V.I.P. 2007

I personaggi del mondo del cinema e dintorni che si sono dimostrati più gay-friendly, sia con il loro lavoro che con le loro dichiarazioni.

E’ sempre difficile e spesso anche un po’ arbitrario redigere classifiche che implicitamente sembrerebbero dare un giudizio sulle persone e sul loro operato. La nostra scusante è che in realtà vogliamo solo mettere in rilievo l’impegno che queste persone hanno dimostrato verso la visibilità delle problematiche gay, indipendentemente dalle loro oggettive qualità personali, per noi assolutamente insindacabili, e anche indipendentemente dal loro personale orientamento sessuale.

La classifica dello scorso anno vedeva in testa il grande Lino Banfi, premiando così un personaggio che per un intero anno, difendendo il suo film “Il padre delle spose”, si era improvvisato paladino dei diritti civili anche per i gay. Se nella classifica di quest’anno Lino Banfi non compare è solo per premiarlo con un meritato “riposo” dopo tanto impegno.

Scegliere il personaggio numero uno di quest’anno, Ferzan Ozpetek, è stato altrettanto facile ed obbligato. Il suo ultimo film “Saturno contro” è stato “a sorpresa” un film completamente gay, e ciononostante accolto molto bene dal pubblico e dalla critica che ha compreso le difficili e inusuali problematiche che presenta.

Altrettanto obbligatoria la scelta dei due giovani registi che lo tallonano, Carmine Amoroso e Marco Simon Puccioni, che hanno realizzato due opere bellissime e intelligenti ma fino ad oggi boicottate da un mercato cinematografico ancora troppo provinciale e timoroso. Speriamo, come sembra, che il 2008 si dimostri più aperto e coraggioso, soprattutto in un campo come quello del cinema, che dovrebbe avere tra i suoi obiettivi anche quello di contribuire all’emancipazione culturale e civile della società, se vuole continuare a fregiarsi dell’appellativo di settima arte (e l’arte è sempre anche uno “spettacolo”).

La classifica di quest’anno è lunga quasi il doppio di quella precedente, fatto molto significativo, che rileva una aumentata vivacità e pluralità di voci impegnate ad affrontare le nostre tematiche, tenute per troppo tempo in un punitivo e ingiusto letargo.

Trovate la classifica completa a questa pagina

1
Ferzan Ozpetek
Questo è stato senz’altro l’anno di Ozpetek e del suo bellissimo "Saturno contro", un film che per la prima volta ha mostrato sul grande schermo la normalità di una famiglia gay, con le sue gioie e i suoi dolori, le feste, le amicizie, i parenti, fino al dolore estremo della perdita del compagno e della conseguente elaborazione del lutto. La tematica assolutamente gaya del film (tenuta comunque segreta fino a pochi giorni prima dell’uscita del film nelle sale) non ne ha minimamente ostacolato il grande successo di pubblico che ha fatto incassare al film ben 7.721.385 euro, la migliore performance di tutti i tempi di un film italiano a tematica gay. Attualmente Ozpetek è impegnato nella lavorazione del film "Un giorno perfetto" tratto dall’omonimo romanzo di Melania Mazzucco.
2
Carmine Amoroso
Già regista del film “Come Mi Vuoi”, il primo film a tematica "transgender" del cinema italiano, il suo ultimo film "Cover Boy … L’ultima rivoluzione" presentato alla Festa di Roma dello scorso anno e uscito quest’anno in moltissimi festival internazionali, dove ha raccolto diversi premi, non è ancora uscito nelle nostre sale nonostante sia stato acquistato dalla società di distribuzione Luce che finora si è interessata solo alle vendite all’estero del film. Il film è una delle opere più interessanti e impegnate prodotte in Italia negli ultimi anni, sia per la qualità artistica che per i temi affrontati. Il film racconta l’amicizia fra Loan e Michele, l’uno rumeno e l’altro italiano. Due mondi che casualmente s’incontrano: l’esperienza di chi, figlio della rivoluzione post comunista, è fuggito dal proprio paese alla ricerca di un futuro migliore e l’esperienza di chi, precario, vive la crisi del lavoro occidentale. La tensione omosessuale del personaggio italiano è chiaramente percepibile anche se non rientra nella dinamica principale del film. Ultimamente Amoroso si è visto bocciare la richiesta di finanziamento pubblico per il suo ultimo film in quattro capitoli "Tutte le strade portano a Roma" in quanto la Commissione avrebbe dato un giudizio insufficente al film motivato, tra l’altro, dal fatto che racconta quattro storie di "sessualità deviata". Il film è composto da quattro episodi che raccontano storie di "etica quotidiana" che comprendono squarci della vita di un travestito; Brando, un bambino di otto anni che scopre l’omosessualità del padre; un ragazzo dell’alta borghesia che si innamora di una prostituta romena; Bianca, una tredicenne che accusa di pedofilia un uomo maturo.
3
Marco Simon Puccioni
Un anno travagliato e difficile per il regista di "Riparo – Anis tra di noi", unico film italiano in concorso nella sezione Panorama della Berlinale 2007, un film coraggioso e intelligente su una storia d’amore lesbico ambientata nella provincia degli industrialotti veneti, che deve confrontarsi col problema dell’immigrazione, della fabbrica, della famiglia omofoba, ecc. La paura della distribuzione italiana di fronte al tema di un intenso e realistico amore lesbico tra una giovane ragazza e una donna matura ha impedito per più di un anno la visione del film nelle sale. Il regista Puccioni non ha però smesso un attimo di credere nel suo film, che ha portato con successo in moltissimi festival internazionali, vincendo anche l’importante "Grand Prix Annecy Cinema Italien 2007" e il "Prix d’Interpretation Feminine" (andato alla giovane Antonia Liskova) al Festival del Cinema Italiano di Annecy. Ora sembra che finalmente il film sia riuscito ad ottenere una distribuzione nelle nostre sale per il mese di gennaio 2008 grazie alla piccola casa di distribuzione romana "Intelfilm", specializzata nella produzione di film e  programmi televisivi di qualità.
4
Giovanni Veronesi
Il suo film "Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi" è stato campione d’incassi, guadagnando ben 19.001.129 euro, al box office 2007. Il regista ha partecipato intensamente alla campagna promozionale del film difendendo la difficile e contrastata scelta di inserire nel film un capitolo interamente dedicato alla problematica dei matrimoni gay, prendendo una posizione chiara e decisa, molto bene espressa da queste sue parole: "Per quanto riguarda, poi, l’episodio del matrimonio fra gay per me non ci sono due direzioni ma ce n’è solo una: quella del riconoscimento di questo diritto. Bisogna solo aspettare che i tempi maturino; siamo l’ultima nazione in Europa che affronterà questo tema. Spero che il legislatore faccia presto perché io amo l’Italia e gli italiani e non mi piace che alcune persone siano costrette ad andare a vivere in Spagna per poter vivere liberamente".
5
Simone Morandi
La casa di produzione e distribuzione Fourlab è riuscita a protrarre fino all’estate il ciclo di commedie lgbt, in prima visione nazionale e doppiate in italiano, trasmesso dal canale Sky Show col titolo "Funny and Gay". Una serie che ha avuto un notevole successo e che viene tuttora replicata tre giorni la settimana. Attualmente sono in corso trattative per altri cicli di film a tematica omosessuale, da trasmettere anche sui canali principali di Sky. Per tutto l’anno la Fourlab ha partecipato coi suoi film e con sovvenzioni per premi e altro, a quasi tutti i festival e le rassegne di cinema lgbt presenti nel nostro paese. La Fourlab è riuscita ad ottenere anche due finanziamenti pubblici per la produzione di film a tematica (uno dei quali è "Gabriel", diretto da Alessio Cremonini e Camilla Costanzo, vedi sotto nella classifica). Attualmente è in fase di lancio una nuova società di distribuzione, la "OUTLOUD!" mirata soprattutto alla distribuzione di film gay in dvd (uno dei primi titoli dovrebbe essere lo spassosissimo "Another Gay Movie") . Notevole anche l’impegno messo nella produzione del film-documentario di Franco Battiato sulla vita e le canzoni di Giuni Russo. Morandi ha fatto parte quest’anno della prima giuria per il Queer Lion veneziano.
6
Stefano Ricci e Gianni Forte
Una coppia che nel 2007 è letteralmente esplosa con lo straordinario successo della seconda stagione della sit-com "Hot", prodotta dalla Factory di Canale Jimmy, e diventata la prima serie queer italiana, già un cult per moltissimi spettatori e amanti del genere. La serie ha avuto come star ospiti Fabio Canino, Iaia Forte, Rosaria Di Cicco, Luca Ferrante, Roberto Ruspoli, Francesca Nunzi. Ancora più eclatante e sottolineato da tutti i media, il successo ottenuto a teatro con lo spettacolo a tematica LGBT "Wunderkammer soap" che si è rivelato l’evento del Festival Castel dei Mondi del 2007. I quotidiani hanno scritto che gli autori sono riusciti a portare a questa manifestazione tantissime persone (file interminabili fino alle alle 5 del mattino) che non erano mai state a teatro e a seminare in loro interrogativi, riflessioni, divertimento, irritazione, crolli emotivi, lacrime. Nell’opera Didone, Faust, Tamerlano ed Edoardo II vengono riscritti in quattro drammi secondo il personale concetto di drammaturgia dei due autori. L’appassionata e drammatica storia d’amore tra Didone ed Enea rivisitata da un travestito in una vasca da bagno, la tragica storia del dottor Faust alle prese coi fornelli, l’incantatore e spaventoso Tamerlano ed il suo amplesso in garage. Infine Edoardo II ovvero dell’amore impossibile.
7
Giovanni Minerba
Direttore e creatore del Festival gay torinese "Da Sodoma a Hollywood", uno dei festival a tematica più importanti nel mondo, ha continuato quest’anno l’impegno per portare in diverse città italiane le migliori opere presentate nel festival torinese con un "Tour" che ha toccato diverse città e regioni. Un altro bel risultato ottenuto quest’anno da Giovanni Minerba è stato l’omaggio, From Turin to Buenos Aires, che il festival "Diversa – Festival Internacional de Cine Gay Lésbico Trans de Argentina" di Buenos Aires ha dedicato al Festival torinese con la presentazione di alcune importanti produzioni italiane proiettate all’ultima edizione del festival torinese, come "Ma la Spagna non era cattolica?" di Peter Marcias, L’Eletta di Camilla Paternò e Matteo Basilè , un ritratto di Vladimir Luxuria, e "Cover Boy" di Carmine Amoroso, con Luciana Littizzetto. Minerba offre attualmente una stretta collaborazione alla Fourlab in qualità di consigliere artistico per la scelta dei film lgbt da distribuire o da pubblicare in dvd.
8
Daniel N. Casagrande
Giornalista e Direttore delle Giornate del Cinema Omosessuale di Venezia, animatore del movimento lgbt italiano, è stato quest’anno tra i personaggi più attivi nella promozione del cinema gay nel nostro Paese. Anzitutto è riuscito ad ottenere dal direttore della Mostra di Venezia, Marco Muller, il "Queer Lion", il primo riconoscimento ufficiale alle migliori opere a tematica presentate all’interno delle varie sezioni della Mostra veneziana, premiate d’ora in poi ogni anno da una giuria qualificata che nella prima edizione era composta da Delia Vaccarello, Sandro Avanzo, Vincenzo Patanè, Simone Morandi e Daniel N. Casagrande (coordinamento giuria). Casagrande, direttore anche di Cinemarte ha quest’anno organizzato con grande successo il primo "Comedy Gay Festival" di Padova che dal prossimo anno diventerà un vero e proprio concorso, affidando al pubblico il compito di incoronare la miglior commedia gay dell’anno.
9
Giampaolo Marzi
Direttore del Festival del Cinema Gaylesbico di Milano che quest’anno è stato arricchito da una sezione letteraria, "La scatola magica" e da "Music on the steps", sette serate di musica elettronica sul sagrato del prestigioso teatro Strehler che ospita il Festival. Purtroppo è stata inutile la battaglia condotta da Marzi e dall’Arcigay con la giunta milanese che dopo vent’anni ha tolto il patrocinio al festival. Giampaolo Marzi è anche il direttore artistico dell’unica collana di film a tematica (tra i migliori della produzione internazionale) in dvd, "Queer", distribuita dalla Dolmen (ora proprietà del gruppo De Agostini).
10
Daniele Del Pozzo
Direttore artistico del Festival Gender Bender di Bologna che ogni anno riesce a stupire con proposte intelligenti e stuzzicanti. Quest’anno non abbiamo avuto le polemiche della scorsa edizione causate da anacronistici interventi clericali (monsignor Ernesto Vecchi, intervistato dal Corriere ha detto: «Questa volta non parlo, per non dargli visibilità»), anche se un tentativo di polemica c’è stato per l’immagine riportata sulla copertina del catalogo, una scena della crocifissione tratta dal film "Tuli", che Del Pozzo ha subito smorzato dichiarando che "non c’è nessun intento provocatorio, si tratta di una scena del film ambientato in un villaggio rurale delle Filippine, dove la religione cattolica è molto diffusa e lo sono anche le rievocazioni della passione di Cristo. E in questo contesto, si sviluppa la storia d’amore tra due donne, che trovano la forza di uscire allo scoperto. Un film sul coraggio della libertà".
11
Bruno Casini
Direttore artistico del ‘‘Florence Queer festival”, giunto quest’anno alla quinta edizione sempre organizzata dall’associazione Ireos di firenze (presidente Mirco Zanaboni)
Il Festival ha presentato quest’anno l’anteprima mondiale del documentario italiano "The Beirut Apt." di Daniele Salaris insieme ai migliori film presentati negli ultimi festival italiani con l’aggiunta di una vera chicca: la riscoperta di un film del 1975, "Ciao, una volta, mamma", dell’autore fiorentino Valerio Casciarri, dove possiamo vedere il primo appassionato bacio gay della storia del cinema italiano. Un’altra importante riproposta è stata "Myra Breckinridge" di Michael Sarne (1970) tratto dall’omonimo romanzo di Gore Vidal, un film attualmente introvabile che negli anni ’70 fece grande scandalo (con l’orrore della critica benpensante) per l’audacia con cui ridicolizza qualsiasi convenzione ufficiale di mascolinità, eterosessualità, omosessualità, femminilità. Nell’ambito del festival Casini ha presentato anche una mostra "QUEER REMIX – "Decenni Diversi" sulle culture gay, lesbiche e transgender a Firenze dal 1970 ad oggi.
12
Davide Oberto, Ricke Merighi, Manuela Michetti
Sono operatori del mondo del cinema (in particolare organizzatori del Festival gay di Torino) che quest’anno hanno formato una società, la Ticho Film, "fatta di amanti del cinema che non si rassegnano a vedere i pochi film che escono in sala e a tarda notte in televisione", che attraverso il web distribuiscono in streaming "film di durata, generi, formati e ispirazione diverse che spesso non riescono a uscire dal circuito dei festival". Il sito web www.tichofilm.com da loro gestito offre già un ampio catalogo di film a tematica lgbt di altissima qualità, vedibili a un modico prezzo (da 3,50 a 1,00 euro). Da questa estate hanno messo on line www.cinema-invisibile.com, un nuovo portale dedicato al cinema gestito dalla casa di distribuzione TichoFilm che offre recensioni e approfondimenti sui film del catalogo TichoFilm, ma anche su tutti quei film che arrivano di passaggio nei festival internazionali o reperibili solo in altri paesi. E poi curiosità e notizie sul mondo del cinema in generale, festival, rassegne, multimedia.
13
Andrea Occhipinti
Direttore della società di distribuzione Lucky Red, che anche quest’anno ha presentato film di autori gay o con qualche contenuto gay ("Il mio migliore amico" di Patrice Leconte, "Il grande capo" di Lars Von Trier, "Paranoid Park" di Gus Van Sant.), ha rilasciato quest’anno una bellissima intervista a Vanity Fair dove racconta la sua storia e la sua esperienza nel mondo del cinema (attore, critico, distributore, ecc.) e dove parla apertamente della sua omosessualità e difende la legge sulle coppie di fatto. Ha poi aderito pubblicamente alla manifestazione nazionale del 10 marzo 2007 a Roma sui diritti civili per gli omosessuali ("Diritti Ora"). In una intervista di G. Minerba, Andrea ha dichiarato "Quando trovo un film che riesce a raccontare e comunicare alcune delle realtà che mi stanno a cuore, ne sono molto contento; è come se quel film diventasse un pò la mia voce ma è molto più efficace e arriva a molte più persone".
14
Sylvano Bussotti
Uno dei più grandi autori di musica contemporanei, gay dichiarato, ha presentato quest’anno, all’interno del Festival Gender Bender di Bologna, il suo film "Rara", girato dal 1967 al 1969, con musiche dal vivo composte dallo stesso autore per l´occasione. In merito Sylvano Bussotti ha dichiarato che in questo film appaiono le persone che frequentavano la sua "casa gay", come Julian Beck, Dacia Maraini, Laura Betti, Dario Bellezza, Cathy Berberian, Carlo Cecchi, Manuela Kusterman e una giovanissima Daria Nicolodi, poi attrice e moglie di Dario Argento, ripresa nuda e anche durante quel che Bussotti ha descritto come un "rapporto orale con una scultura di Mario Ceroli". Bussotti ha anche aggiunto di essere dispiaciuto di non aver potuto creare un´opera sul giovane Adolf Hitler "che faceva marchette come prostituto per uomini".
15
Vincenzo Patanè
Scrittore e critico cinematografico, autore di diversi libri tra i quali "L’altra metà dell’amore – Dieci anni di cinema omosessuale" (2005, DeriveApprodi, Roma), e attualmente responsabile della sezione cinema sulla rivista Pride, ha curato quest’anno un ciclo di quattro incontri promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Sandro Penna di Torino sul tema del "desiderio omosessuale nel cinema", affrontando in particolare il cinema omosessuale in Italia, in Europa, in America e terminando con una lezione sull’’immaginario gay & il cinema. Gli incontri erano patrocinati dalla città di Torino e dal Museo del Cinema. Patanè ha inoltre collaborato alla realizzazione della rassegna "AMORI SENZA CONFINI – Ultime tendenze del cinema con tematiche omosessuali" organizzata nel mese di giugno dall’Osservatorio LGBT del Comune di Venezia e dal Centro Culturale Candiani

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