Si sta concretizzando la trasposizione cinematografica delle “Memorie di Adriano”, capolavoro di Margherite Yourcenar, che racconta in forma di lettere la storia dell’Imperatore Adriano (117 – 138 D.C.) e del suo grande amore per Antinoo. La notizia di ieri è che sarebbe stato definitivamente scelto l’attore Daniel Craig per il ruolo di Adriano, mentre prima si parlava di Antonio Banderas.
Craig è già un beniamino del pubblico gay in quanto protagonista nel ruolo di personaggi omosessuali in due importanti film: “Love is the Devil” dove era l’amante e il modello del pittore Francis Bacon (a nostro giudizio la sua migliore interpretazione), e “Infamous” dove interpretava il carcerato omosessuale Perry Smith di cui lo scrittore Truman Capote s’innamora. Ricordiamo anche un’altra grande interpretazione di Craig nel film “L’amore fatale” dove un omosessuale s’innamora di lui. Significativo che Craig abbia accettato di tornare a lavorare in una storia d’amore omosessuale dopo il grande successo internazionale nel ruolo di James Bond. In proposito Craig ha dichiarato “Perchè no? Penso che al giorno d’oggi i miei fans si sarebbero lamentati se io avessi rifiutato. E senza strizzatine d’occhio!”.
Craig, 40enne, interpreta Adriano che quando incontra Antinoo era già 48enne. Antinoo, che secondo alcuni storici era 14 enne, non sappiamo ancora da chi verrà interpretato, ma presupponiamo che l’attore sarà più avanti d’età, in modo da rendere la storia più comprensibile e accettabile per gli spettatori contemporanei, molti dei quali non riuscirebbero a comprendere nel modo giusto i costumi sessuali degli antichi greci e romani, quando era normale che una persona matura si prendesse cura di un adolescente per iniziarlo alle esperienze della vita, sesso compreso. Antinoo annegherà misteriosamnete sei anni dopo l’incontro con Adriano, secondo la Yourcenar perchè non avrebbe resistito a sopravvivere dopo la morte dell’imperatore, già gravemente ammalato, che comunque gli sopravviverà per altri otto anni vissuti nel dolore per la sua perdita.
Il regista del film è il 75enne John Boorman, autore di notevoli film in costume come “Excalibur” e “Foresta di smeraldo” ma finora estraneo alle tematiche gay se escludiamo l’angosciante scena dello stupro selvaggio nel capolavoro “Un tranquillo weekend di paura”. Boorman farà comunque tesoro, speriamo, dell’esperienza cinematografica di Stone e del suo chiacchieratissimo “Alexander”, che affrontava senza remore la bisessualità dell’imperatore.
Ci lascia invece un po’ perplessi che Boorman abbia assegnato a Valerio Manfredi, Rospo Pallenber e Ron Base il compito di “adattare” il romanzo della Yourcenar, non per le loro innegabili qualità di scrittori, ma perchè non contano nessun precedente con attinenze alla tematica gay.
Se il libro della Yourcenar non verrà stravolto questo film potrebbe diventare un’altro evento cinematografico come “Brokeback Mountain”.
Ci onora infine sapere che il film è una produzione Italo-Inglese che vede la partecipazione della nostra Rai Cinemafiction e dell’Istituto Luce, speriamo finalmente libere da qualsiasi vincolo moralistico. Il film sarà girato in Marocco, Roma e Spagna. Potrebbe essere pronto per la fine del 2009.
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