Periodo d’oro per Ozpetek, celebrato al Napoli Film Festival, attualmente in corso, con una retrospettiva a lui dedicata, premiato con il Ciak d’Oro per la regia di Saturno contro, film che ha appena ottenuto altri 4 premi ai Nastri d’Argento e che sta ottenendo consensi in tutto il mondo.
Il regista, oltre ad essere in trattativa per la direzione della Carmen di Bizet al prossimo Maggio Musicale Fiorentino, ha in cantiere diversi progetti, tra i quali un film in Turchia e un’altro da girare in America, ma quello che sembra più vicino di tutti, tanto che il primo ciak dovrebbe essere nel prossimo ottobre, è la trasposizione cinematografica del bellissimo romanzo di Melania Mazzucco “Un giorno perfetto” (Rizzoli). Sarebbe la prima volta che Ozpetek dirige un film con soggetto e sceneggiatura non suoi. La proposta è arrivata al regista dal dinamico produttore Domenico Procacci, con una sceneggiatura scritta da Sandro Petraglia sulle tracce del romanzo della Mazzucco. Ozpetek starebbe già intervenendo, con Petraglia, su alcuni personaggi della storia, alcuni dei quali potrebbero addirittura cambiare sesso.
In una intervista a Repubblica, che pubblichiamo nella nostra rass. stampa di oggi, alla domanda di cosa lo avesse interessato del romanzo, Ozpetek risponde: “«Mi ha turbato, mi ha fatto passare notti insonni. Per come racconta l´Italia di oggi. Fa riflettere e sconvolge. Con una vena, mi pare, di pessimismo e un´atmosfera di pesantezza che non sono i miei. Miei sono un ottimismo forse un po´ malinconico, e la speranza. Sempre. Se me la rimproverano rispondo: che ci posso fare? Ma mi sento attratto proprio da ciò che è lontano da me. Voglio buttarmi e lasciarmi travolgere. Fare la prova di lasciare per la prima volta la mia consueta dimensione del tutto in famiglia, tra amici. Come quando esci per la prima volta con una persona appena conosciuta: con una nuova freschezza, e non perché sei scontento del prima».
Il romanzo della Mazzucco (autrice che ha spesso affrontato tematiche lgbt nei suoi romanzi) è un racconto corale che ci mostra 24 ore della vita di nove personaggi in una Roma dei nostri giorni. Racconta vite comuni, personaggi che incontriamo sulla nostra strada ogni giorno. E’ un grande affresco che ha il raro pregio di essere credibile e vero in ogni pagina.
Nel libro abbiamo anche un personaggio gay, Sasha, supplente di lettere nella cui classe c’è Valentina, figlia di Emma e dell’agente di polizia Antonio. Sasha ha una storia con un uomo sposato, un giornalista televisivo che gli ha promesso un week-end a Saturnia, ma che poi gli farà un bidone. Sasha entra nel romanzo quando trova per strada Emma ferita da Antonio e la riconosce come madre della sua alunna.