Abbiamo già più volte detto quanto il 2009 sia stato un anno ricco e importante per il cinema lgbt di produzione italiana. Lo si evince anche da questo breve elenco di personaggi e autori italiani che hanno contribuito con la loro creatività e dedizione ad illustrare con correttezza e profondità, la realtà delle problematiche lgbt. Tra questi sono moltissimi i registi e gli attori che hanno prodotto in quest’ultimo anno opere di notevole interesse, arrivando in alcuni casi a coinvolgere un’ampia fetta di spettatori.
Noi crediamo che l’ignoranza, intesa come non conoscenza, sia uno dei principali nemici degli omosessuali, causa prima di tanti ingiustificati pregiudizi e discriminazioni. Il mondo del cinema, della tv e dello spettacolo in generale ha sempre avuto una grande rilevanza nella formazione delle coscienze di tante persone, magari poco portate ad approfondimenti letterari o di altro tipo, anche per il poco tempo libero disponibile. Siamo convinti, ad esempio, che il lungo e appassionante intervento di Roberto Benigni al festival di Sanremo 2009, tutto centrato sull’assurda paura della società nei confronti dell’omosessualità, abbia aperto le menti di tanti spettatori, magari più di quanto riescano a fare le nostre grandi e indispensabili manifestazioni. Il dibattito sull’omofobia sollevato da film come “Viola di mare” o “Cado dalle nubi” crediamo sia stato altrettanto utile ed efficace, ecc. ecc.
Anche quest’anno, per ragioni di spazio, non abbiamo inserito nell’elenco sottostante i tanti encomiabili personaggi che organizzano e promuovono la visione del cinema lgbt, dai direttori e organizzatori dei grandi e ormai numerosi festival gay italiani ai militanti che in tante associazioni organizzano svariate rassegne di cinema a tematica, spesso chiedendo la nostra consulenza.
LA CLASSIFICA 2009
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insieme al fantastico team di "Viola di Mare", tra i quali la regista Donatella Maiorca e le protagoniste Valeria Solarino e Isabella Ragonese. Maria Grazia Cucinotta produttrice con la sua Italian Dream Factory e interprete del film che ha voluto fare contro il parere di molti, partecipando come madrina alla manifestazione nazionale "Uguali" organizzata dal movimento Lgbt e dall’Arcigay ha detto «Non parlo di politica, perché non la faccio. Affronto i problemi con quello che so fare, il cinema e ringrazio chi, dopo tante porte sbattute in faccia, mi ha permesso di realizzare questo progetto. Spero che il film faccia parlare e confrontare le persone, che serva a vincere il pregiudizio». Maria Grazia sta in questi mesi accompagnando il film in diversi festival e rassegne internazionali. Il film ha vinto a novembre la 19/a edizione del Nice Film Festival-Usa, che ha inoltre assegnato a Valeria Solarino il Premio Speciale ‘Susan Batson’ per la migliore interpretazione. Solo pochi giorni fa Maria Grazia Cucinotta ha ritirato al festival di Capri Hollywood il Peace Award assegnato al film per il suo "messaggio contro l’omofobia". |
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Si guadagna questo secondo posto in classifica per la sua strepitosa difesa dell’omosessualità dal palco del Festival di Sanremo 2009, che ha lasciato esterefatti e commossi milioni di spettatori. Ci basta ricordare l’inizio del suo intervento concluso con la poetica lettura della famosa lettera di Oscar Wilde al suo amato: "Quando ci s’innamora si diventa uomini liberi. Ho sentito questa polemica sugli omosessuali… siccome è una storia, quella degli omosessuali, che è incredibile perché va avanti da millenni. Da millenni gli omosessuali, lo dico con allegria, non sono fuori dal piano di Dio, perchè non è un peccato, di peccati c’è solo la stupidità. Gli omosessuali ci hanno dato dei doni enormi, enormi, e io gli sono grato… Voi immaginate, gli omosessuali sono stati seviziati, torturati, morti nei campi di concentramento, sapete perché? perché amavano un’altra persona!…" |
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Ritorna quest’anno ai vertici di questa classifica per il suo impegno nell’affrontare ancora una volta le tematiche omosessuali presenti nel suo ultimo film "Mine vaganti", che sarà sui nostri schermi dal 12 marzo 2010. Il film è un ampio e variegato affresco famigliare con al centro Riccardo Scamarcio nei panni di un figlio gay che rientra in famiglia dopo una lunga assenza. Una battuta del film: "Non farti mai dire dagli altri chi devi amare, e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre…". Ozpetek, recentemente definito da Madonna un "regista geniale", ha girato con Valerio Mastrandrea un bellissimo spot anti-aids dal titolo ‘Aids:la sua forza finisce dove comincia la tua. Fai il test!‘. E’ stato ospite e animatore del Festival gay di Torino 2009. |
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Uno dei pochi autori italiani, tenuto a battesimo qualche anno fa da Minerba al festival gay torinese, che continua con caparbietà il suo percorso "contro", con film che affrontano in modo inusuale e coraggioso le problematiche dell’emarginazione nella nostra società. Prima con "Anime veloci" e nel 2009 con "Sogno il mondo il venerdì" ci ha regalato un affresco inquietante sulla solitudine, la discriminazione, la violenza e l’indistruttibile bisogno d’amore di personaggi diversi dentro e fuori, alla ricerca affannosa di un posto nel mondo. E’ un vero peccato che nella distribuzione italiana non ci sia posto per film come questi, destinati comunque a durare a lungo. |
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Vincitore del Torino Film Festival 2009 con il poetico "La bocca del lupo" che ci racconta una intensa storia d’amore tra un carcerato e un travestito, sullo sfondo di una originale Genova vista anche con inedite immagini di repertorio. Il film è nato da un’idea dei gesuiti della Fondazione San Marcellino e il regista, alla domanda se ha incontrato difficoltà coi gesuiti per la tematica del film, ha risposto: «Sono consapevole che il tema è delicato, specie nell’ambito della Chiesa e di questi tempi. Però l’ho potuto affrontare nel modo più libero possibile. Nessun limite, nessun compromesso. I gesuiti hanno capito benissimo che questa è una storia che va oltre il discorso dell’omosessualità, qui si parla di solitudine, dell’amore che nasce dal dolore». |
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Scrittore e sceneggiatore di successo che riesce spesso ad inserire temi e personaggi lgbt nelle sue opere. Sceneggiatore di "Mine vaganti" di Ozpetek ha lavorato anche alla sceneggiatura di "Io sono l’amore" di Luca Guadagnino dove c’è un personaggio lesbico, di "L’uomo che ama" di Maria Sole Tognazzi dove abbiamo una bella coppia gay, ecc. Alla tv, con "Tutti pazzi per amore", di cui è in preparazione il seguito, ci ha regalato uno dei personaggi gay più significativi della tv italiana di questi anni (interpretato dal bravissimo Tomas Arana). |
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Alla sua seconda prova registica (dopo "Poco più di un anno fà") con lo struggente "Il compleanno" (con Massimo Poggio, Alessandro Gassman e Thyago Alves), presentato con successo alla mostra veneziana ma inspiegabilmente ancora senza una distribuzione italiana. Il film racconta molto bene la storia di un amore dirompente tra un giovane ed un uomo maturo che solo ora si scopre omosessuale. Per tutto il film respiriamo il dramma di un amore segreto, irresistibile che nasce già condannato all’interno di un ambiente piccolo borghese dove a nessuno è permesso di uscire dalle fila senza che tutto crolli. Splendide interpretazioni dei protagonisti, compresa la sempre bravissima Maria De Medeiros. |
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Ha ottenuto un meritato successo di critica alla mostra veneziana con il bellissimo documentario "L’amore e basta", che ha avuto anche una discreta distribuzione (Lucky Red). Il film fa parlare davanti alla cinepresa una serie di coppie omosessuali che si confrontano con l’ambiente sociale in cui vivono e le proprie aspettative. In merito alla scelta di questo tema, Consiglio ha detto: "Dell’amore tra due persone dello stesso sesso certamente si sa che esiste e in qualche modo è anche accettato con una certa tolleranza, ma spesso se ne ha un’idea quanto meno distratta. Insomma ci si trova di fronte a un pregiudizio, che viene prima della conoscenza. E’ stato questo senso d’inconsapevole (ma anche un po’ colpevole!) inadeguatezza di fronte a emozioni, sentimenti e affetti così profondi – solo perché a viverli sono delle persone la cui identità sessuale è diversa da quella che si conosce, e in cui ci si riconosce, più diffusamente – a farmi venire l’idea di un film documentario che esplorasse il vissuto dell’amore omosessuale". Un grazie particolare a Luca Zingaretti che all’inizio del film legge un testo di Aldo Nove. |
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Attore comico proveniente da Zelig, ha sbancato al botteghino, sorprendendo tutti, con il suo primo film "Cado dalle nubi" diretto da Gennaro Nunziante. Zalone ha ovunque e coraggiosamente pubblicizzato il film parlando della tematica omosessuale come uno dei due temi principali del film (l’altro è il razzismo leghista). Riferendosi alla canzone "Uomini sessuali" che il suo personaggio canta in un bar gay, Zalone ha specificato che "vorrei fosse chiaro che prendo in giro gli omofobi, non gli omosessuali" dichiarando che nel film vuole mostrare, col suo personaggio, il percorso che una persona, cresciuta in un ambiente omofobo, fa per arrivare a liberarsi dal pregiudizio. Fortunatamente non esistono solo i cine-panettoni. |
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Nel suo ultimo film "Io & Marylin" ha voluto inserire una coppia gay interpretata dai bravissimi Massimo Ceccherini (Massimo) e Luca Laurenti (Petronio) perchè, ci ha detto: "nella mia vita ho incontrato diverse persone gay che erano state sposate e che ora vivono un felice rapporto di coppia gay… ho voluto stare lontano dai soliti stereotipi e mostrare la normalità di un rapporto che non ha nulla di diverso da quanto succede nelle coppie etero, gelosia compresa". La critica purtroppo ha stroncato il film, che invece cerca di essere originale e piacevole senza l’ausilio di volgarità e doppi sensi. |
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Uno dei pochissimi imprenditori gay dichiarati, Presidente di una importante società di produzione e distribuzione cinematografica italiana, la Lucky Red, sta combattendo per poter distribuire in Italia il film gay "I Love You Phillip Morris" che la produzione americana sta congelando da un anno per il timore, non dichiarato, che il film possa abbassare il valore commerciale dei due affermati e noti protagonisti Jim Carrey e Ewan McGregor. Occhipinti si è inoltre accapparato i diritti per la distribuzione del film a tematica "Brotherhood", vincitore dell’ultimo Roma Film Festival. |
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Encomiabile presidente della società di distribuzione Archibald Enterprise film che nel 2009 ha distribuito il divertente e intrigante "Baby Love" sul problema della paternità gay e che ora presenta nel suo listino d’inizio 2010 ben quattri titoli su sei con riferimenti lgbt. Che sono l’attesissimo vincitore del Queer Lion e della Coppa Volpi veneziana, "A Single Man", sorprendente debutto registico dello stilista Tom Ford; l’intrigante commedia "Humpday" di Lynn Shelton, "Life During Wartime" di Todd Solondz, coraggioso e riuscito approfondimento delle tematiche affrontate in "Happiness"; "Gordos" di Daniel Sànchez Arévalo, eccezionale disanima delle diversità. |
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Acclamato regista di capolavori come "Lamerica" e "Il ladro di bambini"e neodirettore del Torino Film Festival che con lui alla guida ha "rubato", come dice Minerba, diversi titoli al prossimo Festival gay torinese. Intervistato da Roberto Schinardi su Gay.it ha affermato di sentirsi "pansessuale" (un po’ come la Nannini che si definisce "polisessuale") e di sperare che l’attuale successo internazionale del cinema gay non si limiti ad una moda passeggera: "Piano piano non si parlerà più di cinema gay come ghetto, ma troveremo una sessualità raccontata in modo diretto e onesto in tutti i film. Nei film che ho scelto per il Torino Film Festival non c’era mai una chiave illustrativa della tematica omosessuale. In tutti c’era l’idea della necessità di ‘essere diversi essendo diversi’ per citare Sandro Penna. La forza sta nell’essere diverso senza appiattirsi alle idee condiscendenti." |
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Grande attore nel senso più pieno del termine, premiato ai Nastri d’Argento e ai David, ha lavorato moltissimo sia in teatro che in molti film di qualità. Nel 2009 ci ha regalato una sorprendente e intensa interpretazione nel film "Aria" di Valerio D’Annunzio, nel ruolo di un uomo che per tutta la vita ha dovuto portare una maschera e ora, ormai anziano, cerca una rinascita e un’espiazione. Anche questo film meritava un’accoglienza maggiore da parte di un pubblico che invece sembra cercare solo evasione e stordimento |
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Il grande attore (e cantante) napoletano si appresta a interpretare la figura di Pasolini in un film sull’ultimo anno di vita del grande artista, prima dell’orrendo assassinio avvenuto sul litorale di Ostia la notte del 1 novembre 1975. Il film, prodotto da Fandango e Rai Cinema e scrito da Federico Bruno (anche regista) e Massimiliano Moccia, avrà il titolo "Pasolini, la verità nascosta" e come protagonista l’attore tedesco Bruno Ganz nei panni di un giornalista. |
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Direttrice della rivista di cinema "Ciak" e nel 2009 anche del Festival del Film romano, è ormai diventata un’icona gay per il suo costante impegno verso il nostro cinema e le nostre problematiche. Oltre a diversi articoli su personaggi e titoli del cinema gay, "Ciak" ha quest’anno pubblicato una collana di dvd dal titolo "I capolavori del cinema gay" con film fino a quel momento introvabili. Il Festival di Roma ha presentato ben tre titoli gay nel concorso ufficiale: Viola di Mare di Donatella Maiorca; Plan B di Marco Berger e Brotherhood di Nicolo Donato, quest’ultimo risultato addirittura vincitore assoluto del Festival conquistando il Marc’Aurelio d’Oro. |
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Protagonista del discusso "Diverso da chi?" di Umberto Carteni dove ha saputo dare, da etero, una buona consistenza alla figura di un personaggio gay lontano dagli stereotipi tradizionali, cedendo magari un po’ (colpa della sceneggiatura) a nuovi stereotipi che vogliono ammodernare il vecchio "vizietto". Argentero, insieme a Scamarcio e a pochi altri, rappresenta una nuova generazione di attori italiani capaci di affermarsi senza limitazioni o preconcetti. Grande successo al box office del film che con più di 3.200.000 euro si piazza secondo, dopo "Cado dalle nubi", nella classifica dei blockbuster gay italiani del 2009. |
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Da merlo maschio a difensore dei diritti gay. Stupefacente percorso di un grande attore della commedia italiana. Ha appena terminato la seconda stagione di "Io e mio figlio", serie tv diretta da Luciano Odorisio dove interpreta un commissario padre di un omosessuale (viene trasmessa su RaiUno dal 10 gennaio 2010). In una recente intervista a Repubblica, parlando di omofobia, ha dichiarato: "Tira una brutta aria, una serie in cui un padre dopo un momento di sbandamento, ce l´avrei anch´io, cerca di conoscere il figlio, capisce che il compagno gli vuol bene, insomma, che c´è l´amore, ha un senso. E poi l´omofobia si nasconde. Persone insospettabili, anche colte, mi hanno detto: "Se fosse stato mio figlio l´avrei cacciato di casa". Ma come si fa a buttare via un figlio? L´omosessualità non è un vizio, né una malattia. La dignità di un uomo è più importante di come esprime la sessualità. L´amore ci rende persone umane" |
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Per tutto il 2009 ha accompagnato e promosso il suo bellissimo documentario "Due volte genitori" prodotto dall’Agedo (Associazione genitori, parenti e amici di omosessuali) col finanziamento della Commissione Europea, Progetto Daphne II “Family matters – Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche” ed ora disponibile in dvd e acquistabile presso il sito dedicato. |
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Per la coppia d’arte (e di vita) Stefano Ricci e Gianni Forte il 2009 è stato l’anno della consacrazione definitiva, con tre opere teatrali "Ploutos o della ricchezza", "Printer’s Anatomy" e "Macadamia Nut Brittle" che hanno riscosso ovunque un grandissimo successo di critica e pubblico. In quest’ultima raccontano come in uno snuff movie i temi ossessivi di Dennis Cooper, tra i quali vi "è l’adolescenza: non età biologica, ma una condizione esistenziale permanente e totalizzante di gioco, in cui trova dimora la duplice natura di una fame e di una precarietà di amore, sentimento, esperienze, desideri, stupori". |
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Nel 2009 hanno pubblicato presso Ponte alle Grazie (al modico prezzo di 19,80 €) una splendida edizione del loro documentario "Improvvisamente l’inverno scorso" con allegato un libro che racconta in modo dettagliato le disavventure produttive e distributive del film. Il film è stato premiato all’AFI Dallas International Film Festival 2009 e ha ricevuto il Nastro d’Argento 2009 come miglior documentario, accolto dagli autori con queste parole: "E’ per noi un enorme onore ricevere proprio oggi, 40 anni dopo la nascita del movimento gay negli Stati Uniti e nel giorno del Gay Pride nazionale, un premio così prestigioso, che oltretutto ci ricorda come in Italia ancora oggi manchi una legge che tuteli gli amori fra persone dello stesso sesso. Sono all’ordine del giorno gli atti di violenza omofobica ma una legge che li condanni nel nostro paese non è neanche all’orizzonte. Ringraziamo il sindacato dei giornalisti critici cinematografici che con questo premio ha dato un segnale di sostegno a un cinema indipendente e di denuncia". |
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Instancabile mito del mondo dello spettacolo e una delle principali icone gay è stata l’ospite d’onore del 24mo festival gay di Torino, ammaliando con le sue parole dal palco un pubblico entusiasta fino alle lacrime (standig ovation di dieci minuti): "Ho scoperto che cosa ci unisce: l’ironia. Voi ridete quando faccio la signora Cecioni o la signorina Snob: c’è un legame oso dire culturale. Sono veramente felice di essere qui. Anche perché a questo festival sono passati molti film tra cui uno dei più bei ricordi della mia carriera cinematografica, "Parigi o cara". Siete tanti e molto esperti in umorismo!” |
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Premiata da Arcigay Nazionale come "personaggio che più si è distinto per una posizione di assoluta positività nei confronti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), promuovendone una visibilità lontana dagli stereotipi e dai luoghi comuni" insieme a Vladimir Luxuria "personaggio LGBT dell’anno". La cerimonia di premiazione, significativamente organizzata dal Cig Arcigay Milano nella giornata contro l’omofobia (17 maggio), ha segnato l’inizio di un maggiore e più incisivo impegno del movimento gay nell’ambito mediatico e spettacolare. |
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Anche se il suo impegno ora non è proprio nel mondo del cinema o della tv la sua presenza nei media e la sua nuova vocazione letteraria la rendono un personaggio unico e sempre più prezioso per la comunità lgbt. I suoi interventi su diversi quotidiani hanno contribuito a chiarire le brutte interpretazioni che venivano assegnate al popolo trans in connessione al caso Marrazzo. Il suo bellissimo libro “Le favole non dette” , edito da Bompiani, che racconta "l’infinito mistero dell’uomo" attraverso sei fiabe della diversità, tra favola e pregiudizio, amore e indifferenza, ci ha tutti piacevolmente sorpresi. |
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Finalmente uno dei registi più amati dal pubblico gay ha saputo trovare il coraggio di dichiararsi e parlare della sua sessualità. Ci riferiamo alla bella intervista che il maestro ha rilasciato alla giornalista Barbara Romano sulle colonne di Libero nel mese di gennaio 2009. Dove racconta di quando da ragazzino eccitò un frate intimorito, giustamente definito omofilo e non pedofilo, delle masturbazioni con gli amichetti dove qualcuno arrivava anche a mettere sotto qualcun’altro, del suo primo amore platonico con un compagno di liceo, del suo primo rapporto completo con un giovane contadino dentro una grotta, della sua storia con Visconti… " Essere omosessuale non è uno scherzo, vuol dire aver fatto una scelta matura, difficile, che va sostenuta con una dose di moralità maggiore di quella richiesta agli eterosessuali". Ha detto di avere un film nel cassetto, "Fiorentini", su Michelangelo e Leonardo, scritto trent’anni fa, "ma ormai non ce la faccio più". Speriamo che non sia così, forza Zeffirelli! |
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Fondatore di Fourlab, una società di produzione e distribuzione che ha importato e doppiato diversi film a tematica, continua il suo attivismo e la promozione del cinema gay sponsorizzando diversi festival e rassegne lgbt, ma siamo ancora in attesa della collana di dvd queer che dovrebbe proseguire il lavoro iniziato dalla Dolmen e ora interrotto. |
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Ha accompagnato, con discussioni e incontri col pubblico, in quasi tutti i festival lgbt dell’anno il suo coraggioso e provocante documentario sulla realtà lesbica italiana, "L’altra altra metà del cielo", "un documentario pensato e voluto dall’autrice per tradurre l’esperienza fatta durante gli anni di volontariato all’interno di associazioni LGBT in strumento e narrazione politici". |
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Autrici del documentario italiano "Over the Rainbow" (trasmesso anche da Rai Tre) che racconta le vicissitudini di una coppia lesbica italiana che non si nasconde e che rivendica il desiderio della maternità, con viaggio obbligato all’estero per raggiungere il proprio sogno. |
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Giornalista, scrittore e critico cinematografico che quest’anno ha pubblicato l’indispensabile "100 classici del cinema gay. I film che cambiano la vita (1931-1994)" edito da Cicero e che presenta le opere fondamentali del cinema lgbt, ripercorrendo in modo esaustivo la storia del rapporto fra cinema e omosessualità. A breve dovrebbe uscire in libreria il suo ultimo lavoro dal titolo "Oasi gay – Miti & titani della cultura omosessuale e lesbica" mentre sta ancora lavorando a quello che, dice, dovrebbe essere il suo lavoro più importante, una biografia del poeta Lord Byron. Patanè è stato anche tra i testimoni che hanno raccontato l’omosessualità in Italia negli anni ’80 nel capitolo della "Storia proibita degli anni ’80" trasmesso da History Channel. |