AL VIA IL "FRAMELINE 31"

Il Festival gay più importante del mondo presenta il nostro “Riparo” di Marco Simon Puccioni (giudicato uno dei migliori) e “A Four Letter Word” di Casper Andreas in contemporanea sul nostro canale tv Sky Show domani sera.

Inizia oggi il 31° Festival gay di San Francisco, il “Frameline 31“, il festival gay più antico e prestigioso del mondo che vanta una frequentazione annuale di 80.000 spettatori. Il Festival presenta quest’anno 232 opere provenienti da 24 Paesi. Il direttore del Festival ha dichiarato in conferenza stampa che quest’anno sono state visionate per la selezione ben 600 nuove opere, tutte con tematiche LGBT, un numero impensabile solo fino a qualche anno fa, segno dell’aumentata attenzione e considerazione che stiamo ricevendo in gran parte del mondo.

Il critico del San Francisco Chronicle, David Wiegand, che ha visionato in anticipo tutti i lungometraggi che saranno presentati, ha scritto che due film in particolare lo hanno entusiasmato e uno di questi è il nostro “Riparo” di Marco Simon Puccioni per “la delicatezza con cui il regista esplora il tema della protezione all’interno di una relazione di coppia”. L’altro film preferito dal critico è “Shelter” di Jonah Markowitz.

Tra i lungometraggi del Festival compare anche il film “A Four Letter Word” di Casper Andreas, cha ha tra i produttori anche la nostra Fourlab (Simone Morandi) e che verrà trasmesso, praticamente in contemporanea, dal nostro canale Sky Show nel ciclo “Fanny & Gay”, domani sera 15 giugno (ore 21:00) col titolo “Dire fare baciare”, un film che analizza in modo divertente gli stili di vita gay spesso incerti tra promiscuità, monogamia, e vari clichè comportamentali.

Il film di apertura del festival è “The Witnesses” (Les Témoins) l’ultima opera di André Téchiné, ancora inedita in Italia, che racconta, alla maniera di “un quartetto d’archi cinematografico”, la storia e l’evoluzione di quattro personaggi: lo spensierato e giovane Manu che si troverà pericolosamente messo sotto pressione dagli eventi; Adrien, un amante obbediente che si trasformerà in un medico in guerra contro l’Aids; Sarah, combattuta tra la maternità e l’amore per l’arte, mentre il suo macho marito algerino si vedrà coinvolto nella sua prima avventura gay. Il tema fondamentale del film sono le relazioni umane, dall’amicizia all’amore.

Il film di chiusura è Itty Bitty Titty Committee di Jamie Babbitt, romantica commedia sull’amore la libertà e la ribellione che segue l’emancipazione di una giovane donna che prende coscienza della propria identità lesbica contemporaneamente alle problematiche di discriminazione sociale e politica delle donne e al conseguente desiderio di cambiare il mondo.

Il film evento del Festival è “The Bubble” di Ethan Fox, un moderno Giulietta e Romeo che racconta l’amore tra un israeliano e un palestinese mentre incombe pesante l’artiglio della guerra. Il film ha ottenuto un grandissimo successo sia al Togay 2007 che al Migay 2007:

Tra le altre opere di maggior rilievo, presentate con orgoglio dal Festival, vengono segnalati il documentario “Alexis Arquette: She’s My Brother” che entra nell’intimità della vita di una grande famiglia di attori, dove Alexis Arquette (fratello di Patricia, Rossana e David) decide di cambiare sesso e avviarsi verso l’operazione chirurgica; l’argentino Alexis Dos Santos presenta il suo “Glue” (visto al Togay 2007) che segue il germogliare della sessualità in tre adolescenti; il taiwanese “Spider Lilies” di Zero Chou, coloratissima storia d’amore lesbico tra un’artista di tatuaggi e una giovane internettiana (visto sia al Togay che al Migay di quest’anno); la storia d’amore lesbico ambientata in un ristorante indiano di Glasgow che racconta “Nina’s Heavenly Delights” di Pratibha Parmar (visto al Togay 2007 e contemporaneamente su Sky Show col titolo “Curry, amore e fantasia”); la regina di tutte le drag queen, RuPaul, che interpreta una supermodella/agente segreto in “Starrbooty”; in anteprima mondiale il film d’animazione “Rick & Steve the Happiest Gay Couple in All the World” diretto da Q Allan Brocka (Eating Out, Boy Culture) e “Shelter” di Jonah Markowitz, un racconto su risveglio sessuale e surf nella California meridionale.

Oltre ai due ultimi suddetti film, il festival presenta altre quattro anteprime mondiali: “Holding Trevor” di Rosser Goodman che segue un bellissimo giovane che tenta di governare due relazioni, una con un agitato tossico e l’altra con un medico interno; “Lez Be Friends” di Glenn Gaylord, un divertente omaggio alle sit-com che negli anni ’70 ci hanno formato, nel bene e nel male; “Rock Haven” di David Lewis che racconta la presa di coscienza di un giovane devoto cristiano messo in crisi dal bellissimo vicino di casa; “You Belong to Me” di Sam Zalutsky, una hitchcokiana opera prima su un giovane uomo che in modo incerto, dove niulla è quello che sembra, affronta il suo primo amore.

Il Festival premia quest’anno con il 2007 FRAMELINE AWARD la produttrice indipendente Andrea Sperling che ha già prodotto più di 17 film a tematica, tra i quali “Itty Bitty Titty Committee”, “D.E.B.S.”, “But I’m a Cheerleader”, “Prozac Nation” e quattro film di Gregg Araki (incluso “The Living End” e “The Doom Generation”. “Sempre disposta a correre rischi e grande sostenitrice della necessità di portare film utili e divertenti nel mondo, Andrea è una forza da prendere in seria considerazione all’interno della comunità del cinema indipendente”. Sperling siede nel Consiglio di Amministrazione del Professional Organization of Women in Entertainment Reaching Up (POWERUP!) e il suo profilo è stato segnalato sul The New York Times, The Village Voice, Art Forum, Paper Magazine, The Hollywood Reporter, Detour magazine, The Advocate, IndieWire, AIVF, Filmmaker Magazine e sul Sundance Channel. Nel 2005 il Vienna Film Festival ha onorato Sperling con una retrospettiva e nel 2004 ricevette il Wolfe Career Achievement Award al Miami Gay and Lesbian Film Festival.

Vedi sito originale del Festival


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