segretamente Miguel porta avanti una intensa storia d’amore con Santiago, un artista bohémien, che non pubblicizza la sua omosessualità ma nemmeno la vuole nascondere del tutto. La storia, ambientata in un piccolo villaggio di pescatori, prende una piega fantastica dopo la morte per annegamento di Santiago quando questi ritorna come fantasma per chiedere a Miguel di cercare il suo corpo e di seppellirlo secondo le tradizioni locali in modo che la sua anima possa riposare in pace. Miguel si trova ora davanti ad un dilemma: dovrà ammettere pubblicamente di avere avuto una storia d’amore con Santiago, rovinando così il suo matrimonio e la sua vita, ma esaudendo le richieste del suo amato, oppure deve continuare la sua vita come se nulla fosse successo portandosi dentro il peso e la responsabilità della dannazione eterna del suo amante rimasto insepolto. Deve essere molto difficile continuare a vivere con un tale peso sulla coscienza, tentando di dimenticare la persona che avete tanto amato, solo per salvarvi la faccia. Guardate il bellissimo trailer. | ||
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World Narrative | ||
Grown Up Movie Star di Adriana Maggs |
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tendenza: GG | ||
nazione: Canada | ||
anno: 2009 | ||
Il film racconta la storia di Ray, sfortunata star della Lega nazionale di Hockey, e delle sue precoci figlie Ruby e Rose. All’apice della celebrità, Ray viene condannato per doping e deve fare ritorno alla sua natia Terranova per accudire le figlie che sono state abbandonate dalla madre Lilian, fuggita con un altro uomo per seguire le sue aspirazioni alla celebrità. All’inizio Ray passa di donna in donna per cercare di rimpiazzare la moglie, mentre tenta di combattere con i suoi crescenti desideri omosessuali, alla fine senza riuscirci. La figlia Ruby, incapace di controllarsi anche perché rimasta senza una guida, diventa sempre più curiosa del sesso fino a cacciarsi in una situazione difficile. Ruby passa la maggior parte del suo tempo con Stuart, il miglior amico di Ray, confinato su una sedia a rotelle in seguito ad un incidente dove Ray era coinvolto. Quando Stuart si ritrova attratto da Ruby, motivato da un sentimento di paura e rabbia, trascina tutti e tre verso una conclusione sconvolgente. | ||
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World Narrative | ||
Zona sur di Juan Carlos Valdivia |
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tendenza: L | ||
nazione: Bolivia | ||
anno: 2009 | ||
Nella città di La Paz, diversamente da altre grandi città dove le famiglie ricche vivono sulle colline, il ceto benestante abita la parte bassa della città, chiamata il Distretto Sud. La vita prosegue tranquilla nella grande casa circondata da un bellissimo giardino. Tutto appare sereno e meraviglioso alle diverse persone che vi abitano: la madre, Carola, coi suoi tre figli, Patricio, Bernarda e Andrés e i domestici Wilson e Marcelina, indigeni Aymara che provengono dalle montagne della Bolivia. Il dramma emerge lentamente, senza particolari stratagemmi narrativi, osservando il tran tran quotidiano, fino a quando certe forze, sia interne che esterne, fanno alzare le fiamme che covavano sotto la cenere. Il film ci racconta gli ultimi giorni di una ricca famiglia boliviana che deve affrontare i rivolgimenti sociali in corso nel Paese. Tra i motivi che metteranno in subbuglio la famiglia anche la scoperta dell’omosessualità della figlia Bernarda. | ||
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