Si va sempre più affermando, con nostro sommo piacere, la scelta da parte delle grandi distribuzioni di mettere in cartellone anche piccoli film di qualità (film che una volta erano monopolio di società indipendenti come Bim o Lucky Red), dandogli spesso quella marcia in più verso il successo, come è avvenuto ad esempio con “Little Miss Sunshine” o “Diario di uno scandalo”, film rivelazione della scorsa stagione.
Purtroppo però le cosiddette major hanno uno stile pubblicitario mirato al grande pubblico e si guardano bene dall’evidenziare quei temi o quelle particolarità, come l’omosessualità, che, secondo loro, potrebbero distogliere l’attenzione della maggioranza degli spettatori dal prodotto. Perfino con “Saturno contro” abbiamo dovuto aspettare quasi l’uscita del film (articolo su “Vanity Fair” 20 giorni prima dell’uscita del film) per conoscerne esattamente il contenuto, quasi completamente gay.
Come dimostra la recente vicenda da inquisizione medievale sulla mostra “Vade retro” di Milano, l’omosessualità, per chi governa e organizza la società (sia politicamente che economicamente), non è ancora entrata tra le variabili correnti della nostra quotidianità (dove noi omosessuali dovremmo vivere invisibili e quindi nella menzogna).
Abbiamo quindi faticato non poco ad individuare i titoli della prossima stagione cinematografica che potrebbero interessarci (e speriamo che possano poi aumentare di numero). Occorre anche dire che probabilmente, dopo l’ondata di film a tematica degli ultimi due anni (Brokeback Mountain in testa), il mercato produttivo e creativo preferisce ora altri temi, come dimostrano anche le scelte di alcuni registi gay di prima grandezza che hanno realizzato film senza nessun riferimento (apparente) alle tematiche gay, come Francois Ozon (Angel – La vita il romanzo) o Gregg Araki (Smiley Face).
Nel breve (purtroppo) elenco che segue abbiamo quindi inserito sia opere con chiari riferimenti gay che opere di autori che sono ormai diventati nostri beniamini (come Ang Lee), già acquistate dalla nostra distribuzione e che quindi vedremo nelle sale prossimamente.
Smokin’ Aces (20 luglio) – Universal Picture
Nel film che racconta la storia di un criminale che vorrebbe redimersi, abbiamo solo la presenza di un personaggio secondario lesbico, un’assassina innamorata della sua avversaria. A differenza della desessualizzata “Domino”, in questo film le preferenze sessuali di un eroe donna non vengono discriminate, anche se non sappiamo ancora con quali finalità.
Blades of Glory (27 luglio) – Universal Picture
Il film racconta di due pattinatori che, dopo essere stati eliminati da tutte le competizioni e privati dei titoli vinti, in seguito ad una rissa nel 2002, scoprono che l’unico modo per ritornare nel mondo delle competizioni é quello di partecipare alle gare come coppia. Ma le ostilità da superare sono tante… Will Ferrell (Chazz) interpreta ancora un supermacho sesso dipendente, tutto l’opposto del suo collega, Jon Heder (Jimmy), che sembra un delicato e raffinato cherubino. Un film etero con un sottotesto tutto gay.
Vi dichiaro marito e marito di Dennis Dugan (7 settembre) – Universal Picture
I gay americani che hanno visto il film si sono dichiarati molto soddisfatti e hanno fugato i sospetti che si trattasse dell’ennesima caricatura stereotipata e magari omofoba già vista in molti film con protagonisti dei gay per finta. Il film è infatti la storia di due pompieri che fingono di essere una coppia gay sposata per ricevere i benefit domestici riservati ai partner. Naturalmente le occasioni ambigue e divertenti non mancano, ma gli argomenti e le tematiche che stanno alla base della vicenda vengono considerate con relativa serietà. Il film è comunque ad uso e consumo del pubblico etero (ma non si sono ancora stancati della solita scenetta con la saponetta che cade nelle docce? è poi così orripilante baciarsi tra etero maschi?)
Lust, Caution di Ang Lee – Bim Distribuzione
Probalbilmente lo vedremo prima alla Mostra di Venezia e sembra già certo che la storia, molto romantica, è assolutamente etero. Ma l’autore di Brokeback Mountain e Banchetto di nozze è un must da vedere.
I’m Not There di Todd Haynes – Bim Distribuzione
Il film è la storia della vita di Bob Dylan, interpretato da Richard Gere ma anche da altri cinque attori: Christian Bale, Marcus Carl Franklin, Heath Ledger, Ben Whishaw e Cate Blanchett. Quest’ultima veste quindi i panni di un uomo, scelta che un regista gay come Haynes non può avere fatto senza cognizione di causa.
My Blueberry Nights di Wong Kar Wai – Bim Distribuzione
Dopo l’incredibile “Happy Together” del 1997 questo regista non ci ha regalato più nulla di gay, ma tanto basta per continuare a seguirlo con devozione, soprattutto se amate il cinema di altissima qualità.
Adama ed Evo di Nick Hurran (12 ottobre) – Eagle Pictures
Il film parte molto bene (dal nostro punto di vista) con disquisizioni sul transgenderismo, peccato che poi si riveli come un’altra innocua commediola sul cambio di personalità. In questo caso abbiamo un riservato atleta che sta per andare in una scuola di secondo ordine per una carriera sportiva, vicino di casa da sempre di una ragazza brillante e vivace che si sta laureando a Yale, che si ritroveranno uno nel corpo dell’altro e dovranno fare i conti coi rispettivi pregiudizi di genere.
Angel – La vita, il romanzo (ottobre/novembre) di Francois Ozon – Teodora Film
Hanno scritto che Angel può essere visto come una versione al femminile (o gay) di “Ed Wood” di Tim Burton. Il film racconta come una forte immaginazione possa essere in grado di ricreare il mondo che ci circonda e come sia possibile vivere completamente dentro questa fantasia, a condizione che crediate fermamente nel vostro talento e nelle vostre capacità artistiche. Film “etero” di uno dei nostri registi preferiti, tra i fondatori del nuovo cinema queer.
Paranoid Park di Gus Van Sant – Lucky Red
Attesissimo film del nostro grande Van Sant, che quasi faceva il bis della Palma d’Oro a Cannes con questo film ancora centrato sulle problematiche dell’adolescenza. La storia, definita dal regista una specie di “Delitto e castigo” ambientato al liceo, racconta di un giovane skateboarder che uccide accidentalmente un vigile e deve convivere col senso di colpa, nasconendo la terribile verità. Immancabili brevi spruzzatine queer in un film comunque etero.
Bruno di Sacha Baron Cohen – Medusa
Attualmente in fase di post-produzione, dovrebbe essere il film gay di Sacha Baron Cohen (peraltro etero) in quanto basato sul personaggio di Bruno, un telereporter austriaco di moda gay che si trasferisce negli USA. Il film dovrebbe essere un’occasione per approfondire con sagaci battute e divertenti situazioni diversi argomenti collegati al mondo della moda, dell’omosessualità e dell’omofobia.
Funeral Party di Frank Oz – Mikado
Dopo l’esilarante “In & Out” il regista Oz torna ai temi della commedia divertente e sagace con un affresco che richiama Altman (Un Matrimonio) nel ritrarre un microcosmo famigliare pieno di lacerazioni e segreti, riunitosi in occasione del funerale del padre. Tra i vari personaggi anche una ex coppia gay che lascerà molti spettatori perplessi.
The Tourist di Marcel Langenegger – Mikado
Stando alle presentazioni ufficiali, non dovrebbe esserci nulla di gay in questo film che vede riuniti due nostri idoli, Ewan McGregor e Hugh Jackman, ma trattandosi di un thriller a sfondo erotico con i due principali protagonisti che sono uomini, e ambientato in un “esclusivo club di scambi sessuali, dove tutto è lecito”, qulache sorpresa potrebbe esserci
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.