I TITOLI GAY AL SUNDANCE 2008

Grazie al lavoro di “Queer Lounge”, presente sul posto con stand ed iniziative varie, presentiamo le principali opere a tematica che partecipano al più famoso Festival del cinema indipendente in corso in questi giorni a Park City

Il Sundance Festival che si svolge quest’anno dal 18 al 27 gennaio a Park City, Salt Lake City, è una delle vetrine internazionali più importanti del cinema indipendente.
Alla conferenza stampa d’inaugurazione, il suo fondatore Robert Redford ha dichiarato che “Sundance è tutt’oggi un veicolo di cambiamento (del cinema), perché «gli artisti sono agenti di cambiamento» – e quindi la progressiva attenzione del festival al cinema straniero («siamo una realtà globale»), all’emergenza dei nuovi linguaggi (la sezione Frontieres è stata potenziata) all’intersezione tra media («sono molto contento che cinema, arte e musica si parlino più del solito. Il destino dell’arte è sempre più interdisciplinare. Abbiamo in programma film di musicisti, scrittori, drammaturghi..»). (Il Manifesto 19/1/08) E ancora: “«Viviamo in un mondo dark, pazzo, angosciante e il cinema ne è lo specchio. I film, quando sono personali e scavano nell’inquietudine privata o sociale, possono aiutarci a capire il caos che ci circonda…»” (Corriere della sera 19/1/08)

Quest’anno il Festival presenta 120 nuovi lungometraggi e 80 corti, tra i quali abbiamo alcune opere a tematica queer o di autori omosessuali che “Queer Lounge” sponsorizza sia in loco che sul suo sito web.
Anche quest’anno “Queer Lounge”, un’organizzazione no-profit lgbt nata nel 2004, segue da vicino il Sundance Festival, con un padiglione gestito dai suoi volontari che è diventato un imprescindibile punto di riferimento e di incontro per i visitatori gay del Festival e gli autori gay o gay-friendly che portano al Festival opere con riferimenti alle tematiche gay. Tra gli ospiti già prenotati Tilda Swinton, Rex Lee, Christine Vachon, Tom Kalin, Isaac Julien e Bruce LaBruce.
Da Agosto 2007 “Queer Lounge” è entrata nelle attività gestite dalla GLAAD.

Il sito ufficiale del Sundance 2008
Il sito di Queer Lounge

Tra i titoli con riferimenti a tematica lgbt segnalati da Queer Lounge abbiamo:

An American Soldier (LL) – Regia e sceneggiatura di Edet Belzberg. Cast: Teresa Palmer, Joel Mackenzie, Frank Sweet (USA, 2007, 86 min., color, Sony HD Cam)

Il Sergente Maggiore Clay Usie è uno dei reclutatori di maggior successo del paese. Insegna anche nell’accademia militare dalla quale molti soldati partiranno per l’Iraq. Una di queste reclute, che il film segue per i nove mesi dell’addestramento, è una ragazza che si rivelerà lesbica.

Be Like Others (World Documentary Competition) (QQQ) – Regia e sceneggiatura di Tanaz Eshaghian (Canada, 2008, 74 min., color, Sony HD Cam)

In un paese dove l’omosessualità rimane un reato punibile con la morte, questo documentario ci dice che molti giovani omosessuali, gay o lesbiche, in Iran optano per un’operazione di cambio di sesso, essendo l’unica possibilità che la legge offre loro per poter seguire il proprio orientamento sessuale. Il film esplora una cultura che induce alle estreme conseguenze chi non può sopportare la vergogna o la paura che deriverebbero dall’accettarsi come omosessuali.

Bigger, Stronger, Faster (Documentary Competition) (G) – Regia di Christopher Bell, Sceneggiatura di Christopher Bell, Alexander Buono, Tamsin Rawady (USA, 2007, 105 min., color, Sony HD Cam)

Dopo avere assistito, attraverso le esperienze di due suoi fratelli, ai pericoli di una subcultura che fa riferimento esclusivo all’uso delle droghe e degli steroidi, il regista Christopher Bell ha deciso di testimoniare con la macchina da presa le pressioni sociali che portano alcuni a prendere drastiche decisioni pur di raggiungere la perfezione fisica. Fra i personaggi intervistati anche un sieropositivo che propone la terapia degli steroidi.

Birds of America (Spectrum) (G) – Regia di Craig Lucas, Sceneggiatura di Elyse Friedman; Cast: Matthew Perry, Hillary Swank, Ginnifer Goodwin, Ben Foster, Lauren Graham (USA, 2007, 89 min., color, Sony HD Cam)

L’ultimo film del regista Craig Lucas (Longtime Companion, The Dying Gaul) segue tre fratelli che dovettero affrontare il dramma della perdita dei genitori quando erano ancora bambini e che ora si trovano a dover superare insieme il passaggio all’età adulta. Uno dei personaggi secondari del film sta cercando di accettare la sua identità sessuale.

Derek (World Documentary Competition) (GGG) – Regia di Isaac Julien; Narratore: Tilda Swinton (UK, 2008, 76 min., color, Sony HD Cam)

Uno dei più importanti registi britannici del XXmo secolo, Derek Jarman, ha prodotto opere cinematografiche di alto valore artistico che hanno riproposto temi classici con un’ottica e una sensibilità assolutamente queer. Quattordici anni dopo la sua morte, il regista Isaac Julien e Tilda Swinton, collaboratrice di Jarman per un lungo periodo, hanno creato un’opera per celebrare la vita e l’eredità di questo grande e visionario artista.

The Guitar (Premieres) (L) – Regia di Amy Redford; Sceneggiatura di Amos Poe; Cast: Saffron Burrows, Paz De La Huerta, Isaach De Bankole (USA, 2007, 95 min., color, 35 mm)

Dopo avere scoperto di avere un cancro terminale, Mel (Saffron Burrows) decide di riempire il tempo che gli rimane con tutte le esperienze possibili, incluso imparare a suonare la chitarra e lasciarsi andare sia con il ragazzo della posta che con la ragazza della pizza.
“Presentato nella sezione anteprime anche The Guitar, il primo film di Amy Redford, figlia minore del fondatore del festival («Quest’anno sono qui anche in funzione di papà» aveva detto Redford Sr. alla conferenza stampa). Attrice di teatro, cinema e televisione, Amy Redford ha fatto – non sorprendentemente- un film tutto incentrato su un’attrice (la filiforme inglese Suffron Burroughs). La storia (da una sceneggiatura del papà della No Wave newyorkese anni ’80, Amos Poe) è quella di Melody Winner (Burroghs), topesca segretaria, che dopo aver appreso di avere due mesi di vita (cancro alla laringe) e aver perso fidanzato e lavoro nel giro di 5 minuti, si chiude in un loft del West Village newyorkese e, con l’aiuto di parecchie carte di credito platinum e di un telefono a forma di banana, inizia un’orgia di consumi consegnati a domicilio. Pile di mobili, vestiti, cibarie bevande, sesso (con il fattorino afroamerican e la ragazza italiana che fa la delivery della pizza) e la chitarra Fender dei suoi sogni d’infanzia: Melody frulla tutto ciò che non si era mai permessa prima. Come Jack Nicholson e Morgan Freeman nel temibile The Bucket List.” (Il Manifesto 20/1/08)

Half-life (New Frontiers) (GG) – Regia e sceneggiatura di Jennifer Phang; Cast: Sanoe Lake, Leonardo Nam, Julia Nickson (USA, 2008, 116 min., color, Sony HD Cam)

Ambientato in un futuristico mondo segnato da disatri globali ed ecologici, questo bellissimo ed originale film segue le crescenti incertezze all’interno di una famiglia dopo che la madre single incontra un misterioso corteggiatore. Nello stesso tempo la sua frustrata sorella Pam si appassiona ad un giovane gay di nome Scott che sta combattendo per farsi accettare dai genitori fondamentalisti

The Mysteries of Pittsburgh (Dramatic Competition) (GG) – Regia e sceneggiatura di Rawson Marshall Thurber; Cast: Jon Foster, Peter Sarsgaard, Sienna Miller, Mena Suvari, Nick Nolte (USA, 2007, 95 min., color, 35 mm)

Questo adattamento del celebre romanzo di Michael Chabon segue Art Bechstein, il figlio disorientato di un gangster, nell’estate del suo incontro con Jane e Cleveland, una coppia coi quali si ritrova preso in un triangolo bisessuale che metterà a rischio la sua stessa vita.
“The Mysteries of Pittsburgh di Rawson Marshall Thruber (qui molto meno idiosincratico e divertente che nel demenziale Dodgeball) è invece una versione poco avventurosa del primo romanzo di Michael Chabon. Ambientato nella capitale della Pennsylvania all’inizio degli anni ottanta, è la cronaca dell’«ultima estate» di Art Bechstein, figlio di un boss del crimine locale (Nick Nolte) e facile preda del fascino a doppio taglio di una bionda debuttante (Sienna Miller) e del suo ancor più pericoloso fidanzato (Peter Sarsgaard). Didattico, troppo scritto e diretto in modo banale, il film non cattura la qualità onirica del libro di Chabon.” (Giulia D’Agnolo Vallan, Il Manifesto)

Otto; Or, Up With Dead People (Midnight) (GGG) – Regia e sceneggiatura di Bruce LaBruce; Cast: Jey Crisfar, Katharina Klewinghaus, Marcel Schlutt, Christophe Chemin (Germany/Canada, 2007, 95 min., color & b/w, 35 mm)

Il regista Bruce LaBruce non ha mai peccato di modestia o di autocensura e questa sua ultima opera sulle avventure di uno zombi gay, non fa eccezione. Otto è un povero zombi confuso che sta cercando di riscoprire il suo passato, mentre un’aspirante regista decide che è lui il soggetto che stava cercando per la sua rivolta cinematografica contro la società consumistica.

Phoebe In Wonderland (Dramatic Competition) (L) – Regia e sceneggiatura di Daniel Barnz; Cast: Felicity Huffman, Patricia Clarkson, Elle Fanning (USA, 2007, 96 min., color, 35mm)

Le differenti realtà psicologiche di adulti e bambini sono esplorate dal regista sceneggiatore Daniel Barnz in questo film su un frustrato professore che sta cercando di crescere la figlia Phoebe, una fanciulla vivace e intelligente, incline a vivere nel mondo delle fantasie, che vuole partecipare alla produzione scolastica di Alice nel paese delle meraviglie

Pretty Bird (Dramatic Competition) (G) – Regia e sceneggiatura di Paul Schneider; Cast: Billy Crudup, Paul Giamatti, Kristen Wiig, Denis O’Hare (USA, 2008, 120 min., color, 35mm)

Lo spirito inventivo è sano e vivo in Curtis Prentiss, un uomo impegnato a creare una cintura razzo con motore, che raggiunge un inaspettato traguardo quando fa squadra con un ingegnere aerospaziale in pensione e un amico con i fondi necessari per finanziare il progetto. Finirà bene anche uno dei personaggi del film che alla fine uscirà allo scoperto con un tribolato ma meritato coming out.

A Raisin in the Sun (Premieres) (QQ) – Regia di Kenny Leon; Sceneggiatura di Paris Qualles; Cast: Sanaa Lathan, Audra McDonald, Phylicia Rashad, Sean Combs, John Stamos (USA, 2007, 131 min., color, Sony HD Cam)

Dalla casa di produzione di Neil Meron e Craig Zadan, già produttrice di varie opere gay, arriva questo ultimo rifacimento della classica commedia di Lorraine Hansberry vincitrice di diversi Tony Award nelle sue acclamate versioni di Broadway. Ambientata nella Chicago degli anni ’50, la storia è centrata sulla famiglia Younger nel momento in cui attende di ricevere l’assegno dell’assicurazione che potrebbe cambiare le loro vite.

Savage Grace (Premieres) (GGG) – Regia di Tom Kalin; Sceneggiatura di Howard A. Rodman; Cast: Julianne Moore, Eddie Redmayne, Stephen Dillane (USA, 2007, 96 min., color, 35 mm)

Basato su una storia vera, questo film racconta la storia dell’autoritaria Barbara Daly, che dopo aver visto andare in frantumi il suo matrimonio con un facoltoso uomo, cerca ora di impegnarsi a “curare” l’omosessualità del figlio con tragici risultati. Savage Grace segna il ritorno al sundance del regista Tom Kalin, qui presente 16 anni fa con la sua opera prima “Swoon” che contribuì alla nascita del “New Queer Cinema.”
“…Savage Grace di Tom Kalin, che ricostruisce la vicenda vera di un grande scandalo americano poi raccontata in un best seller: quella della vita di Barbara Daly (interpretata da Julianne Moore) che sposò un industriale ed ebbe da lui un unico figlio, Tony. Di fronte all’omosessualità di quel fragile ragazzo, il padre reagì in modo abnorme e l’odissea della famiglia altolocata, tra New York, Parigi e Londra dal 1946 al 1972, si concluse con un dramma che ebbe in Usa una enorme risonanza. Dice Julianne: «E’ stato un grande impegno rendere le nevrosi di una donna ambiziosa in un nido familiare di vipere. C’è molta verità anche di oggi nella difesa ossessiva dei figli di molte madri morbose».” (Giovanna Grassi, Corriere deella sera)

Sunshine Cleaning (Dramatic Competition) (LL) – Regia di Christine Jeffs; Sceneggiatura di Megan Holley; Cast: Emily Blunt, Amy Adams, Mary Lynn Rajskub, Steve Zahn, Alan Arkin (USA, 2007, 102 min., color, Sony HD Cam)

Nel tentativo di dare una svolta alle loro vite, due sorelle iniziano con affari poco puliti ma presto si accorgono che il lavoro che devono fare non richiede solo una fatica fisica. Le cose diventano ancora più complicate quando Norah si appassiona a un’impiegata della banca del seme di nome Lynn.

Towelhead (Premieres) – Regia e sceneggiatura di Alan Ball; Cast: Aaron Eckhart, Maria Bello, Toni Collette, Summer Bishil (USA, 2007, 115 min., color, 35mm)

Dal creatore di Six Feet Under, Alan Ball, l’adattamento del romanzo di Alicia Erian che ci racconta il risveglio sessuale della 13enne arabo-americana di nome Jasira che si lascia coinvolgere da un riservista dell’esercito suo vicina di casa e da un ragazzo di colore inviso ai suoi genitori.

Goodbye Baby (G) – Regia e sceneggiatura di Daniel Schechter; Cast: Christine Evangelista, Kevin Corrigan, Ivan Sandomire, Kane Manera (USA, 2001, 87 min., color)

Appena arrivata a New York City, Melissa si sistema in una stanza che condivide con suo fratello Robbie e il suo compagno, e trova lavoro come cameriera mentre insegue con tenacia il suo sogno di diventare una cabarettista.

I Think We’re Alone Now (Q) – Regia e sceneggiatura di Sean Donnelly; (USA, 2008, 70 min., color)

Chiamati “stalkers” dai media, i due individui presentati in questo film vorrebbero probabilmente descriverci la loro condivisa passione per la pop star degli anni ’80 Tiffany in termini assai più che benigni. Uno dei protagonisti del film, Kelly McCormick, originario di denver è “intersessuale”.

Pageant (GGG) – Directors/Sceneggiatura di Ron Davis, Stewart Halpern (USA, 2008, 95 min., color)

Un documentario che segue cinque uomini gay in viaggio verso Memphis, Tennessee, per partecipare al 34mo concorso di Miss Gay America. Il lavoro di preparazione, dedicato soprattutto all’interpretazione di ruoli femminili in stile drag queen, è molto duro, richiede grande abilità e anche una certa propensione artistica.

Spine Tingler!: The William Castle Story (G) – Regia di Jeffrey Schwarz (USA, 2007, 80 min., color & b/w)

Con scandalose montature pubblicitarie ed espedienti vari per catturare l’attenzione del pubblico, l’impresario di horror-movie William Castle rivoluzionò il cinema e cambiò i percorsi di alcune delle figure più note di quel mondo. Tra questi anche John Waters che appare in una interessante intervista ripescata dall’eredità di Castle.

Sync or Swim (L) – Regia e sceneggiatura di Cheryl Furjanic (USA, 2008, 100 min., color)

Un documentario che ci presenta i retroscena e le difficoltà, a volte angoscianti, che precedono le competizioni olimpioniche del nuoto sincronizzato.

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.