Esce domani “Io & Marilyn” l’atteso ultimo film di Leonardo Pieraccioni, che, vi assicuriamo, è tutto fuorchè un cinepanettone. Finalmente una commedia di classe, intelligente e mai volgare, quasi tutta centrata su un’unica accattivante idea: l’apparizione di Marilyn che, come un alter ego del protagonista, cerca di aiutarlo ad uscire dalla depressione conseguente all’abbandono della figlia e della moglie, trasferitesi col nuovo compagno in un circo. Si ride, ma non ci si sbellica, piuttosto ci si sente piacevolmente trasportare in un mondo al confine tra fantasy e sogno, tra speranze e disillusioni, tra solitudini e solidarietà. Insomma un film per un pubblico maturo che ama divertirsi ma anche guardare in faccia la realtà, dove le cose belle spesso si mescolano a quelle meno belle. Speriamo che il particolare pubblico natalizio sappia apprezzare e premiare un film dove il divertimento non è la solita battutaccia fine a se stessa.
Abbiamo incontrato Pieraccioni all’anteprima del film e ne siamo rimasti ammaliati. Simpatico e alla mano, una battuta dietro l’altra (proviene dal cabaret), ci ha fatto sentire subito “in famiglia”. Impossibile non credergli quando ha detto che per ogni film si ricrea con tutta la troupe una specie di famiglia allargata. Cosa accaduta anche per questo film, nonostante avesse inizialmente temuto per l’inserimento dell’attrice Suzie Kennedy (Marilyn) che invece si è dimostrata subito a suo agio con tutti. L’attrice l’ha trovata semplicemente inserendo su Google le parole “sosia” e “Marilyn”. A nostro giudizio un vero miracolo, perché Suzie è fantastica e perfetta come Marilyn, anche nei primissimi piani, e farà sognare molti spettatori.
Pieraccioni aveva già affrontato molto bene la tematica gay nel suo film di maggior successo, “Il Ciclone”, dove una bravissima Barbara Enrichi (premiata col Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista) interpretava l’audace sorella lesbica del protagonista. Pieraccioni ci ha ricordato che quell’anno ricevette anche un premio da una rivista gay proprio per come aveva presentato quel personaggio lesbico.
Non sappiamo se la cosa del premio potrebbe ripetersi anche con questo film, anche perché oggi sono molti i personaggi lgbt nel cinema, anche italiano, mentre non era così nel lontano, strano a dirsi, 1997. In “Io & Marilyn” abbiamo infatti una curiosa coppia gay composta da Massimo Ceccherini (Massimo) e Luca Laurenti (Petronio), innamoratissimi gestori di una pasticceria (La Boutique del Cannolo Gioioso), sempre alle prese con una invadente clientela femminile che provoca l’esagerata gelosia di Petronio. La coppia gay, composta da due persone che provengono da esperienze etero (da qui l’origine della gelosia), è molto affiatata e viene presentata con assoluta normalità, accettata da tutti tranquillamente. Pieraccioni ci ha detto che in un primo momento aveva cercato di far venire fuori il lato femminile anche a Ceccherini, ma il risultato era stato disastroso (“cercare di far fare bene il gay a Ceccherini è come tentare di far coniugare bene il congiuntivo a Viscardi“), per cui ha preferito che mantenesse una presenza macho, comunque mai esagerata, “un ruolo un po’ da orso, congeniale a Ceccherini a cui è sicuramente piaciuto essersi pettinato come uno dei Village People“.
Più facile è stato con Laurenti, “che invece” dice Pieraccioni, “quando la vuole raccontare e recitare, ce l’ha di per sé una certa femminilità“.
L’idea di inserire una coppia gay nel film è venuta a Leonardo in quanto, ci ha detto, “A me è capitato spesso e volentieri di sentire parlare di ex mogli a uomini con un compagno accanto. Questa cosa mi ha sicuramente incuriosito. Infatti nel film, quando si comincia a parlare di famiglie allargate, e io dico di voler comperare io, al posto del patrigno, il motorino a mia figlia, sia il personaggio di Laurenti che di Ceccherini parlano anche loro delle loro ex mogli“.
Pieraccioni ha detto di non aver voluto presentare una coppia stile “vizietto”, cosa oggi anacronistica, e che, secondo lui (e noi) “i due insieme fanno una grande tenerezza e sono una coppia che mi piacerebbe continuare a riprendere dovessi fare un sequel di questo film. Questo è infatti l’unico dei miei film che mi fa pensare a un sequel, perché credo che abbia tutti gli elementi per permettermi di poterlo fare. Sempre che passi, col pubblico, questa cosa del fantasma di Marilyn…“.
A proposito della coppia gay, ha voluto scherzosamente aggiungere che “loro due si sono veramente innamorati, Ceccherini ha lasciato la fidanzata e Laurenti ha lasciato Bonolis (perché stava con Bonolis, lo sapete no?!) e ora vivono insieme e stanno correndo sulle bianche scogliere della maremma“. Quest’uscita spiritosa di Leonardo ha voluto probabilmente essere la risposta a Ceccherini che aveva precedentemente detto: “Il signor Leonardo Pieraccioni deve smetterla una buona volta di continuare a fare dei film in cui ci prova con le spagnole e ci prova con le italiane e ora ci prova addirittura con un fantasma: la sua non è altro che una latente omosessualità repressa, il suo unico sogno è quello di avere un rapporto d’amore con me ma non osa dichiararsi! Visto che non mi può avere, allora sarà sempre costretto a trovare una donna diversa e avrà sempre da soffrire fino a quando non confesserà al mondo che è un omosessuale perso e che vuole vivere felice e contento con me. Insomma basta, deve fare outing, deve dichiarare i suoi gusti sessuali!“.
Nei titoli di coda del film, bellissimi, non perdeteli, altre sorprese gay.
Qui sotto una immagine del film con Pieraccioni in mezzo alla coppia gay interpretata dai bravissimi Laurenti e Ceccherini.