Da un estremo all'altro

Il cantante Adam Lambert ottiene l’epitteto di “troppo gay” mentre Tom Ford insiste che il suo film “The Single Man”, premiato a Venezia, non è un film gay. L’attore gay Alan Cumming riceve dalla Regina l’Order of the British Empire

In questi giorni gli spazi degli spettacoli sui vari media sono concentrate sull’esibizione del cantante gay Adam Lambert, appena glorificato dalla rivista People che lo ha messo al 10mo posto nella classifica degli uomini più sexy del mondo, per la sua esibizione, censurata nella trasmissione tv in diretta (ma differita di pochi minuti), agli American Music Awards dove debuttava con la canzone “For Your Entertainment”, simulando un rapporto orale e baciando appassionatamente un ballerino. Perfino la rivista gay Out ha scritto che la cosa era troppo, “troppo gay“. Il canale tv ABC che ha trasmesso solo il bacio è stato subissato da migliaia di mail di protesta. Ma il cantante non si è assolutamente pentito, anche perché ha ottenuto il massimo della pubblicità, alla vigilia dell’uscita del suo nuovo album “FINALLY”, facendo passare in secondo piano il ritorno di Whitney Houston, la figura di Michael Jackson e il tributo di Janet Jackson al fratello, nonché la spettacolare caduta sul palco di Jennifer Lopez. Adam ha infatti dichiarato che “Non mi importa se ho offeso qualcuno. Non sono un artista che fa le cose pensando alle singole persone. Io credo fermamente nella libertà della espressione artistica. Le parole delle mie canzoni non sono per tutti… In ogni caso non possono esserci discriminazioni, le cantanti donne fanno queste cose da anni, il fatto che io sia un uomo non deve essere un problema, non posso venire discriminato. Se le persone si scandalizzano è un cattivo segno, io vorrei che tutti aprissero le loro menti e fossero in grado di divertirsi e ridere anche di queste cose, che non mettono certo in pericolo il mondo“.

Di parere completamente diverso sembra invece il nostro carissimo Tom Ford che non perde occasione per cercare di far dimenticare a tutti che il suo bellissimo film “The Single Man” è soprattutto una grande storia d’amore gay. Già siamo rimasti perplessi quando abbiamo visto, dopo mesi di attesa, la locandina del film dove non c’è alcun riferimento gay, si vedono solo Colin Firth e Julianne Moore sdraiati sul letto in intima confidenza, senza nessuna altra scritta tranne ricordare che Firth ha vinto la Coppa Volpi a Venezia: uno spettatore ignaro si attenderà la solita storia d’amore etero. Ma veniamo alle ultime dichiarazioni che Tom Ford ha fatto dopo l’anteprima del suo film (uscirà il 10 dicembre negli USA) in un locale di Manhattan. Parlando agli spettatori, riporta The Wall Street Journal, Ford ha detto che “il mio film è assolutamente autobiografico, quando lo guardate è come se voi entraste nella mia testa per un’ora e mezzo… ma non dovete considerarlo come un semplice film gay… non ho cercato di fare Terminator 12, questo non è un film gay, non ho mai pensato che lo fosse. Ci sono così tanti personaggi gay in TV che la cosa è diventata ormai un cliché“.

L’episodio di Adam sopra ricordato, con la censura tv e le mail di protesta, anche se forse ha esagerato un po’ (ma guardate quello che mostrano tanti videoclip musicali etero), non sembra confermare le opinioni di Tom Ford. Nemmeno il recente episodio avvenuto alla frontiera canadese dove sono stati sequestrati dalle guardie (Canadian Border Services Agency) tre film gay ( I Can’t Think Straight, Clapham Junction, e Patrik 1.5) diretti al festival gay di Ottawa perché si sospettava contenessero scene audaci gay.

Ci siamo invece consolati apprendendo che l’attore militante gay Alan Cumming, nel nostro caro vecchio continente, è stato insignito dalla Regina Elisabetta a Buckingham Palace di una delle più alte onoreficenze del Regno Unito, l’Order of the British Empire, insieme ad altre personalità come Anna Wintour e Pierce Brosnan. Cumming, tra le altre cose, ha interpretato il ruolo di Billie Blaikie in The L Word. A questa nostra pagina trovate una sua breve biografia.

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