INAUGURAZIONE DEL TOGAY 2009

Una scopiettante presentatrice, Lucia Ocone – Momenti indimenticabili con Franca Valeri – Un film divertente e attualissimo (per noi futurista), “Fuori menù”.

SERATA INAUGURALE DEL 24° FESTIVAL DEL CINEMA LGBT DI TORINO

La serata è iniziata con una esilarante performance dell’attrice comica Lucia Ocone (famosa per le sue partecipazioni a "Quelli che il calcio" e per le sue imitazioni, tra le quali anche una strepitosa Mina) che ha regalato argute e pungenti battute per tutti, Direttore Giovanni Minerba compreso, anzi per "La Minerba", che è stato poi chiamato sul palco per aiutarla nelle presentazioni dei diversi ospiti. Il primo di questi è stata la veterana Laura Righi che senza mezze parole ha detto "Sono felice di essere qui e spero che il prossimo anno daranno a me e a Giovanni due anelli per le nozze d’argento come quelli di Cartier disegnati da Cocteau per il suo grande amore Jean Marais".
Un’altro momento interessante è stato l’intervento sul palco dei politici locali, tra i quali Marziano Marzano, Luca Cassiani, presidente della Commissione Cultura del Comune di Torino e l’assessore alla Cultura Fiorenzo Alfieri che ha augurato il "solito e sicuro" successo al festival che "avviene in concomitanza con la Biennale Democrazia, un evento molto abbinabile a questa iniziativa". La sagace Lucia è intervenuta facendo presente che il prossimo anno sarà il 25° del festival e che quindi sarà necessario allestire una edizione speciale. Alfieri è d’accordo e dice che si dovrà fare senz’altro un’edizione "adeguata". Questo termine non soddisfa la nostra Lucia in quanto non sarà sufficente fare "pizzette e tramezzini" e dopo qualche battuta sono tutti d’accordo, assessore compreso, che dovrà essere un’edizione che "pazzesca".
Marzano ha concuso l’intervento dei politici ricordando che ancora oggi in alcuni Paesi, vedi Iran e Iraq, gli omosessuali sono sottoposti a dure condanne e torture, cose che vanno denunciate, soprattutto dai Paesi democratici.

Un momento indimenticabile per tutti i presenti è stato l’intervento di Franca Valeri, accolta da una lunghissima e commovente standing ovation.
Sul palco, Franca, visibilmente emozionata dalla calorosa accoglienza, ha esordito dicendo: "Lo so che ci siamo simpatici… è tanto che volevo venire a questo Festival, ma capitava sempre che non potevo, questa volta è andata bene. Ho scoperto che cosa ci unisce: l’ironia. Non è una simpatia qualunque, è una cosa un po’ particolare. Voi ridete quando faccio certe sketch, come la signorina snob, la signora Cecioni, la mamma, ma c’è in più una grande comprensione, c’è un legame, oso dirlo, culturale. Ora sono veramente felice di essere qui e questo è un bellissimo festival. Io poi sono molto fiera perchè in questo festival, negli anni, sono stati proiettati diversi miei film e in questa edizione ben due. Questo è molto importante. Soprattutto un mio film che è molto amato da tutti voi e da me perchè è uno dei più bei ricordi della mia carriera cinematografica che è "Parigi o cara".
Minerba ha ricordato quando molti anni fa avrebbe dovuto fare un programma musicale con il suo compagno Ottavio e Franca Valeri su Rai 3. Il programma fù però bocciato dalla Rai perchè ritenuto troppo culturale.
Franca ha poi presentato i libri che ha appena scritto con l’aiuto di Patrizia Zappa Mulas, dedicati alla sua passione per la musica e al suo lavoro per il teatro e la tv. I libri vengono presentati oggi alle 18.00 alla libreria Feltrinelli, con la partecipazione di Ferzan Ozpetek, nell’ambito della rassegna "A qualcuno piace libro".
L’intervento di Franca Valeri si è concluso con gli affettuosi abbracci di Minerba e Lucia e un altro scroscio di applausi.

Cosimo Santoro ha introdotto gli autori e il protagonista di "Fuori menù". Il produttore Andrea Cirla (Bolero Film) ha ringraziato i curatori italiani del film per l’accurato e preciso lavoro che hanno fatto, riuscendo a trasmettere molto bene lo spirito e la cultura spagnoli che stanno alla base del film. Il regista Nacho G. Velilla ha ringraziato a sua volta gli organizzatori del Festival e il Comune di Torino per l’accoglienza ricevuta. Presentando il film ha detto che vuole rappresentare l’evoluzione della Spagna degli ultimi 30 anni vista attraverso le disavventure di un cuoco nel contesto di una nazione in cui solo 30 anni fa si poteva finire in carcere a causa del proprio orientamento sessuale e che adesso si presenta come uno dei paesi più moderni d’Europa, dove gli omosessuali possono sposarsi e adottare figli. Il protagonista Javier Camara ha espresso la propria contentezza per il successo che il film ha avuto in patria e spera che possa averlo anche in Italia, considerando che, dice: "siamo due popoli fratelli, davvero, e aspetto che la legge italiana faccia il suo corso. In Spagna siamo molto contenti, non solo per l’omosessualità ma anche per quanto riguarda la transessualità, le donne, i figli, l’istruzione… il lavoro sociale di Zapatero va bene, grazie a Dio".

"Fuori menù"

Il film è veramente piaciuto a tutti, ha ricevuto numerosi applausi durante la proiezione e un applauso interminabile alla fine: nessuno voleva abbandonare la sala e l’amabile compagnia di una grande famiglia con nonni, genitori, figli, amanti, amici e una cucina che era la vera casa del nostro eroe. Il film è una divertente commedia che riesce a unire armoniosamente tanti interessanti temi che potevano essere la trama di almeno tre film. Abbiamo un triangolo amoroso, assai più credibile di quello che abbiamo visto nel nostro "Diverso da chi?", abbiamo l’incontro di tre generazioni sul tema del coming out e dell’accettazione, e abbiamo una breve ma incisiva incursione nel mondo dello sport e dei media dove sembra che, anche in Spagna, persistano difficoltà sul tema dell’omosessualità. Ma quello che unisce tutte le storie e fa diventare magico il film è l’atmosfera da grande famiglia, dove sono tutti per uno e uno per tutti, dove l’ambiente della grande cucina di un ristorante diventa il microcosmo emblematico di una società in trasformazione che cerca il successo (la stella Michelin) senza allontanarsi o dimenticarsi dei valori fondamentali che stanno alla base della convivenza.

Lucia Ocone
Lucia Ocone e Giovanni Minerba
Lucia Ocone e Giovanni Minerba
la platea
Gli organizzatori del Festival
Dario Cazzola (sempre il più bello di Torino)
Laura Righi e Minerba
Fiorenzo Alfieri e Lucia Ocone
Giovanni Minerba e Alberto Barbera
Franca Valeri
Javier Camara
Nacho G. Velilla e Javier Camara
Ricke Merighi
Andrea Cirla
Nacho G. Velilla
Roberto Schinardi
Erik Andreas Sandaker

Condividi

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.