Il Tekfestival di Roma, festival del cinema indipendente (“frutto spurio di un lavoro di ricerca e confronto di visioni provenienti da alcuni dei principali Festival internazionali di Cinema…”) , è arrivato all’8^ edizione. Il sottotitolo è “Ai confini del mondo… dentro l’occidente”. Si svolge a Roma dal 7 all’11 maggio 2009 al Nuovo Cinema Aquila.
Nella presentazione sul sito ufficiale del Festival viene detto: “Ci piace pensare al Tekfestival come un luogo di incontro, di scoperta e di messa in discussione di vecchi e nuovi territori. Dove le linee di demarcazione dei confini possano essere re-immaginate aprendo nuove possibilità alla visione e alla comprensione del reale, traguardando i terreni consumati delle ideologie e delle identità culturali, di genere e le sessualità mostrando le contraddizioni e le problematiche della post-modernità all’interno di un Occidente espanso.”
Ne parliamo in questa sede perchè anche quest’anno il Festival, da sempre interessato alle nostre tematiche, presenta oltre a due “Eventi speciali” di particolare interesse LGBT, una sezione, “Agender”, dedicata al cinema queer, che “raccoglie il testimone lasciato da “Phag off” proponendo attraverso tre sottosezioni tematiche (Bears on Film, Agenderphobia, Emoporn) riflessioni e pratiche di confine inerenti alle politiche dei corpi.”
Dal sito ufficiale del Festival riportiamo il programma delle sezioni “Agender” e di due “Eventi speciali” che ci interessano.
Giovedì 7 maggio – Nuovo Cinema Aquila (h.19.30 sala 1) EVENTI SPECIALI |
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Conflitti, delusioni e speranze di una coppia lesbica italiana che non si nasconde e che rivendica il desiderio della maternità, in un viaggio obbligato all’estero per raggiungere i propri sogni. Daniela e Marica sono due donne, vivono insieme da tre anni e si amano. Daniela e Marica da sempre hanno scelto la visibilità e la verità sulla propria sessualità senza nascondere e nascondersi. Daniela e Marica hanno deciso che vogliono un figlio. La scelta di Daniela e Marica è inevitabilmente una scelta difficile, sia per la quantità di problemi e riflessioni che scatena in tutte le persone che le circondano, sia per loro stesse, continuamente sottoposte a giudizio. Giudizi che le costringono a una riflessione costante sul loro modo di essere e sulle proprie scelte e convinzioni. |
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Venerdì 8 maggio – Nuovo Cinema Aquila (h.22.30 sala 1) EVENTI SPECIALI |
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Comrade Couture/Ein Traum in Erdbeerfolie, Questo film è un viaggio nello stupefacente universo parallelo di stilisti e artisti maestri nell’arte della sopravvivenza creativa a Berlino Est. Durante le restrizioni della RDT, esisteva un milieu eversivo in cui era possibile sintonizzarsi su una diversa lunghezza d’onda, essere originali e provocatori. In questo universo parallelo stava all’individuo creare il proprio stile con le proprie mani. Il film racconta i desideri, le passioni i progetti vissuti e recitati all’ombra del Muro di Berlino. La stilista Sabine von Oettingen, il fotografo Robert Paris e lo stilista e parrucchiere Frank Schäfer si riuniscono ancora una volta in una festa sovversiva, quasi alla “blocco dell’Est”, organizzata da Marco Wilms. Il film è stato presentato durante l’ultima edizione della Berlinale. |
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Venerdì 8 maggio – Nuovo Cinema Aquila (h.20.30 sala 2) " |
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Lì dove perdersi è erotico e ritrovarsi è politico: rassegna d’amore sesso e disperazione.
AIDS Conference Cocksuckers è un porno amatoriale, autodocumentario ibrido sull’AIDS nonché documento di osservazione giornalistica che usa la tecnica dello split screen (schermo diviso) per ricontestualizzare costantemente e riconcepire le narrative del sesso gay e dell’AIDS. Consumato nel 2006 durante la conferenza di Toronto, e ricreato per una presentazione su schermo singolo nel 2009, AIDS Conference Cocksuckers segue provocatoriamente un’incontro sessuale spontaneo, all’interno di una miriade di attività in questa enorme e storica conferenza, culminando in un climax per il compleanno con un carismatico Bill Clinton. Versione studio del visual proiettato per il progetto “Divide by Zero” di Sifiro (aka Zafer Aracagök) nel centro universitario Manchester MU, Gran Bretagna per “The Deleuzian Event” e presso l’Università di Darmstadt, in Germania per “Spaces and Places: Tensions of a Paradigm”. Zafer Aracagök è un accademico e musicista che insegna Filosofia Continentale nella Università Bilkent di Ankara. Il video è basato sul lavoro di Gilles Deleuze e Félix Guattari focalizzandosi sulla teoria queer circa “un corpo non-identitario senza organi”.
Quando gli altri entrano nell’intimità….senza saperlo! «Fai bene, condividi la vergogna» Mino d.c. Una scena Master/boy tra due transuomini, ognuno in differenti stati di maturità fisica, abilità fisica e mascolinità. Il film propone una domanda su come il tempo scorre per chi ricopre il ruolo del sottomesso, come corpi differenti esperiscono la durata. Il “submissive” percepisce il tempo su un orologio che ruota intorno al suo master. Parte del piacere legato all’immagine di corpi con identità di genere fluttuanti avviene quando il punto di vista cerca di posizionarlo in un quadro di riferimento, senza riuscirci. Due donne detournano i simboli sacri e chiamano il mondo a cantare con loro…che karaoke!! Se penso ai momenti più intensi della mia vita sessuale, la mia memoria fallisce. I miei amanti non sono presenti per darmi delle conferme. Ultimamente ho iniziato a riprendermi. Faccio a pezzi l’amore e ne ricostruisco la disperazione attraverso il montaggio. Nell’ottobre 2007 due studiosi della pornografia – ovvero io e Florian Cramer – si incontrarono in un hotel a Rotterdam passando giorni e notti insieme. Le azioni erano basate su quattro storie che ci siamo scambiati. Solo una delle quattro rimase al momento dell’incontro. Eravamo fratello e sorella. Siamo finiti nella vasca insieme. Abbiamo versato e bevuto molto latte e lasciato che i nostri fluidi corporali si librassero e poi la nostra relazione cadde in pezzi. Il progetto evidenziò la falsità dell’intimo cancellando il nostro splendido orgasmo. Tra viagra, centrali a carbone, psicofarmaci e trattamenti anti-età la vita scorre nell’antico quartiere romano di Centocelle, ignaro della rivoluzione che le sta covando dentro. Un gruppo di attiviste e attivisti, si sta incontrando clandestinamente per liberare l’amore dalla coppia e ridirigerlo verso l’atavico e giusto contesto il gruppo. Fotti i tuoi amici!! Sesso indefinito, ludico, eccezionale tra corpi comuni, dove eccezionale è aggettivo di eccezione. La colonna sonora è firmata dal grupo electro romano The Plum Suckers. L’idea del film era quella di catturare un momento appassionato. La telecamera sarebbe stata fissa rappresentando una posizione voyeristica. Nulla sarebbe stato progettato, sarebbe stato solo un momento catturato da una povera telecamera giapponese senza alcun edit. Il bacio è stato il primo che abbiamo mai avuto. Ci siamo resistiti per una notte, dividendo un letto senza fare nulla e senza mostrare alcun desiderio fino a quel momento. Il materiale è stato filmato come parte di un progetto che vede la proiezione su due schermi come in Chelsea Girls di Andy Wharol. È stata la cosa più intima e personale che abbia mai filmato. Una pancia pelosa come dichiarazione d’amore. Due ragazzi ne assaltano un altro nella scala di un edificio. Otto minuti dopo, una voce-off dice “cut” e dietro la telecamera parte l’istruzione “Aftercare” (mantenimento psicoemozionale successivo alle scene Bdsm). I due FTM iniziano immediatamente ad abbraciare, baciare ed accarezzare il soggetto che appena prima era la vittima. Su invito del regista, il gruppo rientra immeditamente nella scena, come se il momento di tenerezza non ci fosse mai stato. L’inclusione dell’”Aftercare” tocca l’ultimo tabù che mai fuorisce da un porno: l’empatia e l’intimità. Lo spettatore è invitato a ridiscutere i ruoli e le identità di genere dei partecipanti tra violenza e consenso. Il titolo è ispirato dall’acronimo WYSIWYG usato nel linguaggio informatico per descrivere un sistema in cui il contenuto mostrato durante l’editing appare uguale all’output finale. In questo caso il contenuto mostrato sullo schermo non è affatto ciò che il pubblico ascolta, per questo il titolo diviene provocativo. Due uomini mangiano in quello che presumibilmente è il loro ambiente domestico. |
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Sabato 9 maggio – Nuovo Cinema Aquila (h.22.30 sala 1) |
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, di Jonathan Robinson (Gb, 2009, 1′, corto) Il film mette in sequenza il tributo che uomini di varie parti del mondo hanno voluto fare ad Ahmet Yildiz, un giovane gay turco, che pare sia stato vittima di un assassinio d’onore. Il film è stato creato per provocare una risposta da parte della comunità gay, stimolare consapevolezza su queste tematiche e promuovere il blog di discussione sull’omicidio di Ahmet. |
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Victor lavora in un’agenzia immobiliare nel quartiere della Chueca a Madrid. Victor nasconde anche un terribile segreto: uccide le vecchie signore che vivono negli appartamenti del quartiere per poi rivenderli, dopo averli ristrutturati, a coppie gay dall’alto reddito. Il suo obiettivo è trasformare Chueca in una versione spagnola di Soho. L’ultima vittima di Victor vive accanto ad una coppia gay, Ray e Leo. Ray eredita l’appartamento e lo regala alla madre Antonia, che trasferitasi nella casa del figlio si intromette nella sua relazione con Leo, che lei detesta. Le indagini dell’omicidio sono affidate all’ispettore Mila, una donna eccentrica e piena di fobie, e a suo figlio Luis. Nel frattempo Victor seduce Leo per avere l’occasione di entrare nell’appartamento e poter uccidere Antonia. |
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Domenica 10 maggio – Nuovo Cinema Aquila (h.20.20 sala 3) "AGENDERPHOBIA" |
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, di Marie Vermeiren (Belgio, 2002, 7′, doc) Il film segue un gruppo di donne che durante la notte agiscono contro le pubblicità sessiste. Il film si concentra sulla trasmissione di energia che queste donne possono sviluppare sia essa fisica, creativa o sensuale. , di Global Action Project (Usa, 2007, 3′, animazione) Questo cortometraggio è il remarke della filastrocca Three Blind Mice. Tre graziose topoline queer che lottano perchè sono stati violati i loro diritti. Basato su storie vere. |
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(Usa, 2008, 58′, doc) v.o. sott. it. Anteprima italiana Il documentario racconta la storia di Sakia Gunn, una studentessa di 15 anni mortalmente accoltellata a Newark a seguito di un’aggressione omofobica. Questo lavoro rivela sia l’omofobia che si cela dietro a questo brutale assassinio, ma narra anche della breve e amorevole vita di Sakia e della sua famiglia, e del mondo delle “aggressive women”, donne omosessuali di colore, che vestono abiti maschili ma non necessariamente si identificano con le lesbiche o con i transgender F-to-M. |
, di Charles B. Brack